Verbale assemblea CAM di Pescara
 

Richiesta di incontro

Roma, 07 dicembre 2011
 
AMMINISTRAZIONE AUTONOMA DEI MONOPOLI
DI STATO- DIREZIONE GENERALE
Direzione per l’organizzazione e la gestione delle risorse
ROMA                                                                                                        

 

 OGGETTO: Richiesta d’incontro legge n. 350 comma 165.
 
 
Le scriventi Organizzazioni sindacali, chiedono un’urgente apertura di un tavolo di confronto con l’Amministrazione sulla distribuzione delle risorse previste dalla legge 24 dicembre 2003 n. 350 comma 165  e delle  problematiche concernenti  il personale,  l’organizzazione delle strutture  e il potenziamento dell’Amministrazione .  
 

              CGILFP                      CISL-FPS            UILPA Monopoli   
     Luciano BOLDORINI       Stefania SILVERI      Mario PONTONE
 

 
 
Dossier Ministero della Giustizia

   
Di seguito un dossier sul Ministero della Giustizia a cura dei coordinamenti nazionali pol. pen., dap, dgm, o.g. e archivi notarili sperando possa esservi utile anche in vista delle prossime elezioni rsu.

(Grieco/La Monica/Macigno/Quinti)

 
 

Uffici di Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro: Verbale assemblea del personale del 30/11/2011

 In data odierna, alle ore 11,00, presso i locali del frontoffice  dell’Ufficio Territoriale di Avezzano, si è svolta un’assemblea sindacale del personale degli Uffici di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro.
Hanno partecipato novantadue dipendenti, come da firme apposte sui fogli di presenza, i rappresentanti sindacali territoriali UIL, SALFI, CISL ed i componenti della RSU.
Dopo i consueti saluti, le rappresentanze sindacali hanno illustrato l’argomento dell’assemblea:
la possibile modifica dell’allocazione delle risorse umane nell’ambito della Direzione Provinciale, con particolare riferimento alla graduale eliminazione della “delocalizzazione” degli addetti dell’Ufficio Controlli e dell’Area di staff.
 
La  preoccupazione della possibile concentrazione di tutto il personale dell’Ufficio Controlli e dell’Area di staff presso la città di L’Aquila ha avuto origine da vari indizi, che sono stati sintetizzati come segue:
 
·        ripristino dei locali degli Uffici finanziari di via Filomusi Guelfi (apertura  nell’ultima settimana di gennaio 2012) con più postazioni di quelle necessarie per il personale attualmente in servizio presso la Direzione Provinciale in località Centi Colella – L’Aquila;
·        la dislocazione della Direzione Regionale dell’Abruzzo non nella sede naturale degli Uffici Finanziari di via Filomusi Guelfi, ma  in locali situati al centro della città con ulteriore aggravio di costi;
·         ultime quattro righe della pagina 11 delle “Linee guida per la programmazione 2012”, allegato n. 1 alla nota n. 162548 del 10/11/2011 della Direzione Centrale  P. e C., recante le indicazioni operative per la formulazione delle proposte di budget 2012: nell’allegato citato si legge che sarà “ottimizzata l’allocazione delle risorse umane nell’ambito di ciascuna Direzione provinciale con particolare riferimento al graduale superamento del fenomeno della delocalizzazione degli addetti……”;
·         riunioni dei responsabili dei vari settori della Direzione Provinciale di L’Aquila, durante le quali si attribuiscono alla delocalizzazione dell’Ufficio Controlli  le gravi difficoltà riscontrate nella lavorazione dei prodotti consuntivati rispetto a quelli di budget assegnati.
 
