MIC – Comunicato su graduatoria AFAV e altro

04 Gennaio 2023

La graduatoria AFAV: facciamo chiarezza

Sulla vicenda degli scorrimenti della graduatoria AFAV si sono innescate in queste settimane vicende a dir poco paradossali, nonché qualche strumentalizzazione interessata. Il tutto nasce dai ritardi che stanno interessando lo scorrimento dei 400 ulteriori posti in graduatoria a cui si aggiungono i circa 190 posti a copertura delle rinunce. Noi riteniamo che un ulteriore ritardo corrisponderebbe ad un grave errore della dirigenza amministrativa e ci attendiamo l’avvio delle procedure subito dopo l’immissione nei ruoli dei funzionari amministrativi, prevista per la metà di questo mese. Su questo siamo stati sollecitati da un gruppo di idonei che si sono costituiti in comitato, ma francamente ci è parsa una sollecitazione parziale poiché non tiene conto di quello che è l’obiettivo complessivo di questo passaggio, ovvero lo scorrimento integrale della graduatoria entro l’anno. Anche su quest’ultimo punto abbiamo assistito ad una strano balletto durante la discussione sulla legge di stabilità: un emendamento a firma del responsabile cultura del partito di maggioranza relativa autorizzava lo scorrimento di 750 ulteriori posizioni della stessa graduatoria. Un emendamento non approvato nella stesura finale della legge. Per un semplice motivo, a nostro avviso: il Piano dei Fabbisogni del personale 2022/24 già prevede lo scorrimento di 1472 posizioni nella ex posizione F2 dell’area seconda nel 2023, un numero quasi doppio rispetto a quello previsto dall’emendamento disinformato e più che sufficiente alla copertura integrale della graduatoria.

Cosa manca per avere le necessarie certezze? L’emanazione del DPCM che autorizza questi scorrimenti e noi riteniamo che, se petizione al Ministro deve essere, non può non contenere una sollecitazione in tal senso. E la petizione che ci è stata proposta singolarmente non contiene nulla in tal senso.

Quindi invitiamo gli idonei a tener bene i piedi per terra: le condizioni per lo scorrimento integrale ci sono tutte e stanno negli atti di programmazione assunzionale già coperti dalle risorse derivanti dal budget ordinario. E a non farsi strumentalizzare dalla politica nonché da qualche sigla sindacale interessata dai facili consensi, come ad esempio la FLP che nella riunione nazionale aveva espresso sublime indifferenza rispetto alle tempistiche di questi scorrimenti salvo poi, con una giravolta delle sue, precipitarsi ad appoggiare iniziative che esprimono posizioni del tutto contrarie. Noi continueremo il nostro impegno programmatico a favore di un piano occupazionale straordinario che, al momento risulta del tutto assente dall’agenda politica. Così come restiamo ancora in attesa di un incontro con il nuovo Ministro, ventilato in pompa magna da circa due mesi e ancora non programmato.

Sono tante le questioni aperte al MIC, e noi pensiamo, a differenza di qualche collega, che siano tutte legate alle decisioni politiche che si intendono attuare, a partire dalla questione occupazionale per finire ai progetti di autonomia differenziata, passando per il rilancio della funzione pubblica della tutela e della conservazione del patrimonio culturale come motore della fruizione, per renderlo accessibile a tutti i cittadini e non solo a chi possiede redditi elevati. Su questi temi intendiamo confrontarci e valuteremo le risposte che ci arriveranno dalla nuova direzione politica. Per quanto riguarda infine i temi legati alla contrattazione integrativa sia chiaro che noi non ci facciamo imporre agende da nessuno: siamo affezionati al metodo del confronto confederale preventivo sui contenuti e sugli obiettivi della contrattazione integrativa. E non consentiremo a nessuno di appropriarsi indebitamente di percorsi e temi che sono stati definiti unitariamente e che adesso sembrano diventati oggetto di proclami e propaganda unilaterale. Se si intende proseguire sulla strada intrapresa noi siamo pienamente disponibili, altrimenti ce ne faremo una ragione, con il dovuto senso di responsabilità verso il mandato di rappresentanza che ci hanno conferito i lavoratori nelle ultime elezioni RSU.

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale MIC

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