INPS, Fp Cgil – Dati produttività e OPI

08 Luglio 2022

Lo scorso 5 luglio si è tenuto incontro sulla produttività. In particolare, si è anzitutto discusso dei dati consolidati del 2021 e dei dati del primo trimestre 2022.

Abbiamo anzitutto contestato che una documentazione così corposa ci sia stata inviata con anticipo di neanche 24 ore e abbiamo, pertanto, ribadito la richiesta di ricevere la documentazione almeno con tre giorni lavorativi di anticipo. 

I dati produttivi del primo trimestre 2022 evidenziano: un generale calo di produttività, un indice di giacenza molto alto e il dato della produzione nazionale che segna un -13%. Tutto ciò, a nostro parere, dimostra la grave carenza di personale oramai generalizzata che i lavoratori dell’Istituto, nonostante tutti i loro sforzi, non riescono più a colmare.

Per questo, pur considerando che stiamo parlando di dati non ancora definitivi, abbiamo chiesto che non vi sia alcuna penalizzazione per il salario accessorio dei lavoratori, ribadendo la preoccupazione per aver fissato come obiettivo dei progetti speciali tutti su delle criticità croniche dell’Istituto e in un momento in cui si registra una contrazione della consistenza del personale mai avuta prima.

L’Amministrazione, nel concordare sulla grave carenza di personale, ha invece evidenziato che il calo generale dei dati del primo trimestre sarebbe dovuto a un “crollo” dei prodotti COVID, per cui si dovrà provvedere ad una riassegnazione del personale nelle strutture per adeguare gli organici in relazione agli obiettivi. Ad ogni modo, non ritiene che al momento la situazione sia preoccupante.

In merito ai dati del 2021 il confronto è stato sostanzialmente eluso dall’Amministrazione in quanto i dati consegnati risultano già validati dall’OIV. Le modalità con cui l’Amministrazione sta operando non sono assolutamente condivisibili: portare al tavolo del confronto dati sui cui non vi è alcun margine di discussione e non rispettare gli impegni assunti all’incontro di marzo, ci sconcerta.

A questo punto, chiediamo di capire le ragioni per cui otto strutture non raggiungono il parametro 100 dell’incentivo speciale, pur avendo superato abbondantemente il parametro 124 dell’incentivo speciale, a dimostrazione che i prodotti sono stati lavorati abbondantemente dai lavoratori, e forse c’è da fare una riflessione sulle scelte organizzative messe in atto in quelle strutture che i lavoratori non possono pagare, non potendovi incidere.

Si è poi tenuto un incontro dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI), per esaminare la bozza di nuova articolazione organizzativa dell’Area Professionale Tecnico-Edilizia. La proposta presentata dall’Amministrazione verte su un equilibrio che possa garantire maggiore funzionalità alla struttura. Al Coordinamento generale e ai 19 Uffici di Coordinamento Tecnico Regionale (operanti in ciascuna Direzione, ad eccezione della Valle D’Aosta), si affiancheranno 10 uffici di Coordinamento tecnico centrale, ciascuno depositario di specifiche competenze. 

Nessun cambiamento, invece, sul piano territoriale, dove i CTR manterranno l’attuale articolazione per garantire piena continuità operativa. 

Da parte nostra, abbiamo rilevato che lo scopo comune è quello di rafforzare l’area in chiave strategica. I problemi sullo sfondo restano legati alla dotazione organica delle strutture: la grave carenza di personale – la cui età media è la più alta dopo quella del personale medico – rappresenta un limite molto serio per l’efficacia operativa dell’Area Tecnico-Edilizia. L’Amministrazione ha segnalato che si sta valutando la possibilità di un apposito bando di concorso. Speriamo in tempi rapidi e possibilmente prima che il paziente sia morto.

Roma, 8 luglio 2022 

FP CGIL INPS

Antonella Trevisani

 

 

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