Vogliono fare a pezzi la Croce Rossa Italiana e licenziare più di 2000 persone
Abbiamo preso visione della bozza di un decreto legislativo con la quale si trasformano i comitati provinciali e locali della Croce Rossa in associazioni di diritto privato e conseguentemente si riduce la struttura al solo Comitato Centrale e a quelli regionali.
L’intero provvedimento è strumentalmente motivato con la riduzione del debito ma non è in grado di disegnare un servizio che garantisca almeno le stesse prestazioni oggi erogate.
Non è una riforma ma una operazione ragionieristica fatta in massima parte sulla pelle della cittadinanza dei lavoratori e delle lavoratrici.
Si prevede che i dipendenti a tempo indeterminato in servizio presso gli attuali comitati locali e provinciali possano o rimanere con un contratto privato, oppure, se non riescono a ricollocarsi in altre pubbliche amministrazioni, messi nelle liste di mobilità e poi licenziati.
E’ evidente che questa previsione è del tutto irrealistica e ai confini con l’insulto all’intelligenza dei lavoratori.
Si prevede il licenziamento per tutti i lavoratori precari alla scadenza del loro contratto di lavoro.
Parliamo di persone che svolgono la loro attività, di rinnovo in rinnovo,da anni e , alcuni da decenni.
Bel modo di guarire il malato, uccidendo quelli che lo tengono in vita.
Abbiamo sempre attaccato gli sprechi ovunque si annidassero ma una cosa è un progetto di riforma, un piano di rientro dal debito, una accurata gestione del patrimonio immobiliare che certamente non può essere una svendita, altra cosa è ridurre i compiti di assistenza e urgenza svolti in tutta Italia con la professionalità riconosciuta ai dipendenti della Croce Rossa ad una mera operazione contabile.
Siamo pronti a discutere sia la riforma che il risanamento e per questo chiediamo urgentemente un incontro con il Governo, ma decisamente contrari ad un progetto che non migliora la funzionalità del servizio reso ai cittadini e che riduce i lavoratori e le lavoratrici a numeretti su una calcolatrice, per questi motivi indiciamo fin d’ora, una manifestazione per Mercoledì 26 ottobre a Palazzo Chigi ed all’esito avvieremo le procedure per l’indizione di uno sciopero nazionale, laddove l’incontro richiesto non produca le indispensabili modifiche.
Roma, 21 ottobre 2011
FP CGIL CISL FP UIL PA SINADI FIALP CISAL USB UGL INTESA
CRISPI BONOMO PONTI PALMINI VELARDI PERA MARRO
Si è svolta ieri la prevista riunione con il Ministro della Giustizia Nitto Palma.
Abbiamo manifestato al Ministro il gravissimo scontento che si è diffuso da tempo in tutte le articolazioni del Ministero e nello specifico abbiamo sollevato le seguenti questioni:
1) Siamo tornati a chiedere la riapertura del tavolo sul Contratto Integrativo, da noi non firmato, nonché l’interruzione della politica delle divisioni sindacali che da tempo viene perpetrata dall’Amministrazione; abbiamo inoltre chiesto conto della mobilità del personale, del Fua 2010, del Fua 2011 e delle trattative ancora sospese in alcuni posti di lavoro sul fua 2009. Abbiamo inoltre detto che siamo contrari alla delega al governo, così come fatta, sugli accorpamenti degli uffici giudiziari e che chiediamo l’apertura di una discussione che tenga conto delle peculiarità dei territori e dei diritti dei lavoratori.
2) Abbiamo denunciato le condizioni di lavoro degli uffici gravissime, per mancanza di personale e di risorse in tutti i Dipartimenti, soffermandoci sulla drammatica situazione delle carceri, degli uffici d’esecuzione penale e dell’intero sistema penitenziario, nell’ambito del quale ha perso la vita un poliziotto nei giorni scorsi. Abbiamo chiesto conto del tanto sbandierato piano carceri che ad oggi sembra non aver prodotto alcun risultato positivo. Siamo tornati a chiedere l’immediata assunzione dei 44 educatori vincitori di concorso ed abbiamo consegnato al Ministro una lettera scritta da loro.
