Mise – Comunicato Incontro Amministrazione su fine stato emergenza e lavori flessibili

01 Aprile 2022

            Nella giornata di ieri 23 marzo, si è tenuto un incontro tra OO.SS. e l’Amministrazione sulla fine dello stato di emergenza (la cui conclusione è prevista il prossimo 31 marzo) e la conseguente possibile articolazione delle forme di lavoro flessibili in atto al momento, in attesa dell’entrata in vigore delle regole previste dal nuovo CCNL.

L’amministrazione ha infatti comunicato che a breve uscirà una circolare che prevedrà una sostanziale prosecuzione degli accordi di Lavoro Agile in essere fino al 30 giugno 2022 ed una proroga degli attuali progetti di Telelavoro fino al 30 aprile e comunque fino alla approvazione dei nuovi progetti.

Sempre entro il 30 aprile dovranno infatti pervenire dalle direzioni indicazioni per nuovi progetti di Telelavoro, indicazioni i cui elementi potranno anche essere raccolti per dare conferma e/o riformulazione a quelli già in essere. Tra maggio e giugno verranno approvati tutti i nuovi progetti nel limite del 10%; tali nuovi progetti andranno quindi in vigore entro il 1 luglio.

Contemporaneamente ci sarà un confronto con le OO.SS. per giungere ad un accordo per il nuovo smart working come previsto dal nuovo contratto che prevede due forme di lavoro flessibile; il lavoro agile ed il lavoro da remoto.

Sarà nostra cura prendere in considerazione tutte le possibili forme nel più ampio spettro possibile tenendo conto che non sono previste percentuali ma accordi appunto tra Amministrazione e OO.SS.

Inoltre, sempre in questa “fase-ponte”, per motivi legati al disagio provocato da lavori di ristrutturazione nonché all’aumento del personale dovuto all’insediamento dei nuovi assunti che prenderanno servizio dal 25 marzo, presso la sede di Viale America lo smart working prevedrà minori giornate in presenza (2gg. in presenza e 3 gg. non in presenza).

Si resta comunque in attesa della decisione generale sui lavoratori fragili della P.A: non essendo ancora uscito il Decreto legge sulla fine dello stato di emergenza non è ancora chiaro se la proroga per i lavoratori fragili fino al 30 giugno sarà per tutto il mondo del lavoro e quindi anche per i pubblici (oltre che per il settore privato).

In ogni caso dovrà attuarsi un rientro dilazionato e progressivo, con solo alcune giornate in presenza.

Abbiamo quindi preso atto che l’Amministrazione, recependo anche nostre pressioni a riguardo, ha previsto un “ritorno alla normalità” graduale, anche nelle more degli accordi che si andranno a configurare con l’uscita del CCNL.

Ci auguriamo che la circolare sia immediatamente chiara anche per la dirigenza che ha la responsabilità e il non facile compito di attuarne le disposizioni e, quindi, lasci poco spazio ad ogni interpretazione individuale.

Sono poi stati discussi anche altri temi in particolare problemi legati allo stato delle sedi Mise “disagiate”, cioè che hanno urgente bisogno di interventi strutturali come appunto la sede di Viale America, con intere parti occupate da Invitalia e Infratel, o la sede dell’I.T. di Napoli e, ancora qui a Roma, quella di Viale Boston in comune col Maeci e Mite.

Prossimamente a questo proposito l’Amministrazione incontrerà gli RLS delle varie sedi per un programma di lavori e messa in sicurezza condiviso, tenuto conto che è il Demanio dello Stato a dover procedere e che dopo ripetuti solleciti si dovrebbe iniziare a fare una serie di lavori soprattutto su viale America con il possibile trasferimento temporaneo ad altra sede nei pressi della stessa.

Il personale di via Sallustiana dopo l’8 Aprile sarà trasferito a Via Molise.

Abbiamo sollecitato l’uscita del regolamento per la ripartizione degli incentivi previsti dal codice dei contratti pubblici (fermo da due anni) e l’uscita del decreto sulle ultime progressioni economiche.

Infine abbiamo chiesto che finita la fase di riorganizzazione e di assegnazione del personale in entrata, si proceda al più presto a riprendere la contrattazione a partire dalle nuove progressioni economiche e, contemporaneamente, cominciare ad applicare il nuovo contratto a partire dall’individuazione delle famiglie professionali: tutto ciò entro 5 mesi, per poi approdare tempestivamente al nuovo sistema di classificazione del personale.

 

FPGIL MISE

Roberto Copioli – Coordinatore Nazionale

Manuela Benevento

Alessandra Loriedo

Luca Giovinazzo

 

 

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