ICE: 2 novembre 2011 –

 

Convegno: "Il lavoro pubblico per lo sviluppo e l'internazionalizzazione. Il caso dell'Ice"

Si terrà a Roma, il 2 novembre 2011 alle 10,00 nella sala da Feltre, in via Benedetto Musolino 7, l’incontro-dibattito organizzato dalla Fp-Cgil Nazionale dal titolo “Il lavoro pubblico per lo sviluppo e l’internazionalizzazione: il caso dell’Ice”.
 
All’iniziativa, presieduta da Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp-Cgil, e conclusa da Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, interverranno, tra gli altri:
– Vincenzo Scudiere, Segretario Confederale Cgil
– Sen. Filippo Bubbico, Partito Democratico
– On. Andrea Lulli, Partito Democratico
– Alessandra Tibaldi, Italia dei Valori, Dipartimento Lavoro
 
Roma, 31 Ottobre 2011

 
 

Materiali

 

 
 

Regolamento e criteri di attribuzione del buono pasto. Chiarimenti

 
 
 
 

 
 

CONTRATTAZIONE DEL 14 NOVEMBRE – comunicato e Accordi

 

Si è svolta ieri la contrattazione nazionale con all’ordine del giorno numerosi punti importanti. 
 
La riunione è stata preceduta da una comunicazione del D.G. Guarany  che ha illustrato la norma relativa ai Beni Culturali contenuta nella Legge di Stabilità 2012, che non contiene alcuna deroga al taglio dell’organico. Sulla questione, che apre scenari preoccupanti oltremodo, rinviamo al comunicato concomitante.
 
Sull’ordine del giorno:
 
–  Abbiamo sottoscritto definitivamente l’accordo sulle progressioni economiche, avuto l’illustrazione delle modalità del bando e siamo intervenuti con ulteriori approfondimenti di questioni tecniche inerenti i criteri di attribuzione dei punteggi e la ripartizione dei posti tra i profili professionali. Ci riserviamo anche su questo un approfondimento tecnico che possa chiarire meglio i termini dell’accordo e le sue fasi applicative e ovviamente forniremo in modo organizzato i chiarimenti per la compilazione delle domande di partecipazione. Intanto esprimiamo soddisfazione per la conclusione di un iter seriamente messo a rischio dall’incursione ideologica delle normative brunettiane e che rende ora esigibile una opportunità di crescita economica dei lavoratori interessati;
– Abbiamo verificato i progetti nazionali “Martedì in arte” ed autorizzato la relativa retribuzione, a parte l’Archeologica Roma che non ha ancora chiuso la verifica in sede locale;
*           Abbiamo sottoscritto l’accordo per l’estensione dal 30 al 50% dei festivi con una clausola che ne demanda l’efficacia attuativa alla contrattazione di posto di lavoro, che dovrà verificare la situazione che si è determinata nel corso dell’anno in relazione agli eventuali e probabili sforamenti avvenuti e stabilirne l’applicazione sulla base delle specifiche esigenze organizzative. Riteniamo fondamentale che su questa delicata materia vi sia la possibilità di controllo di tutti i livelli di contrattazione per evitare comportamenti unilaterali e non equi nella ripartizione della prestazione. Gli accordi locali in tal senso saranno oggetto di monitoraggio da parte del tavolo nazionale;
– Non abbiamo sottoscritto l’accordo sulla performance, per i motivi noti che ci oppongono al sistema meritocratico discriminatorio proposto dal D. Lgs. 150. Abbiamo notato con piacere che identica posizione è stata espressa da tutto il tavolo negoziale e di conseguenza l’accordo è stato rigettato;
– FUA 2012: su questo delicato punto si erano incentrate le nostre attenzioni per alcuni semplici motivi. In primis perché l’accordo sul FUA 2012 non può essere perfezionato, per il principio di competenza della spesa, prima del 2012, e così messo sembra più l’espressione del pio desiderio di avere in fretta gli stanziamenti che altro. Secondariamente perché va chiuso l’accordo FUA 2011, in assenza del quale non mancheranno i rilievi del MEF che già tanti problemi causano sul territorio. Inoltre abbiamo chiesto di avere contezza dei residui FUA 2010 e anni precedenti, poiché avevamo sentore di somme residue non contabilizzate. Ed abbiamo scoperto che esistono fondi 2007, residui spese per turnazioni, per la modica cifra di 2 milioni di euro circa, ‘parcheggiati’ improvvidamente nel 2009 nelle contabilità speciali di alcuni Istituti. Fondi che sarà veramente difficile recuperare alla contrattazione nazionale. Ma naturalmente non lasceremo nulla di intentato per ovviare a questa incredibile situazione. Inoltre sembra emergere una grande massa di residui riferita agli anni successivi, la cui consistenza sarà verificata nella riunione di giovedì 17 quando saremo convocati, ma pare si tratti di una somma assai considerevole, che ci hanno detto aggirarsi sui 37 milioni di euro, di cui solo 8 impegnati per il pagamento dei progetti locali e le aperture straordinarie a valere sul FUA ancora non pagate.  E quindi 30 disponibili.  Vedremo se questi sono i frutti di questa indispensabile ricognizione contabile che abbiamo pervicacemente sostenuto, spinti dal sentore che tra le pieghe del bilancio del Mibac potessero spuntare delle sorprese. E vi terremo puntualmente informati.
 