3) Abbiamo inoltre chiesto conto dei mancati investimenti nel settore della giustizia, in particolare per interventi di modernizzazione e assunzioni, sottolineando che da tempo non abbiamo notizie sul Fondo Unico di Giustizia.
4) Abbiamo chiesto inoltre per quale motivo è ad oggi ferma la trattativa sulla dirigenza penitenziaria.
5) Abbiamo sollecitato una risposta alla lettera scritta unitamente a FIOM E FILCAMS sulla questione delle trascrizioni.
Il Ministro ha dimostrato indifferenza per la maggioranza delle questioni: ha prima di tutto smentito la sua stessa Amministrazione e i firmatari del Contratto Integrativo dichiarando che è a conoscenza dell’ingiustizia perpetratasi al Ministero della Giustizia sulla mancata riqualificazione del personale del DOG, tuttavia ad oggi, ha detto con molta chiarezza, non è possibile dare corso all’intesa del dicembre 2009, firmata dalla Amministrazione e dai firmatari del C.I., sulla ricomposizione dei profili professionali (la alleghiamo ad ogni buon fine).
Il Ministro ha detto, in poche parole, che la riqualificazione non si farà e quell’impegno preso dall’Amministrazione e dai firmatari rimarrà disatteso.
Ha detto anche che le somme del FUG non possono essere usate per il personale, dunque anche la parte dell’impegno sul rifinanziamento del Fua dell’intesa di cui sopra, rimarrà disattesa.
Ha detto inoltre che entro il 15 dicembre si riprenderanno le procedure relative al concorso per dirigenti sospeso da tempo e che sull’assunzione dei 44 educatori, pur non dando alcuna certezza, sembrerebbe che si sia aperto uno spiraglio.
Sugli accorpamenti degli uffici giudiziari ha detto che non è possibile aprire un vero e proprio confronto con gli operatori, comprese le OO.SS., perché non vuole perdere tempo; tuttavia ritiene necessaria una corretta interlocuzione con le OO.SS. e gli operatori a condizione che ‘ognuno si faccia carico dell’obiettivo della riforma‘: in poche parole o collaborate a fare quello che il governo si è attribuito per delega oppure niente interlocuzione.
In esito alla riunione si sono fermati alcuni minuti il Dr. Urbano, capo della segreteria del Sottosegretario Caliendo, ed il Dr. Birritteri Capo del DOG.
Sul fua 2010 il Dr. Urbano ci ha comunicato che c’è un ulteriore ritardo a causa di problemi verificatisi all’interno degli Organi di controllo, ovvero l’UCB, cosa che non ci fa stare affatto tranquilli; i responsabili di questo ritardo i lavoratori li conoscono, sono i firmatari dell’ipotesi Fua 2010.
Il Dr. Birritteri infine, sulla questione degli accorpamenti degli uffici, ha detto di essere disponibile ad aprire una discussione con le OO.SS, sempre però nel rispetto della legge; non ci sono chiare le modalità di questa discussione, che al momento sembrerebbe più una apertura formale che sostanziale, pertanto restiamo in attesa dei dati che l’Amministrazione ha detto che vuole metterci a disposizione e poi chiederemo ulteriori chiarimenti. Resta ferma la nostra posizione di difesa dei diritti dei lavoratori e della legalità sui territori, così come da noi dichiarato già dall’emanazione della legge finanziaria.
La riunione con il Ministro ha confermato che questa Amministrazione continua a essere il nemico numero uno dei lavoratori e della Giustizia e che abbiamo fatto bene a non firmare il contratto integrativo; dopo la riunione di ieri e le dichiarazioni del Ministro sulla riqualificazione al DOG chi ha firmato il C.I. dovrebbe chiedere scusa ai lavoratori e pretendere dall’Amministrazione il mantenimento degli impegni.
