DGMC – Modello di riorganizzazione degli Uepe: esito dell’ incontro del 3 marzo

06 Marzo 2023

Il 3 marzo u.s. si è svolto l’incontro sulla riorganizzazione degli Uffici di esecuzione penale esterna a seguito della richiesta delle OO.SS.

Alla riunione per la parte pubblica era presente il Direttore generale del Personale, delle risorse e dell’attuazione dei provvedimenti minorili, Dott. Cacciapuoti, Il Direttore dell’Esecuzione penale Esterna e Messa alla Prova, Dott. Arena.

L’incontro è iniziato con una breve introduzione del Dott. Cacciapuoti per lasciare l’intervento al dott. Arena che ha parlato di mutazione genetica riferendosi a come sia cambiata la mission degli uffici di esecuzione penale esterna in seguito alle modiche normative, ultima la riforma Cartabia, ed ha proposto di istituire un tavolo tecnico/gruppo di lavoro, per avviare un confronto sulla rivisitazione dei processi di lavoro all’interno degli UEPE.

Nel nostro intervento abbiamo espresso le criticità sulle circolari n. 3 del 26.10 22 e n.1 del 3.01.23 emanate dalla DGEPE che modificano il modello organizzativo degli uffici di esecuzione penale esterna. Nello specifico abbiamo rappresentato che sia la “specializzazione per tipologia degli interventi” che “l’interprofessionalità” , di fatto non affrontano il problema dei carichi di lavoro che aumenteranno a dismisura con l’attuazione della riforma Cartabia. L’applicazione della specializzazione in considerazione delle carenze di personale, non sarà di facile attuazione in tutti gli uffici, e comunque abbiamo chiesto un periodo di sperimentazione e la possibilità della rotazione degli incarichi, per evitare il rischio che i FSS perdano la conoscenza complessiva degli interventi. Relativamente al concetto di multiprofessionalità, in vista dell’ inserimento lavorativo dei funzionari pedagogici, abbiamo chiesto un confronto sui compiti per evitare di creare interscambiabilità di ruoli e competenze, tenuto conto dei percorsi di formazione e dell’apporto professionale di ogni operatore.

Relativamente alla circolare n.3 abbiamo espresso la netta contrarietà alla previsione di attivare dei presidi di prossimità della probation giudiziaria presso i Tribunali ordinari, con una presenza del personale, che li fa prefigurare come sedi distaccate degli Uepe. A questo proposito abbiamo ricordato che l’ordinamento penitenziario e il regolamento n.230/2000 prevedono che gli uffici non debbano essere collocati all’ interno degli II.PP e Uffici giudiziari, per mantenere la propria autonomia ed indipendenza. Di fatto questa delocalizzazione modifica la mission degli Uepe, uffici radicati sul territorio. Lo stesso vale per la volontà di creare i presidi di prossimità della probation penitenziaria all’interno degli II.PP. Abbiamo ribadito che l’introduzione di una simile riorganizzazione andrebbe soltanto ad aggravare le condizioni di lavoro, con il rischio di far implodere gli Uffici.

In questa fase abbiamo chiesto alla DGEPE l’elaborazione di linee giuda operative sulle misure sostitutive delle pene detentive brevi e la stipula di protocolli a livello centrale con Dag e Dap che potranno favorire l’interlocuzione a livello locale con i Tribunali ordinari e con gli II.PP. Abbiamo rappresentato che non si possono lasciare gli Uffici ed i singoli operatori ad arrabattarsi sulle modalità di intervento, come sta succedendo in questi giorni con l’arrivo delle richieste delle misure sostitutive.

Abbiamo chiesto inoltre di organizzare quanto prima, una fase di formazione operativa come accadde per l’ introduzione della messa alla prova.

C’è la necessità di rilanciare il lavoro di rete finalizzato all’ individuazione di nuove disponibilità per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità e di attivare protocolli con i Comuni per l’accoglienza abitativa con i comuni.

Relativamente all’ipotesi da parte del Dott. Arena di avviare un gruppo di lavoro, abbiamo espresso la nostra disponibilità a partecipare, evidenziando che più volte abbiamo reiterato la richiesta di un tavolo di confronto serio sui carichi di lavoro.

Al contempo abbiamo chiesto l’ individuazione delle priorità istituzionali da perseguire, durante questa prima fase di attuazione della riforma Cartabia, in considerazione dell’incremento del carico di lavoro.

A chiusura della riunione il Dott. Arena ha comunicato che a breve saremo informati delle modalità di costituzione del gruppo di lavoro e delle tematiche che saranno affrontate. Rispondendo agli interventi delle OO.SS ha ribadito, che i presidi presso i Tribunali debbono essere messi in atto almeno negli UIEPE , dove sono già attivi gli sportelli.

Vigileremo sugli ulteriori sviluppi e invitiamo tutti i lavoratori a partecipare alla mobilitazione dei lavoratori della giustizia che si terrà il 10 marzo a Roma e nelle altre città per far sentire le ragioni della nostra protesta.

FP CGIL          CISL FP             UIL PA
Paola Fuselli   Eugenio Marra  Domenico Amoroso

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto