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Sciopero generale 6 settembre, manifestazione 22 ottobre, pronti a mobilitazioni unitarie dei medici

I medici della FPCGIL, dipendenti e convenzionati della medicina generale, parteciperanno con tutto il pubblico impiego allo sciopero generale del 6 settembre della CGIL, scendendo in piazza nelle manifestazioni territoriali. Saranno presenti alla grande manifestazione in difesa del lavoro e dei servizi pubblici del 22 ottobre. Sono pronti a portare avanti le iniziative di mobilitazione da condividere con gli altri sindacati medici per cambiare le inique e sbagliate manovre di questo Governo.

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Le ragioni dei medici per lo sciopero generale del 6 settembre 2011. Il volantino.

La manovra del governo è inaccettabile per i medici e i dirigenti del SSN perché introduce il differimento del TFR da 6 mesi a due anni; estende  fino al 2014 la rottamazione unilaterale da parte dell’azienda e inserisce la possibilità di una mobilità forzata nell’ambito regionale; introduce l’illecito disciplinare in caso di violazione dell’obbligo di formazione continua; impone l’obbligo dell’assicurazione personale per i rischi professionali e introduce la possibilità del differimento del pagamento della tredicesima, in contrasto con leggi e contratto; abolisce il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno, colpendo la Storia, oltre che riposi ed indennità.

Serve un’altra manovra che sblocchi il turn over, il contratto e il congelamento delle retribuzioni; che colpisca gli evasori e i grandi patrimoni; che faccia pagare chi ha di più; che tagli i costi della politica e la sua invadenza nelle nomine in sanità; che valorizzi i servizi pubblici e non li privatizzi.
 
Per cambiare la manovra, per dare un futuro al paese: sciopero generale 6 settembre 2011.

 
 
 

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Manovra, contributo di solidarietà via o ridotto per tutti, lasciato solo per i pubblici odiosa iniquità, colpiti oltre 10mila medici

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
 

La decisione sul contributo di solidarietà – azzeramento o riduzione – deve valere per tutti. Lasciarlo solo per i dipendenti pubblici – come già previsto nella manovra di luglio, in particolare per oltre 10mila medici – sarebbe una odiosa iniquità.
In momenti straordinari di crisi è condivisibile un contributo di solidarietà, anche da parte dei medici che guadagnano di più, ma deve riguardare tutti coloro che hanno di più.
Le mani di Bossi e di Berlusconi, in questo caso con il cuore arido, continuano invece ad entrare nei camici e nelle tasche dei dipendenti pubblici che pagano le tasse. Altro che mazzata per chi non ha mai pagato sbandierata dal segretario del PDL Angelino Alfano.
Rimangono in particolare – tra le tante norme contro il pubblico impiego – il sequestro del TFR da 6 mesi a 2 anni per tutti i medici e i dipendenti pubblici (erogato nei tempi giusti solo a chi diventa inabile o muore), la possibilità del differimento del pagamento della tredicesima e soprattutto il congelamento dal 2010 delle retribuzioni per cinque anni con una perdita media complessiva di oltre 20mila euro per ciascun medico (in riferimento alla previsione del Governo dell’indice dei prezzi al consumo IPCA), con ulteriori ripercussioni economiche negative su pensioni e liquidazioni.
E’ ora di dire basta ad un Governo che in modo chirurgico e con accanimento terapeutico continua sistematicamente a colpire chi lavora per garantire le prestazioni pubbliche e a tagliare i servizi sanitari e sociali a favore del privato.
I medici della FPCGIL, dipendenti e convenzionati della medicina generale, parteciperanno con tutto il pubblico impiego allo sciopero generale del 6 settembre della CGIL, scendendo in piazza nelle manifestazioni territoriali e sono pronti a portare avanti iniziative di mobilitazione da condividere con gli altri sindacati medici per cambiare le inique e sbagliate manovre di questo Governo.

 

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Manovra su QS. Spandonaro (Ceis): "Per la sanità una 'botta' da 10 miliardi in tre anni"

 
 

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Manovra iniqua e con la beffa delle assunzioni solo dei primari. Domani sindacati medici a Roma per decidere sulle proteste. Gli articoli su PA e Sanità.

