Mibact: Comunicati su rispetto delle regole e progressioni economiche

IL RISPETTO DELLE REGOLE     

Da un po’ di tempo
stiamo assistendo al verificarsi di situazioni di mancato rispetto delle
relazioni sindacali ai vari livelli, in particolare nei settori delicati dei
musei e, ancora più nello specifico, nei musei autonomi, un settore che non a
caso detta le linee strategiche all’intero ministero. E questo settore sta
diventando terreno di regolamenti di conti con il sindacato e nei cosiddetti
Direttori manager dei musei autonomi sembra stia prevalendo l’idea che le
relazioni sindacali siano solo un intralcio, quasi fossero chiamati a fare gli
amministratori delegati con i soldi di Pantalone e non i dirigenti pubblici
dello Stato.

Alcuni esempi: la
DG Musei che si è attribuita autonomamente il diritto di intervenire in una
diatriba locale attizzata da sigle sindacali 
minoritarie che non hanno accettato un accordo sottoscritto dalle sigle
più rappresentative. Diritto che non gli viene attribuito da nessun accordo in
materia e che invece viene esercitato addirittura imponendo la sospensione di
atti attuativi dell’accordo stesso.

O quanto
scandalosamente sta avvenendo a galleria Borghese, dove la Direttrice ha aperto
per prolungamenti di orario serale non concordati ed in assenza di misure di
sicurezza. Arrivando ad aprire la sera del 30 dicembre scorso solo con
volontari in una situazione di massima allerta antiterrorismo addirittura
annunciata dal Ministro dell’Interno in persona e del tutto ignorata dalla
Direttrice che ha aperto a 360 persone con tre volontari tre.

O quanto sta
avvenendo al Museo Archeologico Nazionale di Napoli dove il Direttore, che si
permette di definire pubblicamente come feudale il nostro sistema di relazioni
sindacali, cambia profilo motu proprio a 17 dipendenti sulla scorta di una
interpretazione capziosa di una sentenza per demansionamento e non si adegua
nemmeno alle indicazioni che provengono dal centro nazionale. E con situazioni
di conflitto interno che si vanno via via acuendo alla GNAM, alla Galleria
Estense di Modena per non parlare di Mantova e via dicendo.

Insomma sta prevalendo in noi la curiosa sensazione che il tavolo
nazionale viene utilizzato per acquietare i sindacati riottosi mentre sul
territorio si lasciano mani libere a dirigenti in vena di atteggiamenti
padronali.

Non ci siamo. Il rispetto delle regole che noi ci siamo dati è
condizione imprescindibile per mantenere il confronto su livelli accettabili,
se qualcuno pensa che noi ci mettiamo la faccia su una riforma che non esitiamo
a definire disastrosa nei suoi effetti si sbaglia di grosso. Pertanto ci
permettiamo un avviso pubblico: o si mette a regime un sistema di governance
dell’organizzazione in grado di uniformare i comportamenti alle regole ed agli
accordi sottoscritti a livello nazionale oppure noi ritireremo le designazioni
che abbiamo fatto sui tavoli tecnici e riporteremo tutte le questioni al tavolo
politico. Per quello che ci riguarda valuteremo con attenzione le iniziative
che l’amministrazione intraprenderà al riguardo e sia chiaro che su questo non
ci sono ne sconti ne saldi.  
Addio alle Soprintendenze speciali?
Lunedì siamo convocati al tavolo nazionale per una informativa
circa l’applicazione del comma 432 della legge di stabilità, ovvero la nuova
normetta blitz che interviene ancora una volta sulla struttura del Ministero
questa volta mettendo nel mirino le Soprintendenze speciali di Roma e Pompei.
La norma dà 30 giorni di tempo alla sua attuazione e così ci avviamo
tristemente alla perdita sicura della Soprintendenza romana, che verrà
sostituita dall’ennesimo museo autonomo e non sappiamo ancora cosa succederà a
Pompei. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un processo riformatore
che va avanti a strappi, con decisioni normative infilate nella legge di
stabilità, senza alcun dibattito che coinvolga gli addetti ai lavori. Si chiude
così una epopea gloriosa per la tutela e la valorizzazione di un patrimonio
culturale dal valore inestimabile, in nome di un progetto che non sta
producendo altro che un enorme caos organizzativo.

