Accordi

     
Accordo definitivo destinazione Fondo Unico di Amministrazione FUA 2010  firmato in data 26/9/2011.
 

 
 

 
 
Accordi

 
 
Accordo sull’orario di lavoro firmato in data 7/10/2008

 
 

 
 
Accordi

  
Ipotesi di Accordo sottoscritta il 3 agosto 2010 relativa al Fondo destinato al personale dirigente Area I.
 

 
 

 
 
Accordi

   
Ipotesi di Accordo Fondo 2010 personale qualifica dirigenziale Area I  riformulato a seguito di osservazioni IGOP e fiirmato il 21/11/2011.
 

 
 

 
 
Accordi

   
Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 26 settembre 2011 a seguito di rilievi da parte dell’Ufficio Centrale di Bilancio relativi all’ipotesi di Accordo per la destinazione delle somme derivanti da leggi speciali finalizzate all’armonizzazione dei trattamenti economici c.d. “perequiazione” firmato in data 18/10/2010.
 

 
 

 
 
Accordi

   
Accordo firmato l’8 marzo 2010  per la ripartizione tra il personale delle aree e il personale dirigenziale dei risparmi di gestione relativi all’anno 2008 assegnati dalla legge di assestamento 2009 al bilancio del Ministero dell’Ambiente.
 

 
 

 
 
RIORGANIZZAZIONE INTERNA IN PROSSIMITÀ DELL'ACCORPAMENTO

 COMUNICATO
 
 

Da giorni si susseguono notizie sull’ennesima riorganizzazione interna di questo Istituto.
In data  odierna è stata addirittura inviata una lettera alla Dirigenza generale dell’Istituto per colloqui individuali da tenersi con il Direttore Generale perché ognuno esprima le proprie singole esigenze.
Come di prassi, l’intenzione è di procedere ad una riorganizzazione che coinvolge il territorio, gli Uffici e i lavoratori,  pensata solo ed esclusivamente dai vertici dell’istituto per finalità che nulla hanno a che vedere con il miglioramento della qualità del servizio che l’inpdap eroga, ne’ con la qualità del lavoro a cui l’organizzazione dovrebbe sempre essere strettamente connessa.
Un uomo solo dal cui” endocranio” deve sgorgare – a suo stesso dire- una proposta al Presidente e un Presidente che tenta di avversare la proposta perché siano meglio garantite le esigenze solo di qualcuno, non è uno spettacolo edificante e non ha niente delle strategie e delle prospettive che devono essere messe in atto nell’interesse comune: per l’istituto, per la dirigenza, per le lavoratrici e i lavoratori tutti.
Oggi che lo scenario politico non permette errori e ripensamenti e che la riorganizzazione interna si innesta su una riorganizzazione più ampia che coinvolge tutto il mondo della previdenza italiana, i vertici dell’istituto non possono esimersi dal considerare indispensabile una condivisione di tutti i lavoratori  sul progetto da realizzare.
Atti organizzativi unilaterali che non rispettano una logica di gruppo,  non incontrerebbero in questo momento il favore di nessuno:
-Non dei Ministeri che stanno lavorando alle nuove prospettive di riorganizzazione generale;
-Non dei lavoratori, che oltre ad essere preoccupati per il futuro del loro lavoro hanno a cuore il destino dell’istituto e sono convinti che l’autorevolezza dell’inpdap passa attraverso la coesione e la forza che come gruppo è’ capace di esprimere anche ai tavoli dove si stanno prefigurando i nuovi scenari previdenziali.
La CGIL, nella convinzione che l’interesse generale non possa essere realizzato attraverso una miope gestione di “particolarismi” e alimentando egoismi dirigenziali,  
                                                   
                    RIVENDICA
un confronto generale e concreto sull’organizzazione interna e sulle ricadute in termini di lavoro, servizio e qualità

                     E CHIEDE

l’apertura di un tavolo paritetico con la partecipazione di tutte le OO.SS. , allargato anche al CIV, per l’elaborazione di un progetto INPDAP di cui tutti possano sentirsi parte.
Roma, 02/12/2011

 

            IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL
                               Marinella Perrini

 
 

news

Assunzioni: Nota congiunta OO.SS. al Ministro della Giustizia.

