Apprendiamo, da alcune agenzie
di stampa che, a fronte del perdurare della sequenza sismica nell’ Italia
Centrale, si vuole speculare politicamente sulla pelle delle popolazioni
colpite dai tragici eventi, screditando le migliaia di lavoratori e lavoratrici
che stanno dando il massimo, ininterrottamente, sulle zone colpite dal sisma
fin dal 24 agosto del 2016.
Non ci meraviglia che a farlo
sia quella parte del mondo politico che usa il megafono Bertolaso unitamente
alla simultanea e solita veemenza verbale di alcuni politici. L’abusato schema
della macchina del fango che si ripete.
Attacchi volgari contro chi, da
5 mesi ormai, lavora assiduamente con costanza e con grande spirito di servizio. Pensiamo, a ragione, che il livore e furore ideologico intriso di cattiva
fede dei vecchi e nuovi paladini della protezione civile SPA, sia determinato,
in gran parte, proprio dal fatto che il “sistema tiene”, nonostante le
numerose scosse telluriche che ne saggiano la consistenza della risposta ogni
volta.
Una di quelle scosse, è bene
ricordarlo, è assimilabile a quella dell’Irpinia 1980 che fece migliaia di morti.
Un sistema coeso, trasparente,
vicino alle popolazioni, ai sindaci e fedele alle istituzioni quello attuale e
non autarchico, arrogante, autoritario e irrispettoso delle istituzioni, come
quello della fu SPA. Forse è proprio questa differenza di visione/gestione
politica e sociale, pur con tutti i limiti che non ci sfuggono, che alimenta la
fornace del livore che ha messo in moto la solita e rodata macchina del fango
di cui sopra.
La campagna elettorale, mai
sopita, non tocchi i lavoratori e le lavoratrici della sanità, dei vigili del
fuoco, delle Forze armate, delle Forze di polizia, dei gruppi nazionali di
ricerca scientifica, dell’Istituto nazionale di geofisica ed altre istituzioni
di ricerca, della Croce rossa italiana, delle organizzazioni di volontariato,
del Corpo nazionale soccorso alpino-CNSA (CAI), dei lavoratori e lavoratrici
delle Regioni, delle Province, dei Comuni e degli enti pubblici e privati e del
dipartimento della protezione civile della PCM: in una parola del servizio
nazionale di protezione, garantito dalla legge.
Quel servizio pubblico e per
questo gratuito per i cittadini/e che evidentemente gli indomiti
paladini della protezione civile SPA volevano e vogliono abolire, degni figli
di quella scellerata politica delle privatizzazioni/estrenalizzazioni che ha
letteralmente raso al suolo il sistema Paese che ora, evidentemente, presenta
il conto dappertutto. Ai paladini della SpA, in particolare, vogliamo
ricordare, che le lacune che oggi denunciano sono frutto proprio della loro concezione
di servizio, che ha deresponsabilizzato il livello locale, disintegrando quella
filiera di gestione e coordinamento che si era faticosamente costruita dal
Friuli in poi.
Quei paladini che hanno solo
gestito grandi eventi ed “emergenze” fittizie e mediatiche, lautamente
finanziate come quelle del traffico, delle gare velistiche e simili; quelli che
volevano far saltare ponte Sisto a Roma durante una fisiologica piena del
Tevere, che hanno approfittato delle emergenze per consistenti assunzioni nello
Stato senza concorso degli amici degli amici piazzandoli nei punti delicati e
nevralgici delle istituzioni. I cavalieri della protezione civile SPA che hanno
poi rivelato la loro vera consistenza professionale e amore per il Paese nella
gestione del tragico terremoto aquilano.
Si vergognino invece di
pontificare ed ergersi a competenti perché competenti non sono e non lo sono
mai stati.
Noi non lasceremo che si
ritorni a quell’andazzo, lo abbiamo ostacolato allora e lo faremo oggi più
determinati che mai.
Roma 19.1.16
CONSULTA NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
Dopo le precisazioni della Ministra Madia, sollecitate dalla
lettera congiunta SILP-FP–CGIL, sulla sospensione dell’erogazione del
“contributo speciale” di 80 euro, ci pare doveroso ribadire la necessità di un
intervento urgente che chiarisca i termini della vicenda e rassicuri le
lavoratrici e i lavoratori del Comparto.