 

Infine, e non certo per ordine di importanza, la questione della riqualificazione tra le aree: l’Amministrazione ci ha informato che il giorno 11 gennaio 2012 è fissata l’udienza al CDS per discutere il merito del suo ricorso. Noi abbiamo ribadito di ritenere incomprensibile la scelta dell’Amministrazione di ricorrere in CDS e chiesto che vengano concluse al piú presto le procedure per garantire la conclusione di questa kafkiana vicenda. Al riguardo abbiamo sottolineato di ritenere, e comunque di auspicare, che il Mibac perda il ricorso, altrimenti l’ulteriore, prevedibile contenzioso rischierebbe di affossare del tutto il processo.
Questo per la necessaria chiarezza e responsabilità: riteniamo  ingenerose le critiche che ogni tanto riceviamo, la CGIL sta facendo il possibile per assicurare una conclusione decente di questa vicenda e sostiene i diritti dei lavoratori ad avere questa riqualificazione. Ma non vogliamo vendere illusioni: abbiamo verificato l’impercorribilità normativa dell’ampliamento delle graduatorie attingendo al 50% delle assunzioni straordinarie e non possiamo prescindere dalla decisione del Consiglio di Stato circa l’esito del contenzioso. E non vogliamo aggiungere, per il momento, contenzioso a contenzioso, per non creare ulteriori ingiustificabili ed esiziali ritardi. 
 
Roma, 15 novembre 
 
 
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni 
 

 
 
 
 

 
 

CROCE ROSSA ITALIANA – Dopo l'approvazione della bozza di riforma cresce la protesta dei sindacati

 

DICHIARAZIONE STAMPA UNITARIA
 
Schema di decreto approvato con uno scandaloso colpo di mano. Il nuovo Governo ci convochi.
 
 

 
 
 

news

DAP: chiarimenti su regolamento e criteri di attribuzione del buono pasto.

news

Circolare DAP: monetizzazione congedo ordinario maturato e non fruito.

In esito all’intervento e al sollecito Fp Cgil in materia, la circolare del DAP di disciplina della monetizzazione del congedo ordinario maturato e non fruito per il personale di Polizia penitenziaria.

news

DAP: Diritto allo studio – 150 ore di permessi straordinari retribuiti.

news

DAP: risposta su pagamento missioni del 161° Corso.

Concorso a 191 posti di capo squadra quota 40%: Riapertura scelta sede.

 

14.11.2011 – Le operazioni di scelta della sede relative al concorso in oggetto, già fissate per il 7 novembre u.s. con precedente circolare n. 4610 del 18 ottobre 2011, sono state rinviate a causa dell’ emergenza maltempo.
Pertanto, le predette operazioni si svolgeranno il giorno 21 novembre p.v., con inizio alle ore 9.00, con le modalità stabilite dalla citata circolare e relativi allegati.

 

 

Conferimento incarichi Primi Dirigenti del CNVVF.

 

14.11.2011 –  DI SEGUITO, IN ALLEGATO, PUBBLICHIAMO L’ELENCO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI CONFERITI A PRIMI DIRIGENTI DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO CON DECORRENZA 16 DICEMBRE 2011.

 

Puglia: "Il Sindacato" – riflessioni del coordinatore regionale FP CGIL VVF CARMELO PESOLA.

 

  

Coordinamento Regionale Vigili del Fuoco Puglia

“Il Sindacato”
Riflessioni di C. Pesola

 
 

 
 Compagne e Compagni, Lavoratrici e Lavoratori,
Qualche giorno fa leggendo un quotidiano mi saltava agli occhi un articolo che pubblicizzava un libro con il titolo ” La questione Morale “, un libro che tratterà un’intervista rilasciata a Eugenio Scalfari da Enrico Berlinguer.

L’articolo riportava anche parte di quella intervista rilasciata nel 1981 che criticava fortemente la politica e quello che più mi ha colpito è l’attualità degli argomenti trattati e ancor più mi ha fatto riflettere che il tutto lo si può adattare alla questione sindacale. I partiti non fanno più politica,  diceva Berlinguer, io direi non tutto il Sindacato fa l’interesse dei lavoratori.   
      
Proprio così, il Sindacato fa ancora gli interessi dei lavoratori???

