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Indennità di esclusività: i sindacati scrivono a Errani per una erogazione omogenea

ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI, AUPI, CISL MEDICI , FASSID, FESMED,
FPCGIL MEDICI, FP CGIL SPTA, FVM, SINAFO, UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI

 

I sindacati della dirigenza medico veterinaria e sanitaria ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – AUPI – CISL MEDICI – FASSID – FESMED – FP CGIL MEDICI – FP CGIL SPTA – FVM – SINAFO – UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI hanno inviato oggi al Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani una lettera nella quale chiedono un suo intervento per garantire in modo omogeneo in tutte le Regioni l’erogazione economica della fascia superiore della indennità di esclusività per tutti i dirigenti medici, veterinari e sanitari che la maturano in seguito al raggiungimento della richiesta esperienza professionale e successivamente al positivo superamento delle verifica.
Lo stesso Documento delle Regioni del 10 febbraio 2011, integrato il 13 ottobre 2011, ricordano i sindacati, prevede l’erogazione anche economica dell’indennità’ di esclusività conseguita per effetto di incarichi/funzioni diverse al maturare delle fasce di anzianità superiori, anche alla luce della legge 122 del 30 luglio 2010.
Si tratta infatti, affermano i sindacati, di una attribuzione prevista in primo luogo dal Dlgs 502/1992, conseguita in seguito a valutazioni professionali positive e non per mero automatismo.
I sindacati, infine, si riservano in caso di perdurante inadempienza dei direttori generali e/o delle singole Regioni, di mettere in atto tutti gli strumenti utili per garantire ai dirigenti medici, veterinari e sanitari il diritto alla fascia superiore di indennità di esclusività al maturare dei requisiti previsti dalle vigenti normative.
 

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Tagliare i costi non i servizi. Il neo Ministro della Salute Balduzzi oggi su La Stampa

 
 

Mobilità, Rapporti unitari, ICE: Dichiarazioni stampa di Rossana Dettori, Segretaria generale FP CGIL ad Adnkronos-Labitalia

CRISI: DETTORI (FP CGIL), NO A MOBILITA’ E SUPERAMENTO DOTAZIONE ORGANICA IN PI = 
SERVONO INVESTIMENTI PER GARANTIRE SERVIZI A CITTADINI
       Roma, 4 nov. (Adnkronos/Labitalia) – No alla mobilita’ e all’eliminazione della dotazione organica nel pubblico impiego. E’ il monito che lancia al governo Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil. “L’annuncio sulla mobilita’ nel pubblico impiego -spiega Dettori in un’intervista a LABITALIA- era stata gia’ inserita dal governo nella manovra d’agosto e adesso anche nella lettera all’Ue. Gia’ mesi fa noi la criticammo perche’ dice che un lavoratore del pubblico impiego puo’ essere messo in mobilita’ da un territorio a un altro e se non accetta va per due anni in cassa integrazione, sino ad arrivare al licenziamento”.   Un provvedimento che sarebbe inaccettabile per il sindacato. “La cosa che mi sconvolge -sottolinea Dettori- e’ che questa norma viene venduta all’Europa come una norma che permette la stabilita’ economica del nostro Paese. Io non capisco cosa c’e’ di stabilita’ in una norma del genere, qual e’ il risparmio economico, se non l’ennesima vessazione del governo contro i lavoratori pubblici”.       
 
E, secondo il sindacato, la parte che piu’ preoccupa nel programma del governo e’ che “c’e’ l’idea del superamento delle dotazioni organiche nel pubblico impiego”. “La differenza rispetto alla manovra di luglio -aggiunge Dettori- e’ che qui si parla di eliminare la dotazione organica nel lavoro pubblico. E’ una norma che nessuno di noi capisce come sara’ scritta. Perche’ il superamento delle dotazioni organiche -sottolinea la dirigente sindacale- significa non flessibilita’ del lavoro ma flessibilita’ nei servizi, e che cioe’ non si e’ piu’ in grado di dire ai cittadini che i servizi verranno garantiti”.

