INL, Fp Cgil – FRD 2022 e altro

21 Dicembre 2023

Corposa riunione con un lunghissimo ordine del giorno, che ovviamente non si è riusciti a discutere per intero.

Il primo punto ha riguardato la sottoscrizione definitiva dell’FRD 2022, rientrato dagli organi di controllo. Diamo atto all’Amministrazione di aver sollecitato gli organi di controllo ed essere così riuscita a ottenere che l’ipotesi di accordo rientrasse entro dicembre. Riteniamo anche che senza la mobilitazione di questi mesi, tutta questa sollecitudine da parte dell’INL non ci sarebbe stata e questo deve essere sprone anche per i prossimi impegni da affrontare. In proposito, per esempio, ci è stato comunicato che fino a che non tornerà indietro anche l’ipotesi definitiva di accordo sui differenziali stipendiali non si potrà avere certezza sulla decorrenza dal 1° gennaio 2023. Proprio per questo, abbiamo sottoscritto il testo definitivo dell’FRD 2022, ma apponendo una nota – che alleghiamo – con la quale chiediamo all’INL di impegnarsi verso gli organi di controllo e ottenere l’ok all’accordo sui differenziali entro il 31 dicembre 2023, così da mantenere l’impegno che reciprocamente ci eravamo dati: garantire differenziali stipendiali al personale con decorrenza 1° gennaio 2023. Se così non fosse, chiediamo subito un ulteriore stanziamento di risorse, perché la platea degli interessati non sarebbe più quella ipotizzata in precedenza e dovrebbe essere più ampia. Abbiamo espresso la nostra contrarietà allo scomputo di oltre un milione di euro dall’FRD 2022, che rientra nell’ambito della vertenza arretrati perequazione. Noi continuiamo a contestare l’operazione truffaldina effettuata ai danni dei lavoratori dell’INL, cui sono stati scomputati gli oltre dieci milioni di euro riconosciuti con l’una tantum e lo scriviamo molto chiaramente.

Il secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato la sottoscrizione definitiva dell’accordo sulle famiglie professionali. A tal proposito, l’INL ci ha comunicato che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha chiarito ciò che come FP CGIL per mesi e mesi abbiamo evidenziato al tavolo: il concetto di famiglia professionale e di profilo professionale non coincidono, in quanto la famiglia professionale ha un ambito molto più ampio del profilo. Sulla base di questo assunto, sono state effettuate delle leggere modifiche all’accordo che sottoscrivemmo quest’estate, non intaccandone la sostanza.

Nel sottoscrivere l’accordo, abbiamo però ribadito la nostra richiesta all’Amministrazione di proseguire la discussione su ulteriori aspetti: previsione di eventuali posizioni di ruolo (i vecchi profili professionali, per intenderci) all’interno delle singole famiglie professionali (discussione già in corso all’interno dell’OPI); un accordo che disciplini le regole sui passaggi tra le varie famiglie; un confronto serio e serrato sui criteri di accesso all’area delle Elevate Professionalità e sui contenuti e le responsabilità assegnate a questa nuova Area.

L’ulteriore aspetto, collegato all’approvazione del nuovo ordinamento professionale che oggi non si è riusciti a discutere, su cui chiediamo la calendarizzazione prioritaria subito dopo la pausa natalizia, riguarda i criteri per i passaggi verticali in deroga, ricordandoci che c’è una scadenza fissata: 31 dicembre 2024. Può sembrare lontana, ma non lo è. Si è poi parlato di mobilità nazionale interna, dopo anni che la chiediamo: l’INL ha presentato una bozza che riteniamo una buona base di partenza per la discussione. Anche su questo, se si riuscirà a lavorare bene, entro gennaio potremo chiudere l’accordo. Nel frattempo, si è manifestata l’esigenza di tener presente situazioni personali difficili di diversi neoassunti che chiedono un’assegnazione temporanea (es. per L. 104). Rispetto a questo, come FP CGIL abbiamo chiesto che l’Amministrazione con una nota chiarisca al più presto chi potrà presentare la domanda – qualora non l’abbia già fatto – ed entro quanto potrà farlo, così da garantire pari opportunità a tutti. Riguardo alla vigilanza, ci è stato comunicato che il contenuto del “Decreto Poletti” 2023 sarà identico a quello precedente. Rispetto all’erogazione delle somme, l’Amministrazione ha comunicato che intende procedere al pagamento del primo semestre 2023, il cui importo è di 6 milioni e 200 mila euro e che potrebbero essere pagati entro febbraio. Si è poi discusso del nuovo contingente ispettivo destinato alla Regione Sicilia: dovrebbe partire dal 22 gennaio, con un interpello che dovrebbe uscire entro domani. Il personale sarà distaccato per tutto il 2024 e sarà distaccato presso la DIL Sud. Potranno presentare domanda solo gli assunti fino al 31 giugno 2023; tale limitazione non ci appare condivisibile, se l’obiettivo è quello di irrobustire il numero di ispettori presente in una Regione complessa. Per questo chiediamo che l’INL chiarisca: intende stare sul serio in Sicilia per garantire il rispetto delle norme in materia di lavoro su tutto il territorio nazionale? Se la risposta è sì, come noi auspichiamo, occorre garantire che coloro i quali maturino le competenze necessarie possano, anche nel corso del 2024, prender parte al contingente con successivi interpelli. Ulteriore aspetto su cui è importante far chiarezza riguarda la destinazione degli importi delle sanzioni irrogate in quel territorio.

Ci è stato poi comunicato che i duemila PC destinati al personale neoassunto sono in distribuzione in questi giorni e che la loro configurazione avverrà entro gennaio 2024. E’ stato ribadito che entro i primi tre mesi del 2024 saranno distribuiti cellulari e schede di servizio a tutti i lavoratori. Riguardo alle dotazioni strumentali, abbiamo nuovamente posto il tema (anche questo un evergreen, purtroppo) dell’assenza di software per l’elaborazione delle buste paga, essenziale per lo svolgimento di tantissime attività, non solo ispettive.

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL Matteo Ariano

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