La Ministra Madia afferma, infatti, che “La legge di Bilancio per
il 2017 ha già stanziato le risorse per il contributo degli 80 euro in favore
dei lavoratori delle Forze dell’Ordine per l’intero anno 2017, nonché ulteriori
e diverse risorse per il riordino delle carriere…”
Ci pare pertanto necessario e urgente, in coerenza con tali
rassicurazioni – contenute in un comunicato stampa e non rivolte a noi o ad
altro interlocutore sindacale – rettificare o sostituire la circolare di NoiPa
Mef che così disponeva:
“Comparto Sicurezza – sospensione contributo straordinario L.
208/2015, art. 1, c. 972
Si comunica che il contributo straordinario di 80 euro mensili,
pari a 960 euro su base annua, riconosciuto ai sensi dell’art. 1, comma 972,
della legge 28 dicembre 2015, n. 208, al personale appartenente ai Corpi di
Polizia, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e alle Forze Armate, non
destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale, è sospeso a decorrere
dalla mensilità di Gennaio 2017, in attesa delle determinazioni di cui all’art.
1, comma 365, della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di Stabilità 2017).
16/01/2017″
Al Presidente del Consiglio e ai Ministri Competenti non possiamo
che ribadire la richiesta di riportare al tavolo per il rinnovo contrattuale
tutte le partite e gli atti che producono effetti sulla retribuzione delle
lavoratrici e dei lavoratori, ripristinando un corretto e minimale sistema di
relazioni sindacali.
Nella stessa premessa dell’accordo del 30 novembre, siglato da
CGIL CISL e UIL, l’impegno del Governo all’apertura della stagione contrattuale
si estendeva anche agli atti relativi al personale pubblico non
contrattualizzato.
E’ guardando a questo impegno che rinnoviamo la richiesta di una
tempestiva convocazione delle Organizzazioni Sindacali rappresentative del
Comparto Sicurezza e Soccorso Pubblico.
SILP CGIL
Il segretario Generale Daniele Tissone |
FP CGIL
Il segretario Nazionale Salvatore Chiaramonte |
Le scriventi OO.SS. Nazionali chiedono,
con urgenza, l’attivazione del tavolo di confronto al fine di:
1) Definire l’accordo
(criteri) per le nuove progressioni economiche di cui all’intesa del 14
dicembre u.s.;
2) Rivedere l’impianto
complessivo delle posizioni organizzative e professionali, nonché degli
incarichi di responsabilità anche alla luce dell’impegno assunto da codesta Agenzia con le Intese sottoscritte in
materia;
3) Aprire il confronto
su un processo di mobilità straordinario per i CAM in relazione all’assunzione
degli idonei del concorso dedicato;
4) Procedere ad un
ulteriore accordo di stabilizzazione volontaria del personale in posizione di
distacco;
5) Definire un nuovo
accordo sul telelavoro;
Si resta in attesa
di cortese quanto urgente cenno di riscontro.
Roma,
19 gennaio 2017
CGIL FP CISL FP
UIL PA CONFSAL/SALFi
Boldorini Di Leo Silveri Cavallaro Sempreboni Sparacino
19.01.2017 –E’ necessario che l’Amministrazione dia una risposta concreta alle lavoratrici e ai lavoratori residenti nelle zone colpite dal terremoto concedendogli la possibilità di rientrare a casa e stare vicino ai propri cari. Per questo abbiamo sollecitato i vertici del Corpo a provvedere urgentemente in merito
Al
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso
Pubblico e Difesa Civile
Dott.
Bruno FRATTASI
Al
Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo
del CNVVF
Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI
Direttore
Centrale per le Risorse Umane
Dott.
Giovanni BRUNO
e,
p.c. Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni
Sindacali
Dott.ssa
Silvana LANZA BUCCERI
Oggetto:
Provvedimento urgente per assegnazioni temporanee del personale
residente nelle zone colpite dal sisma.
