Rdc: Fp Cgil, in alcune città mancano 8 assistenti sociali su 10

03 Agosto 2023

Centri per l’impego: in Campania mancano 1.500 operatori, 900 nel Lazio e in Sicilia.
Realizzato solo un terzo delle nuove assunzioni programmate per potenziare i servizi

A poche ore dalla denuncia di Cgil e Fp Cgil sulle carenze di organico nei servizi che si trovano a fronteggiare l’emergenza generata dalla scelta sbagliata del governo di interrompere l’erogazione del Rdc a migliaia di famiglie, la categoria dei servizi pubblici della Cgil diffonde ulteriori aggiornamenti che indicano la dimensione emergenziale con la quale occorre intervenire sul fronte delle assunzioni nei servizi collegato a politiche attive, lotta alla povertà e inclusione sociale.

Nelle prime 10 città per numero di sospensioni del reddito di cittadinanza si toccano punte di scoperture di organico degli assistenti sociali, rispetto all’obiettivo di servizio ottimale di 1 ogni 4.000 abitanti, superiori all’80%, come a Caserta e a Cosenza. Nelle altre città si registrano scoperture importanti: Roma del 52% (pari a 363 assistenti sociali), a Napoli del 23% (53), Palermo del 41% (75)”. Lo scrive in una nota la Funzione pubblica Cgil.

“169mila famiglie sono rimaste senza mezzi per sostenersi dal 1° agosto e complessivamente 800mila persone dovrebbero riversarsi sui Centri per l’impiego da qui al 1° gennaio 2024 secondo le stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio. Centri per l’impiego, però – scrive Fp Cgil – che sono fermi a un terzo delle assunzioni programmate (4.327 su 11.535) per potenziare i servizi, secondo gli ultimi dati del ministero del Lavoro (aggiornati al 31/12/2022). Secondo le nostre stime in Campania mancano all’appello oltre 1.500 operatori dei Centri per l’impiego, nel Lazio oltre 900, gli stessi che mancano in Sicilia”.

“Tutto questo accade mentre il Governo si appresta a modificare il Pnrr prevedendo esplicitamente il coinvolgimento delle agenzie per il lavoro nel potenziamento delle politiche attive del lavoro, come già fatto nel decreto-legge n. 48 che ha istituito il ‘supporto alla formazione e lavoro’, una misura del tutto insufficiente e inadeguata per garantire un sostegno economico ai cosiddetti ‘occupabili’. Chiediamo che il Governo faccia subito marcia indietro per dare continuità al sostegno al reddito delle persone in difficoltà, per rafforzare e mettere in sicurezza i servizi pubblici territoriali anche con un piano straordinario di assunzioni, per non lasciare sole le persone”, conclude Fp Cgil.

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