Dai vari interventi dei rappresentanti sindacali e del personale sono emerse le seguenti conclusioni:
 
1.      gli accordi sindacali stipulati in sede di attivazione delle Direzioni Provinciali e tuttora vigenti prevedono che nessun esodo di massa sia attuato per accorpare le attività presso le neo istituite sedi delle Direzioni Provinciali e che il personale può essere spostato solo sulla base di scelte volontarie dei singoli
 
2.      l’eventuale decisione di accorpare in modo immediato e traumatico il personale dei team delocalizzati dell’area accertamento e dell’area di staff presso la città di L’Aquila non trova alcuna giustificazione tale da derogare ai principi sanciti in sede di accordi, anzi rappresenta una forzatura estrema, vista la particolare realtà presente sul territorio, soggetto a numerose deroghe legislative proprio in virtù del disagio ancora derivante dagli eventi sismici e per il quale da parte dei politici locali si chiede con insistenza il riconoscimento di  “zona franca” per rilanciare l’economia e i consumi;
 
3.      la zona comprensoriale di L’Aquila continua a non essere sottoposta ad attività di accertamento, tant’è che il piano programmatico sinora realizzato prevede controlli solo ed esclusivamente per le attività economiche e professionali con sede nel territorio della Marsica e della Valle Peligna/Alto Sangro e pertanto risulterebbe ulteriormente illogico e dispotico per i contribuenti sostenere maggiori costi, in un momento così grave, per recarsi nella città di L’Aquila a rispondere agli inviti della Direzione Provinciale.
 
4.      risulta altrettanto antieconomico per le già magre finanze del personale – mortificate da anni di mancato rinnovo contrattuale – e per quelle dell’Agenzia, accentrare i lavoratori presso la Direzione di L’Aquila per poi farli ripartire per raggiungere le sedi di verifica ed accertamento nei territori della Marsica e della Valle Peligna/Alto Sangro: che senso ha far partire decine e decine di persone dalla loro sede naturale, con costi ed aggravi pubblici, per poi rispedirli nei luoghi di provenienza per svolgere il proprio lavoro?
 
5.      in un momento di crisi come l’attuale, in cui sarebbe necessaria la contrazione dei costi, l’Agenzia delle Entrate incrementa le spese per i canoni di locazione degli immobili: infatti, nel caso in cui fossero liberati i locali degli Uffici di Sulmona e di Avezzano a causa del trasferimento coatto del personale, l’Agenzia dovrebbe continuare a pagare il canone immutato, fino al momento in cui gli attuali proprietari degli immobili non troveranno nuovi conduttori e comunque improrogabilmente fino alla scadenza contrattuale, costi che ricadono immancabilmente su tutti i cittadini;
 
6.      in una Amministrazione come la nostra, dotata dei più avanzati mezzi digitali, utilizzati per tutte le attività di controllo di assistenza al contribuente e per effettuare riunioni in videoconferenza (l’ultima delle quali si sta svolgendo proprio in concomitanza con l’assemblea e coinvolge parte del personale di tutte le Direzioni Regionali d’Italia), è grottesco attribuire alla delocalizzazione il ritardo nel raggiungimento degli obiettivi la cui responsabilità va invece ricercata ed attribuita alla inadeguatezza delle persone scelte a gestire il delicato passaggio dagli Uffici locali alla Direzione provinciale. È palese infatti che l’unica variabile a non mutare in questo nuovo scenario organizzativo è stata quella del personale.
 
7.      il personale pertanto non accetta di scontare le inefficienze organizzative e gestionali della Direzione Provinciale, celate dietro presunte problematiche derivanti dalla delocalizzazione e non accetta di  pagare il costo di scelte inopportune né di farle pagare alle proprie famiglie;
 
8.      il personale fa rilevare la manifesta volontà politica di spogliare i territori della provincia di Uffici nevralgici e fondamentali per le attività economiche esistenti: con il trasferimento del personale, i territori della Marsica e della Valle Peligna/Alto Sangro verranno ulteriormente privati di posti di lavoro, come già accaduto per gli ospedali,  per l’INPS, per la Dogana e come sembra che accadrà per i Tribunali e che in ragione di questo diventeranno meno attraenti per eventuali investimenti produttivi, con pesanti ricadute negative per il presente e per le future generazioni;
 
9.      il personale si opporrà con ogni mezzo all’impoverimento dei territori e alla concentrazione di tutti gli uffici pubblici nella sola città di L’Aquila, non solo per quanto è stato già esposto ma anche perché tale città risulta essere topograficamente e logisticamente totalmente inadeguata a ricevere migliaia di cittadini provenienti dalla provincia e dall’intera regione ancor di più in virtù dei recenti e devastanti eventi sismici
 
Saranno interessati i politici dei territori, a prescindere dall’appartenenza, le associazioni dei professionisti, degli operatori economici e dei consumatori, i mezzi di informazione e i rappresentanti sindacali territoriali e nazionali al fine di evitare danni alla collettività ed agli addetti.
 