Lunedì è convocato anche il Consiglio Superiore, ma certo
non ci attendiamo molto da un organo ormai diventato un orpello nella mani del
Ministro, con un Presidente che non manca ogni occasioni per illustrare le
magnifiche sorti progressive di una riforma sbagliata e inconcludente e per
attaccare i lavoratori “fannulloni” del Ministero.

Ma questi sono i tempi e occorre mantenere nervi saldi e
speranza per il futuro: raccoglieremo le macerie ma ci saremo.   

 

FP CGIL Nazionale MIBACT

Claudio Meloni

 

 

                 

 
 

 

Progressioni economiche: istruzioni per l’uso

     
La pubblicazione
delle graduatorie economiche ha, come era prevedibile sollevato polemiche e
recriminazioni tra i lavoratori. La prevedibilità è data dal numero,
relativamente esiguo, delle stesse: solo 1 lavoratore su 4 che hanno fatto
domanda ha avuto la progressione e questo naturalmente ha accentuato lo
scontento degli esclusi. Per questo riteniamo utile ricordare che nel dicembre
2015 noi avevamo avanzato la proposta di chiudere tutto il processo in un anno
e non sulla base di un accordo triennale che, ricordiamo prevede allo stato
12050 progressioni entro il 2018. Lo ricordiamo a tutti, in primis a chi non ha
condiviso la nostra proposta di allora, perché certo gli effetti di un numero
maggiore sarebbero stati diversi nell’impatto tra i lavoratori.

Detto questo
vogliamo rassicurare, per quanto possibile, i lavoratori: il processo va avanti
anche nel 2017 e nel 2018 con alcune precisazioni che sono doverose:

per completare il
processo su 12.050 progressioni occorrono 12 milioni di euro circa del FUA. il
che comporta necessariamente il reperimento di risorse certe e tale operazione
inevitabilmente intaccherà l’attuale ripartizione del fondo, in particolare
quella prevista per i progetti nazionali. Questo a meno che il Ministro non sia
in grado di portare risorse fresche, come ha paventato nell’incontro del 30
agosto scorso. Ma noi siamo abituati a fare i conti su quello che è disponibile
e sempre per rimanere al pallottoliere sarebbero necessari circa 18 milioni di
euro per chiudere per tutti i lavoratori il processo nel 2018. Quindi con l’obiettivo
di arrivare nel 2018 a coprire tutto il personale del Ministero. Noi riteniamo
questa operazione fattibile sulla scorta di valutazioni contabili: i progetti
nazionali possono essere rimodulati attingendo alle risorse della
valorizzazione che quest’anno avranno un incremento di 5 milioni di euro e
devono essere rimodulati in quanto l’apertura a 11 ore non può essere garantita
in tutti gli uffici del Ministero e già si registrano numerose incursioni degli
occhiuti organi di controllo che in qualche caso non hanno assentito
addirittura nemmeno al pagamento delle turnazioni ritenendole, a torto,
esclusivamente funzionali alle aperture di 11 ore ed in qualche altro
addirittura sono arrivati a chiedere la restituzione delle somme erogate ai
lavoratori. Questa situazione pone inevitabilmente la necessità di rivedere i
progetti nazionali, assicurando a tutti la partecipazione ai nuovi progetti e
tenendo conto della necessità di attingere a parte delle risorse per finanziare
l’intero processo delle progressioni economiche. Tutto questo al netto delle
eventuali nuove risorse recuperabili sia attraverso auspicabili incrementi del
FUA (dal nuovo CCNL e in riferimento agli impegni del Ministro), che tramite il
recupero delle somme spese negli anni precedenti per le riqualificazioni a
seguito del pensionamento del personale che ne ha beneficiato Questa proposta
la anticipiamo pubblicamente per la discussione tra i lavoratori e la porteremo
al confronto con l’Amministrazione ed i colleghi delle altre sigle sindacali. Per quanto riguarda
il processo 2016 ci preme sottolineare due aspetti:

