CAMBIO FAMIGLIA PROFESSIONALE
Questa mattina siamo stati convocati per una informativa relativa alla individuazione dei criteri e della procedura per il cambio della famiglia professionale di inquadramento.
Era una richiesta che da tempo avevamo presentato all’amministrazione, come una delle conseguenze del nuovo ordinamento professionale.
La nostra idea era e resta di immaginare le famiglie professionali non come “gabbie” ma come occasione di crescita. Proprio per questo, questi cambi dovrebbero diventare periodici, come accade da tempo in molti altri Enti del comparto.
A valle dell’adozione del nuovo sistema di classificazione del personale, infatti, l’amministrazione ha pensato ad un percorso strutturato in più fasi al termine del quale dovremmo avere una sostanziale corrispondenza tra attività svolte e famiglia professionale di inquadramento e, contestualmente una regolamentazione strutturale per il passaggio da una famiglia all’altra.
In questa prima fase sarà possibile chiedere, entro la data del 31 agosto p.v., di essere assegnato ad altra famiglia professionale rispetto a quella di confluenza per una serie di casistiche meglio specificate nella circolare di prossima emanazione.
Trovandoci in una fase di prima applicazione e anche considerando che è la prima volta che si prevede questa possibilità, abbiamo chiesto che siano previste alcune deroghe rispetto al possesso del requisito culturale previsto per l’accesso dall’esterno.
Il cambio di famiglia avrà comunque dei limiti rappresentati sostanzialmente dalla scopertura/copertura degli organici delle famiglie di provenienza e quelle di destinazione, sia a livello nazionale che di sede. Proprio per questo, aspettiamo di ricevere la dotazione organica, su base nazionale e dei singoli uffici, per comprendere bene la situazione.
L’Amministrazione ha rappresentato che renderà disponibile la nuova dotazione organica nazionale e di sede entro la metà di luglio.
Pur comprendendo le problematiche di carenza grave di organico in alcune sedi, tuttavia abbiamo rappresentato all’Amministrazione che tali carenze non possono penalizzare i lavoratori che desiderano transitare in un’altra famiglia avendone i requisiti, perché la procedura in argomento deve consentire la più ampia partecipazione del personale interessato.
La procedura proposta dall’Amministrazione prevedeva inoltre la verifica del possesso delle competenze professionali inerenti alla famiglia di destinazione anche attraverso la previsione di un apposito colloquio. Su nostra sarà espressamente chiarito che il colloquio non sarà necessario per chi già svolge le attività di destinazione da più di due anni.
In relazione alla previsione da parte del dirigente dell’Ufficio interessato di un parere per il passaggio da una famiglia professionale ad un’altra, verrà precisato – sempre su nostra richiesta – che il parere dovrà essere motivato in riferimento alla situazione dell’ufficio affinché sia sempre garantita la continuità dell’attività amministrativa e l’erogazione dei servizi, senza ulteriori valutazioni.
Infine, tra i criteri previsti dalla bozza in ordine ad una possibile parità di punteggio nella graduatoria, abbiamo chiesto di inserire il criterio della maggiore anzianità di servizio.
Ci sarà poi una seconda fase a regime in cui l’amministrazione chiederà ai colleghi che non hanno avanzato domanda per ottenere il cambio di famiglia su base volontaria, ma che svolgono altra mansione rispetto all’attuale inquadramento, di effettuare una scelta definitiva. Vedremo, però, prima di tutto come si sviluppa questa prima fase, per fare il punto assieme all’Amministrazione.
Accogliendo le nostre proposte, l’Amministrazione ha ipotizzato che, con cadenza presumibilmente annuale, verrà data la possibilità al personale di chiedere il cambio di famiglia attraverso una procedura che dovrà essere accompagnata anche da specifici corsi di aggiornamento professionale, come già espressamente da noi richiesto anche in seno all’OPI.
Un percorso che dovrebbe consentire, dopo anni di richieste di parte sindacale, la realizzazione delle legittime aspirazioni professionali del personale e di rispondere al meglio alle esigenze dell’amministrazione. Un percorso che potrà avere gli effetti sperati solo se adeguatamente accompagnata dal completamento delle procedure assunzionali ancora aperte.
La circolare sarà pubblicata nel corso dei prossimi giorni. A margine dell’incontro abbiamo chiesto di avere aggiornamenti rispetto a:
PROGRESSIONI ECONOMICHE ORIZZONTALI
Ci è stato comunicato che la commissione sta lavorando per cercare di superare alcune criticità che si sono presentate anche in relazione alla presentazione dei titoli di studio ed in ogni caso che la pubblicazione della graduatoria dovrebbe avvenire entro il mese di settembre.
PROGRESSIONI VERTICALI
Confermata l’uscita del bando il 27 giugno e la data delle prove il 25 settembre.
ASSUNZIONI
Sono stati convocati i 138 ispettori ordinari che verranno destinati alle sedi del nord e che riguardano l’ultimo scorrimento della graduatoria purtroppo ormai inutilizzabile per il futuro.
