Pnrr2: Fp Cgil, stabilizzazione operatori giudiziari e scorrimento graduatorie frutto lotta lavoratori e sindacato

30 Giugno 2022

“Finalmente una prospettiva di stabilizzazione a 1.200 operatori giudiziari, assunti a tempo determinato con contratto in scadenza proprio in questi giorni, frutto della lotta di queste lavoratrici e di questi lavoratori e frutto anche della nostra azione, partita anni fa. Ora non bisogna fermarsi, bisogna dare una prospettiva a tutti i lavoratori precari della Giustizia e varare al più presto un piano straordinario in quel Ministero, così come in tutte le amministrazioni pubbliche”. Così la Fp Cgil dopo la conversione in legge del decreto legge Pnrr 2.

“É finalmente una bella e buona notizia per questi lavoratori – osserva il sindacato -, alcuni dei quali hanno lavorato a più riprese nelle strutture del Ministero della Giustizia negli ultimi dieci anni e a vario titolo. É un risultato che premia innanzitutto la lotta di questi lavoratori, che ci hanno creduto senza mai mollare. Rappresenta un primo importante passo verso la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari della Giustizia e di tutti gli altri precari che operano nelle amministrazioni centrali dello stato”.

La Fp Cgil sottolinea inoltre come  “nel solo Ministero della Giustizia, infatti, non vanno dimenticati quegli altri lavoratori precari che hanno i propri contratti in scadenza nel corso del 2023 e che non possono rimanere incomprensibilmente esclusi dal percorso che oggi è diventato realtà per i loro colleghi. Nella legge di conversione approvata definitivamente ieri in parlamento vi é un altro importante segnale, seppur più timido, nella direzione da noi indicata più volte di favorire lo scorrimento delle graduatorie degli idonei nei concorsi pubblici per nuove assunzioni veloci nelle amministrazioni centrali”.

Per questo, aggiunge il sindacato, “guardiamo con fiducia ma altrettanta convinzione che la nostra azione, partita anni fa, oggi vede frutti importanti ma non bisogna fermarsi ma anzi dovrà continuare nelle prossime settimane e immediatamente nel prossimo autunno perché con la prossima legge di bilancio bisognerà stanziare le risorse per un piano straordinario di assunzioni nelle amministrazioni pubbliche utilizzando tutte le leve possibili perché possa realizzarsi in tempi utili ad evitare il collasso degli uffici pubblici e, più grave, il fallimento dei progetti del Pnrr.  La progressiva stabilizzazione di tutti i precari, lo scorrimento di tutte le graduatorie dei concorsi pubblici, il consolidamento a regime delle strutture fondamentali per il moderno funzionamento di importanti amministrazioni (l’Ufficio per il Processo della Giustizia, le unità di missione del MEF e in altri ministeri fino alla stessa Presidenza del Consiglio) sono un obiettivo necessario per le amministrazioni e utile al paese. Le previsioni di pensionamento dei prossimi tre anni dicono dell’urgenza di tali provvedimenti”.

Per queste ragioni la Funzione Pubblica Cgil “continuerà a chiamare alla mobilitazione le lavoratrici e i lavoratori e a sollecitare l’iniziativa delle singole amministrazioni in questa direzione, e raggiungere l’obiettivo come é stato oggi per gli operatori giudiziari. Perché la lotta paga sempre”, conclude.

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