Che il nostro sistema di valutazione della performance individuale sia profondamente rivedibile non lo scopriamo oggi. 

Sono anni che denunciamo le incongruenze temporali, le difficoltà insite in un processo che non definisce con chiarezza neppure gli obiettivi della valutazione in sé.

Anni che chiediamo una revisione partendo da alcuni capisaldi, uno su tutti: se è vero che nella Pubblica Amministrazione tutto è valutabile, anche l’operato dei dirigenti può e deve essere soggetto a una piena valutazione. Una raccomandazione, questa, espressa dalla nostra sigla e condivisa dalla Funzione Pubblica, pena l’adozione camaleontica di un modello destinato a lacerare le stesse Amministrazioni.

Non soltanto questa prescrizione è stata sempre disattesa nonostante i continui solleciti al tavolo sindacale; addirittura, in pieno agosto, si è deciso di intervistare le lavoratrici e i lavoratori in servizio per chiedere un loro parere sul SMVPI. E, sorpresa delle sorprese, non c’era alcun riferimento alla possibilità di esprimere un parere verso l’operato dei propri dirigenti.

C’era, in compenso, una naturale tendenza a coinvolgere nel processo valutativo i titolari di posizioni organizzative, per distribuire meglio gli oneri di un processo che rende spesso impopolari, e una solerte insistenza sull’importanza di rimediare agli errori del passato chiedendo più valutazioni individuali e meno obiettivi di gruppo, sì da rendere il dirigente un manager che curiosamente non risponde alla comunità che amministra.

Ricordiamo all’Amministrazione che se c’è la volontà di conoscere il parere di chi opera ogni giorno in INPS su ciò che non va nel nostro sistema di misurazione della performance, basta interpellare le organizzazioni sindacali, aprendo un confronto serio e non autoreferenziale, senza appellarsi a modelli plebiscitari in cui le domande sembrano tutto fuorché neutrali.

Vorremmo conoscere, semmai, i costi di quest’operazione che coinvolge perfino la Bocconi nella rilevazione interna. Ricordiamo che troppo spesso l’Amministrazione recita la litania dell’assenza di liquidità quando c’è da immaginare indennità specifiche a beneficio dei colleghi: pensiamo alle promesse disattese in merito all’una tantum durante la pandemia, a parziale compensazione dei costi sostenuti. 

La stessa borsa diventa invece improvvisamente rigogliosa per i privati, impegnati a sondare il parere di una comunità che è già stata danneggiata e non merita anche le beffe.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Nella giornata del 18 luglio, a seguito di richiesta di incontro con l’On.Le Maria Elvira Calderone da parte delle scriventi OO.SS, si è svolta la riunione che ha visto la partecipazione dell’Amministrazione rappresentata dal vice Capo di Gabinetto, il Dott. Sabatini, il Dott. Conti Nibali, i Capi Dipartimento, il Dott. Festa, il Dott. Caridi ed il Dott. Lombardi ed il Direttore Generale per le Politiche del personale e l’innovazione organizzativa, la Dott.ssa Grazia Strano.

Seppur avremmo ritenuto auspicabile la partecipazione della Ministra per i complessi temi oggetto dell’incontro, siamo certi che le sia stato riportato quanto emerso durante la riunione; dunque, ci si augura di poter avere un confronto diretto entro metà settembre.

Durante la riunione sono state esposte, sia dalle organizzazioni sindacali che dalla delegazione dei dirigenti presente, le crescenti perplessità in merito al processo di riorganizzazione ancora in via di definizione, la necessità di potenziare le strutture ministeriali per far fronte al peso lavorativo che grava sui Dirigenti dell’Amministrazione e sulle poche unità di personale presente nelle DG, sono state chieste soluzioni per frenare la fuga dei dipendenti per la ricerca di occasioni lavorative più remunerative ed è stata rappresentata l’esigenza di rendere adeguato il trattamento economico del personale dirigente.