Questa è una domanda che molto spesso si sente nei “cortili” delle grandi aziende, dei svariati enti dello Stato, in tutti i posti di lavoro. Tanti si chiedono  dove sono finiti i grandi dibattiti, i grandi scontri di idee sul mondo del lavoro, finalizzati a voler assicurare il bene comune; la passione, l’entusiasmo, la rabbia, lo sforzo di capire le necessità dell’ “ultimo”. Sono anni e anni che si assiste ad un Sindacato che forse ha fatto analisi politica nel palazzo ma in mezzo ai lavoratori ben poco si è visto.

Per noi della CGIL la passione non è finita,  ma per gli altri? Non voglio dare giudizi ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti a partire dal “patto per l’Italia”, “all’assetto contrattuale” ecc.ecc. per non parlare della riforma del Corpo Nazionale VVF, dove l’ultimo interesse era far capire ai pompieri dove si stava andando, per poi riservargli la sorpresa amara che stanno vivendo ogni giorno che passa sempre più.

Quello che sento spesso affermare dai lavoratori, quelli, che ancora pensano che un mondo migliore sia possibile, che il Sindacato sembra ormai indirizzato, alla pari dei partiti politici, a diventare sempre più macchina di potere di clientela con scarsa o mistificata conoscenza della vita lavorativa e dei problemi del lavoro, senza idee, ideali, programmi, sentimenti e passione. Insomma  un Sindacato appiattito sulla partecipazione a gestire più che a sindacare. Un Sindacato con una struttura organizzativa ormai conformata su questo modello, non più organizzatori di lavoratori, ma piuttosto federazioni che rispondono a “capetti e sotto capetti”.
 
E il risultato è drammatico. Per esempio ricordo quando da un attivo – penso nel 2004 o 05- CGIL CISL e UIL confederali, viene redatto un documento unitario dove si proclama di fatto un serrare le fila contro un’intenzione dell’allora compagine governativa a voler ripubblicizzare i contratti di lavoro, mentre contemporaneamente, si assisteva ad tutt’altro comportamento da parte delle federazioni CISL e UIL VVF, che sostenevano  senza esclusioni di colpi l’Amministrazione che stava ripubblicizzando il contratto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
 
Per non parlare di cosa accade a livello periferico, dove si assiste ad azioni sindacali che più delle volte sono finalizzate alla tutela o agli interessi di pochi familiari o amici degli amici. Poi ci sono i lavoratori iscritti, i non iscritti, quelli iscritti  per due mesi, gli ultimi due dell’anno, che servono a far mantenere la rappresentatività: componenti, con le stesse responsabilità, di questo Sindacato che rimane tale solo nella parola, che contribuiscono a mantenere questo livello perché sotto ricatto, solo magari perché gli hanno fatto credere di aver ricevuto vantaggi.
           
Per quanto riguarda noi da vicino, in questi ultimi 10 anni, ha visto la nostra federazione, la FPCGIL, in particolare la nostra categoria,  i VV.F., impegnata a contrastare come già detto una riforma che ha prodotto un indebolimento del Sindacato con forti limitazioni nelle agibilità, per non parlare delle problematiche straordinarie che si sono presentate. Poi c’è stato il congresso, i duri attacchi dell’attuale maggioranza e tante altri impegni che ci hanno visti puntualmente, più che altro come federazione, a contrastare provvedimenti che hanno mortificato i lavoratori del pubblico impiego.

Insomma una situazione politico sindacale non facile da gestire che, come facilmente prevedibile, ha generato malcontento nei lavoratori, quelli che ancora non si arrendono a condizioni lavorative che compromettono a volte anche la dignità del lavoro stesso. Ritardi su argomentazioni che bisogna riprendere e porle al centro della politica sindacale della categoria.

Quello che penso è che la CGIL VVF deve avviare importanti iniziative, dove avviare delle profonde riflessioni che debbano portare benefici soprattutto ai lavoratori e non altro. Anche perché, a mio parere, il valore del Sindacato è fondamentale ogni qualvolta sui posti di lavoro si assiste a violazioni, cadute di democrazia e stridenti azioni della pubblica amministrazione.
 
Il Sindacato che vorrei è quello con una forza dinamica, che utilizzi tutti gli strumenti, vecchi e nuovi, capaci di produrre iniziative di lotta per cogliere obiettivi sociali e politici, nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini.

Penso che il metodo del Sindacato deve partire dall’ascolto nei posti di lavoro, per poi arrivare alla sintesi contrattuale badando bene ad evitare posizioni individuali della delegazione trattante.

Penso che bene fa la CGIL quando valorizza le capacità delle risorse interne dando segni di continuità nei processi di cambiamento e avvicendamento dell’assetto organizzativo, processi che devono sempre riguardare tutti.