Contestualmente proseguono gli scorrimenti dei funzionari amministrativi, sui quali registriamo poche adesioni, e di circa 100 assistenti amministrativi. L’amministrazione ha inoltre ribadito la volontà di programmare rapidamente un concorso interno per dirigenti un concorso per assistenti informatici.
Il bando di concorso per ispettore tecnico dovrebbe essere pubblicato entro il mese di luglio. Per quanto riguarda le prossime procedure assunzionali, nel prevedere le diponibilità dei posti da mettere a bando, abbiamo chiesto di tenere in considerazione non solo la situazione dei colleghi attualmente in assegnazione temporanea ma anche di tutti coloro che legittimamente aspirano ad un rapido riavvicinamento a casa.
POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Abbiamo fatto presente che non è sufficiente la comunicazione dei soli vincitori, essendo necessario sapere i nomi degli Idonei, per garantire la massima trasparenza della procedura.
FRD 2023
E’ in corso di certificazione l’FRD 2023.Dopo la pausa estiva si dovranno sottoscrivere gli accordi di sede territoriale e presumibilmente sarà pagato nella mensilità di novembre 2024.
FP CGIL
Matteo Ariano
CISL FP
Michele Cavo
UILPA
Ilaria Casali
ESITI INCONTRO DEL 20 GIUGNO CONTRATTAZIONI DECENTRATE FRD 2022
CONFRONTO SU FRD 2023
Coordinamenti Nazionali Agenzia Entrate
IL PASSAGGIO ALL’AREA SUPERIORE È ACCORDO
Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio usciranno i bandi!
Con l’accordo sottoscritto oggi 1288 lavoratrici e lavoratori, 200 operatori e 1.088 Assistenti, potranno passare all’Area superiore e altri 652 Assistenti potranno passare una volta autorizzata l’ulteriore spesa impegnata dall’Amministrazione. Abbiamo scongiurato il rischio che si potesse usare la valutazione o addirittura una prova selettiva non prevista dal CCNL e che l’Agenzia ha provato ad imporre. In particolare, la prova scritta avrebbe coinvolto circa 7.000 persone, su una pluralità di materie e con la quasi certezza di non terminare le procedure entro
il 31 dicembre 2024, termine ultimo della deroga per coloro che non sono in possesso dei titoli per l’accesso dall’esterno.
Abbiamo cercato un sistema che non potesse essere “pilotato” e che utilizzasse dati certi, certificati e verificabili e così abbiamo con difficoltà trovato un punto di accordo con l’amministrazione nella rilevazione delle lavorazioni presenti nella produttività individuale degli anni dal 2019 al 2021, cioè quelli già chiusi.
Diciamo subito che il metodo utilizzato per la rilevazione delle competenze acquisite nel contesto lavorativo non è perfetto, ma è al momento quello più attendibile tenuto conto che l’Agenzia non si è mai voluta dotare di una banca dati per la certificazione delle competenze, evidentemente preoccupata di non poter soddisfare le legittime aspirazione di lavoratrici e lavoratori iper specializzati presenti anche nella seconda area all’interno dell’Agenzia delle Entrate. Quello di trovare un sistema di certificazione delle competenze, che faccia anche da guida per l’allocazione e lo sviluppo professionale delle persone è un problema ineludibile che va affrontato a regime. Così, come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, utilizzando 35 punti per l’anzianità di servizio, 30 punti per i titoli di studio e 35 per le competenze si potranno determinare in modo automatico i 1.940 lavoratori che potranno passare all’Area superiore.
La prossima tappa sarà quella di riuscire ad ottenere, anche nel prossimo rinnovo contrattuale, su cui si è già aperta la contrattazione il 13 giugno a Roma, ulteriori risorse e un’ulteriore scadenza per far passare il maggior numero possibile di coloro che possiedono i requisiti per accedere all’Area superiore.
Vogliamo però mettere in guardia il personale più “anziano” sull’effettiva convenienza del passaggio all’area superiore. Infatti, coloro che non hanno davanti un lasso di tempo sufficiente ad avere poi una progressione economica in terza area, rischiano di rimetterci qualche migliaio di euro di buonuscita nonchè qualche euro anche di pensione. Inoltre ricordiamo che la differenza tra lo stipendio di seconda area (laddove maggiore) e quello della posizione iniziale di terza area è conservata con assegno ad personam riassorbibile. Solo nel caso in cui si riesca ad accedere successivamente ad un differenziale stipendiale il passaggio diventa conveniente.
FP CGIL Iervolino
CISL FP De Caro
UIL PA Cavallaro
CONFSAL/UNSA Sempreboni
FLP Patricelli
USB PI Campioni
Dopo diverse settimane di confronto, e dopo una fase di riflessione da parte dell’Amministrazione, sono state diffuse le nuove linee guida per il lavoro a distanza, con l’obbligo per le sedi di adeguare gli accordi di lavoro agile presenti in AULA al nuovo impianto.