In particolare, è stato segnalato che il processo di riorganizzazione lascia perplessi non solo per la trasformazione dell’intera struttura ministeriale, ma per la necessità di popolare gli uffici dei Capi Dipartimento nonostante le Direzioni Generali, come segnalato più volte dalle Organizzazioni sindacali, sono sguarnite del personale necessario per affrontare gli obiettivi sempre più sfidanti che tutta l’Amministrazione a diverso titolo deve raggiungere su tanti fronti, come sul PNRR, sull’utilizzo dei fondi europei nell’ambito della nuova programmazione 2021- 2027, sull’applicazione di nuove misure di contrasto alla povertà e per l’inserimento lavorativo, sulle innovazioni normative in materia di disabilità e non autosufficienza, sulle evoluzioni del mondo del Terzo settore, sulle necessarie misure in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, sul riconoscimento degli ammortizzatori sociali, sulla gestione delle politiche migratorie per quanto di competenza dell’Amministrazione. Ogni riorganizzazione negli ultimi anni ha messo a dura prova gli equilibri di quest’Amministrazione per l’arrivo di sempre maggiori carichi di lavoro e di un potenziamento delle strutture mai sufficiente ad assicurare il regolare svolgimento dell’attività lavorativa che è garantita, esclusivamente, dall’impegno instancabile dei dirigenti presenti e dell’esiguo personale impiegato. Abbiamo fatto presente che questo è un problema annoso che non si risolverà se la parte politica non metterà in campo soluzioni reali per affrontarlo: garantire al personale delle aree funzionali l’accesso alle modalità di lavoro agile e da remoto, lasciando ai dirigenti il compito di organizzare le attività secondo le esigenze degli uffici in un quadro di regole precise, ma che siano funzionali al regolare svolgimento dell’attività, nonché realizzare quella che secondo quanto emerso durante l’incontro resta ancora una proposta per l’aumento del salario accessorio che dal prossimo anno, con le progressioni orizzontali e verticali che si realizzeranno entro il 31.12.24, vedranno lo svuotamento definitivo del fondo risorse decentrate: bisogna agire immediatamente su questo fronte per evitare che la fuga del personale diventi inarrestabile. Durante l’incontro sono state fornite rassicurazioni in merito al popolamento degli uffici dei Capi dipartimento che non inciderà sulle attuali dotazioni di personale degli uffici già presenti. Ci auguriamo che quanto detto sia rispettato e si provveda a stretto giro a garantire l’arrivo di nuove unità di personale anche per le Direzioni Generali. Con riferimento alla riorganizzazione in atto, invece, sarebbe utile conoscere i tempi di definizione dell’intero processo.

La riunione è stata, inoltre, l’occasione per ribadire che i Dirigenti del Ministero del Lavoro ricevono un trattamento economico tra i più bassi del comparto funzioni centrali ed il Fondo di retribuzione di risultato, che potrebbe fare la differenza, è impoverito anche dalla scelta di affidare gli incarichi remunerati all’esterno seppur è un fondo alimentato dai dirigenti di ruolo dell’Amministrazione.

Si è precisato, infine, che si attende che dal regolamento del lavoro agile in vigore sino al 31 dicembre 2024 venga espunta la previsione contraddittoria di limitazione del lavoro agile e dello svolgimento dell’attività secondo fasce di contattabilità per il personale dirigente che, val la pena ricordare ancora una volta, non è soggetto ad alcun obbligo di presenza /timbratura o a vincoli orari per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

All’Agenzia delle Entrate Capo Divisione Risorse Dottor Antonio Dorrello

Alla Direttrice Centrale Risorse Umane

Dottoressa Laura Caggegi

Oggetto: pubblicazione graduatoria procedura assegnazione postazioni di telelavoro.

La scrivente Organizzazione Sindacale scrive per chiedere la pubblicazione della graduatoria per l’accesso al telelavoro completa dei nominativi di tutti i dipendenti che hanno presentato domanda di accesso all’istituto contrattuale e del relativo punteggio conseguito.

Quanto sopra al fine di assicurare trasparenza alla procedura e dare effettivo riscontro ai lavoratori e alle lavoratrici interessate che, dopo la pubblicazione dell’elenco dei soli vincitori, sono rimasti privi di informazioni e quindi possibilità di verifica della correttezza del punteggio attribuito, se non l’istanza di accesso agli atti documentali ex L. 241/1990, che appesantirebbe tuttavia l’iter generando altresì ulteriori adempimenti per la stessa amministrazione datoriale.

Evidenziamo di aver già ricevuto segnalazioni da parte di lavoratori interessati e che – a seguito di riscontri informali – la scrivente ritiene sussistente il rischio di errate attribuzioni dei punteggi e quindi del corretto esito dell’intera procedura.

Pertanto, reputando necessario un urgente intervento della Direzione in indirizzo, restiamo in attesa e ringraziando anticipatamente inviamo cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL Agenzia delle Entrate

Florindo Iervolino

Si è svolto questa mattina l’incontro per il prosieguo del tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL Federcasa 2022/2024. La delegazione di parte datoriale, parzialmente rinnovata, era per l’occasione guidata dal neo presidente dell’associazione, Marco Buttieri, affiancato dal presidente di delegazione trattante Corrado Zambelli, presidente dell’ ALER Bergamo Lecco Sondrio.

La parte datoriale ha esordito sottolineando che la convocazione,  fatta subito dopo l’incontro avuto con la Conferenza delle Regioni, pur avendo un carattere necessariamente interlocutorio, è stata fatto con lo spirito di voler superare l’impasse in cui si trova la trattativa con l’auspicio di poter chiudere in autunno il tavolo per il rinnovo. Come parti sindacali abbiamo preso atto positivamente della rinnovata volontà di voler chiudere il contratto, ma abbiamo sottolineato che se non viene sciolto il nodo relativo alla dimensione economica del rinnovo, con riferimento al tabellare, agli arretrati e agli altri istituti economici, è difficile pensare ad una rapida definizione della trattativa.

Dopo un’ampia discussione sulla situazione delle aziende e sui possibili interventi normativi a supporto dell’edilizia residenziale pubblica, la parte datoriale ha proposto di ripartire dal testo da noi inviato l’8 maggio scorso per provare a finalizzare la parte normativa del CCNL fin qui discussa e ha chiesto di riconvocare il tavolo dopo la prima metà di settembre, per poter avere dall’assemblea dei presidenti un mandato per riformulare la proposta economica fin qui fatta.