 L’assemblea termina alle ore 13,00.

Verona: Lettera RSU
 

Alle OO.SS. Nazionali, Regionali, Provinciali

LORO SEDI

 

Al Personale dell’Ufficio delle Dogane

SEDE

 

A tutti gli Uffici delle Dogane

LORO SEDI

 

 La sottoscritta R.S.U. dell’Ufficio delle Dogane di Verona di fronte ai pesanti provvedimenti che colpiscono principalmente i lavoratori dipendenti come soliti noti, consapevoli che dobbiamo dare una risposta forte e UNITARIA chiedono a queste OO.SS. di superare le diversità e proclamare qualsiasi forma di lotta insieme per non dividere i lavoratori.
                                                     
                                              LA R.S.U. Ufficio delle Dogane di Verona

Verona, 06.12.2011

Sanità: il Censis conferma nostre denunce. Investire nel pubblico, garantire i Lea. Comunicato stampa di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil

 
Le indicazioni emerse dal rapporto Censis 2011 sulla sanità confermano la veridicità delle nostre denunce e il bisogno di un’immediata inversione di rotta.

La Cgil, la Fp Cgil e lo Spi il 18 novembre si sono mobilitati proprio sui temi oggetto del rapporto: divario fra Nord e Sud, garanzia di esigibilità dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), tenuta del servizio sanitario nazionale a garanzia dei diritti di cittadinanza, riqualificazione della spesa sanitaria per un maggiore investimento sulla rete territoriali dei servizi ai cittadini, universalità del sistema.

Le proposte che la Cgil ha messo in campo, anticipando gli allarmi che oggi emergono dal rapporto, offrono misure risolutive sulle quali auspichiamo che si possa avviare con il Ministro Balduzzi il confronto mancato in questi anni.

Va predisposto un piano di reinvestimento sul servizio sanitario nazionale, oggi definanziato rispetto al fabbisogno dichiarato dalle Regioni, abbandonata una visione che mette al centro il solo ospedale come struttura di servizio, a vantaggio di una sanità di prossimità, ripensato il sistema di governo dei bilanci, che deve essere orientato al rispetto dei LEA ed al recupero di efficienza ed efficacia del servizio, stabilite nuove modalità di integrazione e partecipazione dei cittadini alla gestione dei servizi sanitari.

Bisogna altresì strutturare un piano di interventi sulle professionalità sanitarie: dal rinnovo del Contratto Nazionale alla ridefinizione dei fabbisogni di personale fino alla stabilizzazione dei precari, dal rifinanziamento dei fondi per il miglioramento dei servizi a un piano di investimenti straordinario sulla formazione delle lavoratrici e dei lavoratori, passando per un’attenta e partecipata organizzazione del lavoro.

Noi siamo pronti con le nostre proposte.

Roma, 2 Dicembre 2011

 

NEWS

Manovra, medici in pensione più tardi e precari danneggiati. Un capolavoro d'iniquità

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

 
La manovra obbliga i medici ad andare in pensione più tardi – da un minimo di 66 anni ad un massimo di 70 – allontanando la stabilizzazione di circo 10mila precari in costante crescita, senza destinare nessuna risorsa risparmiata per le loro tutele.
I medici infatti avranno pensioni più leggere per l’applicazione del contributivo per tutti dal 2012.
Abolita la pensione di anzianità con 40 anni di contributi, gli uomini che raggiungono i 42 anni e 1 mese di contributi ( + 2 mesi nel 2013 e +3 mesi dal 2014), 41 e un mese per le donne (con le medesime aggiunte per il  2013 e il 2014),  potranno andare in pensione anticipata ma con un taglio del 2% della quota retributiva per ogni anno inferiore ai 62. C’è inoltre da aggiungere dal 2013 l’aggiornamento per la speranza di vita che sarà di altri tre mesi in più e così via con periodicità biennale  in base ai dati Istat.
Una ulteriore beffa per chi aveva riscattato a caro prezzo anni di laurea e di specializzazione per raggiungere i 18 anni di contributi nel 1995 con il fine, in parte vanificato, di avere la pensione calcolata interamente con il sistema retributivo.