Testo unificato di riforma nazionale delle Polizie Locali.Incontro con relatori Barbolini e Saia.

Nella giornata di ieri si è tenuto presso l’Aula del Senato, sita in Via S. Chiara, 5 – Roma, un incontro con i relatori della Legge di Riforma della Polizia Locale, Senatore Barbolini e Senatore Saia.
 
I due relatori hanno esposto lo stato di avanzamento in Prima Commissione Affari Costituzionali del Testo di Legge per la Riforma della Polizia Locale, specificando l’iter dei numerosi emendamenti presentati dalla maggioranza di governo.
 
In particolare si sono soffermati sugli emendamenti che tendono ad utilizzare la Legge di riforma quale strumento per riconoscere ai sindaci la potestà di emanare ordinanze in via ordinaria sui temi attinenti la vivibilità e la sicurezza a seguito della loro disciplina nell’ambito dei regolamenti dell’Ente.
 
Nel complesso la FP Cgil, pur considerando positivamente il tentativo di mantenere ai sindaci competenze in ordine alla sicurezza nelle città, ha espresso forte preoccupazione per il possibile svuotamento della Riforma dai temi della Polizia Locale.
 
Difatti è ormai certo che, in linea con i provvedimenti finanziari recentemente emanati dal Governo,  non sarà garantita copertura finanziaria e quindi sarà eliminato dal Testo qualsiasi articolo o comma che comporti impegno di spesa.
 
In questo modo scompare la possibilità di ottenere l’equiparazione previdenziale, assistenziale e infortunistica con le Forze della Polizia ad ordinamento statale nonché qualsiasi ipotesi di rivisitazione dell’indennità di vigilanza.
Vengono rese meno pregnanti, inoltre, tutte le voci che impegnano Regioni e Comuni sul versante delle dotazioni e della formazione.
 
Purtroppo le nostre preoccupazioni espresse nella riunione tenutasi oltre un anno fa con l’ANCI si stanno pericolosamente materializzando.
 
La FP Cgil non è interessata all’approvazione di una legge qualsiasi, crediamo che gli appartenenti ai corpi di Polizia Locale, abbiano diritto ad una Legge di riforma vera, capace di garantire un  assetto giuridico coerente con l’impegno quotidianamente fornito sul fronte della legalità.
 
Una legge che garantisca diritti, chiarezza di compiti e funzioni e pari dignità, nel rispetto della peculiarità delle rispettive funzioni,  con le Forze  di Polizia ad ordinamento statale.
 
Aspettiamo gli ulteriori passaggi per fornire un giudizio definitivo che sarà oggetto di discussione nel prossimo Coordinamento Nazionale della Polizia Locale.
 

   Coordinatore Nazionale AA.LL.                Coordinatore Nazionale Polizia Locale
            Luigino Baldini                                      Gennaro Martinelli
 
 
 
Roma, 27 luglio 2011
 

Agenzia delle Entrate – CAM di Bari – Comunicato RSU proclamato lo stato di agitazione del personale.

