Il Direttore Centrale per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico ha inviato la seguente informativa:
“Nella previsione che per l’anno 2012 non sarà rinnovata l’ordinanza del Commissario Delegato per la Ricostruzione che prevede il finanziamento delle attività straordinarie del Corpo sul cratere del sisma, il Direttore Regionale per l’Abruzzo propone che il personale assegnato temporaneamente a L’Aquila permanga in quel Comando per il compimento di operazioni residuali comunque connesse con l’evento tellurico.
A parere dello scrivente, la richiesta può essere presa in considerazione, salvo meglio quantificare l’esigenza, atteso che non si prevede un ulteriore apporto di forze extraregionali dopo il 31 dicembre p.v.
La questione, ove richiesto, potrà essere definita in una prossima convocazione delle OO.SS.“
Ufficio I: Gabinetto del Capo Dipartimento
Garanzia dei Diritti Sindacali
Settimo sciopero generale in Grecia nel 2011 contro le misure di austerità adottate dal governo di unità nazionale del premier Lucas Papademos. I lavoratori pubblici e pribati scendono in piazza per protestare contro i tagli salariali e la nuova tassa patrimoniale che viene riscossa tramite le bollette della luce.
Per i dipendenti pubblici poi, da oggi, entrano in vigore le disposizioni per l’inclusione nella lista del “pre-pensionamento di stato” e della “riserva di lavoro”, che porterà ad un licenziamento indiretto di decine di migliaia di dipendenti pubblici.
Allo sciopero generale aderiscono i dipendenti del settore pubblico e quelli delle imprese a partecipazione statale, i dipendenti del settore della sanità, della pubblica istruzione e i lavoratori dei mezzi d’informazione, con un astensione dal lavoro di quattro ore. Rimarranno chiusi i tribunali, le banche e le sedi delle Autonomie locali. Le navi resteranno attraccate nei porti per effetto dello sciopero di 24 ore proclamato dalla Federazione Nazionale Lavoratori Marittimi.
Due le manifestazioni organizzate ad Atene, con marcia di protesta fino a piazza Sintagma, di fronte al Parlamento.
I sindacati sono critici verso l’unità nazionale. ” E’ una politica senza speranza, al fine di guadagnare tempo e disinnescare la rabbia popolare…, Le forze politiche, in un disperato tentativo di sopravvivere, hanno creato un regime unico, commissionato dalla troika, che continua la sua opera distruttiva della società”.
In una lettera inviataci da ADEDY si dice ” i recenti sviluppi in Grecia e in Italia, Spagna e Portogallo confermano il nostro convincimento che il problema del debito è stato usato dai poteri economici come pretesto per l’abolizione delle conquiste e dei diritti dei lavoratori e dei cittadini. La Grecia e i suoi lavoratori sono stati usati come parte di un”esperimento” che ora si sta estendendo agli altri paesi europei.”
Straordinaria riuscita dello sciopero nazionale e dei presidi di Roma e Milano del comparto dell’Igiene Ambientale privata.
Adesione media oltre l’80%. Grazie a tutti i lavoratori e le lavoratrici dell’Igiene Ambientale.
La straordinaria riuscita dello sciopero nazionale dell’Igiene Ambientale privata tenutosi ieri e la grande partecipazione ai presidi nazionali di Roma e Milano, nonostante le autorizzazioni limitate per i raggruppamenti, sono la durissima risposta a tutte le imprese private del comparto.
L’adesione è stata significativa nelle piccole imprese ma, soprattutto, nelle grandi aziende regionali e nazionali, dove sono state superate di molto le percentuali di adesioni che storicamente si raggiungono (in molti cantieri la partecipazione è stata totale).
Le Segreterie Nazionali, oltre ad esprimere grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero, hanno sempre più consapevolezza che le difficoltà del settore e il disagio dei lavoratori si debbano affrontare e superare attraverso la rapida conclusione del rinnovo contrattuale e con un confronto serrato tra Amministrazioni locali, associazioni datoriali e lavoratori.
Durante il presidio di Roma, le imprese private, nell’incontro con la delegazione dei lavoratori e delle lavoratrici, hanno si aderito alla necessità di un incontro urgente per scongiurare la logica “del muro contro muro” ma, nonostante tutto, continuano a sostenere con fermezza che il settore e i lavoratori debbano scontare per intero la crisi del Paese, i ritardi di pagamento dei Comuni e l’incapacità strutturale del sistema.
