Polizia penitenziaria – Casa Circondariale di Pescara. Richiesta intervento urgente

19 Novembre 2021
Prot. CS 85 / 2021
giove 19 novembre 2021

Al Capo del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Pres. Dott. Bernardo PETRALIA
ROMA

E, per conoscenza;

Alla Vice Capo Dipartimento
Dott. Roberto TARTAGLIA
ROMA

Al Direttore Generale
del Personale e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
ROMA

All!Ufficio Relazioni Sindacali
con il Pubblico del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
ROMA

OGGETTO: Casa Circondariale di Pescara. Richiesta intervento urgente.

Preg.mo Presidente,

nella mattinata del 18 novembre us, una delegazione sindacale di questa
Organizzazione Sindacale (con organi statutari confederali e di categoria)
ha effettuato una visita sui luoghi di lavoro, presso la Casa Circondariale di
Pescara, al fine di verificare le condizioni logistiche ed organizzative in cui
opera il personale di Polizia Penitenziaria.

Oramai da tempo, forse fin troppo, si registrano preoccupanti criticità che,
ancora una volta, come portatori di interessi collettivi, intendiamo
denunciare affinché vi siano giuste ed impellenti politiche perequative, tese
ad assicurare serenità lavorativa:

seria carenza di Poliziotti Penitenziari. Vi è una atavica carenza organica,
con consequenziali ripercussioni sul buon andamento generale e
sull’incolumità psicofisica delle lavoratrici e lavoratori ivi operanti;

limitazioni e deficit strutturali. Nelle postazioni di servizio nei reparti
detentivi (dove andrebbero adeguati anche parte dei dispositivi di
protezione, tra cui le maschere antifumo in caso di incendi) e in generale


nell’Istituto Penitenziario. Un primo passo è stato già fatto con l’istallazione
di un neosistema anti scavalcamento, ma bisogna ancora investire per la
sicurezza penitenziaria e la salubrità nei luoghi di lavoro;

rafforzare l’assetto di risorse umane dell’area psichiatrica e del SERT (a
giusto ampliamento, si precisa che si stanno già coinvolgendo gli organismi
sanitariistituzionali di competenza). Mancano psicologi, assistenti sociali,
tecnici della riabilitazione, infermieri specializzati nei turni notturni, etc..,
vista soprattutto l’elevata presenza di soggetti affetti da disturbi vari e
tossicodipendenze. Questi ultimi ammontano al 35% circa della
popolazione detenuta che, allo stato dei fatti, consta di 290 utenti del
circuito comuni.

Dopo le recenti ed amare vicissitudini (evasioni ed aggressioni fisiche ai
poliziotti penitenziari) che hanno interessato il carcere pescarese, si ritiene
necessario ed indispensabile una sana riflessione istituzionale e politica
volta ad intraprendere autorevoli iniziative di miglioramento.

Fiduciosi in un Vostro interessamento, inviamo distinti saluti.

Il Coordinamento Nazionale
Branchi/Manna


Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3 comma 2 del
D.L. 39/93

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