Secondo le nostre proiezioni le liste della Fp-Cgil hanno ottenuto il 33% dei consensi, crescendo del 3,3% rispetto alle precedenti consultazioni del 2007.
Un lavoratore su tre ha scelto la Fp-Cgil nelle elezioni Rsu nelle pubbliche amministrazioni.
Roma, 8 marzo 2012
Comunicato stampa congiunto di Susanna Camusso, Segretaria Generale Cgil – Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil – Domenico Pantaleo, Segretario Generale Flc-Cgil
È per noi motivo di grande soddisfazione rilevare che la Cgil si conferma come primo sindacato in tutti i settori pubblici, aumentando ulteriormente i propri consensi.
I lavoratori hanno premiato il nostro impegno, riconoscendo l’efficacia dell’azione sindacale della Cgil in difesa dei servizi pubblici e del settore della conoscenza, dei diritti dei lavoratori che li offrono. Un risultato che dà ragione alle battaglie che in questi anni abbiamo messo in campo per difendere la dignità del lavoro pubblico e ci carica di un’ulteriore responsabilità. Responsabilità che siamo orgogliosi di assumere di fronte alle lavoratrici e ai lavoratori che ci hanno accordato il loro consenso. Le lotte di questi anni, spesso condotte solitariamente, hanno dato i loro frutti, le nostre proposte ottenuto una fiducia che dà ancor più forza alle nostre rivendicazioni. Continueremo a seguire questa strada.
La prima considerazione che vogliamo fare è che la democrazia ha vinto. La straordinaria affluenza che si è registrata in tutti i posti di lavoro dei settori pubblici, in cui si è finalmente votato per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, dimostra che i lavoratori e le lavoratrici sono pienamente consapevoli del valore della partecipazione, che vogliono scegliere chi li rappresenta e che vogliono affermare con forza il diritto e il ruolo della contrattazione di secondo livello.
Roma, 8 marzo 2012
Care colleghe e cari colleghi,
registriamo positivamente la seconda nota di risposta – che alleghiamo – fatta avere dal Ministro della Giustizia sulla richiesta di incontro chegli abbiamo destinato solo alcuni giorni fa.
Ci pare giusto evidenziarne i contenuti perchè l’iniziativa segna in qualche misura l’avvio di una nuova fase di interlocuzione tra le parti, quasi sempre negata dai suoi predecessori, sulla quale auspichiamo possa quanto prima innestarsi un confronto serio e responsabile che – almeno per quanto ci riguarda – tenda a favorire la positiva risoluzione delle annose, pesanti problematiche che allo stato attuale affliggono gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria e, più in generale, il sistema penitenziario del Paese.
Saluti fraterni
Francesco Quinti.
Si è svolta oggi la prevista riunione sulla mobilità conseguente la soppressione degli uffici giudiziari: alla riunione erano presenti il Direttore Generale del Bilancio Dr. Giuseppe Belsito e il vice capo dipartimento del Dog Presidente Mele che hanno riferito che il Capo Dipartimento, Dr. Birritteri, a causa di un impedimento improvviso con il Ministro, non poteva presenziare all’incontro. Hanno poi chiesto alle OO.SS se avevano qualche proposta da presentare sulla mobilità del personale degli uffici sopprimendi perché loro avrebbero “preso appunti” per poi riferire al Capo Dipartimento.
Abbiamo subito dichiarato che c’era un evidente errore di metodo, poiché una trattativa così importante, come quella inerente la mobilità, non può limitarsi ad una semplice ricezione di proposte sparse ma deve essere un vero tavolo negoziale al quale l’Amministrazione deve presentarsi con un elenco completo degli uffici che intende sopprimere e una delega politica; per quanto ci riguarda, abbiamo dichiarato che la finalità principale del tavolo negoziale deve essere la sottrazione della mobilità alla legge e la restituzione della stessa alla contrattazione nazionale e decentrata, pertanto abbiamo richiesta la presenza di un rappresentante di parte pubblica con delega politica alle prossime riunioni.
Inoltre abbiamo ribadito la nostra contrarietà a qualunque scorciatoia, come sanatorie o altro, che crei disparità di trattamento per il personale che attende gli interpelli da anni.