All’incontro concordato (giovedì 1 dicembre) ribadiremo con fermezza che, in un Paese normale, occorrono regole certe e, se si vogliono affrontare i processi di liberalizzazione in atto, la prima regola certa è il contratto unico di settore.
Se nel confronto di domani non dovessero emergere delle novità positive le Segreterie Nazionali programmerano immediatamente un’ulteriore iniziativa di sciopero.
Un grazie ancora a tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno scelto di lottare e non di aspettare, un grazie anche a tutti i responsabili del sindacato territoriale per il lavoro quotidiano, determinante per la riuscita dello sciopero e dei presidi.
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL Sgrò/Cenciotti
FIT CISL Paniccia/Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi/Modi
FIADEL Verzicco/D’Albero
Roma, 30 novembre 2011
Comunicato stampa Coordinamenti VVF e Federazione Nazionale della Sicurezza Roma
La situazione è ormai al limite, gli interventi in materia finanziaria conseguenti all’azione politica del precedente governo e della regione Lazio stanno producendo i danni, più volte denunciati, alla funzionalità del servizio.
La quantità esigua di risorse ricade inevitabilmente oltre che sulle tasche di lavoratori sulla qualità e affidabilità degli automezzi, sulla formazione del personale, fattori che aumentano in maniera esponenziale l’esposizione al rischio degli operatori con una conseguente risposta inadeguata alla tutela dei cittadini, compito fondamentale dei Vigili del Fuoco al quale non intendiamo in alcun modo rinunciare.
Non sappiamo fino a quando la professionalità acquisita e la disponibilità dei lavoratori riuscirà a colmare questo gap di risorse umane e strumentali fatte venir meno dai ripetuti tagli a tutti i servizi pubblici.
Il personale è demotivato e al limite della sopportazione dei carichi di lavoro a causa della carenza di personale (almeno 500 unità nella regione), del blocco del contratto per chissà quanti anni, del mancato pagamento delle competenze economiche straordinarie relative alle emergenze dell’Aquila e alla Campagna Incendi Boschiva in convenzione con la Regione Lazio Anno 2010 e 2011. In oltre non viene superato il precariato, l’età media di oltre il 70% dei Vigili del Fuoco è superiore ai 45 anni, in costante aumento negli ultimi anni, le retribuzioni in calo (1300 la media ), il potere d’acquisto in picchiata a causa dell’aumento delle addizionali regionali e comunali e la cattiva gestione dal Capo del Corpo al Dirigente locale.
Il sostegno dei cittadini , ai quali ci sentiamo legati fortemente è indispensabile per respingere l’attacco ai servizi pubblici che colpisce come al solito sulle fasce più deboli.
Per queste ragioni FP CGIL – FNS CISL – Uil PA di Roma hanno dichiarato uno sciopero per il prossimo 12 dicembre è indetto un assemblea pubblica per il prossimo 30 Novembre (Largo Goldoni – via del corso) dove sarà distribuito ai cittadini e alle istituzioni un volantino con tutti i dati sulla crisi del corpo e le nostre proposte per evitare lo “spegnimento” dei vigili del fuoco nella nostra Regione.
Roma, lì 30 novembre 2011
Il DAP ha reso note le assegnazioni degli Agenti uscenti dal 163° Corso.
L’elenco nominativo è disponibile contattando via mail ( dap@fpcgil.it ) la stanza sindacale.
Chiuso in tardo pomeriggio il Contratto integrativo 2011. Hanno firmato l’intesa CISL e UIL.
Abbiamo respinto un accordo che ha come pilastro centrale il nuovo sistema di calcolo della produzione di cui si sa ancora troppo poco e che viene solo evocato nel testo del contratto (sarebbe il famoso coefficiente unico 124 di cui si è trattato nelle video conferenze dell’amministrazione ma non al tavolo nazionale sindacale).
Ancora una volta la produttività viene sottratta al confronto e resta patrimonio unilaterale dell’amministrazione, mentre al sindacato vengono concesse verifiche trimestrali con osservatori a cui di fatto è impedito di svolgere una vera funzione.
E’ un contratto che amplia il numero di posizioni organizzative, ovviamente a carico del salario accessorio collettivo.
