MIC – Comunicato riunione 13 maggio 2022

13 Maggio 2022

Contrattazione del 13 maggio: al via il confronto sul CCNL. Si parte dal Fondo Risorse Decentrate – Avvio (non facile) del confronto sulla mobilità volontaria

La riunione odierna ha una particolare importanza poiché segna l’avvio del confronto in attuazione del nuovo CCNL, definitivamente sottoscritto lo scorso lunedì e adesso esigibile, perlomeno nei suo contenuti economici, sia per quel che riguarda gli arretrati e gli aumenti sul salario fisso che per gli effetti che produce sul Fondi Risorse Decentrate, che è stato il primo argomento all’ordine del giorno.

Fondo: quale consistenza?

l’Amministrazione ci ha presentato una proposta di ripartizione di un Fondo certamente rinforzato nella sua disponibilità contabile, pari a 87.128.571,00 euro complessivi di cui 6.500.743,00 di somme accantonate per il conto terzi, oltre a 20.875.898,00 euro di somme derivanti dalle economie maturate nel 2021. Come potete notare si tratta di una cifra consistente, il cui importo è dovuto ai primi benefici derivanti dal nuovo CCNL, in particolare riferite alle quote spese per le progressioni svolte negli anni precedenti e ad alcune partite variabili, sempre declinate nel CCNL, che, per effetto del venir meno delle tetto contabile definito da normative precedenti, adesso diventano esigibili. Non è tutto: ancora devono essere assegnate al Fondo ulteriori risorse, sempre derivanti dal CCNL, riferite alle percentuali dello 0,12%, per gli anni 2021 e 2022, e dello 0,22% solo 2022, somme calcolate sul costo del lavoro del 2018, che saranno rese disponibili a settembre in sede di assestamento di bilancio.

La proposta di ripartizione, però, non ci ha convinto in particolare per l’assenza di disponibilità economiche da accantonare in vista delle progressioni economiche. Di seguito, sinteticamente le nostre osservazioni:

sulla proposta di accantonamento di circa 45 milioni di euro per i progetti locali noi riteniamo che la stessa vada ridotta ad un importo di 30 milioni di euro, destinando gran parte della quota restante – potremmo ipotizzare un importo pari a 12-13 milioni di euro – all’avvio delle progressioni economiche del personale. Un Importo che consentirebbe una progressione ad almeno il 40% del personale attualmente in servizio Sul punto non abbiamo registrato una grande convergenza del tavolo, motivato dall’incertezza rispetto al reperimento di future risorse da destinare a questo processo, ma noi abbiamo molto insistito, sempre richiamando le previsioni del nuovo CCNL, in particolare per quel che riguarda la clausola che specifica la decorrenza possibile nell’attribuzione di questi differenziali stipendiali, clausola che, a nostro avviso, supera i blocchi degli organi di controllo che obbligavano a concludere il processo entro l’anno. Questo perché l’avvio delle progressioni economiche non potrà partire prima dell’entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale, che il CCNL fissa dopo cinque mesi dalla data della sua entrata in vigore. E riteniamo di essere ragionevolmente ottimisti circa il reperimento delle ulteriori risorse.

Per quanto riguarda i progetti nazionali la proposta si è limitata a ribadire i contenuti degli accordi precedenti, ben sapendo che tale impostazione non è condivisa dagli organi di controllo, che hanno posto lo scorso anno un vero e proprio ultimatum rispetto alla riproposizione pedissequa dei due progetti, per cui, fermo restando la cifra accantonata, entrambi vanno modificati e resi coerenti con il nuovo impianto contrattuale. Per tale motivo abbiamo proposto di limitare l’accordo alla sola previsione economica di spesa e di rinviare ad un successivo accordo la revisione dei due progetti nazionali.

Sulla somma stanziata per le posizioni organizzative abbiamo chiesto che venga integrata con le risorse destinate a remunerare le poc in seconda area, così come prevede il nuovo contratto nazionale, e, considerate le obiezioni emerse dal tavolo circa l’efficacia dell’accordo sottoscritto l’anno scorso, di rinviare a successiva definizione i criteri di erogazione.

Per quanto riguarda le restanti voci abbiamo chiesto di reintegrare la somma,di 700mila euro, da destinare agli Uffici coinvolti nei piani di riorganizzazione, mentre la proposta dell’amministrazione riduce la cifra a 600mila euro destinandola alle sole direzioni generali.

È congruo a nostro avviso l’importo destinato a finanziare le turnazioni, 29 milioni di euro.

Vi è infine un importo pari a quasi 3 milioni di euro di risorse extra fondo da impegnare in progetti riguardanti il personale assunto a tempo determinato, che deriva da risorse extra, il cui impiego è rinviato ad un successivo confronto.

Su tutto quanto sopra ci siamo riservati a breve di inviare a breve una proposta formale all’amministrazione.

I fondi per il PNRR

L’amministrazione ci ha comunicato che è effettiva la disponibilità dei 5 milioni di euro promessi negli incontri politici. Il punto è che tale importo non è reso disponibile alla contrattazione in quanto si tratta di fondi destinati esclusivamente a remunerare le prestazioni straordinarie del personale coinvolto nei progetti e nei pareri PNRR. Quindi non è un progetto e non risolve, come avevamo più volte preventivato, i problemi segnalati dai lavoratori impegnati in queste attività, ma semplicemente si limita a certificare il surplus dei carichi di lavoro. Per noi pertanto la questione rimane sul tappeto sino a quando non verranno fornite concrete risposte sul piano occupazionale.

Mobilità volontaria

Si è finalmente avviato il confronto sull’accordo di mobilità volontaria, anche se l’amministrazione ci ha palesato una serie di difficoltà relative all’attuale numero degli organici. Sul punto noi abbiamo ribadito che servono almeno tre modifiche sostanziali all’impianto precedente: la prima è relativa alla percentuale da considerare ai fini dell’uscita dal posto del lavoro, che, a nostro avviso deve essere proporzionale all’attuale percentuale di carenza negli organici. La seconda modifica chiesta riguarda la possibilità per i profili unici di partecipare al processo e la terza riguarda la necessità di periodizzare i bandi di mobilità in modo da rendere disponibile questa opportunità in modo cadenzato, a partire da quest’anno, e non una tantum. Su questo ci siamo riservati di produrre una proposta formale.

Assunzione 1052 AFAV

I tempi previsti per l’effettiva entrata in servizio dei vincitori sono di circa due mesi o comunque non oltre l’inizio della stagione estiva.

Al momento è tutto, vi terremo puntualmente informati sugli sviluppi.

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC

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