Agenzia delle entrate: Appunti a margine dell’incontro 20 Aprile 2021

22 Aprile 2021

Appunti a margine dell’incontro 20 Aprile 2021 – Artt 17 e 18 CCNI

Martedì 20 aprile siamo tornati a parlare di artt. 17 e 18.
Questa storia infinita quindi si arricchisce di una nuova puntata sollecitata evidentemente dalla ormai prossima scadenza di giugno. L’Agenzia ha fatto una nuova proposta confidando di poter arrivare ad un accordo entro i prossimi 30 giorni.
Dopo aver letto la proposta, pur non sottraendoci al confronto, noi siamo meno fiduciosi. In effetti la proposta ricevuta è sostanzialmente sempre quella: art. 17 per gli 80 conservatori, art. 18 per tutti gli altri. Di questi ultimi alcune posizioni attribuite indipendentemente dal numero di lavoratori coordinati e connesse a funzioni specifiche soprattutto di staff ed altre, riferite a processi operativi, basate su un numero minimo di lavoratori di 12 unità.

Questo requisito dimensionale implica che rispetto alle posizioni odierne ci saranno meno team, giacché nelle strutture operative con meno di 24 persone non verranno costituiti.
La controparte ha specificato che cambia il compito del capoteam che avrà solo competenze organizzative e non dovrà più occuparsi direttamente dei processi. Oggi, afferma la controparte, ci sono le poer e con meno di 25 unità secondo l’Amministrazione una poer può benissimo agire senza la necessità di disporre di capiteam.

La procedura di selezione proposta ricalca quella prevista per le poer con qualche semplificazione.
Gli importi delle indennità sono sostanzialmente le attuali ma differenziate per grandezza della DP il che suona del tutto incongruo con il ruolo di coordinamento, non si capisce infatti quale difficoltà in più derivi dal coordinamento di 12 persone a seconda che siano in una dp di piccole medie o grandi dimensioni, sempre 12 restano.

Il nostro giudizio è sfavorevole.
Chiedevamo ruoli certi che sviluppassero le professionalità dei colleghi, retribuiti degnamente in relazione alle responsabilità e selezionati con criteri di trasparenza e contendibilità.
Ci propongono, al contrario, ruoli nebulosissimi e comunque deprofessionalizzanti rispetto agli attuali, graduati sulla base dei requisiti dimensionali delle DP e non in relazione alle attività e responsabilità e selezionati in modo totalmente discrezionale.

Così non comprendiamo come parte delle oo.ss. presenti al tavolo abbiano valutato positivamente la proposta dell’amministrazione. Qualcuno ha messo in evidenza che la riduzione delle posizioni ha l’indubbio vantaggio di ridurre l’incidenza sul fondo di sviluppo del personale delle indennità, il che è vero ma ci pare un po’ poco in quanto, visto il livello delle indennità previste, si riduce in modo ben più che proporzionale l’onere di finanziamento a carico dell’Agenzia.
Ci risulta chiaro però che l’idea di professionalizzazione dei colleghi che ha l’Agenzia sia perfettamente coerente con quanto previsto per le POER: margini di discrezionalità nella selezione e ricreare un cuscinetto tra chi fa e chi dirige, perpetuando tale categoria ad libitum in funzione del placet del direttore di turno.

Francamente questo principio non lo condividiamo, né lo abbiamo mai condiviso nel passato.
Riteniamo anzi che si tratti di una scelta organizzativa divisiva e di una declinazione del principio della meritocrazia che in questi termini non possiamo accettare.
Per noi la meritocrazia si basa su valori trasparenti ed oggettivamente valutabili, su risultati e su una organizzazione condivisa, ma non vediamo niente di tutto questo. Continueremo la discussione sperando che anche le altre ooss comprendano il punto realmente in discussione al di là dei singoli dettagli.

FP CGIL Nazionale
Agenzia delle entrate
Daniele Gamberini

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