Per il resto, solo alcuni intenti nella dichiarazione congiunta finale, come quello riguardante nuovi criteri per l’attribuzione delle posizioni organizzative, inserito per il terzo anno di seguito senza che nel frattempo si sia fatto nulla. Ancora una volta, quindi, specchietti per le allodole. Per il personale delle Aree A e B, per gli ispettori di vigilanza e per quanti attendono giustizia dal contratto integrativo di ente.
Ma il senso di giustizia non è una prerogativa di questa amministrazione.
Roma, 29 novembre 2011
F.P. CGIL INPS
|
FILP FIALP-CISAL
|
USB PI INPS
|
O. Ciarrocchi
|
A. Giambelli
|
L. Romagnoli
|
Dichiarazione stampa Unitaria
“Subito un tavolo per una positiva riforma dell’Ente”
Una delegazione sindacale ricevuta dai rappresentanti del Ministero della Salute
Centinaia di lavoratori della Croce Rossa Italiana hanno partecipato stamattina ai presidi regionali organizzati da FP–CGIL CISL–FP UIL–PA SINADI FIALP-CISAL USB UGL-INTESA.
A Roma l’iniziativa si è svolta davanti alla sede del Ministero della Salute, dove una delegazione sindacale ha chiesto e ottenuto di essere ricevuta dal Capo di gabinetto del neo Ministro Renato Balduzzi e dal Direttore generale per le professioni sanitarie.
I rappresentanti sindacali hanno ribadito i motivi della vertenza e la preoccupazione per le conseguenze dell’eventuale approvazione dello schema di decreto sulla riorganizzazione dell’Ente, licenziato dal precedente Consiglio dei Ministri, che comporterebbe una riduzione dei servizi resi alla cittadinanza, la privatizzazione dei Comitati locali e provinciali e metterebbe a rischio 3000 posti di lavoro. Un provvedimento sul quale oltretutto è mancato ogni confronto di merito con le parti sociali.
I sindacati hanno quindi sollecitato gli interlocutori istituzionali ad attivare con urgenza un tavolo di confronto prevedendo la formulazione di uno schema di decreto che tenga in considerazione le reali necessità dell’Associazione, dell’Ente Pubblico e dei servizi erogati alla cittadinanza su tutto il territorio nazionale.
Da parte loro, i rappresentanti ministeriali hanno assunto l’impegno a riferire immediatamente le richieste sindacali al Ministro Balduzzi , per poi comunicare in tempi rapidi la sua risposta.
In attesa di conoscerne e valutarne i contenuti, i sindacati giudicano positivamente la rinnovata attenzione dimostrata quest’oggi ma ora attendono risposte concrete e immediate da parte del Ministero.
Roma, 29 novembre 2011
FP CGIL
CHIARAMONTE |
CISL FP
BONOMO |
UIL PA
PONTI |
SINADI
PALMILI |
FIALP CISAL
VELARDI |
USB
PERA |
UGL INTESA
MARRO |
”Sono il lavoro ed il fisco i temi centrali della piattaforma Cgil, che riproponiamo al Governo, con la certezza che senza interventi sulla crescita e senza una vera svolta sull’equita’, il Paese non esce dalla condizione difficile che si e’ determinata.Se fossero vere le notizie anticipate dalla stampa riguardo alle misure sulle pensioni, ci troveremmo di fronte a provvedimenti inaccettabili”. Lo afferma Vera Lamonica, segretaria confederale della Cgil con delega al Welfare e alla previdenza. ”Il ventilato blocco dell’adeguamento all’inflazione delle pensioni in essere e’ esattamente il contrario dell’equita’ -spiega la dirigente Cgil- perche’ colpisce le fasce piu’ deboli, gia’ impoverite dalla caduta del potere d’acquisto di salari e pensioni, e non in grado di reggere ulteriori colpi a condizioni di vita che si sono fatte sempre piu’ difficili, con effetti anche sulle condizioni generali del Paese segnate dalla caduta dei consumi e delle dinamiche recessive in atto”. ”Se sono vere appunto le anticipazioni -contiua Lamonica- l’approccio ai temi piu’ generali della previdenza sarebbe ancora una volta basato sulla volonta’ di fare esclusivamente cassa con le pensioni, e sarebbe anche la dimostrazione che il tema giovani viene usato solo strumentalmente, e non per dare risposte effettive”
Roma, 30 novembre 2011
Protezione Civile nel Ministero dell’Interno?