il primo è la
necessità imprescindibile di garantire trasparenza al processo. da questo punto
di vista la pubblicazione delle graduatorie per elenchi non aiuta certo: i
lavoratori hanno diritto di conoscere la posizione in una graduatoria,
indipendentemente dal fatto che siano stati valutati o meno. Così come i
lavoratori hanno diritto ad avere spiegazioni formali rispetto alla specifica
posizione, Quindi la Commissione e l’Amministrazione hanno l’obbligo di dare i
chiarimenti richiesti. E, a nostro avviso, sarebbe quanto mai salutare una
pubblicazione integrale della graduatoria: un obbligo di trasparenza a cui non
riteniamo sia rispettoso sottrarsi. Sapendo perfettamente che la graduatoria si
esaurisce con i vincitori e non è possibile un suo scorrimento  in quanto esplicitamente vietato dagli organi
di controllo.

Il secondo aspetto
che ci preme segnalare è la necessità di controlli capillari su tutto il
personale rientrante tra i vincitori. Il tempo c’è per poterlo fare e anche in
questo caso va garantita trasparenza e 
la corretta applicazione dei criteri concordati.

Ricordiamo al
riguardo che i nostri uffici legali sul territorio sono a disposizione dei
nostri iscritti per valutare ogni situazione che si ritenga illegittima e al
riguardo invitiamo tutte le nostre strutture territoriali a garantire adeguata
assistenza legale ai lavoratori che la dovessero richiedere.

Considerata
l’impossibilità di avere uno scorrimento di queste graduatorie, le progressioni
2017 dovranno avere un nuovo accordo che si dovrà concludere entro il mese di
dicembre prossimo. Sarà questa l’occasione per verificare la funzionalità dei
criteri scelti nel 2016 e, nel caso, apportare opportune modifiche. Da questo
punto di vista siamo disponibili ad ogni utile suggerimento precisando solo che
il criterio della formazione è un criterio ineliminabile, sia perché previsto
dal CCNL sia perché l’altro criterio imposto dagli organi di controllo e
presente nella maggior parte degli accordi in materia sottoscritti negli altri
ministeri è la valutazione individuale fatta dal dirigente. Si può immaginare
di reinserire i titoli di servizio, e noi siamo disponibili a valutarlo, e di
resettare meglio il criterio della formazione. Su questo avvieremo il dibattito
e il confronto tra di noi e con gli altri interlocutori.

 

 

FP CGIL Nazionale MIBACT

Claudio Meloni

 
                    

Carceri: Fp Cgil, intollerabile poliziotti indagati per evasione Rebibbia

Lasciati soli dai vertici e in cattive condizioni di lavoro, si guardi ai vertici

Roma,
22 dicembre – “Non è tollerabile che a pagare il prezzo più alto per la
cattiva gestione del sistema penitenziario siano ancora una volta siano
i poliziotti penitenziari”. Così il segretario nazionale della Fp Cgil,
Salvatore Chiaramonte, commenta la notizia degli undici poliziotti
penitenziari in servizio a Rebibbia indagati per l’evasione dei tre
detenuti albanesi del 27 ottobre scorso.

Il dirigente sindacale
sottolinea “la totale fiducia nell’operato della Magistratura ma
riteniamo che non possano pagare coloro i quali sono lascati soli dai
vertici del sistema, che operano in un contesto difficile e che sono
costretti a carichi di lavoro massacranti a causa della grave carenza di
organico di cui soffre il Corpo di Polizia Penitenziaria. Carenza .
aggiunge – causata dai mancati investimenti per le assunzioni, per i
sistemi di sorveglianza e la formazione, che la politica non ha avuto il
coraggio di fare nel settore, ma anche dalla cattiva gestione del
personale messa in atto negli anni dai vertici del Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria”.

