Con l’imminente approdo in Consiglio d’Amministrazione della delibera per l’assunzione di 13 docenti al Liceo San Bartolomeo, si aggiunge un altro tassello al mosaico dei concorsi INPS.
Ricordiamo infatti che, oltre alla procedura per infermieri (138 posti) e a quella destinata agli specialisti in aree psicologiche e sociali (781 posti), un altro pezzo importante riguarderà l’assunzione degli assistenti.
In tal senso, ai 26 assistenti tecnici interessati dalla delibera 175/2025 si dovranno aggiungere circa 250 assistenti informatici e 950 assistenti amministrativi che saranno assunti tramite procedura RIPAM, nel quadro di un concorso più grande che riguarderà diverse amministrazioni.
Più articolato il discorso che porta all’inquadramento di funzionari amministrativi.
La volontà dell’INPS, ormai nota, è quella di bandire quanto prima una mobilità inter-enti per circa 740 unità, collocate quasi tutte nel centro-nord, laddove storicamente si fa più fatica a reperire risorse.
A questi vanno aggiunti 134 funzionari tecnici e, secondo i desiderata dell’Ente, circa 88 funzionari informatici, di là dai 355 ispettivi che saranno reperiti dalla procedura congiunta con INAIL.
Per chi ha ambizioni di carriera, invece, il percorso è sempre più stretto.
Sì, ci sono le procedure comparative per l’assunzione di 13 dirigenti (10 amministrativi e 3 informatici), c’è il concorso per professionisti legali di I° livello (43 posti a bando), ma manca ancora la definizione compiuta di un percorso che porti alla costituzione vera e propria della Quarta Area – quella delle Elevate Professionalità – immaginata nel CCNL 2019-2021 proprio per consentire sbocchi di carriera interni.
L’Amministrazione ha rallentato notevolmente il passo, un po’ per la mole di lavoro qui sommariamente sintetizzata (che dovrebbe portare a sviluppi in tempo breve, il condizionale è d’obbligo); un po’ per una scarsa volontà di investire su quella fascia di quadri che pure rappresenterebbe un valore aggiunto per tutta l’organizzazione.
La FP CGIL in questo senso sollecita una presa di coscienza collettiva.
Ribadiamo quanto detto lo scorso febbraio: c’è la necessità di dare una risposta a chi vuole effettuare un percorso di carriera; c’è l’esigenza di costituire uno spazio che non gravi sul fondo risorse decentrate; c’è il bisogno di creare un’opportunità alle tante professionalità che si sono affacciate in INPS anche con gli ultimi concorsi e che, sempre più spesso, vengono richiamate dalle sirene di altre PA o dal privato.
Perché non avere uno scatto d’orgoglio?
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo