Inail – Bene stabilizzazioni e nuove assunzioni personale sanitario

12 Novembre 2025

Con la stabilizzazione dei medici e infermieri precari e l’indizione di un nuovo concorso, su base regionale, per 116 medici (a cui speriamo parteciperanno numerosi candidati nonostante il bacino dei papabili sia stato fortemente eroso dall’INPS) è arrivato un segnale importante da parte della Direzione Generale alle aree sanitarie da troppo tempo ormai costrette a ritmi, carichi e condizioni di lavoro che hanno fortemente penalizzato la qualità del servizio ed elevato oltre soglia lo stress lavoro correlato del personale coinvolto.

Ma sappiamo non essere sufficiente. Ora è necessario proseguire speditamente non solo verso la salvaguardia della funzione sanitaria dell’Ente ma per un suo concreto rilancio, indispensabile per far fronte all’allargamento costante della platea tutelata dall’INAIL.

Non solo. Auspichiamo che si avvii presto una discussione seria, condivisa col personale interessato, sul nuovo modello sanitario e che si intervenga con forza sulle piante organiche, non più rispondenti alla realtà attuale; che vengano messi a norma gli ambulatori e i Centri protesici, sempre più fatiscenti e lasciati all’incuria; che si attuino nuove e diverse modalità di reclutamento degli specialisti; che la formazione avvenga a partire dai reali bisogni del personale; che la professione infermieristica venga riconosciuta sia sul piano dell’autonomia che su quello economico, a partire dal riconoscimento dei rischi specifici; che si assumano tecnici di radiologia per mettere fine alla vergognosa e forzata mobilità territoriale e interregionale e alle lunghe attese dell’utenza; che si assumano fisioterapisti, indispensabili per il mantenimento di una elevata qualità dei Centri protesici e del Centro di riabilitazione motoria di Volterra, un tempo fiori all’occhiello dell’Istituto. Senza contare che un vero, nuovo modello per l’Istituto non può non comprendere e promuovere l’inclusione sociale degli assistiti e quindi una nuova sinergia tra personale sanitario e assistenti sociali.

Un elenco, non esaustivo, che vuole però mettere in evidenza quanto sia ancora lunga la strada da percorrere per arrivare all’obiettivo di adeguare le aree sanitarie ai reali bisogni dei cittadini e per non disperdere quel “tesoretto” di professionalità che, se non si interverrà in maniera decisa, rischiamo di perdere.

Alessio Mercanti        Daniela Mencarelli
FP CGIL                       USB PI

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