P.I.: DETTORI (FP CGIL), CON CISL E UIL D’ACCORDO SU ATTACCO A SETTORE MA RICETTE DIVERSE = FIDUCIOSA SU DIFESA UNITARIA LAVORO PUBBLICO       Roma, 4 nov. (Adnkronos/Labitalia) – “Con Cisl e Uil di certo c’e’ una condivisione: tutti insieme diciamo che c’e’ un attacco al lavoro pubblico. Diverse sono le ricette per affrontare e risolvere il tema”. Cosi’ Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil, affronta con LABITALIA il tema dei rapporti tra i sindacati del pubblico impiego.  “Noi come Cgil -spiega Dettori- pensiamo che il contratto nazionale sia uno strumento non sottraibile ai lavoratori e non sostituibile dalla contrattazione integrativa; altri miei colleghi di altre sigle sindacali pensano che intanto, visto che e’ inutile parlare di contratto nazionale, si puo’ ragionare di risorse nella contrattazione integrativa in sostituzione del contratto nazionale”.      

E le distanze di vedute tra i sindacati non finiscono qui: “Io penso che vada abrogato l’articolo 8 che tanto ci fa litigare e ha diviso le organizzazioni sindacali anche confederali -sottolinea Dettori- mentre alcuni miei colleghi pensano che l’articolo debba essere applicato anche ai dipendenti pubblici. Quindi c’e’ sentire comune sul lavoro pubblico, ci sono differenze su come deve essere affrontata la questione dei servizi pubblici in questo paese e dei diritti dei lavoratori in questo Paese”. 
 
 
ICE: DETTORI (FP CGIL), NO A CHIUSURA, SI’ A RIFORMA PER RILANCIARE ATTIVITA’ =   Roma, 4 nov. (Adnkronos/Labitalia) – No alla chiusura dell’Ice, si’ alla riforma dell’Istituto, basta che sia fatta, per “rilanciarne” l’attivita’ che “e’ fondamentale per le imprese italiane all’estero”.

E’ chiara la posizione di Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil, nella difesa dell’Istituto per il commercio estero, che dovrebbe essere coinvolto dalle misure del governo.  “Non capiamo quale sia l’obiettivo dietro la chiusura dell’Ice: noi pensiamo -spiega Dettori a LABITALIA- che non possa essere chiuso il lavoro che fa l’Ice, che e’ altamente professionalizzato, internazionalizzato, e che vende e promuove all’estero, sopratutto nei Paesi in cui non siamo ancora fortemente affermati, i prodotti italiani, e sopratutto quelli delle piccole e medie imprese”.       Dettori ricorda che “abbiamo fatto tra l’altro un’iniziativa pubblica a cui abbiamo invitato anche le controparti e dove c’erano
anche rappresentanti di piccole e medie imprese, e in cui abbiamo detto: non ci interessa il nome, non ci appassionamo a questo. Puo’ essere anche un’agenzia, puo’ essere riorganizzato, con maggiore integrazione con le Camere di commercio, con la formazione per i dipendenti. Basti che si tratti -rimarca la dirigente sindacale- di riformare per rilanciare”. 
 
Dettori sottolinea quindi che a difendere l’operato e la presenza dell’Ice non e’ solo il sindacato ma anche le imprese. “Penso al nostro tessile, al parmigiano reggiano e a tutta una serie di attivita’ -spiega- che riguardano sopratutto i piccoli imprenditori che l’Ice riusciva a far conoscere in tutto il mondo. La risposta migliore la danno proprio le nostre imprese quando scrivono al governo che e’ ‘una follia la soppressione dell’Ice’, un ente utile alla loro espansione commerciale e ad aprirsi verso nuovi mercati”.        
 
