Contratto Funzioni Centrali, il punto sulla trattativa del 13 e 14 dicembre

15 Dicembre 2021

Il nostro resoconto sulla due giorni di trattativa per il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali, insieme al comunicato unitario

Nelle giornate dì lunedì 13 e martedì 14 dicembre è proseguito il confronto tra Aran e Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale del Comparto Funzioni Centrali 2019/2021.
Sulla base dì un nuovo testo presentato dall’Agenzia si sono analizzati gli articoli che ancora necessitano dì opportuni adeguamenti per poter dichiarare la trattativa in dirittura d’arrivo.
In particolare, come Funzione Pubblica CGIL, richiamando i motivi per cui abbiamo chiamato le lavoratrici e i lavoratori anche dì questo comparto allo sciopero di giovedì 16 dicembre, abbiamo ribadito la necessità di conoscere gli esiti della discussione alle camere sulla legge di bilancio per capire quali saranno le risorse effettivamente disponibili, sia a sostegno del nuovo ordinamento professionale sia per l’incremento dei fondi di contrattazione integrativa.
In queste settimane, infatti, siamo stati impegnati sul fronte della trattativa contrattuale e su quello delle modifiche da proporre alla legge di Bilancio, per rendere effettivamente esigibile l’obiettivo di permettere al personale delle attuali prime aree, dopo la trasposizione automatica alla nuova area degli operatori, di passare alla nuova area degli assistenti e al personale attualmente inquadrato nelle seconde aree, dopo la trasposizione alla nuova area degli assistenti, di passare all’area dei funzionari. Così come servono risorse adeguate dalla legge di Bilancio per incrementare i Fondi risorse decentrate di tutte le amministrazioni per permettere il concreto avvio delle procedure per le nuove progressioni economiche, oggi rese sempre più difficile per la scarsità di risorse stabili nella contrattazione integrativa.
Al netto di questi aspetti, che dovranno avere risposta nei prossimi giorni e, in ogni caso per noi, dopo lo sciopero generale del 16 dicembre, il confronto è comunque proseguito sul merito per aggiustare, correggere, modificare o perfezionare gli articoli ancora non soddisfacenti nelle formulazioni proposte.
Abbiamo già elencato i risultati ottenuti ieri e lunedì con il comunicato unitario di FP CGIL, CISL FP e UIL PA.
Vogliamo qui sottolineare in particolare l’utilità di una dichiarazione congiunta che dia indicazioni per fare uscire dall’empasse l’Osservatorio istituito dal decreto legislativo 165, e mai riunito, che ha il compito di monitorare e valutare gli atti unilaterali adottati dalle amministrazioni in caso di mancato accordo con le Rsu. Le tutele per i lavoratori che svolgono attività di rappresentanza sindacale.
Sulla parte normativa, il miglioramento degli articoli 32 e 36 del Ccnl 2016/2018 sui permessi personali e per visite specialistiche con l’eliminazione dell’impedimento all’utilizzo nella stessa giornata di più permessi purché non consecutivamente; l’eliminazione della rigidità sul preavviso per l’utilizzo dei congedi riservato alle donne vittime di violenza.
Sulla parte economica la possibilità lasciata alla contrattazione integrativa di elevare i valori di alcune indennità (posizioni organizzative e responsabilità) salvaguardando gli accordi già esistenti; la conferma della normativa per cui al lavoratore che ottiene una progressione tra le aree viene mantenuta la parte di retribuzione eccedente il valore del nuovo stipendio tabellare.
Così come riteniamo utile rinviare ad una sequenza contrattuale successiva ma comunque entro un tempo limitato la definizione degli aspetti di prima applicazione per il personale di ENAC, AGID, ANSFISA e ANSV.
Riteniamo che da qui al 21 dicembre, quando il presidente Aran ha convocato nuovamente le parti con la richiesta che in quella sede si arrivi alla verifica delle disponibilità delle singole organizzazioni a siglare la preintesa, ci siano le condizioni per migliorare ulteriormente il testo che Aran si è impegnata a perfezionare ulteriormente.
In tal senso abbiamo chiesto di rivedere le tabelle degli incrementi contrattuali a regime e i valori degli stipendi tabellari delle nuove aree.
Sappiamo che la legge di Bilancio potrebbe introdurre delle ulteriori modifiche e che proprio per questa ragione domani la nostra categoria è a maggior ragione coinvolta nello sciopero.

Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio

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