IL CALDO NON È UN’OPINIONE. È UN PERICOLO!

26 Giugno 2025

Il datore di lavoro è responsabile delle condizioni lavorative, anche quelle dovute al calore percepito. 

Dal punto di vista operativo diventa sempre più urgente affrontare i rischi legati all’esposizione prolungata alle alte temperature, agli sbalzi termici e all’intenso impegno fisico richiesto da alcune lavorazioni, sia per chi lavora all’esterno ma anche per chi lavora in ambienti chiusi.

È FONDAMENTALE garantire le pause lavorative per il ristoro, l’adeguata dotazione di dispositivi di protezione individuale (DPI) – come i filtri UV per chi lavora all’esterno – e procedere alla revisione e  all’efficientamento degli impianti di condizionamento e di ricambio d’aria. Al tempo stesso, è necessario ottimizzare gli spazi interni, come uffici, spogliatoi e sale mensa, per assicurare condizioni di lavoro salubri e sicure.

È NECESSARIO sollecitare le aziende enti e strutture pubbliche e private ad aggiornare il Documento Valutazione dei Rischi (o comunque verificare che sia stato fatto) e mettere in atto tutti gli interventi correttivi in esso previsti.
Proteggere lavoratrici e lavoratori dalle ondate di calore, in ambienti aperti ma anche in ambienti chiusi, è un obbligo datoriale. Pretendi di lavorare in condizioni sicure, anche per quello che riguarda il caldo.

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