Contratti: sindacati, siglato CCNL unificazione Anpas e Misericordie

05 Febbraio 2024

Roma, 5 feb – “E’ stato sottoscritto il CCNL di unificazione dei CCNL di ANPAS ODV e di Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia relativo al periodo 2020 – 2022. Un primo importante passo volto alla riduzione dei contratti attualmente applicati, con l’obiettivo di creare un contratto unico di comparto relativo al socio sanitario-assistenziale, del trasporto sanitario e di emergenza urgenza extraospedaliera, e che dovrà ora proseguire avviando la trattativa per il triennio 2023/2025 insieme a Croce Rossa Italiana”.
E’ quanto comunicano in una nota i segretari nazionali di Fp Cgil Michele Vannini, Cisl Fp Franco Berardi e Uil Fpl Pietro Bardoscia.

“Questo contratto – osservano – riallinea i tabellari a quelli di Croce Rossa Italiana relativamente alla vigenza 2020-22 (condizione indispensabile per poter procedere nel percorso di unificazione con CRI), allinea già alcuni istituti normativi e introduce alcune significative migliorie, a partire dalla maternità al 100% e dalla introduzione di due giorni di permesso retribuito per figli fino ad otto anni di età. Positivi anche alcuni interventi di aggiornamento sui profili professionali e l’aumento delle maggiorazioni per il lavoro supplementare per le lavoratrici e i lavoratori part-time”.

“Ricordiamo inoltre – prosegue la nota – che è stata individuata l’una-tantum da erogare alle lavoratrici e ai lavoratori, pari ad euro 450,00, corrisposta a ristoro dei mancati aumenti per gli anni 2020 e 2021, superiore al valore IPCA di riferimento del biennio 2020-2021 e che sarà riproporzionata per i lavoratori in part-time sulla base del loro orario contrattuale”.

Secondo i sindacati, “questa è solo la prima tappa del percorso che ci siamo prefissi. Chiederemo l’immediata apertura del tavolo con ANPAS-Misericordie e Croce Rossa, come da impegno previsto dal verbale di accordo, per arrivare all’unificazione dei CCNL per gli anni 2023-2025, con l’impegno delle parti a valutare anche la differenza fra il valore IPCA dell’anno 2022 e gli aumenti erogati”.

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