E’ un capolavoro d’iniquità – ha affermato Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici – con il quale si allungano i tempi e si diminuisce l’importo delle pensioni, e contemporaneamente si blocca nei fatti ulteriormente l’ingresso dei giovani e dei precari e i risparmi non sono utilizzati per rafforzare i loro diritti ma solo per fare cassa”.
 

Progressioni economiche e Personale Area I – Richiesta d'incontro

 
Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Capo di Gabinetto
Pres. Mario Torsello
 
Al Capo Dipartimento per le Infrastrutture gli Affari Generali ed il
Personale – Dott.. Domenico Crocco
 
S E D E

 

  
OGGETTO: Incontro progressioni economiche e Personale Area I.
 
 
Si fa seguito all’informativa del 29 novembre u.s., con la quale il Dr. Migliorini, per la Direzione Generale degli AA. e del Personale ha comunicato alle OO.SS. la metodologia di lavoro utilizzata dall’Amministrazione nella gestione del bando di concorso delle progressioni economiche.

La scrivente O.S. ritiene che sia opportuno considerare se le procedure poste in essere siano state correttamente valutate al fine di ridurre al minimo la quantità di contenzioso che potrebbe seguire la pubblicazione delle graduatorie e se le aspettative di carriera dei dipendenti siano state tutelate.
 
Riteniamo importante un confronto con le SS.VV. in tempi brevi.
 
Certi di un vostro interessamento porgiamo distinti saluti.
 
                                                                    FP CGIL MIT
                                                          La coordinatrice Nazionale
                                                           Alessandra Allegrucci
 

 
 
COMUNICATO

   