 

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

 

Domani pomeriggio, a Roma alle 15 e 30, ci riuniremo con gli altri sindacati dei medici per ricercare un percorso unitario di protesta e definire le proposte di modifica alla manovra finanziaria. Il testo circolato in queste ore conferma che quella predisposta dal Governo sarà infatti l’ennesima manovra iniqua per i medici pubblici e dannosa per i cittadini, con inaccettabili tagli alla sanità e ulteriori ticket.
La manovra prevede la proroga del blocco del turn over, con l’odiosa beffa della deroga per l’assunzione solo dei direttori medici di struttura complessa, concessa alle Regioni sottoposte ai Piani di Rientro. Migliaia di medici che già lavorano in condizione di estremo disagio non solo non vedranno sostituiti i colleghi che andranno in pensione, ma dovranno sopperire anche ai turni di guardia di quelli “promossi a primario”, con scelta dei direttori generali nominati dalla politica. È poi paradossale che per giustificare la deroga per i primari si ponga il fine del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, come se tutti gli altri dirigenti medici e gli stessi  precari non vi contribuissero.
Mortificante e iniquo è poi il prolungamento del blocco delle retribuzioni fino al 2014, che a fronte di un tasso d’inflazione arrivato al 2,7% si traduce per i medici in una perdita di potere d’acquisto che varia a seconda delle qualifiche, non inferiore ai 6mila euro, come calcolato dal Sole 24 ore, ma che in alcuni casi può raggiungere i 10mila euro. Si tratta di sacrifici chiesti ancora una volta a chi svolge una funzione pubblica, mentre non si colpiscono rendite ed evasione fiscale, rimandando i tagli ai costi della politica.
Infine è paradossale far pagare ai cittadini il ticket al pronto soccorso per gli accessi impropri, salvo poi impedire con il blocco del rinnovo delle convenzioni per i medici una reale riorganizzazione delle cure primarie per i prossimi tre anni, fondamentale per garantire una risposta territoriale h24 ai bisogni di salute dei cittadini, a partire dalle urgenze minori.

 
 
 

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Contro la manovra economica la sanità si mobilita: stato di agitazione e manifestazione entro luglio

 

ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID –
CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL FEDERAZIONE
MEDICI – SDS SNABI – AUPI – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS

 

Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e amministrativa che rappresentano oltre 150mila dipendenti del SSN, proclamano lo stato di agitazione delle categorie e convocano gli stati generali della sanità entro il mese di luglio a Roma.

Le organizzazioni sindacali intendono così protestare contro la manovra economica del Governo che penalizza il Servizio sanitario nazionale e i professionisti che in esso operano peggiorando la qualità e quantità di servizi erogati ai cittadini e non escludono il fermo di tutto il settore.

Le organizzazioni sindacali della dirigenza del Ssn chiederanno ai colleghi di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, agli specialisti ambulatoriali e ai medici dell’ospedalità privata di concordare forme unitarie di protesta per testimoniare l’unità della categoria di fronte al tentativo ormai palese di smantellare il servizio sanitario pubblico e nazionale con prevedibili e gravi ricadute sulla tutela della salute dei cittadini.

 
 

Biotestamento: medici e operatori sanitari criminalizzati. Richiesto a Fazio il parere del CSS su alimentazione artificiale – Dichiarazione di Cecilia Taranto, segretario nazionale FPCGIL e di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

Nonostante le proteste della società civile e della stragrande maggioranza del mondo della sanità contro il Ddl Calabrò sul testamento biologico – anche con il successo dell’appello promosso dalla FPCGIL e dalla FPCGIL Medici “Io non costringo, curo” con oltre 11mila adesioni
di medici e di operatori sanitari – oggi in aula alla Camera si sta votando il primo articolo.

Una decisione assunta da una politica rinchiusa nel suo fortino, lontana dai cittadini che hanno una chiara consapevolezza dei loro diritti, a partire dalla libertà di scelta, e distante da medici e operatori sanitari che quotidianamente vogliono dare risposte di cura e di assistenza in una alleanza terapeutica sempre rispettosa delle volontà del paziente, comprese le direttive anticipate.

Pericoloso, ideologico e giustizialista. L’art 1, oggi in discussione in aula, puntualizza che l’attività medica e quella di assistenza è esclusivamente finalizzata alla tutela della vita e della salute e poi richiama gli articoli 575 (omicidio), 579 (omicidio del consenziente) e 580 (istigazione o aiuto al suicidio).

Un tintinnare di manette per medici e operatori sanitari che rischiano di essere criminalizzati anche se rispettano il codice deontologico.

Oggi abbiamo comunque inviato al Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio la formale richiesta del parere del Consiglio Superiore di Sanità,
prima dell’approvazione definitiva da parte del Parlamento, per stabilire se l’alimentazione e l’idratazione artificiale sono da considerarsi atti medici.