Abbiamo condiviso la preoccupazione per la situazione delle aziende e la necessità di rafforzare un sistema nella capacità di dare risposte alle persone e tutelare il patrimonio immobiliare pubblico.

Abbiamo, tuttavia, ribadito che le difficoltà del sistema non devono essere fatte ricadere su lavoratrici e lavoratori in attesa del legittimo rinnovo del CCNL. Per fuoriuscire dall’impasse è necessario che la controparte trovi una soluzione adeguata al tema della dimensione del rinnovo economico, presentando una proposta economica con un incremento tabellare che tuteli i salari, e il riconoscimento di arretrati.

Le parti si sono pertanto aggiornate alla seconda metà di settembre.

FP CGIL          CISL FP       UIL FPL

Nella mattinata odierna – dopo formale convocazione – abbiamo partecipato all’incontro con il Capo di Gabinetto in merito all’illustrazione del DPCM inerente alla riforma organizzativa e ai relativi DM attuativi. In allegato trasmettiamo la documentazione ricevuta poche ore prima, dal momento che ci risulta sia stata inoltrata a tutti gli Uffici.

In sintesi, questi gli aspetti fondamentali:

– Nei 4 Dipartimenti sono stati previsti uffici di supporto (uffici di staff) diretti da un

dirigente di seconda fascia

– Anche per alcuni Istituti/Musei autonomi (SSABAP RM, Uffizi, Colosseo e Pompei) è

prevista la stessa tipologia di uffici di supporto

Questi gli aspetti salienti per i Dipartimento e per Direzioni Generali afferenti:

Dipartimento Amministrazione Generale

– 3 uffici di staff

– Al Servizio Ispettivo non sono previsti dirigenti assegnati stabilmente, bensì secondo

necessità e materia, tranne il Dirigente del Servizio.

DG Risorse umane e organizzazione

– Potenziamento con l’ampliamento a 5 servizi; separazione del Servizio Reclutamento

dal Servizio Relazioni Sindacali

DG Bilancio

– Assunzione di competente afferenti precedentemente al Segretariato Generale, con

specifica istituzione di un Servizio per il monitoraggio della spesa

DG Affari europei

– Strutturato su due Servizi, recupera la delega sui siti Unesco

DG Digitalizzazione

– Recupera le deleghe sulla sicurezza informatica e sovrintende la Digital Library

Unità di missione per il PNRR

– Attua i progetti (la Soprintendenza Speciale afferisce ad altro Dipartimento)

Dipartimento Tutela del patrimonio culturale

– 3 servizi, fra cui Emergenze e ricostruzioni; afferisce al Dipartimento anche l’Ufficio

Soprintendente Speciale per il sisma, che in teoria cessa l’operatività il 31.12.24 e sulle

cui sorti sarà fatta una valutazione.

DG ABAP

– Resta immutata la struttura dei servizi. Afferiscono alla DG le 43 SABAP, 4 Istituti

centrali, l’Opificio per le Pietre Dure e la Soprintendenza per il patrimonio subacqueo,

che avrà titolarità solo per il patrimonio sommerso.

SS PNNR

– Restano immutate le competenze

SSABAP RM

– Come detto nelle premesse, acquista un ufficio di staff

DG Archivi

– Acquisisce un Servizio sulla valorizzazione degli Archivi intesi come luoghi di cultura.

Afferiscono 3 SA, 14 SAB, 8 Archivi di Stato dirigenziali, ACS e i 2 Istituti centrali

Dipartimento Valorizzazione del patrimonio

– Acquista un Servizio specifico per la valorizzazione economica del patrimonio culturale

DG Musei

– Non cambia la struttura interna; afferiscono anche i 52 Istituti dotati di autonomia

speciale e l’Istituto per la Grafica

14 Istituti di I fascia dotati di autonomia speciale

– Come detto nelle premesse 4 Istituti acquisiscono un ufficio di staff; la Pinacoteca di

Brera acquisisce come ufficio gerarchicamente subordinato il Museo dell’Arte Digitale

Dipartimento per le Attività culturali

– 2 Servizi, di cui 1 dedicato al Diritto d’autore

DG Spettacolo

– Acquisisce 1 servizio in più

DG Cinema

– Strutturato su 4 Servizi; afferisce l’ICBSA

DG Creatività

– Resta invariata

DG Biblioteche

– 2 servizi; afferiscono le Biblioteche Centrali, le 4 Biblioteche statali, CEPELL e ICCU Per i cambiamenti delle SABAP rimandiamo alla documentazione allegata.