Una diatriba infinita.
30.11.2012 – Alcune notizie diffuse dalla stampa nei giorni scorsi hanno portato alla ribalta uno dei temi che ciclicamente riaffiorano nel dibattito politico.
I paradossi e le antinomie del servizio nazionale di protezione civile prestano il fianco, di tanto in tanto, a riesumati tentativi di metterne in discussione la collocazione istituzionale, come se ciò fosse la panacea di tutti i mali del sistema.
Al di là dei giochi di equilibrismo sulle poltrone, anticipati peraltro da una circolare emanata dal Ministero degli Interni che ipotizza un ritorno al secolo scorso della gestione delle emergenze, il vero problema da affrontare è la tutela della popolazione e del territorio attraverso interventi mirati alla prevenzione dei disastri che, sempre più spesso, colpiscono il nostro Paese.
Per quanto ci riguarda, dunque, il sistema di protezione civile deve integrare al proprio interno tutti i diversi soggetti che concorrono all’attività di protezione della popolazione ed alla salvaguardia dell’ambiente, attraverso lo sviluppo di politiche relative alla previsione, prevenzione, pianificazione e gestione delle emergenze, con lo scopo di ottenere la più ampia riduzione dei rischi evitando, prima di tutto, perdite di vite umane e danni alla collettività.
In uno Stato civile e moderno, il soccorso e le attività di protezione civile debbono essere considerate un servizio sociale fondamentale per i cittadini.
In ragione di ciò, riteniamo indispensabile un immediato rilancio del ruolo svolto dal Corpo Nazionale nel sistema integrato di protezione civile contemperando, nello stesso tempo, l’interesse pubblico e l’esigenza di migliorare le condizioni economiche e professionali dei Vigili del Fuoco.
A tal proposito, con la legge 225/92, il legislatore immaginò di fondare la struttura pubblica nazionale di protezione civile sulle competenze tecniche e operative del CNVVF.
Tuttavia, successivamente, le deleterie scelte politiche hanno riservato un destino diverso per il Corpo, conducendo alla pubblicizzazione del contratto di lavoro di un’organizzazione paralizzata nel Ministero dell’Interno.
Oggi, purtroppo, siamo costretti a registrare il consuntivo negativo di un ordinamento che, oltre a limitare le tutele ed i diritti dei VVF, non ha portato alcun vantaggio né per il Corpo Nazionale, né per i pompieri, né per il servizio di soccorso.
Non solo, a tutto ciò si sommano gli effetti devastanti prodotti dalle ultime manovre finanziarie che rischiano di assestare il colpo definitivo alla nostra struttura organizzativa spingendola sull’orlo del collasso.
In definitiva, con sempre maggiore forza, emerge da più parti la necessità di riformare il sistema di Protezione Civile, ebbene, al riguardo, la nostra idea è quella di sviluppare un piano di lavoro che guardi al futuro del Paese, non di certo un progetto che si adegui alla politica dei tagli indiscriminati attualmente perseguita.
Un modello organizzativo che, per poter resistere all’alternanza delle diverse fasi storiche, dovrebbe essere legittimato da una seria ed imprescindibile discussione politica.
E’ gravissimo, dunque, a nostro modo di vedere, il mancato coinvolgimento di tutti i soggetti che sono parte integrante del sistema – forze politiche, istituzioni, amministrazioni – ma in particolar modo, è intollerabile l’esclusione delle parti sociali da un confronto che provocherà, certamente, pesanti ricadute sulle lavoratrici ed i lavoratori di tutto il settore.
FP CGIL VVF NAZIONALE
Mario Mozzetta
30.11.2007 – Nei giorni scorsi alla presenza del Coordinatore Regionale Chittaro Renato è stato rinnovato il Coordinamento Provinciale FP CGIL VVF del Comando Provinciale di Pordenone.
Il nuovo coordinamento, pertanto, risulta così composto:
Angelini Luca Coordinatore Provinciale
Furlan Ivo vice Coordinatore Provinciale
Michelazzo Roberto consigliere
Pantarotto Alessandro consigliere
Sandrin Daniele consigliere
Trevisan Daniele consigliere
Venerus Claudio consigliere
A nome del Coordinamento Nazionale un sincero augurio di buon lavoro, proficuo e pieno di soddisfazioni.
Mario Mozzetta