Egregi,
le
forti scosse telluriche di ieri hanno nuovamente costretto persone
malate, anziani ed intere famiglie con bambini ad uscire dalle
proprie abitazioni per rifugiarsi nelle tende o nelle strutture messe
a disposizione dai Comuni e destinate al ricovero dei senzatetto.
Chiediamo
quindi, visto il momento tragico e particolare, di consentire,
attraverso un provvedimento urgente di assegnazione temporanea, al
personale VF attualmente in servizio presso altri Comandi ma
residente in quelle zone, di riavvicinarsi alla famiglia e ai propri
figli ulteriormente scossi dall’evento e bisognosi della vicinanza
dei genitori.
Chiediamo,
altresì, la convocazione di uno specifico incontro per trovare
soluzioni immediate alle eventuali carenze che si potrebbero
verificare in alcuni Comandi per fare in modo di soddisfare tutte le
istanze ricevute.
In
attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.
Coordinatore
Nazionale
FP
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI
19.01.2017 – Dopo aver lavorato presso il Dipartimento di Protezione Civile SPA con i risultati che tutti gli Italiani hanno potuto “apprezzare”, Guido Bertolaso prova a tirare fuori il Jolly, sciacallo e speculatore, accusando l’attuale Capo del Dipartimento Ing. Curcio e il Commissario Straordinario Vasco Errani sulla gestione dell’emergenza terremoto.
Poche parole per dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Roma, 19 gennaio – “Contro sciacalli e speculatori il sistema di Protezione Civile va sostenuto e difeso”. Ad affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil, Salvatore Chiaramonte, che aggiunge: “I drammatici eventi sismici e meteorologici che stanno flagellando in questi giorni i territori e le popolazioni del Centro del Paese stanno certamente mettendo a dura prova il sistema di Protezione Civile, come in tutti questi mesi. Ma il susseguirsi di calamità, ricordiamo anche quella degli incendi in Liguria, stanno anche mostrando come i Comuni e le istituzioni locali, sostenuti e coadiuvati dal Commissario Straordinario, siano all’altezza rispondendo concretamente alle richieste di aiuto che sono arrivate dalla cittadinanza”.
Il sovrapporsi di eventi, prosegue il dirigente sindacale, “mai verificatisi nel nostro Paese con questa intensità e continuità, stanno mettendo a dura prova il sistema. La risposta immediata e solidale è però stata possibile proprio grazie all’integrazione tra le tante e diverse componenti della Protezione Civile e alla funzione di collante e traino svolta dal Corpo dei Vigili del Fuoco che ancora una volta dimostra prontezza, competenza, professionalità e un ammirevole spirito di sacrificio. Forze Armate, Croce Rossa, Forze dell’ordine, Enti Pubblici e Privati, Regione, Sistema Sanitario, Prefetture, Volontari ecc. sono protagonisti presenti in maniera sinergica, che cercano di dare il necessario contributo affinché i cittadini, colpiti e stremati, possano trovare adeguato aiuto”.
Per questo la Funzione Pubblica Cgil, continua Chiaramonte, “si dissocia con forza da coloro i quali, vecchi volponi in campagna elettorale permanente, speculando sul disagio, sul dolore e sulle difficoltà di una parte d’Italia, cercano di far credere all’opinione pubblica che il sistema di Protezione Civile non tenga e che non sappia dare le risposte necessarie, senza nemmeno proporre idee e soluzioni alternative e, secondo loro, più efficaci, dall’alto dell’esperienza e delle capacità che si attribuiscono. Questi paladini del disastro annunciato che hanno solo gestito grandi eventi ed
‘emergenze’ fittizie e mediatiche, lautamente finanziate, questi cavalieri della Protezione Civile Spa, che hanno rivelato pienamente la loro inconsistenza professionale e il loro disamore per il Paese nella gestione del tragico terremoto aquilano, non possono certo venire oggi a dare lezioni”.
Secondo il sindacalista, inoltre, “nessuna organizzazione è perfetta e anche il sistema di Protezione Civile richiederà modifiche normative e organizzative che ne permettano il rilancio e la piena efficienza ma non si può condividere la posizione di chi, invece del necessario e giusto riconoscimento del lavoro delle persone che, con impegno e sacrificio, continuano a operare e a portare soccorso alle tante famiglie colpite di un evento che si protrae ormai dal 24 agosto, preferisce in queste ore ricercare capri espiatori e colpevoli. Posizione inaccettabile e da respingere”, conclude Chiaramonte.
