La posizione della Fpc Cgil Medici sullo stop all’intramoenia allargata annunciato dal Ministro della Salute Prof. Renato Balduzzi è stata oggi ripresa dai quotidiani Corriere della Sera, Gazzetta del Mezzogiorno, Il Mattino, Il Piccolo, La Gazzetta del Sud, Roma, Il Tirreno, La Città di Salerno, La Provincia Pavese, La Nuova Ferrara, La Gazzetta di Modena, Corriere delle Alpi, La Gazzetta di Mantova, La Gazzetta di Reggio, La Tribuna di Treviso, Il Messaggero Veneto, Il Mattino di Padova, Giornale di Brescia, Il Centro.
Il segretario nazionale FPCGIL Medici Massimo Cozza interverrà oggi alle 17 e 30 in diretta a SkyTG24 e domani mattina alle 6 e 38 a Radio Rai.
Lunedì 13 febbraio scorso è stato votato a maggioranza, con il voto contrario della Lega e l’astensione dell’IDV, il mandato al relatore per la proposta di legge 2094 relativa alla definizione del processo penale per particolare tenuità del fatto. (Rel. On. Lanfranco Tenaglia, PD). Si allega il testo col quale inizierà la discussione in Aula Lunedì 20 febbraio alle ore 15. Si tratta di una proposta che potrà avere una potenzialità deflattiva rilevante sul carico di lavoro penale e comunque un signficato politico importante verso la risoluzione dei problemi del sistema giustizia. Il testo è frutto del lavoro di un comitato ristretto e delle audizioni degli esperti, Prof. Francesco Caprioli, Dott. Giuseppe Santalucia e rappresentanti dell’ Unione Camere Penali. C’è da augurarsi che in dibattito in Aula possa svolgersi in maniera serena e costruttiva.
Giovedì 16 febbraio è stato affrontato in sede di Commissioni riunite I e II il dibattito sulla pdl 4434 e abb. (Dl anticorruzione). Si allega il resoconto della discussione, da cui si evincono le posizioni assunte dal Ministro Severino e dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari che sono intervenuti e, in particolare, si dà conto della richiesta del PD ai sensi dell’art.79, comma 5, del regolamento, volta ad ottenere dal Governo una serie di dati necessari per l’approfondimento della questione dei magistrati fuori ruolo al fine di valutare meglio la reale portata dell’emendamento 8.011 a firma dell’On. Roberto Giachetti.
La prossima settimana il Gruppo PD è riuscito a far fissare delle audizioni informali, che si svolgeranno mercoledì 22 febbraio, sulla organizzazione del Ministero della Giustizia, con particolare riferimento allo schema di DPR approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 17 dicembre 2010. In particolare, l’attenzione della Commissione sarà rivolta alla questione della riorganizzazione del Dipartimento della Giustizia Minorile.
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE UFFICIO I: GABINETTO DEL CAPO DIPARTIMENTO
Il giorno 24 febbraio p.v. alle ore 10.00, presso la Sala riunioni di questo Dipartimento, si terrà un incontro relativo alle modalità di ripartizione del Fondo per la retribuzione di risultato dei primi dirigenti e dei dirigenti superiori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per l’anno 2009, di cui si unisce testo in bozza.
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE UFFICIO I: GABINETTO DEL CAPO DIPARTIMENTO
Il giorno 9 marzo p.v., alle ore 10.00, presso la Sala riunioni di questo Dipartimento, si terrà un incontro relativo agli Accordi in oggetto indicati, di cui si allegano testi in bozza.
(OMNIROMA) Roma, 17 FEB – “La misura è colma. Da mesi sollecitiamol’apertura di un tavolo di confronto con l’amministrazione centrale per le note carenze di organico, senza ricevere alcuna risposta. I vertici politici e tecnici del Dipartimento, dopo gli stati di agitazione dichiarati, continuano solo ad attingere risorse umane e ‘logistiche’ dal Comando di Roma, ignorando la realtà e le gravi problematiche lavorative. Gli aumenti dei carichi di lavoro, gli spostamenti continui di personale nelle varie sedi di servizio, le squadre ridotte, non rappresentano per loro un problema e invece di intervenire per contenere le disfunzioni le aggravano con la loro fallimentare gestione sui passaggi diqualifica”.