Abbiamo dunque nuovamente precisato la nostra posizione sulla questione della geografia giudiziaria chiedendo che i tavoli tecnici, che dovrebbero cominciare il prossimo 3 aprile, siano tavoli negoziali reali, nel’ambito dei quali le OO.SS possano dare un contributo e pertanto abbiamo chiesto garanzie sulla presenza di un rappresentante della parte pubblica con delega politica; è infatti noto che la FPCGIL non condivide la riforma della geografia giudiziaria così come è stata presentata.
Sulle altre questioni pendenti abbiamo appreso dal Direttore Generale del Bilancio che il fua 2010 è in attesa della firma del Ministro dell’Economia poiché a seguito dell’introduzione del cedolino unico è stata fatta un’ulteriore variazione che deve essere perfezionata: l’insostenibile ritardo nel pagamento va comunque attribuito ai firmatari dell’accordo sbagliato sul fua 2010 che, ritardando i tempi della firma, hanno determinato una procedura tecnica di riassegnazione dei fondi.
Abbiamo anche chiesto al Dr. Belsito di risolvere l’annosa questione dei buoni pasto per assemblee, allattamento e legge 104; il Dr. Belsito ha assicurato che ci darà una risposta entro 10 gg.
Vi terremmo informati sull’andamento della trattativa.
Roma, 21 marzo 2012
La delegazione nazionale trattante FPCGIL
Si allega, la nota che CGIL–CISL e UIL hanno inviato al Gabinetto del Ministro in relazione alla riunione che ha avuto luogo in data odierna presso Segredifesa per il reimpiego del personale della soppressa Direzione Generale di Sanità Militare.
Tale urgente richiesta viene formulata al fine di ristabilire corrette relazioni sindacali in merito alle procedure di reimpiego di personale civile, ribadendo la posizione della CGIL che chiede il rispetto delle procedure del CCNI Difesa e di conoscere il più ampio progetto di riorganizzazione a seguito delle dichiarazioni del Ministro di revisione dello strumento militare.
Roma, 21 marzo 2012
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Comunicato stampa Fp-Cgil Medici
La Fp Cgil Medici ha inviato oggi al Ministero della Salute la sintesi della proposta per il medico delle cure primarie, che prevede un cambiamento sia delle strutture territoriali sia del ruolo e della funzione di tutti i medici convenzionati che operano nel territorio.
Il medico deve essere integrato nelle attività sanitarie di un determinato territorio con disponibilità a lavorare anche in strutture aperte 24 ore su 24, in particolare per una risposta ai codici bianchi e verdi. Il massimale va ridotto a mille assistiti per medico (già circa 15mila medici stanno sotto questa soglia) per consentire anche le altre attività territoriale non legate al rapporto fiduciario. Va abolita la guardia medica valorizzando questi 13mila professionisti come medici di medicina generale, senza più distinzione tra continuità assistenziale e assistenza primaria.
“E’ una proposta – ha dichiarato Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici – che dà prospettive a tutti i medici convenzionati, migliora l’organizzazione e i servizi del territorio con centri polivalenti e rende compatibile un’assistenza di qualità con le ridotte risorse. È inoltre una proposta che avvicina l’assistenza ai cittadini e aiuta a decongestionare i pronto soccorso, garantendo effettivamente un’assistenza 24 ore su 24 e 7 giorni su 7“.
“Tutto ciò si può fare – ha affermato Nicola Preiti, coordinatore nazionale Fp-Cgil Medici Medicina Convenzionata – ma si può anche solo far finta, perdendo forse l’ultima occasione. Esiste un solo ostacolo a una vera riforma delle cure primarie: le rendite di posizione di una parte minoritaria della categoria, legata a una vecchia concezione della medicina territoriale”.
“Il Ministro Balduzzi e le Regioni – ha concluso Preiti – vogliono e possono intaccare i privilegi per fare la riforma delle cure primarie? Lo sapremo presto“.
COMUNICATO
Nella riunione di contrattazione nazionale del 20 marzo abbiamo avuto l’esordio del Dr. Borriello come Direttore Generale del Personale ad interim in sostituzione del dr. Guarany. Al primo facciamo gli auguri di buon e proficuo lavoro, al dr. Guarany vanno i più sentiti ringraziamenti per la serietà e la coscienza dimostrata nell’espletamento del suo difficile compito. Ci auguriamo di proseguire nel confronto costruttivo ed oggi abbiamo di fronte la difficile situazione dei pagamenti, i loro ormai ingiustificabili ritardi, il ruolo degli organi di controllo contabile e di certificazione esterni al MIBAC (MEF e Funzione Pubblica) e le loro responsabilità nell’ampliamento a dismisura dei tempi di registrazione degli accordi e di messa in disponibilità delle risorse FUA.