18.01.2017 – Inevitabile, visti i presupposti e la mancata erogazione in busta paga delle spettanze previste nella Legge di Bilancio 2017, il coinvolgimento del Presidente del Consiglio Gentiloni e dei Ministri interessati, Madia, Minniti e Orlando.
Il Governo passa dalla promessa di stabilizzazione (Renzi) alla sospensione del Bonus (Gentiloni)
La questione degli 80 euro deve essere immediatamente sbloccata e prima dell’emanazione del DCPM il Governo deve convocare le organizzazioni sindacali per l’apertura formale del tavolo per il rinnovo del Contratto nazionale.
Roma, 18 gen. (AdnKronos) – “La legge di Bilancio per il 2017 ha già stanziato le risorse per il contributo degli 80 euro in favore dei lavoratori delle Forze dell’Ordine per l’intero anno 2017, nonché ulteriori e diverse risorse per il riordino delle carriere”. A precisarlo in una nota è il ministero della Pubblica amministrazione.”Il Governo sta lavorando al provvedimento, previsto dalla stesse legge di Bilancio, per la ripartizione di queste risorse, che vedrà la luce nei prossimi giorni e che comunque varrà a partire dal primo gennaio 2017″.
19.01.2017 – Pubblichiamo la nota inviata al Direttore Regionale dell’Emilia Romagna dove, la Segreteria Regionale di Fp Cgil e il Coordinatore Regionale VVF chiedono un sollecito affinché vengano distribuiti al personale interessato alle emergenze in atto, adeguati indumenti e strumentazione Dos.
Sono pervenute a questa
Organizzazione Sindacale, molteplici segnalazioni da parte di colleghi che
ricevono la visita fiscale (richiesta e disposta dai competenti dirigenti della
Corte dei conti) a seguito di degenza a casa disposta dalle strutture
ospedaliere nei casi di post-ricovero, o dopo il ricorso al Pronto Soccorso o
durante la somministrazione di terapie salvavita, nonostante la tempestiva
trasmissione agli uffici preposti dei relativi certificati ospedalieri che
prevedono la convalescenza.
Le norme che disciplinano le visite fiscali escludono, la “ratifica” del certificato
ospedaliero, del pronto soccorso o durante la somministrazione di terapie
salvavita, ad opera del medico dell’INPS; inoltre,
procedere alla duplicazione della certificazione configura un aggravio di spesa
quantomeno ingiustificato per l’Amministrazione.
Si chiede, pertanto, al
Segretario Generale di dare le opportune indicazioni affinché i dirigenti si
adeguino al disposto normativo.
Roma, 19 gennaio 2017
Il Coordinatore Nazionale
FP Cgil Corte dei Conti
Susanna Di Folco
In data 16 gennaio, a seguito della
nostra richiesta d’incontro, siamo stati ricevuti dalla Ministra Valeria Fedeli
per discutere delle molteplici criticità che investono il Ministero
dell’Istruzione di cui più volte abbiamo sollecitato la risoluzione.
Abbiamo in primo luogo affrontato la
drammatica situazione degli organici che insieme al progressivo aumento dell’età media dei dipendenti ed al
moltiplicarsi degli adempimenti conseguenti all’attuazione della recente
riforma del sistema scolastico rischiano di non garantire la corretta
erogazione dei servizi.
A tal
proposito, considerato che con l’attuazione della seconda fase di mobilità, che
ha coinvolto in particolare il personale della CRI e degli Enti di area vasta,
termina il previsto blocco delle facoltà assunzionali previsto dalla legge
190/2014, abbiamo richiesto l’immediato investimento delle risorse derivanti
dalle cessazioni 2014/2015, pari a circa €. 3.900.000, per lo scorrimento delle
graduatorie vigenti.