Così in un comunicato unitario di Fp Cgil, Fns Cisl e UilPa Vigili del fuoco di Roma. “La Direzione Regionale, pur riconoscendo la grave carenza di organici dei qualificati, più volte segnalata dalla stessa amministrazione centrale, non ha neanche predisposto per il Comando di Roma risorse economiche del fondo straordinario per tamponare la grave situazione di capo squadra e autisti – si legge nella nota – Il ritardo della moratoria dei passaggi di qualifica in ogni caso rappresenta il cardine del problema. Rinviare la mobilità nazionale a giugno non è una soluzione ma prolunga soltanto l’agonia degli organici e per di più crea l’ennesimo accanimento su quei lavoratori che già da settembre attendono il ritorno nelle sedi di residenza. Tutto questo nella totale indifferenza del Dipartimento. Per queste criticità a cui si aggiungono i ritardi dei pagamenti (Boschiva 2010-2011), il blocco dei contratti e del turn over, l’aumento dell’età pensionabile e la scarsa attenzione alla tutela dellasicurezza collettiva, Fp Cgil, Fns Cisl e Uil Pa Vigili del fuoco di Roma hanno indetto lo sciopero del settore per il 22 febbraio”.
La misura è colma.
Da mesi sollecitiamo l’apertura di un tavolo di confronto con l’Amministrazione Centrale per le note carenze di organico, senza ricevere alcuna risposta.
I vertici politici e tecnici del Dipartimento, dopo gli stati di agitazione dichiarati, continuano solo ad attingere risorse umane e “logistiche”dal Comando di Roma, ignorando la realtà e le gravi problematiche lavorative.
Gli aumenti dei carichi di lavoro, gli spostamenti continui di personale nelle varie sedi di servizio, le squadre ridotte, non rappresentano per loro un problema e invece di intervenire per contenere le disfunzioni, le aggravano con la loro fallimentare gestione sui passaggi di qualifica.
La Direzione Regionale, pur riconoscendo la grave carenza di organici dei qualificati, più volte segnalata dalla stessa all’Amministrazione Centrale, non ha neanche predisposto per il Comando di Roma risorse economiche del Fondo straordinario per tamponare la grave situazione di Capo Squadra e autisti.
Il ritardo della moratoria dei passaggi di qualifica in ogni caso rappresenta il cardine del problema.
Rinviare la mobilità nazionale a giugno non è una soluzione ma prolunga soltanto l’agonia degli organici e per di più crea l’ennesimo accanimento su quei lavoratori che già da settembre attendono il ritorno nelle sedi di residenza.
Tutto questo nella totale indifferenza del Dipartimento.
Per queste criticità a cui si aggiungono i ritardi dei pagamenti (Boschiva2010-2011) il blocco dei contratti e del turn over, l’aumento dell’età pensionabile e la scarsa attenzione alla tutela della sicurezza collettiva FP CGIL FNS CISL e UIL Pa Vigili del fuoco di Roma hanno indetto lo sciopero del settore per il 22 febbraio.
Il caso del San Camillo ha riacceso i riflettori sui pronto soccorso, che già si erano illuminati sul Cardarelli di Napoli, sul Policlino di Bari e su altre strutture ospedaliere in diverse Regioni italiane. A rendere più chiara la dimensione del problema può aiutare l’Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale 2009, pubblicato a inizio febbraio 2012 dal Ministero della Salute.
“Il 49% degli ospedali pubblici non è dotato di un dipartimento di emergenza e il 40,8% non ha un centro di rianimazione – ha dichiarato Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil – un dato che lascia attoniti e contribuisce a spiegare le ragioni del caos nei pronto soccorso. Gli operatori in diversi casi non sono in condizione di lavorare al meglio. Bisogna riflettere su quanto ancora oggi si sta facendo per indebolire ulteriormente i servizi pubblici e il sistema sanitario nazionale”.
“Nel 2009 ci sono stati quasi 3,8 accessi ogni 10 abitanti – ha aggiunto Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici – di questi solo il 15% è stato in seguito ricoverato. È evidente che il filtro delle strutture territoriali, con i pesanti tagli subiti dal sistema negli ultimi anni, non regge. I reparti direttamente collegati all’area dell’emergenza dispongono per il complesso degli istituti pubblici e privati accreditati di 4.570 posti letto di terapia intensiva, 7,6 ogni 100mila abitanti, 1.063 posti letto di terapia intensiva neonatale, 1,9 ogni 1.000 nati vivi, e 2.741 posti letto per unità coronarica, 4,6 ogni 100mila abitanti. Una situazione che rischia di aggravarsi con la crisi”.