 
 
 Roma,  4 novembre 2011
 

Croce Rossa Italiana: iniziano privatizzazioni e licenziamenti nella Pa italiana – Comunicato Stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

“La privatizzazione della Croce Rossa Italiana è il colpo di coda di questo Governo. È il primo, chiaro episodio di privatizzazione della pubblica amministrazione italiana all’indomani delle promesse all’Ue e delle pressioni della Bce. Con la trasformazione dei comitati provinciali della Cri, che diventeranno società di diritto privato, si apre una stagione di licenziamenti e dismissioni. Un patrimonio economico e un grande ente che garantisce assistenza e servizi ai cittadini,  il  coordinamento e la forza di 150mila volontari, verranno così assoggettati a logiche economiche inconciliabili con le ragioni sociali della Cri”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta l’approvazione dello schema di decreto legislativo per il riordino della Croce Rossa Italiana da parte del Governo.

“Un Presidente del Consiglio dimissionario e un Governo privo di ogni credibilità  pagano l’ultimo tributo alle tante cricche che hanno provato a mettere le mani su pezzi di apparati dello Stato. Un fatto gravissimo – continua Dettori – al quale crediamo che il Presidente della Repubblica e il futuro Governo, qualunque esso sia, debbano porre rimedio”.

“Continueremo a perseguire una soluzione che preservi il ruolo e le funzioni della Cri e il prezioso lavoro degli operatori, a sostenere la loro mobilitazione. Con i precari della Croce rossa a rischio licenziamento e con prospettive che non garantiscono il futuro occupazionale dei lavoratori, in una fase così acuta della crisi – conclude la Segretaria Generale – quello della Croce Rossa rischia di diventare il primo episodio di un’infinita serie di svendite del miglior patrimonio dello Stato e di licenziamenti di lavoratori pubblici”.

Roma, 12 Novembre 2011

 

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Il Prof. Renato Balduzzi è il nuovo Ministro della Salute

Il Ministero della Salute, così come richiesto dalla FPCGIL Medici unitariamente alle altre oo.ss mediche  e della dirigenza del Ssn, è rimasto nonostante la riduzione dei dicasteri. Una buona notizia per la difesa del servizio sanitario nazionale.
Cattiva invece è la notizia dalla soppressione del Ministero della Funzione quando occorre superare la controriforma della pubblica amministrazione, il blocco dei contratti e delle retribuzioni e ridare dignità al lavoro pubblico.
Al Prof Renato Balduzzi, neo Ministro della Salute con elevata competenza professionale in materia sanitaria, i nostri auguri di buon lavoro.


 
 

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUL CCIE 2011

 

