MIC – Comunicato su esiti riunioni del 24 maggio

24 Maggio 2023

Contrattazioni del 24 maggio: ci siamo quasi sulle progressioni economiche, invece in alto mare la mobilità volontaria.

Sottoscritto l’accordo sul superamento dei festivi e, con molte riserve, quello sul piano di valorizzazione

Oggi giornata intensa di contrattazione, prima in sede tecnica per definire i criteri relativi all’accordo sulle progressioni economiche, poi sul tavolo nazionale per affrontare gli altri argomenti elencati nei titoli.

Per quanto riguarda le progressioni economiche oggi, a nostro avviso, è stato fatto un importante passo in avanti nella definizione dei criteri, definendo in maniera equilibrata i criteri sia per quel che riguarda le valutazioni dei titoli e dell’esperienza professionale che in relazione al delicato meccanismo della valutazione operata negli ultimi tre anni sulla base della partecipazione ai progetti di produttività. Ci pare si sia giunti ad un produttivo punto di equilibrio tra le diverse istanze e sensibilità che si sono manifestate nell’insieme delle parti sindacali, manca solo la necessità di affinare meglio i criteri individuati ed è possibile immaginare che la prossima riunione della commissione tecnica sia in grado di licenziare un testo da sottoporre poi all’approvazione del tavolo politico.

I temi affrontati poi sul tavolo nazionale ci hanno portato ad aderire all’accordo sulla valorizzazione, anche se con molte riserve sull’impostazione data alla ripartizione delle risorse. La quale, seppur provenendo da una esigenza di riequilibrio nella loro ripartizione, ha prodotto qualche sperequazione in particolare andando a penalizzare alcuni istituti in maniera a nostro avviso ingiustificata. Non ci pare sufficiente infatti affermare ad esempio che i musei autonomi tutti debbano vedere ridotte le assegnazioni in quanto teoricamente in grado di accantonare risorse proprie da destinare ai progetti, quando invece solo alcuni di loro sono in grado di autofinanziarsi. E anche sulla ripartizione “riequilibrata” avremmo da ridire. Abbiamo comunque deciso di aderire all’accordo per consentire il decollo delle iniziative di valorizzazione e verificheremo quali saranno gli esiti del Piano in particolare sulla capacità di spesa e sull’articolazione delle iniziative programmate e realizzate.

Abbiamo sottoscritto definitivamente l’accordo che consente il superamento, su base volontaria, del terzo dei festivi lavorati. La novità in questo accordo è che viene definitivamente chiarita l’applicazione del riposo festivo ai lavoratori turnisti che non sono in servizio negli infrasettimanali festivi, indipendentemente dal raggiungimento o meno del limite percentuale di festivi lavorati a cui il lavoratore stesso aderisce. Da questo punto di vista è bene sottolineare che questa clausola non introduce alcuna novità rispetto al quadro normativo contrattuale esistente, ma è più semplicemente rivolta a chiarire la sua interpretazione autentica, al fine di eliminare e/o sanare, anche in riferimento a decisioni passate, comportamenti tesi ad imporre illegittimamente ferie o riposi compensativi ai lavoratori interessati.

Sulla mobilità volontaria invece permangono tutte le perplessità rispetto alle criticità che già in passato abbiamo evidenziato rispetto alla definizione della percentuale da garantire agli uffici di provenienza, alla incomprensibile limitazione per i profili unici, alla impossibilità di fare istanza per più di una sede di destinazione, al vincolo di periodicità nell’applicazione dell’accordo. Poiché su questo tema si era impegnata la Direzione politica a trovare una soluzione si è levata a gran voce dal tavolo la richiesta di confronto con il Capo di Gabinetto. Per quanto ci riguarda questa richiesta non ci entusiasma perché, a nostro avviso, il tavolo negoziale dovrebbe mantenere una sua autonomia dalla gestione politica. Questo pur ritenendo giustificabile la richiesta alla luce degli impegni assunti dal Gabinetto su questa materia, che risultano essere disattesi. Ma, se dobbiamo spostare il livello sul piano del confronto politico, a noi interesserebbe conoscere quali sono i piani di riorganizzazione del ministero, che sembrano essere un mistero per tutti noi, controparte compresa, mentre invece il Ministro non perde occasione per sbandierarli a spizzichi e bocconi ai media, come ad esempio l’aumento a 60 musei autonomi annunciato in una intervista. Progetto che ci fa venire gli stranguglioni al pensiero di dove verranno sottratte le posizioni dirigenziali utili a sostanziare questo progetto, per il prevedibile ulteriore inaccettabile indebolimento dei settori che si occupano della tutela del nostro patrimonio culturale. Se a questo si aggiunge una estremizzazione nella politica di spoil system indirizzata ad una occupazione dei posti di potere esclusivamente sulla base del principio di appartenenza politica, tale persino da far impallidire il già eclatante comportamento del ministro precedente, non c’è da stare allegri sul futuro di un ministero che viene devastato progressivamente dalla cattiva politica. Ma noi ci siamo e resistiamo.

Infine due comunicazioni di servizio: i lotti dei buoni pasto bloccati dai gestori sono causati, come ci è stato riferito dalla DG Bilancio, dalle inadempienze degli Istituti che non pagano le quote maturate, per cui invitiamo i nostri delegati a verificare e segnalare eventuali inadempienze.

Mentre per gli incentivi tecnici la Circolare della DG Bilancio emanata sulla materia non fa che tristemente confermare quanto già preannunciato in comunicati precedenti, ovvero che la materia diventa di competenza esclusiva della contrattazione nazionale lasciando a quella locale solo il diritto all’informazione. Questo nelle more dell’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti, prevista dal 1 luglio prossimo, dove l’attuale Governo ha pensato bene di eliminare del tutto ogni prerogativa negoziale su questa delicata materia, evidentemente per “non disturbare il manovratore”.

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale

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