Nessuno ieri lo ha fatto; siamo certi che i lavoratori lo ricorderanno quando andranno a votare per le elezioni rsu il prossimo marzo, rafforzando così la rappresentatività di chi difende effettivamente i loro diritti.
Roma, 21 ottobre 2011
Il Segretario Nazionale FP CGIL
Antonio Crispi
COORDINAMENTO NAZIONALE FP CGIL VIGILI DEL FUOCO
Capo Dipartimento VVFSPDC
Dr. Francesco Paolo TRONCA
Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Tavoli tecnici – sommozzatori, colonne mobili, formazione, elicotteristi. Chiarimenti.
Egregi,
nel corso dell’ultima riunione, tenutasi lo scorso martedì 19 ottobre al Dipartimento, la delegazione trattante FP CGIL VVF ha evidenziato la necessità di avviare un confronto più ampio sull’assetto organizzativo del Corpo, con l’obiettivo di superare, dal punto di vista complessivo, le singole problematiche ed evitare che si aprano discussioni direttamente sul territorio, poiché non produrrebbero alcun risultato positivo ed alimenterebbero ulteriore confusione.
Al riguardo, infatti, pervengono alla scrivente numerose segnalazioni a proposito di riorganizzazioni del servizio di soccorso in ambito regionale, malgrado siano tuttora aperti tavoli nazionali di contrattazione non ancora conclusi.
Segnatamente:
* la Direzione Regionale Lazio ha rimodulato il servizio dei NucleiSommozzatori presenti in regione, sulla base di un nuovo orario differenziato 12/12/60, già autorizzato con nota EM1343/3708 del 4 aprile 2011 dalla Direzione Centrale per l’Emergenza, mai concordato con le OO.SS.;
* in alcune Direzioni Regionali si sta procedendo con la riorganizzazione dellecolonne mobili regionali, nonostante nel tavolo tecnico aperto a livello nazionale non siano stati ancora definiti, né gli aspetti di carattere politico, né quelli tecnici, a partire dall’aggiornamento della circolare 28/91;
* la bozza della nota di ricognizione per aspiranti istruttori in tecniche dipuntellamento, predisposta dalla DCF, interviene sulla definizione dei criteri di selezione del personale discente, come già avvenuto precedentemente per altri corsi, senza alcun confronto con i sindacati.
Per le ragioni fin qui esposte, la scrivente chiede di intervenire affinché venga immediatamente sospesa la disposizione con la quale è stato autorizzato l’orario 12/12/60 per i sommozzatori, di interrompere eventuali negoziati territoriali in tema di colonne mobili, di definire i criteri di accesso al corso di istruttori in tecniche di puntellamento attraverso uno specifico incontro.
Riteniamo altrettanto urgente e necessario riattivare tutti i tavoli precedentemente aperti, compreso quello sul settore aeronavigante, le cui condizione risulta sempre più complessa e deficitaria.
Distinti saluti.
FP CGIL VVF NAZIONALE
Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE
08.06.2007 – CGIL CISL UIL hanno inviato una nota al vertice del Corpo, di seguito allegata, con la richiesta di ampliare il numero di partecipanti al corso nazionale, al fine di ripianare le carenze di organico nei nuclei portuali di Civitavecchia e Gaeta.
Comunicato stampa Fp-Cgil Medici
Con il Ddl Stabilità il Governo continua la politica di accanimento contro i medici, questa volta attraverso il dimezzando dei termini di prescrizione, che passa da dieci a cinque anni, per il risarcimento dovuto a causa del mancato tempestivo recepimento delle direttive comunitarie. Si annullano così le sentenze della Cassazione, in particolare la più recente (17350/11), che fissavano dieci anni di prescrizione, a decorrere dal 27 ottobre 1999, per il risarcimento della mancata retribuzione degli specializzandi che hanno frequentato le scuole universitarie dal 1 gennaio 1983 all’anno accademico 1990-1991. Mancata retribuzione che viola la normativa comunitaria in materia.