Dopo l’esposizione dei contenuti abbiamo chiesto molta attenzione sulla mobilità del personale, che deve essere un processo condiviso con le OO. SS. in considerazione del fatto che non ci saranno più i Segretariati Regionali a fare da coordinamento. Abbiamo invocato anche la necessità di mantenere più sedi territoriali per quelle SABAP che subiscono accorpamenti e scorpori, alla luce del fatto che prevalentemente lavoratrici e lavoratori risiedono nel capoluogo; la parte politica ho sottolineato che vorrebbe limitare al massimo gli spostamenti del personale, ma a noi appaiono decisamente inevitabili, da cui la necessità di condividere il percorso. Abbiamo registrato positivamente la disponibilità ad un tavolo tecnico sugli organici, che però è una fase subordinata all’approvazione dei Decreti attuativi e ai successivi interpelli per i dirigenti di I fascia (previsto per settembre) e di II fascia (previsto per ottobre).

Preliminarmente all’inizio dell’esposizione del DPCM da parte del Cons. Gilioli, il neo Capo Dipartimento Dott. D’Angeli ci ha comunicato di aver firmato i decreti di riparto per i Progetti di miglioramento: all’esito del visto dell’UCB si potranno effettuare i pagamenti.

DIRIGENTI

Per quanto riguarda la dirigenza abbiamo rilevato l’aumentata centralizzazione del Ministero, con l’incremento dell’apparato complessivo degli uffici centrali derivante dalla creazione degli uffici di staff dei Capi Dipartimento, la creazione dei quali non sembra aver avuto espressi motivi giustificativi che superino quelli per cui nel 2004 fu abbandonato il modello per dipartimenti, e dall’incremento dei servizi delle Direzioni Generali, apparato che giunge così ad assorbire il 25% dei posti dirigenziali di II fascia.

Un’altra osservazione generale ha riguardato la necessità di assicurare un coordinamento fra Dipartimenti sulle materie in cui si sovrappongono le loro competenze, prima delle quali è la sicurezza, che incide sulle sedi periferiche di tutti i dipartimenti, creando un apposito ufficio all’uopo. Abbiamo infine osservato che è grave che dall’organigramma sia sparito ogni riferimento alla ricerca scientifica, prima affidata ad un’apposita Direzione Generale, pur se con mezzi inadeguati. La promozione e sostegno alla ricerca, soprattutto interna, dovrebbe infatti rientrare – abbiamo osservato – come premessa metodologica indispensabile di ogni attività di tutela e trattamento dei beni culturali, fra gli scopi primari di un Ministero della Cultura.

Per quanto riguarda le prossime fasi di attuazione della riorganizzazione, e in particolare l’emanazione di un Decreto ministeriale di modifica delle procedure di conferimento degli incarichi dirigenziali, abbiamo ricordato che in sede di Tavolo tecnico per il Contratto Integrativo abbiamo richiesto un approfondito apposito confronto preventivo in merito, per assicurare la trasparenza degli interpelli (pubblicazione delle domande), il rispetto delle tutele sociali e la motivazione comparativa rispetto agli altri candidati della nomina in esito all’interpello, sottoponibile ad eventuale scrutinio oggettivo. Sul tema abbiamo riscontrato una generica apertura dell’Amministrazione, che ancora non ha deciso se l’interpello conseguente alla riforma riguarderà solo gli uffici nuovi o riorganizzati oppure ricomprenderà anche gli uffici ed istituti non toccati dalla riforma, ipotesi che considera più probabile. A maggior ragione in tal caso dovremo insistere che si garantiscano i suddetti principi e i diritti acquisiti dai dirigenti in servizio.

Infine, l’Amministrazione si è impegnata, a seguito dell’entrata in servizio dei vincitori dei concorsi già banditi ( personale dipendente e dirigente), ad incontrare le parti sindacali in autunno per il confronto di aggiornamento sull’organico.

La verifica dell’effettiva dotazione del personale consentirà alle Organizzazioni Sindacali di effettuare le necessarie valutazioni su idonei alle procedure ancora non assunti e sui precari.

FP CGIL MIC UIL PA MIC

V. Giunta        F. Trastulli

UIL PA MIC DIRIGENTI

F. Ferruzzi

FP CGIL, CISL FP, FISASCAT CISL, UIL FPL, UILTuCS, CONFCOOPERATIVE FEDERSOLIDARIETA’, LEGACOOPSOCIALI, AGCI IMPRESE SOCIALI

firmatarie del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore dei servizi sociali, sociosanitari, educativi e di inserimento lavorativo della cooperazione sociale dichiariamo congiuntamente quanto segue:

La legge 15 aprile 2024, n. 55, in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative, oltre a non aver incluso nei requisiti, ad esempio, coloro i quali rientrano nel comma 599 del D.lgs 205/2017, prevede, in sede di prima attuazione nelle disposizioni transitorie (scadenza il 06/08/2024, nella regione Puglia il 02/10/2024), l’iscrizione di coloro che sono in possesso dei requisiti per l’esercizio della professione di educatore dei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65.

Al riguardo come Parti Firmatarie della presente Nota Congiunta riteniamo fondamentale una proroga del termine previsto per dare realmente la possibilità di iscrizione a tutte e tutti gli educatori che rientrano nei requisiti previsti dalle disposizioni transitorie in sede di prima attuazione, anche in considerazione della complessità della materia, del periodo estivo e della numerosità del personale coinvolto.