La questione è stata ampiamente dibattuta sul tavolo, in particolare i riflessi che tutta la modifica della linea dei controlli, da quelli di ragioneria a quelli certificatori, unitamente all’ormai famigerato cedolino unico, causano sulla esigibilità dei soldi e degli accordi, e la richiesta unanime è stata quella di trovare strade che consentano certezza e periodicità delle retribuzioni e iter spediti di registrazione degli accordi.
Accompagnata da un invito pressante al coinvolgimento della assente parte politica (tecnica?) per un opportuno intervento presso i colleghi di MEF e Funzione Pubblica chiarendo che i loro rilievi affossano la tanto decantata produttività sulla quale affollano convegni e scrivono chilometriche relazioni.
Che ne è sortito?
La dichiarazione congiunta che vi alleghiamo e che certamente noi consideriamo un impegno serio e cogente sul quale misureremo, in tempi brevissimi, la sua traduzione in atti concreti e visibili.
Impegni che riguardano il pagamento degli arretrati, il rispetto degli accordi, la disponibilità delle risorse e la periodicità dei pagamenti. E che riaffermano la validità dell’accordo sui progetti locali consentendone la prosecuzione senza alcuna sospensione. Al riguardo abbiamo inoltre chiesto all’Amministrazione di impedire incursioni unilaterali da parte dei Direttori Generali in fase di applicazione degli accordi nazionali, con riferimento ai meccanismi di pagamento dei progetti di incentivazione agli apicali ed alla sospensione operata di importanti iniziative di valorizzazione definite con gli accordi sui progetti locali. Vedremo.
La seconda parte della riunione ha riguardato essenzialmente la questione delle progressione e qui non si è registrata posizione unanime tra le OO.SS.. In particolare noi non abbiamo condiviso molto le forti critiche alla Circolare 66 e la richiesta di proroga. E non per diverse interpretazioni rispetto alla possibile rivendicabilità i questo o quel titolo, sulle quali ciascuno di noi esprime legittimi pareri, quanto piuttosto perchè non riteniamo la Circolare n.66 in contrasto con l’accordo e non riteniamo di contrastare l’emanazione di una circolare applicativa degli accordi, che per noi rimane compito precipuo dell’amministrazione.
Ma, poiché altre OO.SS. firmatarie (CISL e UIL) hanno posto obiezioni legittime ancorché non condivisibili, abbiamo ritenuto di aderire alla richiesta di un breve rinvio, definito da una circolare odierna nella data omnicomprensiva del 30 aprile, nella presentazione delle domande che possa dirimere dubbi e garantire certezza e speditezza alla conclusione delle procedure.
Nel leggere bollettini di vittoria sulla questione rammentiamo che, se di vittoria si è trattata, è stata quella del buon senso.
Inoltre abbiamo sottoscritto definitivamente gli accordi sul FUA 2011 e 2012 e la verifica degli accordi sui Martedì in Arte e delle aperture straordinarie di Natale 2011 e capodanno 2012 per i quali, se il MEF di grazia lo consente, si può procedere alla liquidazione.
Ci sono state illustrate le linee con cui si intendono attuare i ‘Martedì in Arte’ per il 2012, abbiamo ottenuto rassicurazioni sui finanziamenti derivanti dal capitolo 1321 e vedremo il progetto non appena ci sarà portata in visione la proposta.
Abbiamo chiesto un incontro specifico per affrontare le questioni legate all’ingresso dei lavoratori ex ETI, a partire dalla questione del salario accessorio in sospeso e dell’incremento delle quote FUA necessarie per questi lavoratori.
Sul piano di assunzioni ci hanno comunicato che intendono procedere quest’anno all’assunzione di circa 150 lavoratori, un numero più basso di quello preventivato in quanto una quota di assunzioni sarà riservata ai dirigenti, ma la notizia vera, che ovviamente verificheremo, è l’intenzione dell’Amministrazione di assorbire, entro il prossimo anno, tutti i restanti idonei della graduatoria
Infine abbiamo stabilito di calendarizzare gli incontri su questi e sui restanti numerosi punti ed il prossimo incontro ci sarà mercoledì 28 marzo.
Roma, 21 marzo 2012
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
bozza di disciplina degli incarichi dirigenziali di II fascia