COMUNICATO 

Dopo tutte le informazioni e disinformazioni che si sono succedute in questi giorni sul CCIE 2011, è necessario fare il punto della situazione sugli effetti che questo contratto potrebbe produrre e sulle motivazioni che portano la CGIL a chiedere il ritiro della firma a chi lo ha siglato.
Innanzitutto è indispensabile chiarire che per la CGIL, al contrario di quanto sostiene l’Amministrazione, le migliori condizioni per i lavoratori non possono realizzarsi se manca il consenso dei lavoratori stessi. E’ fuori di senno un’Amministrazione che sostiene di “fare il bene dei lavoratori” senza aprirsi al confronto democratico su nessuno dei temi che li riguardano e anzi, peggio, stringendo accordi in cui il “massimo consenso possibile” si realizza con una sparuta minoranza di compiacenti.
In questo modo si calpesta la dignità dei lavoratori in perfetto stile ventennio, altro che farne gli interessi!
Su un argomento come la valutazione, ficcato di prepotenza in questo CCIE, la partecipazione non è solo un diritto per i lavoratori (e per chi, come la CGIL, fa della garanzia e della tutela dei diritti un caposaldo della sua azione), ma un dovere per un’Amministrazione degna di questo nome, che dovrebbe gestire uomini, strumenti e risorse finanziarie nell’interesse comune e non come un feudo personale solamente per mantenere e conservare privilegi e posizioni di potere.
Nessuna fiducia può essere accordata dalla CGIL all’applicazione equilibrata, oggettiva e rigorosa di un sistema che neppure tra i dirigenti trova pieno consenso e che si ripercuote senza giustificazioni sulla vita e sulla carriera dei lavoratori.
Anche sugli obiettivi programmati e imposti nel contratto bisogna finirla con un’azione autoreferenziale dell’Amministrazione, che sta portando al fallimento dell’Istituto.
Se ci sono grandi manovre politiche su accorpamenti e/o fusioni dell’INPDAP, questo è dovuto esclusivamente all’incapacità di questa Amministrazione di rappresentare un interlocutore autorevole della politica sulle questioni previdenziali del Pubblico Impiego.
Pompose slide, piani industriali e performance, rabberciate e continue riorganizzazioni, che nelle sedi si susseguono a favore della clientela di turno, non rendono più credibili strategie ed obiettivi frutto solo di anacronistiche posizioni di forza e di sedicente difesa dell’autonomia dirigenziale, non legate alle reali esigenze dell’utenza ed alle effettive capacità produttive.
Con la firma di questo contratto il sistema previdenziale pubblico, l’Istituto ed i lavoratori perdono l’opportunità di un effettivo cambiamento e di una prospettiva per un futuro migliore.
E’ per questo che la CGIL, insieme ai lavoratori e con le RSU, chiede alla CISL l’immediato ritiro della firma sulla bozza di questo contratto.
 
Roma, 16 novembre 2011      
 
                             Il Coordinatore Nazione FP Cgil INPDAP
                                              Marinella Perrini
 

 
 
 

Portogallo: sciopero generale il 24 novembre contro le misure di austerità

portogallo

Riuscita la manifestazione unitaria del 12 novembre

Sono stati almeno 180mila i manifestanti che sabato 12 novembre hanno invaso le strade di Lisbona per una manifestazione contro le misure di austerità indette dal governo di centro destra.

La manifestazione, indetta unitariamente da UGT e CGTP, prepara lo sciopero generale indetto per giovedì 24 novembre e che riguarderà tutti i settori, pubblici e privati, dell’economia portoghese.

 
 

Crotone: contestazione operato Comando.

 

15.11.2011 – Allegata, di seguito, la nota del segretario Prov.le CGIL Vigili del Fuoco inviata al Direttore Regionale sulla gestione del Comando di Crotone.

 

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La preoccupazione dei sindacati "Impossibili altri tagli alla sanità". La FPCGIL Medici oggi sul Messaggero

 

Ancona: Organizzazione Comando prospettive future.

 

15.11.2011 – Allegata, di seguito, la nota unitaria delle OO.SS. provinciali di Ancona riguardo le numerose problematiche che determinano enormi problemi organizzativi nel Comando.

 

 
 

Lettera al Vice Capo di Gabinetto Dr.ssa Fava

 

  
Roma, 11.11.2011
 
                                                                           GABINETTO DEL MINISTRO
                                                                           VICE CAPO DI GABINETTO
                                                                           D.SSA ANTONIETTA FAVA
 
SEGREDIFESA
I REP. 3^ Uff.
 

 
Questa O.S. a seguito della disposizione del “temporaneo” trasferimento  dell’UTNAV di Milano a Linate, chiede un URGENTE incontro al fine di verificare l’attendibilità del “progetto di fattibilità” per la risistemazione della caserma “Annibaldi”, in vista del “definitivo” trasferimento.
Si richiede inoltre, l’attivazione del tavolo politico per l’attuazione del piano di reimpiego del personale civile, ai sensi del CCNI DIFESA.
La sede di Linate, come noto, ha seri problemi di dislocazione, non essendo raggiungibile da mezzi pubblici adeguati, a fronte della sede definitiva che al contrario ha il servizio di metropolitana  utilizzabile dal personale civile e che consentirebbe una giusta ricollocazione dello stesso.
In attesa di URGENTE riscontro , si porgono
Distinti Saluti

