COMUNICATO
Il caos primordiale non doveva essere molto differente da quello che oggi c’è in Inpdap.
Si procede senza alcun indirizzo e senza nessun obiettivo per l’anno in corso.Non è stata, infatti, ancora prevista un’integrazione degli obiettivi produttivi Inps con quelli Inpdap (l’unica integrazione veramente urgente!), e ad accorgersene è stata, a quanto pare, la Cgil che al tavolo nazionale, convocato per l’acconto di marzo, ha chiesto al rappresentante dell’Inps- presente….solo per un saluto!…- di farsi portavoce dell’esigenza generale di un incontro con i vertici decisionali dell’Inps prima che vengano seriamente compromessele funzioni che da anni l’Inpdap porta avanti a favore degli utenti.
Addirittura la valutazione, che fino ad ora sembrava l’unica certezza/sciocchezza portata avanti malgrado tutto e tutti, voluta solo da pochi e giustificata solo da chi ha firmato l’illuminato CCIE 2011, è diventata una massa informe.
Nella confusione “istituzionale” che ormai regna sovrana, probabilmente anche fuori dall’Inpdap, arriva alle OO.SS. l’invito dell’Ufficio Relazioni Sindacali per la nomina di rappresentanti in un Osservatorio sul Sistema di Valutazione allo scopo di monitorare l’applicazione, esaminare le risultanze dei casi di criticità e dirimere le eventuali controversie sorte a seguito dei risultati della valutazione.
Tutto ciò quando, ormai, l’ultima nota del Ministro Fornero (n. 1096 del 6 marzo 2012) stabilisce che, alla stessa data, insieme a tutti gli Organi Inpdap decade dalla sua carica anche l’OIV.
Ora, è certamentecredibile che le Relazioni Sindacali non abbiano ancora ricevuto la nota del Ministro, nel qual caso la Cgil è disposta ad inviargliene copia, ma se la notizia è, come sembra, di dominio pubblico, il sollecito per la nomina dell’Osservatorio che senso ha se non quello di un atto inutile e fuorviante?
E’ possibile che solo la Cgil si domandi che valore restaalla valutazione fatta in Istituto se l’organismo deputato alla certificazione della valutazione cessa dal suo incarico prima della data, prevista dalla legge, per esprimere il suo parere certificante?
E’ chiaro che con l’atto del Ministro, lo consideri o meno l’Amministrazione, viene letteralmente cestinato tutto lo sforzo valutativo fatto dalla Dirigenza insieme a tutte le circolari operative sull’argomento.
Bene!!
A questo punto anche i più appassionati lettori della L.150/09 non avrebbero dubbi: senza certificazione non c’è valutazione che tenga, il procedimento rimane tronco e tutte le pagelline possono, al più, essere riciclate come coriandoli per il carnevale prossimo.
…meno male che ogni favola ha il suo lieto fine.
Roma, 20 marzo 2012
Il Coordinatore FPCGIL Inpdap
Marinella Perrini