Si è
altresì richiesto un impegno politico forte per aggiungere a queste risorse
anche quota parte di quelle previste nella recente legge di stabilità per
l’assunzione dei lavoratori nelle funzioni centrali. Si è concordato inoltre di
procedere ad una attenta disanima di tutte le problematiche connesse
all’utilizzo di lavoratori in distacco presso gli USR e della situazione del
personale comandato.
Sul punto
la Ministra ha concordato con noi sulla necessità di procedere con
sollecitudine alla definizione di un piano assunzionale che coinvolga gli
idonei delle graduatorie programmando una prossima riunione con le OO.SS., e si
è impegnata a mettere in campo le iniziative necessarie per ottenere ulteriori
stanziamenti dalle risorse previste dalla legge di stabilità.
Abbiamo
colto l’occasione, inoltre, di rappresentare la necessità di adoperarsi per
sensibilizzare i Direttori Generali territoriali per il ripristino di corrette
relazioni sindacali, necessarie per il recupero del rapporto con i dipendenti e
per un miglioramento delle condizioni di lavoro e di conseguenza dei servizi
erogati.
Naturalmente
è stato un primo incontro, al quale speriamo ne seguano rapidamente altri per
affrontare anche le ulteriori problematiche che affliggono il nostro ministero
a partire dalla necessità di individuare soluzioni per recuperare risorse utili
all’incentivazione della produttività.
Roma, 17 gennaio 2017
FP CGIL CISL FP UILPA
Salvatore
Chiaramonte Maurizio
Petriccioli Mimma
Ripani
Roma, 19 Gennaio
2017
Si è tenuta ieri pomeriggio una
prima ed interlocutoria riunione con la Direzione generale del personale civile
della difesa sul tema in oggetto.
Nell’occasione, e prima di entrare
nel merito della discussione, il direttore ci ha comunicato l’esito finale
degli sviluppi economici relativi all’anno 2016, informandoci di quanto segue:
– A fronte dei 7002 passaggi nelle aree funzionali
stabiliti con l’accordo FUA 2016, circa 6690 circa sono quelli che in totale si
sono conclusi positivamente, e di questi, circa 1290 sono i passaggi registrati
di lavoratori che ne hanno potuto fruire sia nel 2010 che nel 2016;
– 487 sono state in totale le posizioni del
corrispondente personale dichiarato non vincitore sia nel 2010 che nel 2016;
– E per quanto riguarda quest’ultimo bando, 55 sono
stati i non vincitori della III^ Area – per mancanza titoli di studio
richiesti;
– 432 invece, sono quelli non transitati della 2^
Area (da F2 a F3), causa mancanza valutazione, insufficiente anzianità e altro
ancora.
In ragione di quanto sopra, registrate le difficoltà che hanno
impedito a un nutrito numero di lavoratori di transitare, che peraltro avevamo
sempre sostenuto potessero sussistere in danno dei lavoratori loro malgrado
coinvolti, per quanto attiene soprattutto l’introduzione del meccanismo della
valutazione della performance individuale ostinatamente voluto adottare dalla
controparte nel FUA 2016, nel nostro intervento abbiamo preliminarmente
ribadito la necessità, nelle more dell’elaborazione delle proposte che dovremo
far comunque pervenire prima della II^ riunione che si terrà il prossimo 8
febbraio p.v., di porre l’attenzione su almeno tre questioni per noi di
fondamentale rilevanza:
a) La modifica dei criteri di valutazione e dei
relativi punteggi adottati nel 2016;
b) Il superamento dell’applicazione del sistema di
valutazione della performance individuale, in luogo del quale agire il criterio
della formazione professionale,
come già fatto da almeno tre amministrazioni
pubbliche per i propri dipendenti nel 2016, che hanno ottenuto il previsto N.O.
dagli organismi verificatori preposti;
c) La modifica dell’articolo 14, comma 2,
dell’accordo 2016 relativo alle finalità e alla distribuzione del F.U.S.
Premesso quanto sopra, e in previsione della prossima riunione sul
tema, vi chiediamo di farci pervenire i vostri contributi, le vostre
osservazioni/indicazioni e quant’altro sia ritenuto utile a sostanziare la
nostra posizione al tavolo di confronto.
Il
Coordinatore Nazionale FP CGIL
Ministero
della Difesa
Francesco Quinti