Contratti: Fp Cgil, il punto sulla trattativa Funzioni Centrali del 16 giugno

16 Giugno 2021

Il resoconto della categoria sullo stato del confronto contrattuale, insieme alla nota unitaria

Finalmente la trattativa con l’Aran per il rinnovo del CCNL 2019/2021 del Comparto delle Funzioni Centrali si è incanalata sulla discussione di merito. Come da noi più volte auspicato e come avete potuto vedere dal comunicato unitario di FP CGIL, CISL FP, UIL PA a conclusione dell’incontro odierno e che qui alleghiamo, ci si è confrontati sulle proposte di “manutenzione” del CCNL 2016/2018, partendo dalla comunicazione del presidente Aran che non tutte le organizzazioni sindacali hanno fornito proposte scritte.

Unitariamente abbiamo quindi indicato e esplicitato le nostre proposte, inviate nei giorni scorsi all’Aran, per migliorare il livello di fruibilità dei diritti individuali e rafforzare il sistema di relazioni sindacali rendendo più certi e inequivocabili gli istituti previsti dal vigente ccnl e che hanno visto non poche resistenze o inapplicazione nelle amministrazioni, ribadendo la necessità di accelerare e intensificare gli incontri, anche calendarizzando ulteriori appuntamenti per approfondimenti di merito sulle parti innovative del prossimo contratto come il lavoro agile e il nuovo sistema di classificazione del personale, senza necessariamente dover mettere in sequenza gli argomenti solo dopo che si esauriscano quelli precedentemente affrontati.

Per quanto ci riguarda continueremo a incalzare Aran perché il negoziato possa svilupparsi nella maniera più proficua possibile, per affrontare tutti i temi (nessuno escluso) che stanno a cuore delle lavoratrici e dei lavoratori e per arrivare alla definizione contrattuale in tempi rapidi una volta che tutte le questioni avranno trovato le soluzioni necessarie, ivi comprese quelle relative alle risorse economiche da mettere a disposizione del passaggio dal vecchio al nuovo sistema di classificazione.
Tutto ciò senza perdere di vista che per favorire il buon esito della trattativa alcuni provvedimenti legislativi potrebbero essere addirittura auspicabili, se però vanno nella direzione giusta di superare i limiti di legge alle progressioni dentro e tra le aree e di rafforzare la contrattazione integrativa. Per questo nel confermare il nostro giudizio critico, da ultimo, sul decreto – legge 9 giugno 2021, n. 80 (cd. decreto reclutamento), siamo impegnati a intervenire sul governo e nei confronti della politica perché nell’iter parlamentare di conversione in legge si possa modificare un decreto che non realizza i nostri obiettivi.

Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio

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