“Un altro provvedimento che colpisce i diritti dei medici – ha dichiarato Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici – migliaia di colleghe e colleghi, le cui cause sono ancora in corso, in questo modo perderebbero in media oltre 40.000 euro”.
20.10.2011 – Nel pomeriggio di ieri, presso la sala riunioni del Viminale, si è tenuta la prevista riunione sulle problematiche relative agli effetti della manovra finanziaria sul CNVVF, sulle procedure per i passaggi di qualifica in deroga alle disposizioni del D.Lgs. 217/05, mentre sulle convenzioni AIB la discussione è stata rinviata .
All’incontro erano presenti il Capo Dipartimento, il Capo del Corpo, i Direttori Centrali e le OO.SS. rappresentative dei VVF.
Nella relazione iniziale il Prefetto, dott. Paolo Francesco Tronca, ha illustrato l’ipotesi di riduzione delle spese in bilancio dagli 80 milioni , disposti dalla recente manovra finanziaria per l’anno 2012, a circa 51 milioni.
La misura maggiore dei tagli riguarderà, come ampiamente noto, i richiami del personale discontinuo che pagherà il prezzo più alto di questa manovra.
Dalle notizie ricevute, la gestione dei mezzi, le utenze e le locazioni avranno addirittura un incremento di risorse rispetto al 2011, mentre ci sarà una netta riduzione degli investimenti.
Successivamente è stata presentata la procedura sui prossimi passaggi di qualifica che, sostanzialmente, dovrebbe prevedere una circolare unica con 7 bandi di concorso diversi ( CS 2009-10-11; CR 2007-08-09-10 ).
I tempi stimati dall’Amministrazione per completare l’iter burocratico, a partire dalla presentazione delle domande fino alla scelta sede dei candidati, dovrebbero aggirarsi intorno ai nove mesi, pertanto, i primi corsi dovrebbero iniziare non prima di luglio 2012.
L’Amministrazione vorrebbe procedere, inoltre, con l’assegnazioni dei nuovi Vigili del 70° corso AVP nelle sedi che presentano carenza di personale; ci è stato comunicato, anche, l’inizio del 71° corso che sarà composto di 740 unità e avverrà nei primi giorni di dicembre.
La delegazione trattante FP CGIL VVF ha ribadito, innanzitutto, la propria netta contrarietà alla politica dei tagli lineari, che producono effetti devastanti all’organizzazione con pesanti ricadute sul regolare svolgimento del soccorso tecnico urgente.
Basti pensare alla pesante riduzione del personale discontinuo, il cui unico effetto sarebbe l’impossibilità di comporre le squadre di soccorso.
Abbiamo evidenziato che non è minimamente immaginabile discutere di tagli al bilancio senza una necessaria e approfondita analisi riguardo una rivisitazione completa della struttura organizzativa.
Non è più possibile rincorrere le singole criticità che quotidianamente rileviamo, sia nel settore operativo, che in quello amministrativo; se non si affrontano i problemi alla radice si rischia di avviare interminabili discussioni senza ottenere un minimo risultato.
Per quanto ci riguarda non è più prorogabile un progetto organico complessivo che abbia come obiettivo fondamentale l’efficienza e l’efficacia del servizio reso dai Vigili del Fuoco al cittadini.
Per ciò che concerne la mobilità Vigili Permanenti abbiamo chiesto di emanare in tempi rapidissimi la relativa circolare, così da poter procedere con il trasferimento dei vigili anziani e, conseguentemente, con l’assegnazione definitiva del 70° corso.
Infine, relativamente ai nuovi concorsi interni in deroga al 217 è indispensabile, a nostro avviso, da un lato il contenimento dei tempi necessari per il completamento della procedura burocratica, in modo che il primo corso CS abbia inizio nel più breve tempo possibile, dall’altro una riduzione temporanea del corso di formazione, trattandosi di personale con una lunga esperienza e che già è costretto a svolgere mansioni superiori.