Per questo motivo, aggiunge
Chiaramonte, “risulta incomprensibile come questi stessi vertici non
vengano chiamati a rispondere del loro operato. Per quale motivo non si
vada ad indagare su come si siano create le gravi carenze di organico
che affliggono l’istituto di Rebibbia, circa trecento unità, come molti
altri del resto del territorio nazionale, e sul perché molti poliziotti
penitenziari siano stati distolti dai loro compiti istituzionali e
distaccati in sedi amministrative a fare altro”. Da tempo, ricorda il
segretario nazionale della Fp Cgil, “denunciamo tale fenomeno e,
malgrado qualche incontro con le organizzazioni sindacali al DAP e
qualche dichiarazione d’intenti, ancora non si è dato il via ad un
progetto di recupero del personale di Polizia penitenziaria verso le
carceri. Riteniamo che il momento di agire non sia più rinviabile e che
coloro che si sono succeduti negli anni alla guida del Dap comincino a
rispondere del loro operato”, conclude. 

 

News

INPS: Comunicato Unitario 4 Gennaio 2017


LE FUGHE IN AVANTI! 

Roma 4 Gennaio 2017 – Con messaggio Hermes n.19
del 3 gennaio u.s. la Direzione
Centrale Vigilanza Prevenzione e Contrasto all’Economia Sommersa, senza
attendere la definizione della circolare I.N.L. riguardante le indicazioni
operative sul personale ispettivo, ha impartito nuove disposizioni relative
all’attività di vigilanza.

Colpisce in modo particolare il
contrasto tra la previsione circa la prosecuzione dell’attività ispettiva “secondo
le consuete modalità” e le modifiche apportate alla struttura ed ai
contenuti del verbale-web che potrebbero determinare non pochi problemi, anche
di legittimità, come nel caso dei verbali aperti nel corso del 2016 e non
ancora conclusi.

Non si comprende come,
nonostante le reiterate richieste da parte di queste OO.SS. di attivare una
conferenza dei servizi, con il pieno coinvolgimento delle tre Amministrazioni
interessate ai massimi livelli e benché sia ancora aperto il confronto presso
il neonato Ispettorato sulla circolare operativa, l’INPS emani disposizioni
che creano sconcerto e disorientamento nelle file del personale ispettivo,
generando potenziali profili di illegittimità degli atti ispettivi.

La fuga in avanti della nostra
Amministrazione emerge nella sua evidenza se si considera che a tutt’ oggi è
ancora aperto un confronto tra le Federazioni nazionali del Pubblico Impiego
delle

OO.SS.
rappresentative ed i vertici dell’INL sull’operatività dell’Agenzia unica sui
servizi ispettivi.

In tale contesto appare a dir
poco contraddittorio e strumentale il comportamento di altre OO.SS. che, pur
non avendo formulato alcuna osservazione in termini critici, né proposte sui
contenuti della bozza di circolare consegnata formalmente il giorno 29 dicembre
u.s., tuonano internamente all’INPS con proclami che non corrispondono ai
comportamenti silenti tenuti al Tavolo nazionale da noi chiesto ed ottenuto
(della serie agnellini dentro e lupi fuori!).

Al contrario le scriventi
OO.SS. hanno presentato lo scorso 30 dicembre una serie di proposte per
modificare la bozza di circolare ed impedire che uscisse entro il 31/12/2016
nella sua versione originaria.

La nostra posizione critica
sulla nascita dell’INL, così come disegnato dal legislatore, è ormai nota, e
pertanto stiamo dando il nostro contributo affinché non venga travalicato il
dettato normativo e sia tutelata la professionalità del nostro corpo
ispettivo quale presidio di legalità per tutti i lavoratori.

FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO
CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO
UIL PA/INPS
Sergio CERVO

Corso per il personale inquadrato nei ruoli dei Dirigenti AIB e dei Direttivi AIB ad esaurimento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Istituto Superiore Antincendi – Periodo – 9 – 20 gennaio 2017.