Per le migliaia di occupati nei servizi educativi, socio-educativi, socioassistenziali, socio-pedagogici, sociosanitari, che lavorano in coerenza con le disposizioni normative regionali e/o nazionali vigenti, che sembrano attualmente non avere i requisiti previsti dalla Legge 55/24 CHIEDIAMO che il Parlamento trovi celermente le soluzioni più idonee per la loro salvaguardia e tutela occupazionale. Riteniamo, altresì, che attualmente le disposizioni normative e contrattuali tutelino tutto il personale coinvolto, a costituzione definitiva ed effettiva dell’ordine sarà invece fondamentale una interlocuzione costruttiva al fine di gestire positivamente le criticità emerse ed eventuali.

Altresì, ci impegniamo ad individuare ogni idonea e tempestiva soluzione, anche a livello regionale, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e della tenuta dei servizi.

Giuseppina Colosimo

Agci Imprese Sociali

Michele Vannini

FP CGIL

Stefano Granata

Confcooperative Federsolidarietà

Franco Berardi

CISL FP

Eleonora Vanni

Legacoopsociali

Aurora Blanca

FISASCAT CISL

P. Bardoscia – C. Chietti

UIL FPL

Paolo Proietti

UILTuCS

Dopo il disastroso esito dell’incontro del 22 luglio u.s, l’amministrazione, ha convocato, a stretto giro in data odierna, le organizzazioni sindacali presso il Ministero della Giustizia per verificare la disponibilità delle stesse , a sedersi al tavolo per la sottoscrizione delle famiglie professionali e del contratto Integrativo.

Erano presenti il Viceministro Francesco Paolo Sisto, per il Dog il Capo Dipartimento dott. Campo e la DG dott.ssa Mariaisabella Gandini e il DG Bedetta, per il DGMC il DG dott. Buccino Grimaldi, per il Dap il DG dott. Parisi, per gli archivi notarili il DG dott. Romano, per il Dag la dott.ssa Carriero.

Abbiamo ribadito al Viceministro la nostra disponibilità a firmare il Contratto Integrativo, solo se l’amministrazione accoglie tutte le nostre richieste cosi come segue :

1 – I passaggi in deroga tra le aree, finanziati con lo 0,55% del monte salari dell’anno 2018 – che per il Ministero ammonta complessivamente a 9.500.000 euro per le progressioni tra le aree: dall’area Operatori a quella Assistenti e da Assistenti a Funzionari.

2 – Relativamente alla proposta per il Dog, abbiamo chiesto l’inserimento nella famiglia dei servizi giuridici e giudiziari di un terza Figura Professionale, oltre al Funzionario Giudiziario e Funzionario AUPP, il Funzionario “addetto all’udienza”, che si occupa, nell’ambito dell’Ufficio per il processo, dell’assistenza qualificata al magistrato relativamente alla preparazione e svolgimento della suddetta attività.

Questa nuova Figura Professionale ci consente di procedere con la programmazione dei passaggi dall’area Assistenti a quella dei Funzionari, di Cancellieri e Assistenti giudiziari.

Sapendo che le risorse oggi disponibili non consentono il passaggio di tutti i 3479 cancellieri e gli 8121 assistenti giudiziari occorre programmare una serie di impegni. Non avviare un percorso finché non ci saranno le risorse per tutte e tutti sarebbe colpevole perpetuando l’ennesimo blocco di ogni riqualificazione come già verificato dal 2010 ad oggi. Le lavoratrici e i lavoratori della Giustizia hanno già pagato l’immobilismo di amministrazione e sindacati sulla loro pelle mentre i colleghi delle altre amministrazioni andavano avanti. La Giustizia è passata così dall’essere l’amministrazione meglio retribuita di un tempo alla Cenerentola di oggi.

3- La sottoscrizione di un accordo programmatico, che sarà parte integrante del contratto integrativo, per proseguire per step con i passaggi di tutte queste lavoratrici e lavoratori nell’arco di 3-4 anni, (vedi 21 quater ).

4 – La quantificazione del residuo delle risorse dell’accordo del 26 aprile 2017 per procedere ai passaggi degli Assistenti Informatici, Contabili e Bibliotecari. Gli Assistenti linguistici nel numero di 3 o 4 si finanziano con lo 0,55%.

5 – La rimodulazione delle dotazioni organiche attraverso la modifica del PIAO, per mettere a disposizione ulteriori posti in area Funzionari e procedere con ulteriori passaggi nella stessa area usando la possibilità del turn over.

6 – l’attivazione delle nuove progressioni economiche con l’attribuzione del differenziale stipendiale.

7 – la definizione degli incarichi per l’Area dei Funzionari (Posizioni Organizzative e Incarichi professionali) e l’Area degli Assistenti (Incarichi di specifiche responsabilità), nonché un sistema indennitario da attribuire a tutto il personale, calibrato tenendo conto dell’area e della figura professionale.

8 – la definizione delle figure di Elevate Professionalità come sviluppo apicale per tutte le famiglie professionali.

