Giustizia, DAP – Nota Unitaria orario lavoro PRAP Lazio, Abruzzo e Molise

22 Maggio 2023

Dott. Giovanni Russo
Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Dott.ssa Lina Di Domenico Vicecapo
Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Dott. Massimo Parisi
Direttore Generale del personale e delle risorse

Le scriventi organizzazioni sindacali segnalano il grave comportamento del Provveditore del Lazio, dell’Abruzzo e del Molise il quale, travisando il contenuto di una circolare del Direttore Generale del personale sui criteri di corresponsione dei buoni pasto, unilateralmente ha disposto per tutti i lavoratori del distretto la trasformazione ex officio dell’orario articolato su cinque giorni, con cinque rientri settimanali, in orario articolato su cinque giorni, con due rientri settimanali (allegato 1). Successivamente lo stesso Provveditore ha invitato tutti i responsabili degli uffici a rivedere l’orario di lavoro del personale, partendo dal presupposto che l’orario articolato su cinque giorni, con cinque rientri settimanali non risponde a criteri di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa e fornendo alle organizzazioni sindacali una mera informativa sulla materia (allegato 2). A seguito delle proteste soprattutto di CGIL CISL e UIL (allegato 3), il menzionato Provveditore alla fine ha convocato una riunione in tema di orario di lavoro per il prossimo 31 maggio. L’iniziativa della Direzione Generale del personale di illustrare i criteri di pagamento dei buoni pasto facendo riferimento alle tipologie di orario di lavoro potenzialmente adottabili in ciascun istituto o ufficio, non è stata condivisa dalle scriventi sigle sindacali perché suscettibile di fraintendimenti. Essa, infatti, va ad incidere, di fatto, su una materia, l’orario di lavoro, la cui disciplina è rimessa al confronto ed all’autonomia negoziale di ciascuna sede RSU che incontrano un unico limite: il rispetto delle norme di legge e di contratto. CGIL CISL e UIL inoltre ritengono che il comportamento del Provveditore sia lesivo dei diritti dei lavoratori e delle stesse prerogative sindacali. Invero, ogni tipologia di orario di lavoro, nessuna esclusa, è potenzialmente idonea a soddisfare le esigenze degli uffici e nella definizione dell’orario di lavoro in ogni caso si deve tenere in conto, nei limiti del possibile, delle esigenze dei singoli lavoratori. Inoltre, la disciplina dell’orario ope legis non è rimessa al potere discrezionale del datore di lavoro ma deve essere il risultato del confronto con le organizzazioni sindacali e la RSU e, per taluni istituti (quali ad esempio la flessibilità), deve scaturire dell’accordo raggiunto al tavolo negoziale con i medesimi soggetti. Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono l’intervento di codesta Centrale Amministrazione al fine di evitare che le relazioni sindacali presso il PRAP del Lazio, Abruzzo e Molise, già compromesse, peggiorino ulteriormente e che le stesse siano ricondotte, nel più breve tempo possibile, nell’alveo dei principi di lealtà e correttezza sanciti dalla normativa vigente. CGIL CISL e UIL si riservano libertà di iniziativa in caso di negativo riscontro.

Distinti saluti

FP CGIL       CISL FP      UIL PA

   Mascagni      Marra      Amoroso

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