In data 29 novembre l’Amministrazione ci ha convocato per una informativa relativa alle progressioni economiche ed al passaggio del personale dalla I alla II area.
Trascorso circa un anno dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie la Direzione Generale del Personale, nelle persone del Dr. Migliorini, della Dr.ssa Tedaldi e della Dr.ssa Furlai, ci ha comunicato che hanno finalmente provveduto a predisporre le graduatorie definitive, dopo aver verificato in modo puntuale esclusivamente i requisiti dell’anzianità di servizio ed i titoli di studio; per quanto riguarda gli incarichi questi sono stati esaminati a campione. Solo per i vincitori si procederà ad un’attenta analisi della documentazione da loro prodotta.
Dopo aver richiesto a tutti i dipendenti tutta la documentazione dichiarata in domanda, l‘Amministrazione non si è dimostrata capace di valutare gli incarichi in quanto eccessivi ed espressione di diverse e specifiche professionalità così che, nonostante la costituzione di una Commissione Tecnica a livello centrale, non sono stati in grado di discriminare le tipologie di incarico coerenti con quanto previsto nel bando di concorso.
La Commissione composta da “esperti” dell’Amministrazione si è riunita una sola volta e non ha mai materialmente esaminato alcun fascicolo: non aveva gli elementi per rigettare o accogliere gli incarichi dichiarati?!
E’ trascorso più di un anno e sono stati esaminati solo anzianità e titoli: quanta efficienza!
Se l’Amministrazione avesse deciso di adottare tale metodologia di lavoro fin da subito avremmo avuto le graduatorie diversi mesi fa.
Comunque, dopo aver proceduto a detti controlli, l’Amministrazione ha annullato 200 domande, di cui 21 per la prima area; la motivazione addotta è che l’applicazione di quanto previsto nel bando non consentiva di ritenerle valide (vizi di forma? Dichiarazioni carenti di parti essenziali?).
E’ opportuno ricordare che la nostra O.S. dopo aver sottoscritto l’accordo per le progressioni economiche, garantendo in tal modo il diritto dei lavoratori alla carriera, aveva contestualmente richiesto all’Amministrazione la costituzione di un tavolo paritetico che, con la collaborazione dei Dipartimenti elencasse puntualmente gli incarichi, definiti nel bando solo nei requisiti essenziali.
A fronte di una disponibilità a collaborare da parte sindacale, la Direzione del Personale ha sempre avocato a sé la gestione di tutta la procedura delle progressioni economiche, non riuscendo peraltro a gestirla compiutamente.
Molta è stata l’attenzione rivolta al rispetto formale dei dettami del bando, come richiesto dalle stesse O.S., anche per i lavoratori appartenenti alla I area.
Questi ultimi si trovano nella particolare condizione di essere di numero pari ai posti disponibili, e già da diversi anni rivendicano sia in sede giudiziale che nei tavoli di contrattazione il riconoscimento delle mansioni superiori che svolgono. Ci domandiamo quale fosse la necessità, per la prima area, di applicare pedissequamente il bando, quando per la definizione della parte maggiormente discrezionale dello stesso (incarichi) non sono state valutate le istanze con il dovuto rigore.
E’ opportuno ricordare che nei precedenti tavoli era già stato chiesto all’Amministrazione di liquidare il dovuto al personale della I area proprio perché, nel caso specifico,  la graduatoria rappresentava una formalità.
L’Amministrazione è sicuramente consapevole dell’elevata percentuale di contenzioso che seguirà la pubblicazione delle graduatorie, ma ormai è trascorso troppo tempo ed è inaccettabile chiedere ai dipendenti di attendere ancora!
La Dr.ssa Furlai ci ha comunicato l’esito del quesito posto al Dipartimento della Funzione Pubblica in merito alla possibilità di disciplinare con un accordo integrativo ( in seguito alla sentenza del TAR che annullava due circolari di detto Dipartimento) il passaggio dalla I alla II area del personale interessato: la materia non è oggetto di accordo.
La manovra di stabilità estiva (riduzione delle piante organiche) ed il parere fornito dal Dipartimento della Funzione Pubblica rendono ormai particolarmente difficile riconoscere giuridicamente le professionalità e la dignità di tanti lavoratori che da anni svolgono di fatto mansioni superiori.
Non siamo disposti a dimenticare le giuste istanze dei lavoratori e ci faremo portatori delle loro richieste, sia direttamente presso il Capo Dipartimento che presso la nuova autorità politica.
Valuteremo le iniziative da intraprendere in ogni sede, forti della correttezza delle nostre argomentazioni.
 
                                                
             FP CGIL MIT
  La coordinatrice Nazionale
        Alessandra Allegrucci
 

 

 

 
 

 
 
Accordi

http://www.cgilagea.it/Agea/CCNE%202011.pdf
 
Siglata l’ipotesi di accordo contratto integrativo 2011
 

 
 

MIN. DIFESA – Articolo Corriere della sera 3.12.2011

Care/i compagne/i,
 
Si allega l’articolo apparso sul Corriere della Sera, in data 3.12.2011, pubblicato sulla rassegna stampa del Ministero, solo come prima pagina.
Si ritiene utile completare l’informazione, allegando l’intero articolo.
 
Vi pregherei di dare la massima diffusione ai lavoratori e ai delegati FPCGIL Difesa sui posti di lavoro.
Ringraziandovi per la collaborazione.


 

Soggiorni Invernali

 
Si allega quanto pubblicato sul sito di Persociv in relazione alle domande di ammissione ai soggiorni invernali, la graduatoria è pubblica, chiunque può in considerazione della esclusione ed in relazione a quanto previsto dalla circolare sulle domande di ammissione, chiedere ai sensi della legge sulla trasparenza, se ritiene di essere stato escluso ingiustamente, una verifica della documentazione fornita. 
        
Vi pregherei di dare la massima diffusione ai lavoratori e ai delegati FPCGIL Difesa sui posti di lavoro.
Ringraziandovi per la collaborazione.
 


 
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