Roma, 17 febbraio 2012
02.08.2011 – Il 26 luglio u.s., presso la sala riunioni del Viminale, é stato sottoscritto l’accordo decentrato per la definizione dell’orario di lavoro del personale in servizio presso gli uffici del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile.
Al termine di una lunga trattativa, la delegazione trattante FP CGIL VVF – composta da Mario Mozzetta, Danilo Zuliani e Cinzia Serafini – ha deciso di firmare l’accordo in discussione, esponendo le proprie ragioni nella nota a verbale di seguito allegata, solo e successivamente all’impegno formale preso dall’Amministrazione, con dichiarazione congiunta parte integrante dell’accordo, a superare le problematiche relative all’attribuzione del buono pasto, dopo sette ore lavorative continuative, al personale del Corpo Nazionale in servizio presso gli Uffici del Dipartimento.
Di seguito, alleghiamo i due accordi analoghi per l’Amministrazione Civile ed il Corpo Nazionale, la nota a verbale CGIL e la bozza della circolare, predisposta dall’Ufficio I – Gabinetto del Capo Dipartimento, relativa alle modalità applicative del succitato accordo.
NOTA A VERBALE FP CGIL VVF
“Accordo decentrato sulle modalità di articolazione dell’orario di lavoro del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno e del CNVVF, in servizio presso il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile”
La FP CGIL VVF ha fortemente sollecitato l’apertura del negoziato relativo all’accordo in parola, nell’ambito del quale, come é noto, ha sempre ribadito la volontà di definire regole certe ed omogenee affinché tutto il personale impiegato nelle medesime attività lavorative non dovesse subire diversità di trattamento in materia di diritti e tutele economiche e professionali.
Sin dalla prima riunione, svoltasi il 26 ottobre u.s., ha infatti evidenziato la necessità di armonizzare le disposizioni in materia di orario di lavoro, mensa di servizio e buoni pasto, sia per il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, sia per il personale del Corpo Nazionale in servizio presso gli uffici centrali e decentrati del Dipartimento VVF.
Il tentativo, spesso pretestuoso, di talune sigle sindacali dell’Amministrazione Civile di subordinare il confronto alla stipula di un accordo interdipartimentale incerto nei tempi, quanto complicato nei contenuti – oltre tutto in contrapposizione con le RSU che, al contrario, si sono rese disponibili da subito a lavorare per migliorare l’accordo e chiudere la trattativa – non ha impedito al resto del tavolo di giungere, anche se con fatica, ad un risultato sostanzialmente in linea anche con i nostri obiettivi e che non esitiamo a definire complessivamente soddisfacente.
Tuttavia, in ragione di quanto fin qui premesso, riteniamo tale accordo tuttora incompleto, in quanto non è stato possibile risolvere in via definitiva – soprattutto a causa di alcuni vincoli contrattuali sui quali, comunque, chiediamo l’impegno affinché si risolvano già con il prossimo rinnovo – il problema dell’attribuzione del buono pasto, anche al personale VVF, per tutte le prestazioni lavorative pomeridiane previste nell’accordo appena sottoscritto.
La sottoscrizione, da parte della FP CGIL VVF, del presente accordo, testimonia solo la volontà di apprezzare, a fronte della determinazione di subordinare la nostra sottoscrizione alla soluzione immediata già all’interno dell’accordo del problema posto, l’ulteriore sforzo delle Parti di inserire, quale parte integrante dell’articolato, una dichiarazione congiunta tra OO.SS. e Amministrazione che impegna i contraenti a definire – su un piano più stringente e sostanziale che al momento ci soddisfa – entro i termini di entrata in vigore dell’accordo, ovvero il 1 ottobre p.v., le modalità di attribuzione del buono pasto, ovvero le misure equivalenti al diritto di usufruire del pasto dopo almeno sette ore di lavoro, laddove e’ previsto l’accesso al servizio mensa, per tutto il personale in servizio presso il Dipartimento.
Resta inteso che in mancanza di tale definizione e della soluzione della problematica suesposta – sul cui merito la discussione deve essere riaperta subito dopo la pausa estiva – la FP CGIL VVF, richiamando il medesimo senso di responsabilità che ha comportato la presente sottoscrizione, attiverebbe ogni opportuna iniziativa di parte, compreso il ritiro dell’adesione all’accordo succitato.
Infine, chiediamo che la presente nota a verbale sia parte integrante dell’accordo in parola e venga, pertanto, allegata formalmente allo stesso.