Solo attraverso una più moderna la riorganizzazione e informatizzazione, può passare la riqualificazione di tutto il personale.

L’Ufficio per il processo, in tal senso, può rappresentare la concreta occasione di rilancio per tutte le lavoratrici e i lavoratori, non solo per il personale oggi a tempo determinato.

Infine, abbiamo chiesto la stabilizzazione del personale reclutato per la realizzazione dei progetti PNRR, a partire dagli UPP, tecnici e operatori Data Entry. E per questo abbiamo chiesto l’inserimento delle nuove figure professionali nel nuovo ordinamento professionale.

Per risolvere le eventuali questioni ancora da definire, relative allo schema delle famiglie professionali , in particolare al Dog e DGMC, abbiamo chiesto un tavolo tecnico con tutti i dipartimenti,

Per il DAP, l’accordo sulle famiglie professionali per la Fp Cgil è solo da ratificare, poiché all’ultima riunione era stato condiviso da tutte le organizzazioni sindacali presenti al tavolo.

Il Viceministro dopo aver sentito le organizzazioni sindacali, ha chiesto la chiusura dell’accordo sulle famiglie entro il 30 settembre 2024, pena la perdita delle risorse di cui allo 0,55 del monte Salari dell’anno 2018 messe a disposizione dal CCNL 2019/21 per finanziare i passaggi tra le aree in deroga ( vedi art 18) medesimo CCNL.

Ha confermato il possibile aumento del Fondo Risorse Decentrate di 10 milioni di euro, che possono essere utilizzati per finanziare i passaggi con la nuova procedura dei differenziali stipendiali di cui all’art 14 del suddetto CCNL.

Per il Dog ha annunciato la possibilità di erogare ingenti risorse PNRR per tutto il personale unitamente a quelle del FRD.

Abbiamo accolto con favore l’impegno a stabilizzare il personale PNRR oggi a tempo determinato, nel numero massimo possibile, non escludendo, per tenere tutti dentro, la stabilizzazione a scaglioni.

Attendiamo la nuova convocazione , vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

FP CGIL

Russo/Fuselli/Guida/Mascagni

 

Si è tenuto, oggi, l’incontro con Amministrazione da noi richiesto, per fare il punto sul nuovo sistema informatico della vigilanza.

In apertura, ci è stato comunicato che questa innovazione è stata imposta dal Codice dell’Amministrazione Digitale e dalla dismissione del sistema F23 da parte dell’Agenzia delle Entrate. Per effetto dell’introduzione del sistema PagoPA (INL dovrebbe essere la prima Amministrazione del comparto a metterlo in uso) si potrà avere contezza sia delle somme che arrivano direttamente all’ente – come quelle generate da sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro – sia di quelle che dal Ministero del Lavoro arrivano in INL – come le somme del decreto incentivi agli ispettori.

Inoltre, sempre per effetto di questo sistema, non sarà più necessario fare verifiche dei pagamenti presso l’agenzia delle entrate ma ci sarà lettura diretta dei pagamenti sia per il verbale unico che per le ordinanze ingiunzione. Da parte nostra, nel prendere atto di quanto comunicato, abbiamo evidenziato come una innovazione organizzativa così importante avrebbe dovuto essere preceduta almeno da un incontro nell’OPI, organismo deputato a questo dal CCNL. Ciò avrebbe permesso di ricevere preventivamente suggerimenti e proposte. Chiediamo, quindi, che future implementazioni del sistema siano precedute da incontri sindacali.

Accanto all’assenza di un confronto preventivo con le OO.SS. abbiamo evidenziato i problemi nascenti dall’assenza di un ambiente di prova, dove poter testare il sistema ed esercitarsi.

Piuttosto che “spegnere” il precedente sistema, sarebbe meglio garantire un periodo di convivenza con il nuovo, per garantire funzionalità e continuità delle attività. Inoltre, chiediamo vi sia una fase di “rodaggio” dell’intero sistema sino a fine anno, così da dar modo ai colleghi di poter metabolizzare la novità e all’amministrazione di risolvere i vari problemi che si presentano.

Abbiamo poi evidenziato che il sistema troppo frequentemente si blocca e che una verifica in tal senso va fatta. A tal proposito, l’Amministrazione ha chiesto di inviare segnalazioni, così da avere contezza della quantità e delle tipologie di disfunzioni.

A nostra richiesta, ci è stato comunicato che il cartaceo può ancora essere usato per molti atti, tra cui la sospensione e la prescrizione, soprattutto considerando che il sistema è ancora in fase di implementazione.

Se è certamente importante sviluppare l’informatizzazione della vigilanza, non dobbiamo però dimenticare il resto dei processi presenti in INL e che non sono meno importanti. A mero titolo esemplificativo, abbiamo nuovamente rimarcato la necessità di informatizzare l’attività del Legale e Contenzioso.

Non dobbiamo inoltre dimenticare che il personale di vari processi dell’INL aspetta da anni un software per l’elaborazione delle buste paga. Anche su questo aspettiamo una risposta certa dall’Amministrazione.

