MIC- Nota di osservazioni al DM organizzazione Istituti Centrali

28 Gennaio 2022

Al MIC

Sig. Capo di Gabinetto
prof. Lorenzo Casini

Sig. Segretario Generale
Dr. Salvo Nastasi

Sig. Direttore Generale Organizzazione
Dr.ssa Marina Giuseppone

Sig. Dirigente Relazioni Sindacali
Dr.ssa Sara Conversano

Oggetto: Osservazioni sul DM relativo all’organizzazione degli Istituti Centrali, dell’Archivio Centrale dello Stato e delle Biblioteche Nazionali Centrali.

La bozza di DM consegnata alle OO.SS. delinea una operazione di omogeneizzazione del modello organizzativo di autonomia adottato dal MIC e sperimentato ampiamente nel settore museale.

Questa soluzione presenta oggettivi vantaggi dal punto di vista di una maggiore autonomia nella gestione del bilancio e dell’attività amministrativa, abbiamo dei dubbi rispetto all’efficacia dal punto di vista di una riconosciuta autonomia scientifica. Nel senso che non riteniamo che la indubbia centralità della figura del Direttore possa da sola garantire la piena autonomia della valutazione scientifica a fronte di una struttura precedente che riconosceva, tramite i Consigli scientifici, una valutazione collettiva nella gestione tecnico scientifica che storicamente ha contraddistinto livelli di efficacia qualitativa nelle funzioni di programmazione, nella definizione degli standard di tutela e nei cicli di formazione e ricerca tipici degli Istituti Centrali. Ad esempio l’ICR , nella sua attuale organizzazione, prevede la presenza di due funzionari nel Consiglio Scientifico e di un funzionario nel Consiglio di Amministrazione. Soluzione che riconosce, a nostro avviso, la peculiarità dell’Istituto a fronte del modello predefinito dell’autonomia sperimentata nel circuito museale. Abbiamo peraltro registrato, rispetto alle autonomie definite dalla norma, una generale scarsa incidenza dei Comitati tecnico scientifici rispetto alla gestione concreta degli Uffici, con il rischio di determinare, come è già avvenuto in alcuni significativi casi, la “sindrome dell’uomo solo al comando”. In tal senso, avendo registrato le perplessità espresse nel corso della riunione rispetto all’inserimento di figure interne non dirigenziali nei Comitati, ci chiediamo se non sia possibile prevedere il mantenimento del Consiglio scientifico nella definizione dello Statuto degli Uffici interessati. In ogni caso, a nostro avviso, il riconoscimento delle competenze tecnico scientifiche del personale interno prefigura una condizione di autonomia che non intacca i vincoli gerarchici e la necessaria autonomia decisionale del Dirigente e può essere un utilissimo fattore di equilibrio dialettico nella relazione con il Direttore, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Tecnico-scientifico.

Relativamente ai contenuti specifici riferiti alla definizione delle competenze per i singoli Istituti interessati dalla bozza di DM, sottolineiamo la necessità di una attenta verifica alla luce delle eventuali novità che si sono verificate dalla data di ultima stesura dei Regolamenti.

Per quanto riguarda l’ICBSA è inoltre utile un richiamo esplicito alla funzione di raccolta, conservazione, documentazione e valorizzazione della memoria storica della Nazione veicolata su supporti sonori e audiovisivi, poiché il medesimo istituto esplica le seguenti competenze istituzionali di raccolta, ai fini di documentazione, tutela e valorizzazione della produzione editoriale italiana e dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico, realizzati su supporto sonoro e video, pervenuti per dono, acquisto e deposito legale in base a quanto disposto dalla legge 15 aprile 2004, n. 106 e dal relativo Regolamento di attuazione emanato con decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 2006, n. 252

Inoltre l’Istituto coopera al potenziamento del sistema bibliotecario italiano ed allo sviluppo del Servizio bibliotecario nazionale d’intesa con l’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche e collabora non solo con la RAI ma con enti e istituti nazionali pubblici e privati per le specifiche finalità istituzionali

Infine non possiamo non richiamare l’attuale stato di grave depauperamento degli organici di tutti gli Uffici interessati dal DM, che stanno registrando letteralmente la sparizione di figure tecniche essenziali ai cicli di ricerca e di tutela del patrimonio culturale. Ancora una volta sollecitiamo decisioni straordinarie che tengano conto della necessità di interventi occupazionali molto più tempestivi rispetto all’attuale programmazione e più consistenti nei numeri, tramite il pieno utilizzo di tutte le risorse derivanti dal budget ordinario a disposizione ed una maggiore autonomia nella gestione delle procedure concorsuali.

Nel ringraziare per l’attenzione si porgono distinti saluti.

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto