08.11.2011 – Allegata, di seguito, la proclamazione dello stato di agitazione conseguente al comportamento del Dirigente Provinciale, che è irrispettoso delle norme contrattuali e unilaterale nell’emanazione di disposizioni, anche disattendendo quanto convenuto nelle precedenti contrattazioni locali e nelle direttive regionali.
08.11.2011 – Con apposite disposizioni, emanate dal Comando di Roma e dalla Direzione Regionale, è stato definito che il giorno 7 novembre inizierà presso la sede Aeroportuale di Fiumicino un corso di NBCR II livello senza che le OO.SS. abbiano avuto la preventiva informazione, a maggior ragione, considerando che lo stesso non è all’interno del piano programmatico sulla formazione concertato tra le parti; allegate, di seguito, le note CGIL, CISL, e UIL VVF, sia provinciali che regionali, con la quali si contesta, al Comandante di Roma ed al Direttore Regionale Lazio, il mancato rispetto del sistema delle relazioni sindacali.
Il Presidente del Consiglio sostiene che i danni di queste recenti alluvioni sono dovuti al fatto che si è costruito male e dove non si doveva, omettendo che il suo Governo ha premiato chi lo ha fatto, attraverso i condoni. Il Presidente del Consiglio, benché sia autorità di protezione civile, condona a favore di chi ha costruito nei letti dei fiumi e ha approfittato della propria condizione e del proprio ruolo per sfruttare e massacrare il territorio, perseguendo un devastante tornaconto.
Di nuovo il divario tra istituzioni e popolo si allarga perché alle esigenze di ricostruzione non si aggiunge una coerente azione di governo. Nessuna notizia dal Ministero dell’Ambiente o da altri organismi di Governo, tutti attardati nella stanca difesa dell’esistente e incapaci di progettare interventi di tutela del territorio e di riassetto urbano.
Nel contempo il Capo Dipartimento della protezione civile (DPC) afferma che “… bisognerebbe recuperare un patto sociale tra i cittadini e le istituzioni, che devono essere attente e competenti”. Tale affermazione è condivisibile così come è encomiabile il suo invito a non inveire contro i Sindaci. Affermazioni che segnano una bella discontinuità con il passato. Ad esse si aggiunge il fatto che, seppur tra mille difficoltà, il DPC diretto da Gabrielli sta facendo qualcosa per i piani nazionali di protezione civile. Ne prendiamo atto con grande soddisfazione.
Vanno aiutati dunque i territori meno virtuosi. Basta con condanne e richiami insensati!
Ciò detto, non ci spieghiamo perché dallo stesso Dipartimento guidato da Gabrielli, a mezzo stampa, si punta l’indice contro i Sindaci, accusandoli in pratica di non fare niente. Bene ha fatto l’Anci a reagire a questo insulto, perché tale è!
É ora che i cittadini sappiano come funziona la macchina degli avvisi meteo: lo Stato ha speso miliardi per avvertire le regioni e le avverte; le stesse, che hanno speso milioni per ricevere l’avvertimento, avvisano i Sindaci che non hanno però fondi dedicati, perché questi ultimi sono decisi e gestiti altrove, per esempio proprio al DPC e presso le Regioni.
I Sindaci, senza risorse, senza potere reale, non potendo nulla decidere, sono contemporaneamente l’unica Autorità di protezione civile sul territorio (non delegati, ma Autorità!) e devono da soli provvedere alle magnifiche “otto azioni” previste anche da recenti direttive della Presidenza Consiglio dei Ministri su suggerimento del DPC.
Sosteniamo dai tempi della SPA che o i dirigenti del DPC, tutti nominati dall’ex Capo Dipartimento in “linea ereditaria”, sono in grado di assolvere ai loro compiti, o è meglio andare al più presto all’individuazione di una nuova classe dirigente capace di non inveire contro i Sindaci e in grado di preservare la pubblica e privata incolumità.
Infine, su ciò che è accaduto in Liguria e altrove, è d’obbligo il silenzio, in rispetto delle vittime e dei soccorritori, ancora al lavoro. Ed è meglio tacere sulla passerella “europea” che il DPC organizzerà proprio questo fine settimana. Dal canto nostro sospenderemo le iniziative di lotta previste, a Roma, per contrastare il modello che si sta tentando di affermare in UE. Un modello che, per grandi linee, abbiamo già visto all’opera nel nostro Paese e i cui danni sono sotto gli occhi di tutti.
Finiti i tempi dei “grandi eventi” festosi è ora di voltare pagina e riprendere il cammino dei grandi interventi operosi. C’è bisogno di aria nuova e di una classe dirigente nuova all’altezza del compito che è chiamata da assolvere.