FPCGIL SEGRETARIO F.C.               FPCGIL DIFESA
   Antonio CRISPI                             Noemi MANCA
 

 
 
 

 
 

COMUNICATO INCONTRO 15 NOVEMBRE 2011

 

SIGLA DEFINITIVA DELL’ACCORDO FUA 2011 – ALTA FORMAZIONE
 

IN DATA ODIERNA NEL CORSO DELLA RIUNIONE PER LA MODIFICA DELL’ACCORDO SULL’ALTA FORMAZIONE, AVVENUTA SU ESPRESSA RICHIESTA DI QUESTA O.S., E’ STATO SIGLATO L’ACCORDO DEFINITIVO DELL’ACCORDO FUA 2011.
LA FPCGIL DIFESA DOPO AVER RICHIESTO L’INCONTRO SULL’ACCORDO ALTA FORMAZIONE SIGLATO NEL 2005, HA RICHIESTO DI CHIARIRE LE MOTIVAZIONI CHE HANNO INDOTTO LA DIREZIONE GENERALE A MODIFICARE UNILATERLMENTE L’ACCORDO, LA DIREZIONE CORRETTAMENTE HA CHIESTO ALLE SIGLE PRESENTI L’ADESIONE O MENO ALLA MODIFICA.
NELLA SITUAZIONE ATTUALE CHE IL NOSTRO MINISTERO STA ATTRAVERSANDO, CON UN QUADRO POLITICO IN CONTINUA EVOLUZIONE, E CON L’ULOTERIORE NORMA VARATA DAL GOVERNO BERLUSCONI CHE APRE ALLA MOBILITA’ COATTA, NONN RITENIAMO PRIORITARIA LA DISCUSIONE O MODIFICA DI UN ACCORDO SULL’ALTA FORMAZIONE, ESSENDO PREPONDERANTI ANOSTRO AVVISO ALTRI TEMI.
PUR PRENDENDO ATTO DI QUANTO RAPPRESENTATO DALL’AMMINISTRAZIONE  PER L’ESIGENZA DI ADEGUARE IL FONDO PER L’ALTA FORMAZIONE, RITENIAMO CHE DEFINIRE UN LIMITE MASSIMO IN UNA MATERIA  LA FORMAZIONE  DEL PERSONALE  TUTTO (TUTTI I PROFILI PROFESSIONALI), SIA DA CONSIDERARE  PREPONDERANTE RISPETTO ALLA FORMAZIONE DI UNA SOLA AREA .
NEL CONDIVIDERE L’ELEVAZIONE CULTURALE DEL PERSONALE UN ASPETTO FONDAMENTALE PER L’EFFICIENZA DELL’ATTIVITA’ DEL MINISTERO DELLA DIFESA, NON ABBIAMO RITENUTO OPPORTUNO SIGLARE UNA MODIFICA DELL’ACCORDO 2005.
LA MOTIVAZIONE ADDOTTA DALL’AMMINISTRAZIONE DELL’INSERIMENTO DEL NUOVO SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE, A NOSTRO AVVISO NON E’ SUFFICIENTE, IN QUANTO DOPO LA SIGLA DA PARTE DI TUTTE LE OO.SS. NAZIONALI DELL’ACCORDO SUI NUOVI PROFILI, SAREBBE STATO SUFFICIENTE ADEGUARE LA TABELLA ALLEGATA ALL’ACCORDO CON IL NUOVO SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE, SENZA DOVER NECESSARIAMENTE MODIFICARE L’ACCORDO, PERTANTO ABBIAMO RITENUTO DI NON FIRMARE L’ACCORDO MODIFICATO.
 

PER LA DELEGAZIONE TRATTANTE   
Giorgio LUCCI Francesco QUARTU                                                                         
 
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 
 
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