MIC – Lettera unitaria di sollecito confronto su apertura 1 gennaio e segnalazioni su applicazione accordo lavoro a distanza

30 Novembre 2022

Al Ministero della Cultura

Sig. Capo di Gabinetto
Cons. Francesco Gilioli

DG Organizzazione
Sig. Direttore Generale
dr.ssa Marina Giuseppone

Servizio II – Relazioni Sindacali
Sig. Dirigente
dr.ssa Sara Conversano

DG Musei
Sig. Direttore Generale
Prof. Massimo Osanna

DG Bilancio
Sig. Direttore Generale
dr. Paolo D’Angeli

Oggetto: Sollecito convocazione riunione sindacale per organizzazione apertura 1 gennaio 2023 – Segnalazione su applicazione protocollo di intesa sul lavoro a distanza

Gentile signor Capo di Gabinetto, gentili signore Dirigenti,

le scriventi OO.SS. sollecitano la convocazione urgente del tavolo nazionale con all’ordine del giorno l’apertura straordinaria del 1 gennaio 2023, alla presenza della DG Musei e della DG Bilancio al fine di verificare le condizioni organizzative ed economiche che possano determinare il corretto svolgersi dell’iniziativa. A tal riguardo appare opportuno ribadire che detta apertura, ancorché prevista dal DM n. 330/2016, deve essere organizzata “in accordo con la contrattazione collettiva”. Di conseguenza le scriventi OO.SS. ritengono illegittima qualunque iniziativa unilaterale, valutando, nel caso si dovesse rendere necessaria, ogni opportuna iniziativa finalizzata al rigoroso rispetto delle prerogative sindacali in materia.

Stanno pervenendo comunicazioni di diverse Direzioni Generali, che, in applicazione del Protocollo di Intesa sul lavoro a distanza, stanno disponendo una riduzione dei giorni di prestazione di lavoro in modalità agile rispetto alla quota massima di 8 giorni mensili prevista nell’accordo. Tale riduzione viene operata a 5 e 4 giorni mensili senza motivazioni plausibili o addirittura adducendo a pretesto la carenza di personale. Il prolungamento a 8 giorni viene previsto solo in casi eccezionali di documentate esigenze personali e familiari.

È appena il caso di sottolineare al riguardo che la prestazione di lavoro a distanza è semplicemente una diversa articolazione della prestazione lavorativa, e non una tutela sociale, e che tale comportamento contraddice in tutto e per tutto lo spirito dell’intesa faticosamente raggiunta sul tavolo nazionale, pesantemente mortificato da comportamenti inaccettabili che ancora una volta dimostrano il basso livello di cultura dell’innovazione organizzativa presente nella classe dirigente ministeriale.

Di conseguenza, fatte salve le specifiche iniziative che a livello territoriale si stanno attivando nei confronti delle Direzioni interessate, le scriventi OO.SS. rappresentano che il permanere di tali comportamenti determinerà gravi conseguenze sul piano delle relazioni sindacali con codesta Amministrazione, a partire dal ritiro dell’adesione al Protocollo di Intesa e contestuale ripresa dello stato di agitazione nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del Ministero.
Nel restare in attesa di formale e urgente riscontro si porgono distinti saluti.

FP CGIL

CISL FP

UIL PA

Claudio Meloni

Giuseppe Nolè

Valentina Di Stefano

Federico Trastulli

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