Basta ad organizzazioni che si affidano a dirigenti sindacali ormai in pensione. Tutti devono essere coscienti che si potrebbe ritornare sui posti di lavoro e continuare comunque la propria missione sindacale.

Penso che la grave crisi che ha colpito i lavoratori e le lavoratrici, con l’aumento della disoccupazione, della precarietà e la rivoluzione dei diritti, obbliga il Sindacato a scelte coraggiose, a ripensare al proprio ruolo nella società, alla propria strategia, al proprio modello organizzativo. Sono convinto che la fase della concertazione è definitivamente chiusa.
 
E’ necessario rilanciare con decisione e senza dubbi una nuova stagione di conflitto sociale, che veda nei giovani precari e precarie, nei lavoratori e nelle lavoratrici, i protagonisti di una nuova contrapposizione alle logiche dell’impresa, del profitto, delle politiche di smantellamento dello stato sociale portato avanti dal governo delle destre e non solo. 
 
Sono convinto che occorre investire su un’economia di pace spostando risorse dall’apparato militare alla difesa e alla messa in sicurezza del nostro territorio prevedendo l’aumento della spesa destinata alla sicurezza sociale e in questo quadro, importanti presidi sociali, come i Vigili del Fuoco, devono essere ricondotti alla loro missione originaria di prevenzione e tutela del territorio, al servizio della cittadinanza. Quindi in linea con quanto rivendicato dalla CGIL VVF. Di questi giorni una “lettera” che ancora una volta vuole far pagare ai lavoratori, allo stato sociale più povero le nefandezze prodotte da uomini di potere senza scrupoli pur di portare il loro benessere a livelli esorbitanti.

Ed infine, penso che la CGIL VVF deve continuare a chiedere attenzione da un punto di vista politico, che deve recepire le istanze dei lavoratori, sul cambiamento o totale rivisitazione della materia ordinamentale del Corpo, quanto il reperimento di risorse finanziarie anche attraverso la razionalizzazione capaci di aumentare gli organici, l’apparato tecnico di soccorso, come il riconoscimento legittimo nei contratti di una professionalità alta che ormai esprimono i pompieri nell’espletamento del proprio servizio reso al paese.
 
Per quanto mi riguarda, bisogna ripartire da subito già dal prossimo Coordinamento Regionale indetto per il giorno 28 p.v. da parte della FPCGIL Regionale Puglia alla presenza degli organismi nazionali, dando  avvio a proposte, e non solo critiche, a cui devono seguire azioni e partecipazione.
Buon lavoro a tutti.

 

 
 

FUA 2010 – LA FP CGIL NON SOTTOSCRIVE L'ACCORDO

 

COMUNICATO


                                         
 Ieri  è  stata sottoscritta in via definitiva l’ipotesi di accordo FUA 2010 del Ministero della giustizia, accordo sottoscritto il 3 agosto scorso dalla CISL, dalla Confsal – UNSA e dal sindacato Intesa, che nelle scorse settimana ha passato il vaglio degli organismi di controllo
 
 La FPCGIL,  come  il 3 agosto,  non ha sottoscritto l’accordo rimanendo immutate le motivazioni che  già in quella data  – e precedentemente  in occasione della sottoscrizione dell’accordo FUA 2010 dello scorso dicembre,  poi respinto dagli organi di controllo –  ci avevano indotto a contestare la proposta dell’amministrazione, tra le altre cose:   per il  mancato rispetto del CCNL 2006/09 in ordine alla valutazione dell’apporto individuale e della produttività collettiva, per l’  insufficiente  numero delle ulteriori progressioni previste per il  DAP ed il  DGM e per la mancata previsione di progressioni economiche per i lavoratori degli  gli Archivi Notarili.

 Il Sottosegretario Caliendo si è detto compiaciuto per aver condotto  in porto il FUA 2010. Abbiamo sottolineato come ci fosse poco da compiacersi di un risultato per cui  alla fine del 2011 non sono stati erogati ai lavoratori della giustizia le competenze economiche  relative al  2010.
 
 Abbiamo inoltre evidenziato all’Amministrazione  come siano stati disattesi gli impegni relativi all’intesa  tra  il Ministero della Giustizia e le Organizzazioni Sindacali per la valorizzazione del lavoro nell’Amministrazione della giustizia e per il rifinanziamento del fondo unico di Amministrazione, sottoscritta  il 15 dicembre 2009 e quello diretto a  rendere possibile la progressione fra le aree e la ricomposizione dei profili professionali, che il CI del 2009 ha collocato su più aree, nell’area superiore.

Roma 11 novembre 2011
 

“Alle elezioni delle RSU del 2012 con la FPCGIL  per la difesa dei diritti dei lavoratori del Pubblico impiego” 
 
 
                   Grieco/La Monica/Macigno

 
 
 
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