Alla Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti
R O M A

Alla Direzione Centrale Relazioni Sindacali   
R O M A

Alla Direzione del CAM di Bari                       
S E D E

Alle OO.SS. Nazionali                                     
LORO SEDI

 

 La R.S.U. del Cam di Bari e le OO.SS. territoriali, preliminarmente stigmatizzano l’atteggiamento di totale chiusura dimostrato dall’Amministrazione in ordine alla richiesta delle OO.SS. di considerare le lavorazioni delle pratiche CIVIS come operazioni Front-line.
Atteggiamento che denota una conoscenza puramente teorica della realtà CAM ma che in realtà si traduce nell’assenza di cognizioni circa le attività, le modalità e i tempi di svolgimento delle stesse in detti uffici.
Così come è sintomatico che l’ostinazione con cui si persegue l’obiettivo di lavorare tali pratiche in Back office è chiara indicazione del fatto che a prescindere dalle conseguenze che tale decisione possa comportare,  dette attività dovranno espletarsi nei tempi indicati.
I CAM da tempo lamentano le contrazioni dei tempi di formazione a causa delle implementazioni delle attività di competenza che di fatto hanno ridotto il tempo di Back Office destinato alla formazione.
E’ del tutto evidente che tali decisioni  provocano la riduzione della qualità del servizio offerto con grave danno d’immagine dell’Amministrazione e, soprattutto, della dignità dei lavoratori.
Perché se è vero che astrattamente a rimetterci è il buon nome dell’Agenzia delle Entrate, nei fatti chi ci rimette è il lavoratore, che a tutti gli effetti è l’interfaccia del contribuente, il quale non è più in grado di fornire una puntuale risposta. 
Anni di richieste di riorganizzazione del servizio offerto dai CAM, puntualmente disattese, nonché le assegnazioni di ulteriori attività rispetto alla mission iniziale, hanno prodotto una situazione di saturazione dei tempi di lavorazione, siano esse di Front-line che di Back Office, che di fatto portano ad affermare che la situazione non consente ulteriori implementazioni di attività lavorative, a meno di contrazioni di altre attività che non sia la formazione.
A ciò si aggiunga che in un momento in cui i lavoratori pubblici sono oggetto di misure vessatorie unidirezionali quali blocco del turn-over, blocco dei salari, decurtazione del salario accessorio è del tutto fuori luogo pretendere ulteriori incrementi produttivi rispetto agli obiettivi già sfidanti imposti per l’anno in corso. Obiettivi che, è utile ricordarlo, portano benefici solo alle tasche dei dirigenti, i quali non sono minimamente sfiorati da tali incrementi lavorativi.
Per tale ragione la RSU del CAM di Bari e le OO.SS. territoriali chiedono l’attivazione urgente di un tavolo di confronto nazionale che, prima che siano attribuiti gli obiettivi produttivi per il 2012, affronti, come da tempo le OO.SS. richiedono, la questione dell’organizzazione dei CAM, del ruolo che attualmente svolgono e delle prerogative che l’Agenzia intende loro attribuire non disgiunti, com’è naturale, da un’approfondita riflessione sul costante aumento dei carichi di lavoro a cui i consulenti telefonici sono continuamente soggetti con conseguente progressivo stravolgimento delle funzioni precipue per le quali  detti Centri erano stati avviati, e proclamano lo stato di agitazione del personale che come forma di lotta si estrinsecherà nelle seguenti misure:
– effettuazione contemporanea delle pause di cui alla L.626/94, con cumulo nella fase centrale della giornata, dalle ore 11,00 alle ore 11,30 durante il turno mattutino e dalle ore 15,00 alle ore 15,30 per il turno pomeridiano, con spegnimento dei terminale;
– trattamento di un solo preavviso telematico per volta nel servizio offerto agli intermediari;
 – astensione dalla partecipazione ad attività formative, sia come discenti che come docenti;
– astensione dall’espletamento di tutte le attività aventi carattere di volontarietà;
– astensione dalla lavorazione delle pratiche CIVIS in modalità Back office con effettuazione delle stesse durante il tempo di Front-line.
 

 

Bari, 27.11.2011  

R.S.U.       Firmato
FP CGIL   Firmato
CISL
UIL          Firmato
FLP          Firmato
USB          Firmato
SALFI

Bolzano: Nota unitaria CGILFP, ASGB, UIL, FLP e RSU – Riunione su orario di lavoro
 

Accordi 23 giugno 2011

 
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