Roma, 26 luglio 2011
FP CGIL VVF NAZIONALE
Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
La decisione del Ministro Balduzzi – riportata oggi in una intervista sul Corriere della Sera – di non volere concedere altre deroghe per l’intramoenia allargata, dopo la prossima scadenza del 30 giugno 2012 prevista dal Milleproroghe, è una buona notizia per il servizio sanitario nazionale.
Se la libera professione intramoenia verrà attuata solo all’interno delle strutture pubbliche sarà a vantaggio di cittadini, medici e aziende.
Per i cittadini ci sarà maggiore trasparenza, in particolare rispetto alle liste di attesa. I medici potranno continuare ad operare anche in libera professione negli stessi ospedali con una migliore qualità del lavoro e senza impegnare ulteriori risorse. Le aziende potranno ricavare maggiori utili economici: dal 2009 al 2010 sono aumentati del 9 % (da circa 149 mln a 162,5).
Chiediamo però al Ministro di non limitarsi ad aspettare proposte ma di essere il regista affinché Regioni e aziende inadempienti mettano da subito in atto percorsi tecnico-politici cogenti, con precise scadenze, per far sì che in ogni ospedale ci siano spazi adeguati per l’intramoenia, utilizzando anche la possibilità di affittare spazi in strutture limitrofe.
Per quanto riguarda l’incarico di primario e’ ottima la decisione del Ministro Balduzzi di riproporre con un emendamento al Ddl Governo Clinico la graduatoria al posto della terna nell’ambito della quale la scelta è del direttore generale nominato dalla politica. Con la graduatoria vincerebbe sempre il piu’ bravo a tutela della professionalita’ dei medici e quindi della qualita’ del servizio.
Comunicato stampa Fp-Cgil. Fp-Cgil Medici
Roma, 17 febbraio 2012
Il caso del San Camillo ha riacceso i riflettori sui pronto soccorso, che già si erano illuminati sul Cardarelli di Napoli, sul Policlino di Bari e su altre strutture ospedaliere in diverse Regioni italiane. A rendere più chiara la dimensione del problema può aiutare l’Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale 2009, pubblicato a inizio febbraio 2012 dal Ministero della Salute.
“Il 49% degli ospedali pubblici non è dotato di un dipartimento di emergenza e il 40,8% non ha un centro di rianimazione – ha dichiarato Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil – un dato che lascia attoniti e contribuisce a spiegare le ragioni del caos nei pronto soccorso. Gli operatori in diversi casi non sono in condizione di lavorare al meglio. Bisogna riflettere su quanto ancora oggi si sta facendo per indebolire ulteriormente i servizi pubblici e il sistema sanitario nazionale”.
“Nel 2009 ci sono stati quasi 3,8 accessi ogni 10 abitanti – ha aggiunto Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici – di questi solo il 15% è stato in seguito ricoverato. È evidente che il filtro delle strutture territoriali, con i pesanti tagli subiti dal sistema negli ultimi anni, non regge. I reparti direttamente collegati all’area dell’emergenza dispongono per il complesso degli istituti pubblici e privati accreditati di 4.570 posti letto di terapia intensiva, 7,6 ogni 100mila abitanti, 1.063 posti letto di terapia intensiva neonatale, 1,9 ogni 1.000 nati vivi, e 2.741 posti letto per unità coronarica, 4,6 ogni 100mila abitanti. Una situazione che rischia di aggravarsi con la crisi”.
L’ Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale 2009 (appena pubblicato dal Ministero della Salute) è un quadro dell’assistenza sanitaria sul territorio, in ospedale e del personale del Servizio sanitario.
Roma, 17 febbraio 2011
Al Capo di Gabinetto
Ministero della Giustizia
Pres. Filippo Grisolia
e p.c. Ai Capi Dipartimenti del DOG, DAP e DGM
Oggetto: somme relative al Fua 2010
Girano voci in tutti dipartimenti del Ministero della Giustizia e in vari uffici periferici che le somme del Fua 2010 non sarebbero ancora disponibili e che verranno pagate non prima del prossimo giugno.
Nel segnalarle il grave ritardo dovuto all’inerzia colpevole dell’Amministrazione e delle OO.SS. firmatarie dell’accordo che, per la prima volta nella storia del Ministero della Giustizia, hanno permesso che nel 2012 non sia stato ancora corrisposto il fua 2010 e che non sia stata neanche avviata la discussione sul 2011, chiediamo un suo intervento affinché i lavoratori possano avere al più presto ciò che gli spetta.
Restiamo in attesa di un sollecito riscontro.
per FPCGIL Nazionale
Grieco /La Monica/Macigno