Nei prossimi giorni si terranno ulteriori riunioni sulle quali vi terremo puntualmente informati.
Per la delegazione trattante.
Mario Mozzetta
Giancarlo Galan
Ministro per i beni e le attività culturali
Roberto Cecchi
Segretario Generale Mibac
Salvo Nastasi
Capo di Gabinetto
On.Galan
MarioGuarany
Direttore Generale al personale
Egregio Ministro
Questa nostra per richiamare la sua attenzione sugli impegni sottoscritti e sulle affermazioni fatte in questi mesi di agitazione da noi promosse insieme alle altre forze sindacali. Come ricorderà, le nostre richieste riguardavano i principali punti di sofferenza presenti nell’attuale situazione del Mibac e che per memoria le ricordiamo:
a) Tagli di bilancio alle spese correnti e di investimento: nonostante la sua opera fattiva di recupero, siamo ben lungi da avere un bilancio in grado di permettere ai nostri istituti di funzionare. Lei ha dichiarato in più di un’occasione di voler riportare il bilancio ad uno stato di normalità o almeno di avere risorse sufficienti per garantire i normali servizi;
b) Questioni occupazionali: anche in questo settore scontiamo un ritardo che per noi è inaccettabile. Con il D. L.34 si dovevano assumere 162 lavoratori più 18 nuovi dirigenti. Una goccia nel mare delle riscontrate necessità. Ma nonostante la deroga ricevuta, gli uffici del Ministero non hanno provveduto ad assumere e questo ha fatto sì che si sia incappati nella seconda manovra e con ciò al blocco e alla riduzione del quantum!
c) La deroga ai due tagli del 10%: sono anni che gli uffici ci raccontano che come Mibac saremo fuori dai due tagli che, ricordiamo, se attuati metteranno circa 4000 nostri lavoratori in esubero e con ciò per diversi anni non potremo assumere mentre la dotazione organica scenderà a 16mila unità (nel 2004 era di 25mila);
d) L’annosa questione di Pompei: nonostante sia stata deliberata da più mesi l’urgenza di intervenire, siamo incredibilmente fermi sulla questione delle assunzioni che scendono dalle 25 preventivate alle 20 attuali mentre ancora non sappiamo dei 105milioni varati dal Consiglio superiore e sui quali si stanno avventando interessi esterni! Su questo aspetto gradiremmo conoscere lo “stato dell’arte”;
e) Missioni e uso del mezzo proprio: su questo aspetto l’impegno era quello di trovare una soluzione che garantisse la normale attività di tutela mentre tuttora registriamo un pesante silenzio;
f) Analogo silenzio circonda la questione della reiterazione delle somme dovute al turn over del 2010 (ben 6.500.000 euro) che potrebbero garantire ulteriori assunzioni di personale!
g) Questione delle società Arcus e Ales: le ricordiamo che aveva promesso che alla ripresa dei lavori autunnali avrebbe discusso con noi sulle sorti di questa società. Restiamo in attesa.
h) Così come siamo in attesa di vedere l’atto, preannunciatoci dal suo Capo di Gabinetto, sulle progressioni economiche.
Alcune di queste questioni avrebbero dovuto trovare soluzione all’interno del cosiddetto Decreto sviluppo, ma dalle anticipazioni circolate non abbiamo riscontrato nulla sul doppio taglio del 10% né sulle risorse, missioni ecc. E perciò siamo a richiamarla a quanto sottoscritto dai suoi uffici.
Distintisaluti
Roma 12 ottobre 2011
CGIL-BAC UIL-BAC
C. Meloni E. Feliciani
A seguito dell’ennesima tragedia sul lavoro, avvenuta a Grottaminarda (AV), in cui ha perso la vita Francesco Di Napoli dipendente di Irpinia Ambiente, FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI E FIADEL hanno proclamato per domani, 21 ottobre, uno sciopero di 50 minuti alla fine di ogni turno per tutte le aziende pubbliche e private del comparto Igiene Ambientale.
Roma, 20 ottobre 2011