Da ultimo, considerando che le tempistiche, le modalità scelte e la messa in uso del nuovo sistema stanno rallentando l’attività di vigilanza, abbiamo ribadito la necessità di rivedere gli obiettivi numerici assegnati alla vigilanza, quantomeno andando a ricomprendervi tutte quelle attività che, in modo incomprensibile e inaccettabile, sono state escluse dal raggiungimento degli obiettivi.

FP CGIL

CISL FP

UILPA

M.ARIANO

M. CAVO

I. CASALI

Siamo arrivati al secondo Avviso per la stabilizzazione dei colleghi assunti a tempo determinato: dopo la stabilizzazione dei colleghi del PNRR che avevano già maturato i requisiti necessari, ecco il nuovo Avviso per la stabilizzazione dei colleghi del concorso Coesione.

Apprendiamo con gioia della pubblicazione dell’Avviso perché sin dal loro ingresso ci siamo fatti portavoce del diritto alla stabilizzazione di figure professionali così importanti per l’Amministrazione per accelerare gli investimenti necessari finanziabili con fondi europei nell’ottica del rafforzamento della coesione territoriale. Un’altra vittoria nella più ampia battaglia per la stabilizzazione di tutto il personale a tempo determinato del Ministero. Occorre ringraziare la Direzione Generale per le Politiche del personale e l’innovazione organizzativa che da subito si è mostrata favorevole all’avvio di questo percorso, sopportando le nostre pressanti richieste ed avviando tutte le procedure necessarie per giungere alla stabilizzazione del personale coinvolto, mettendo in campo grande impegno e la consueta professionalità per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo posti.

In bocca al lupo ai colleghi che dovranno sostenere il colloquio selettivo che precederà l’instaurazione del rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato nell’Area Funzionari del ruolo unico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

 

Coordinatrice nazionale FP CGIL Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

FP CGIL Nazionale

Alessandra Pone

Matteo Ariano

 

Dopo una lunga attesa, nella giornata di ieri l’Amministrazione ha finalmente convocato le organizzazioni sindacali per l’attivazione del tavolo sulla revisione dei criteri per l’attribuzione del secondo livello differenziato di professionalità riguardanti legali, tecnici e attuari.

In vista dell’incontro ha fatto anche pervenire una bozza con modifiche all’attuale regolamentazione (Det. 114/2019). Bozza che, tuttavia, tutte le sigle presenti al tavolo non hanno ritenuto in alcun modo risolutiva delle questioni sollevate.

Il regolamento vigente, infatti, sacrifica tanto l’anzianità quanto l’esperienza e i titoli professionali, a tutto vantaggio dei soli titoli di studio e degli incarichi di coordinamento, così tradendo del tutto la ratio dell’istituto e arrecando un grave pregiudizio economico ai colleghi di maggiore esperienza lavorativa.

La bozza presentata, pur prevedendo parziali modifiche, non si sposta da questo solco: continua ad attribuire a titoli professionali ed anzianità di servizio punteggi che, data l’anzianità media dei partecipanti alle selezioni, ne annullano l’incidenza, risultando ancora una volta decisivi incarichi di coordinamento (peraltro incomprensibilmente riferiti a un limitato periodo temporale) e titoli di studio.

Abbiamo pertanto formalizzato una nostra proposta, che prevede:

  • l’impegno dell’amministrazione a bandire le selezioni, con cadenza annuale, come previsto contrattualmente, entro una data certa (gennaio o al massimo febbraio);

  • la rilevazione dei titoli maturati entro la data di indizione della selezione;

  • la valorizzazione dei titoli professionali (iscrizione albi o altri elenchi pubblici) in misura proporzionale al periodo di possesso di tali titoli;

  • l’attenuazione della incidenza dei titoli di studio;

  • l’attenuazione della incidenza degli incarichi di coordinamento, da valutarsi in ogni caso in relazione all’intero periodo di servizio prestato presso l’Istituto;

  • la valorizzazione del requisito dell’anzianità di servizio, da valutarsi rispetto ad un arco temporale congruo e tale da non annullarne la rilevanza.

Abbiamo anche dato la nostra più ampia disponibilità a prevedere la rilevazione di ogni ulteriore titolo professionale utile alla valutazione della esperienza professionale del professionista candidato, purché compatibile con le esigenze di snellezza di tale selezione.

L’Amministrazione ha espresso il proprio favore per il mantenimento dell’attuale impostazione, senza tuttavia chiarirne i motivi, impegnandosi comunque a un esame più approfondito delle proposte presentate e riservandosi di presentare un nuovo articolato alla ripresa dopo il periodo estivo.

Fermo restando che le linee di fondo delle proposte di modifica da noi avanzate sono risultate in linea con le esigenze rappresentate al tavolo da tutte le sigle sindacali, invitiamo l’Amministrazione a una serena riflessione sui gravi effetti distorsivi prodotti dall’attuale regolamentazione, che, riconoscendo sostanzialmente il secondo livello differenziato di professionalità, in difformità dalle regole contrattuali, ai coordinatori degli ultimi sei anni, genera gravi ed immotivate differenziazioni stipendiali tra professionisti.