L’operazione non sembrava troppo complicata e anche le “clausole di salvaguardia” presenti nel messaggio 2222/2024 inducevano a un prudente ottimismo. A ogni eventuale irrigidimento a livello organizzativo corrispondeva una simmetrica apertura nel testo stesso dell’Hermes: segno evidente della volontà di venire incontro ai casi più critici, garantendo le esigenze di flessibilità legate intrinsecamente allo strumento. Non è un mistero, del resto, l’impegno profuso da questo Ente sul lavoro agile, né costituisce un fattore inedito il beneficio ottenuto in termini di produttività e attestato dallo stesso Istituto.
Il problema sorge, come sempre, quando la teoria viene calata nella realtà, quando cioè il margine di discrezionalità di taluni dirigenti si traduce in una libera interpretazione del dettato INPS, compromettendo lo stesso funzionamento dello smart working, sino a snaturarlo profondamente.
Dopo alcuni giorni assistiamo già a un’interpretazione delle regole a macchia di leopardo, talvolta profondamente restrittiva, con Direzioni che in ordine sparso approfittano del momento e:
impediscono la fruizione dello smart a ridosso dei festivi;
riducono il monte giorni indistintamente, rivedendo i contratti per presunti moniti da Roma;
vietano la fruizione di giorni continuativi (es. martedì e mercoledì, senza specificare alcuna ragione di servizio);
riparametrano la calenderizzazione del lavoro a distanza se un lavoratore osa andare in ferie!;
azzerano o quasi il ricorso al lavoro agile per chi è titolare di una posizione organizzativa;
pretendono fasce di contattabilità pari all’orario di servizio, dimostrando una scarsa confidenza con gli strumenti contrattuali (quello è lavoro da remoto);
specificano, in palese violazione dell’impianto definito da INPS, che i genitori non possono godere di alcuna flessibilità aggiuntiva.
Ci chiediamo se a questo punto il prossimo passo, in queste encomiabili realtà, non sia saltare in un cerchio infuocato prima di trasmettere l’apposita paperless in procedura.
L’impegno su ogni territorio da parte della FP CGIL è quello di superare evidenti limiti culturali che non dovrebbero essere propri del management di questo Istituto: in tal senso è essenziale che l’Amministrazione vigili su un’interpretazione uniforme delle regole, senza discriminazioni di sorta. Ricordiamo, ancora una volta, il percorso compiuto negli ultimi quattro anni, nonché l’obiettivo ultimo dello smart working: garantire un migliore equilibrio vita-lavoro.
Rivolgetevi alle nostre delegate e ai nostri delegati per qualunque difficoltà.
Roma, 24.06.2024
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo
La morte di Satnam Singh ci riporta come sempre all’anno zero: lo scandalo e la vergogna delle istituzioni per l’ennesima vittima sul posto di lavoro finiscono per diventare cronaca, si trasformano – col passare dei minuti – nel solito valzer scialbo di oscene promesse. Il tempo di una fotografia, di una dichiarazione a mezzo stampa, di una comparsata nei tg.
Come ci sforziamo di ripetere a ogni latitudine, il tema della sicurezza è maledettamente, drammaticamente serio. Ci sono persone che operano in condizioni di schiavitù e le istituzioni fingono di non vedere. Lentamente la goccia fa il suo corso: si legittima l’idea che in certi settori la morte sia connaturata alle condizioni di lavoro, non una forma di schiavismo in chiave contemporanea. E la storia si ripete ogni volta, fino a diventare abitudine, un rumore di fondo che si percepisce appena.
Nel caso di Satnam – che non possiamo neppure definire l’ultimo, tale è la strage che di ora in ora si perpetua – emergono rilievi che coinvolgerebbero indirettamente anche l’Istituto. Il Corriere della Sera racconta un modus operandi che ha colpito Singh, ma che rappresenta un autentico sistema in certi settori. “Ti assumo, ti faccio lavorare in condizioni di semi-schiavitù per il numero di giorni necessari a farti maturare il sussidio di disoccupazione, poi ti licenzio per finta e ti tengo a lavorare alle stesse condizioni di prima, se non peggiori“.
È un modo per rendere lo Stato parte di un meccanismo che poggia su irregolarità e sfruttamento, attore inconsapevole e distratto di una tragedia continua. Ecco perché stabilire direttrici chiare in ambito vigilanza è un dovere, per noi e per il paese.
Invitiamo quanti vogliono dare un segno tangibile di vicinanza alla famiglia di Satnam Singh a effettuare una libera donazione. D’intesa con la Flai, la CGIL sta infatti promuovendo una raccolta fondi. Chiunque voglia partecipare, può effettuare un bonifico sul conto BPER intestato alla CGIL di Roma e del Lazio. Di seguito le coordinate:
iban: IT16L0538703207000035325085
causale: “Fondo sostegno famiglia Satnam Singh”.
Roma, 24.06.2024
Coordinatore nazionale FP CGIL INPS
Giuseppe Lombardo