INPS – Professionisti 2024: CCNI e livelli differenziati di professionalità

25 Marzo 2024

Si è svolto mercoledì 20 marzo l’incontro tra l’Amministrazione e le organizzazioni sindacali per la prosecuzione delle trattative relative al CCNI 2024. All’ordine del giorno anche la nostra richiesta di confronto sui criteri per l’attribuzione dei livelli differenziati di professionalità.

CCNI 2024

Abbiamo accolto con favore la sollecita convocazione del tavolo negoziale: questo dovrebbe finalmente consentire di pervenire alla firma del contratto integrativo in corso d’anno e non, come avviene da troppo tempo ormai, “a giochi fatti”.

L’obiettivo che ci siamo dati è ambizioso e possiamo articolarlo in tre punti:

  1. la riscrittura dell’art. 7 del CCNI in materia di maggiorazioni sulla retribuzione di risultato, con l’individuazione di parametri utili a identificare, per le diverse famiglie di professionisti, le situazioni di effettiva sofferenza lavorativa che ne giustifichino l’attribuzione;

  2. la razionalizzazione della disciplina dell’indennità di mobilità, volta a graduarne l’ammontare in relazione a situazioni differenti, anche al fine di attenuare al massimo la sottrazione di risorse dal Fondo;

  3. l’aumento della indennità di funzione per tutti i professionisti, grazie alle maggiori risorse rese disponibili dal rinnovo del CCNL, in considerazione del notevole aggravio di lavoro derivato negli ultimi anni alla categoria per effetto dei sempre più frequenti e penetranti interventi normativi nelle materie di interesse così come delle radicali innovazioni intervenute nella organizzazione del lavoro.

Livelli differenziati di professionalità

Nel richiamare l’Amministrazione all’obbligo contrattuale di bandire annualmente le selezioni, abbiamo al tempo stesso evidenziato la necessità impellente di mettere mano ai criteri fissati con la Determinazione 114/2019.

Lo ribadiamo da tempo: il regolamento vigente sacrifica tanto l’anzianità quanto l’esperienza e i titoli professionali, a tutto vantaggio dei soli titoli di studio e incarichi di coordinamento, così tradendo del tutto la ratio dell’istituto e arrecando un grave pregiudizio economico proprio ai colleghi con una maggiore esperienza.

Su entrambi gli argomenti si è registrata una sostanziale uniformità di vedute al tavolo. L’Amministrazione ha mostrato attenzione alle problematiche esposte, confermando la propria disponibilità a una immediata verifica sulle modifiche richieste in appositi tavoli che saranno convocati subito dopo le festività pasquali.

FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Giuseppe Cipriani

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