FP CGIL

Giuseppe Lombardo

Giuseppe Cipriani

CISL FP

Paolo Scilinguo

UIL PA

Sergio Cervo

Maria Antonietta Tuminelli

Oreste Manzi

Si è tenuta nella mattinata di oggi il tavolo tecnico inerente all’accordo sulla progressione verticale dall’area degli Operatori (ex I area) a quella degli Assistenti (ex II area). Il testo proposto e condiviso ha recepito praticamente tutte le osservazioni e i suggerimenti avanzati dalle OO. SS. e contiene le seguenti caratteristiche. I posti a disposizione sono 202, di cui 100 già autorizzati dal PIAO e ulteriori 102 da autorizzare a settembre, ma non dovrebbero esserci rischi. La valutazione del punteggio rispecchia il dettato del CCNL ma abbiamo messo in sicurezza la valutazione del preruolo presso il nostro Ministero, inizialmente non previsto, consapevoli anche dello sforzo che la DG OR sta facendo per essere in grado di acquisire tutte le informazioni sul preruolo dei dipendenti per tutte le future procedure interne. In merito alla valutazione del terzo requisito (competenze) previsto dal Contratto ci siamo assicurati che essa sia limitata a ciò che è certificato,

ovvero competenze informatiche e linguistiche, evitando la potenziale discriminazione che all’epoca si creò – per le progressioni economiche interne alle aree – fra chi aveva svolto decine di corsi di formazione e chi non ne aveva svolto neanche uno, oberato dia carichi di lavoro. Le graduatorie saranno su base regionale e terranno conto della precedenza di scelta rispetto all’Istituto di appartenenza, considerando che la quasi totalità delle lavoratrici e dei lavoratori interessati non intende cambiare luogo di lavoro. Dopo il previsto iter di certificazione sarà possibile far uscire il bando vero e proprio. A settembre la discussione riguarderà il passaggio dagli Assistenti ai Funzionari.

Nella seconda parte della mattinata ci siamo, invece, dedicati a proseguire la discussione sulle indennità di responsabilità della seconda area. Ancora non siamo addivenuti a un testo definitivo con la riunione odierna verrà rielaborata la versione finora discussa – ma abbiamo stabilizzato alcuni aspetti della procedura, che avrà decorrenza dal prossimo anno essendo legata all’approvazione del FRD.

Nell’ambito della discussone sono stati affrontati anche temi ulteriori rispetto all’ordine del giorno, quali le future assunzioni presso il MIC. Un comunicato stampa odierno riassume quelle che saranno le prossime immissioni:

– 251 funzionari architetti

– 86 funzionari amministrativo-gestionali

– 193 funzionari storici dell’arte

– 121 funzionari restauratori

– 39 funzionari bibliotecari

– 450 funzionari archivisti

– 342 assistenti amministrativo-gestionali

Sono stati tutti confermati dalla delegazione dell’Amministrazione.

Al tavolo sono emerse anche situazioni di gestione del personale difformi dalle procedure previste, che riguardano principalmente la gestione dei buoni pasto e dei codici relativi ai festivi infrasettimanali (per i quali si sta predisponendo una implementazione dell’applicativo); ne abbiamo approfittato per segnalare all’Amministrazione che sul territorio situazioni di questo tipo sono davvero tante, sicuramente più di quelle che risultano agli uffici centrali. Abbiamo, quindi, chiesto la riattivazione dei tavoli nazionali di raffreddamento per risolvere contenziosi particolarmente sgradevoli negli Istituti e la convocazione dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione che ha carattere squisitamente propositivo.

Concludiamo informando che le graduatorie delle PEO 2023 con molta probabilità non usciranno entro il mese di luglio, come auspicato, bensì entro il mese di agosto.

FP CGIL MIC      UILPA MIC

 V. Giunta            F. Trastulli

Dipartimento giustizia Minorile e di Comunità 

C.a. Direttore Generale del personale, delle risorse e

per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

Dott. Alessandro Buccino Grimaldi

Oggetto: Attivazione autenticazione a più fattori.

 Con riferimento alla comunicazione trasmessa via email in data 18 07 2024 dalla Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati, pervengono a questa O.S. segnalazioni da parte dei dipendenti relativamente alla richiesta di procedere all’installazione dell’applicativo Microsoft Authenticator sul proprio smartphone, lavorativo o personale” “ entro e non oltre 14 giorni dalla ricezione della presente comunicazione in quanto necessaria per abilitare l’Autenticazione Multi Fattore (MFA)”.

A tale proposito, si rappresenta che il termine di 14 giorni indicato per la procedura di installazione ricade pienamente nel periodo di fruizione delle ferie estive e che gran parte del personale non è stato dotato da codesta Amministrazione di cellulare di servizio.

Si chiede, pertanto, a codesta Direzione di voler prorogare il termine summenzionato al 30 settembre 2024 e di assegnare a ciascun lavoratore uno smartphone di servizio e una scheda SIM.

In attesa di cortese e urgente riscontro si inviano cordiali saluti.

p. la FP CGIL

La Coordinatrice Nazionale 

Paola Fuselli 

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