Roma, 8 novembre 2011
Accordo alta formazione e FUA 2011
PERSOCIV A SEGUITO DELLA RICHIESTA DELLA FPCGIL DIFESA DEL 31.10.2011 IN MERITO ALL’ACCORDO ALTA FORMAZIONE, CI HA CONVOCATO IN DATA 15 NOVEMBRE 2011.
SI COMUNICA CHE IN TALE DATA L’AMMINISTRAZIONE CI SOTTOPORRA’ L’ACCORDO FUA 2011 PER LA SOTTOSCRIZIONE DEFINITIVA, CON LE CORREZIONI EFFETTUATE DALLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO.
SI COMUNICA CHE L’ACCORDO IN QUESTIONE HA SUPERATO LA COMPATIBILITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA, I VINCOLI E LIMITI DI COMPETENZA IMPOSTI DALLE NORME E DALLA CONTRATTAZIONE NAZIONALE.
DA RIVEDERE SECONDO QUANTO INDICATO DALLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO, LA PROPOSTA CHE HA EFFETTUATO L’AMMINISTRAZIONE RELATIVA ALL’ISTITUZIONE DELL’INDENNITA’ DI CANTIERE, RILEVANDO CHE TALE ATTIVITA’ RIENTRA NEI COMPITI D’ISTITUTO.
Roma, 8 novembre 2011
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
ELEVATE PROFESSIONALITA’ E PASSAGGI A C 1
ESISTE SOLO LA DIREZIONE GENERALE???
Con messaggio 20467 del 28/10/2011 sono stati pubblicati i bandi di selezione per l’attribuzione delle posizioni di elevata professionalità in Direzione Generale.
I bandi sono stati pubblicati in applicazione di quanto previsto dal CCNI 2010, sottoscritto da CISL e UIL, nonché delle determinazioni n. 23 del 2010 e n. 46 del 2011, del Direttore Generale.
Quale ruolo abbiano e in che modo possano sostenere, anche, il lavoro dei colleghi sul territorio ci è ignoto,cosi come ci è ignota la volontà di dare il via alle elevate professionalità in una fase, in cui di tutto c’è bisogno tranne che di creare nuove frizioni tra centro e periferia.
La Cgil non è mai stata contraria a strumenti contrattuali che consentano la crescita professionale dei colleghi, ma c’è un modo e un tempo di utilizzare tali strumenti, non a caso non abbiamo sottoscritto gli ultimi accordi in materia di posizioni organizzative, essendo tali proposte non accompagnate da un accordo che determinasse nuovi criteri di attribuzione.
Oggi come oggi, anziché strumenti di crescita professionale le posizioni organizzative sono diventate strumento di crescita discrezionale.
E oggi, in un fase in cui perdiamo retribuzione in termini di reale potere d’acquisto, non è soprattutto il tempo di fughe in avanti.
E ora entriamo nello specifico delle elevate professionalità.
Perché farle? A che servono? Chi le paga?
Nessuna discussione è stata fatta in merito, anzi, il paradosso è che nel bando si rimanda alla contrattazione integrativa per la definizione della specifica indennità.
In pratica si stanno già impegnando risorse della contrattazione integrativa 2011, risorse che, ricordiamo, sono inferiori a quelle del 2010 e che rischiano di essere superiori a quelle del 2012.
L’Amministrazione chiamerà a sottoscrivere un accordo integrativo, avendone già, da sola, impegnate le risorse.
I passaggi non vengono pagati, le mansioni superiori non considerate, il lavoro fatto sul territorio meno che mai, si mettono lacci e lacciuoli a chi svolge attività di vigilanza, chi, nelle sedi, si impegna nei tribunali per il contenzioso è stato dimenticato, chi, nelle sedi, fa consulenza non esiste, chi, nelle sedi, regge l’urto allo sportello si arrangi pure, chi, nelle sedi, manda avanti l’invalidità civile cavoli suoi, chi, nelle sedi, fa in modo che il lavoratore licenziato o in cassa integrazione abbia da subito il sostegno dello Stato non merita alcunché.
Le sedi dimenticate? No, affatto, se ne ricordano quando c’è da togliere l’incentivo.
I soldi non ci sono e vista l’aria che tira non se ne prevedono per l’immediato futuro.
La Direzione Generale deve mettersi al servizio del territorio con uno spirito di collaborazione non con atteggiamenti da padre padrone.
A chi giova il contrario?
ULTIMA ORA
Proprio mentre scrivevamo il comunicato è stata pubblicata la graduatoria per i passaggi a C1. (msg 21055)
Avendo decorrenza dalla data della determina del direttore generale (3/1/2011) questi passaggi, per effetto della L.122, avranno solo valore giuridico e nessun riconoscimento economico.