Roma, 6 luglio 2011

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Incontro tecnico all'Aran per la redazione della raccolta sistematica della normativa contrattuale

 
 

Si è svolto oggi l’incontro tecnico all’Aran per la redazione della raccolta sistematica della normativa contrattuale. La FPCGIL Medici, insieme a alle altre oo.ss, ha ribadito la sua disponibilità ad un testo solo tecnico di collage. Nella prossima riunione si dovrebbe discutere della bozza riguardante l’Indice e i primi 31 articoli.

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La FPCGIL Medici sulla manovra e sulla norma salva primari sull'Unità

 
 

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Biotestamento: medici e operatori sanitari criminalizzati. Richiesto a Fazio il parere del CSS su alimentazione artificiale.

 

Dichiarazione di Cecilia Taranto, segretario nazionale FPCGIL
e di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

 

Nonostante le proteste della società civile e della stragrande maggioranza del mondo della sanità contro il Ddl Calabrò sul testamento biologico – anche con il successo dell’appello promosso dalla FPCGIL e dalla FPCGIL Medici “Io non costringo, curo” con oltre 11mila adesioni di medici e di operatori sanitari – oggi in aula alla Camera si sta votando il primo articolo.
Una decisione assunta da una politica rinchiusa nel suo fortino, lontana dai cittadini che hanno una chiara consapevolezza dei loro diritti, a partire dalla libertà di scelta, e distante da medici e operatori sanitari che quotidianamente vogliono dare risposte di cura e di assistenza in una alleanza terapeutica sempre rispettosa delle volontà del paziente, comprese le direttive anticipate.
Pericoloso, ideologico e giustizialista. L’art 1, oggi in discussione in aula, puntualizza che l’attività medica e quella di assistenza è esclusivamente finalizzata alla tutela della vita e della salute e poi richiama gli articoli 575 (omicidio), 579 (omicidio del consenziente) e 580 (istigazione o aiuto al suicidio).
Un tintinnare di manette per medici e operatori sanitari che rischiano di essere criminalizzati anche se rispettano il codice deontologico.
Oggi abbiamo comunque inviato al Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio la formale richiesta del parere del Consiglio Superiore di Sanità, prima dell’approvazione definitiva da parte del Parlamento, per stabilire se l’alimentazione e l’idratazione artificiale sono da considerarsi atti medici.

 
 

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Manovra, Fazio cambi la norma salva primari, il blocco del turn over è nei fatti

 

Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

 

Se le motivazioni della deroga ai primari, da noi condivise, sono di garantire i livelli essenziali di assistenza o di non bloccare intere strutture di unità operative complesse, come oggi affermato dal Ministro Fazio, devono valere a maggior ragione per i semplici dirigenti medici che lavorano in quelle stesse strutture.
La norma salva primari contenuta nella manovra che consente di bypassare il blocco automatico del turn over nelle Regioni sottoposte ai piani di rientro è infatti uno schiaffo alle migliaia di medici che con grande sacrificio operano nella sanità pubblica, costretti a sobbarcarsi i turni di guardia e di reperibilità dei colleghi che andando in pensione non vengono sostituiti e adesso anche quelli di chi sarà promosso a direttore di struttura complessa.
Preso atto dalle affermazioni odierne del Ministro Fazio di non voler privilegiare l’assunzione dei primari, ancora scelti dai manager nominati dalla politica, gli chiediamo di cambiare questa norma e di estendere la possibilità di deroga anche per gli altri dirigenti medici da assumere per concorso.
Per le altre Regioni non sottoposte ai Piani di rientro chiediamo che sia chiaramente scritto nella manovra che sono escluse dal blocco del turn over, come oggi affermato dal Ministro, per non continuare il balletto delle interpretazioni. E comunque nella manovra viene prorogato per gli anni 2013 e 2014 il limite massimo di spesa per il personale costituito dall’ammontare del 2004 diminuito dell’1,4% che sostanzialmente rappresenta un blocco del turn mascherato.
Si tratta nel complesso di una manovra che colpisce la sanità pubblica con tagli e ticket e blocca anche per il 2014 le retribuzioni di chi lavora per i servizio pubblico, e che vede già tutti i sindacati medici rappresentativi in stato di agitazione e pronti a manifestazioni e azioni sindacali unitarie entro luglio senza escludere il fermo di tutta la categoria.

 
 

La FPCGIL Medici risponde a Fazio sulla manovra (Ansa, Adn Kronos e Doctor News)

 
 
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