Inoltre, dalla graduatoria pubblicata, si evidenzia come l’Amministrazione abbia nuovamente penalizzato la periferia a favore della Direzione Generale, cambiando i criteri fin qui utilizzati per i precedenti scorrimenti.
A chi giova? Probabilmente a chi nulla ha fatto per chiedere un confronto, forse perché sarebbero emersi evidenti conflitti di interessi.
Nulla si sarebbe eccepito se figli illustri e componenti di delegazione trattante nazionale fossero passati seguendo i vecchi criteri, ma avendo avuto il passaggio solo grazie ai nuovi criteri, il dubbio che la partita sia truccata ci viene.
Peccato, veramente, peccato che il lavoro sporco l’abbia fatto l’Amministrazione ignorando la richiesta di confronto di CGIL CISAL e USB.
Ha voluto togliere dall’imbarazzo quelle organizzazioni sindacali che in un tavolo di confronto avrebbero dovuto assumersi la responsabilità di sottoscrivere o meno una nuova modalità di ripartizione regionale dei posti disponibili, scoprendo il loro eventuale vero interesse.
Noi siamo diversi, noi vogliamo assumerci le responsabilità di ogni atto che riguardi la vita lavorativa dei colleghi nel massimo della trasparenza. Poi possiamo esser criticati oppure no ma sempre e comunque alla luce del sole, rendendo chiare le nostre posizioni e le nostre rivendicazioni in un tavolo di confronto.
L’Amministrazione esca fuori con coraggio e avvii da subito tavoli di confronto su tutte le materie che riguardano la vita lavorativa dei colleghi, dall’organizzazione del lavoro alle posizioni organizzative.
Non si nasconda dietro la L.150 non faccia la consapevole carnefice di chi vuole affossare l’Istituto.
Roma, 8 novembre 2011
p. Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Vi alleghiamo, in vista della riunione del 17 novembre (assemblea nazionale quadri e delegati Dap e DGM) alcune riflessioni ed approfondimenti sui cosiddetti ruoli tecnici nell’ambito dell’amministrazione penitenziaria e della giustizia minorile.
Roma, 8 novembre 2011
Nicoletta Grieco
(FPCGIL nazionale)
La triste notizia del giorno che ormai circola da ore nel nostro Ente è che nel maxi emendamento al decreto -sviluppo che il Governo sta preparando in queste ore vi sarebbe una norma che abolisce il PRA e conferisce gli oneri relativi alla registrazione dei veicoli all’Archivio Nazionale dei veicoli.
Non sembra che neppure vi sia un accenno alle sorti del personale dell’Ente.
Nel corso della mattinata sono poi state diffuse informazioni rassicuranti sul fatto che tale norma sarebbe stata eliminata in seconda battuta e che al momento non sia più presente nel testo. Pur ritenendo attendibili le notizie che fotografano la situazione attuale nessuno può onestamente essere certo che il testo definitivo dell’emendamento rimarrà lo stesso fino alla fine.
In attesa quindi di fornire notizie certe e verificabili possiamo per ora solo esprimere due considerazioni, che ancora una volta siamo sotto attacco e che ancora una volta i vertici dell’Ente sono stati colti di sorpresa tentando una reazione solo ieri nel tardo pomeriggio.
Siamo e rimaniamo molto preoccupati anche per questo atteggiamento perennemente in difesa che non ha offerto in passato e non offrirà certamente oggi,visto il quadro politico,sufficienti garanzie per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Aci.
Vi aggiorneremo appena possibile sugli sviluppi della vicenda.
Roma, 4 Novembre 2001
FP CGIL ACI
Derna Figliuolo
12 miliardi in meno per la sanità dal 2010 al 2014, 1 miliardo in meno per l’edilizia sanitaria, 10 euro di superticket, 17mila medici in meno entro il 2015, risorse per la formazione al 50% e dimezzamento degli 8mila medici precari, 20 mila euro in meno per il blocco del contratto e della retribuzione, contributo di solidarietà forzoso oltre i 90mila euro solo per i medici pubblici, TFR dopo due anni e poi diluito in tre, rottamazione per chi ha 40 anni di contributi, trasferimenti obbligatori, possibilità di perdita dell’incarico e del livello stipendiale anche se con valutazione positiva, stipendi più bassi rispetto ai colleghi francesi, tedeschi e inglesi.
Questi i tagli e le norme subite dai medici italiani e dal Sistema Sanitario Nazionale.
La Fp-Cgil Medici e Dirigenti lancia una campagna web contro i tagli e in difesa della sanità pubblica e della professionalità dei medici attraverso tre brevi spot:
Roma, 8 novembre 2011