 
 

04.01.2017 – Corso per il personale inquadrato nei ruoli dei Dirigenti AIB e dei Direttivi AIB ad esaurimento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Istituto Superiore Antincendi – Periodo – 9 – 20 gennaio 2017.

Con decreto DCRISUM n. 3198 del 28.12.2016 la Direzione Centrale per le Risorse Umane ha inquadrato nei nuovi ruoli AIB ad esaurimento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il personale già in servizio presso il Corpo Forestale dello Stato sino al 31.12.2016.

Per detto personale la Direzione Centrale per la Formazione ha programmato lo svolgimento di appositi corsi finalizzati alla conoscenza della nuova realtà del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con particolare riguardo allo specifico ruolo di nuova acquisizione.

 

 

Enna – Dichiarazione unitaria stato di agitazione.

 
 

04.01.2017 – Enna – Dichiarazione unitaria stato di agitazione.

 

 

Puglia – Nota al Direttore regionale sull'applicazione della Circolare relativa all'art. 28.

 
 

04.01.2017 – Puglia – Nota al Direttore regionale sull’applicazione della Circolare relativa all’art. 28.

La questione del riconoscimento dei benefici economici di cui all’art. 28 ai dipendenti autorizzati a svolgere determinati incarichi è stata messa in discussione dall’adozione di specifiche circolari esplicative, da parte  del Capo del Corpo pro tempore, negli anni 2010 e 2011 che, di fatto, hanno invece fornito ulteriori elementi applicativi ed interpretativi a taluni Dirigenti che, conseguentemente hanno ritenuto di bloccare il pagamento del lavoro straordinario per guida in assenza dei presupposti di cui alle citate circolari esplicative.

Ora, la recente circolare del Capo Dipartimento Frattasi “…..sostituisce ogni precedente direttiva impartita in materia…..” motivo per cui la FP CGIL chiede al Direttore il proprio intendimento in merito alla possibilità di poter porre in pagamento tutte le ore di lavoro straordinario per guida svolte dal personale e non liquidate perché in contrasto con i contenuti delle note interpretative citate ed oggi ritenute superate dalla nuova Circolare del Capo Dipartimento. 

 

 

Roma – Aggressione ingiustificata nei confronti di una squadra dei Vigili del Fuoco – comunicato

 
 

03.01.2017 – Quanto avvenuto nella notte di capodanno a Ostia è inaccettabile.

Le intimidazioni verbali e le aggressioni manifestate nei confronti di una squadra intervenuta per un incendio non possono passare inosservate. Inaccettabile il solito comportamento irresponsabile di talune organizzazioni sindacali che, denigrando l’operato dei colleghi, continuano a strumentalizzare le criticità che avvengono durante le operazioni di soccorso

Il coordinamento nazionale di Fp Cgil VVF  nel condividere appieno il contenuto del comunicato che pubblichiamo, esprime solidarietà e sostegno ai colleghi coinvolti

 

 

News

Comunicato Unitario Incontro 29 dicembre 2016


ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO: FALSA PARTENZA

 
Nel pomeriggio di ieri si è
tenuto un incontro al Ministero del Lavoro, cui erano presenti i rappresentanti
dei tre Enti interessati, avente ad oggetto un’informativa su di una bozza di
circolare contenente le prime indicazioni operative sulle modalità di
coordinamento del personale ispettivo.

All’inizio della riunione il
Direttore Generale dell’Attività Ispettiva ci ha illustrato per sommi capi la
bozza di circolare, definita dal Comitato Operativo dell’INL.

Al termine della comunicazione
abbiamo immediatamente sollevato un problema di metodo, in quanto ritenevamo
assolutamente inaccettabile la mancata consegna del documento, considerando
anche la sua incidenza su di una nuova struttura il cui avvio è stato
confermato per il 1 gennaio 2017.

A seguito delle nostre
rimostranze, finalmente l’Amministrazione ci ha fornito copia della bozza di
circolare – che vi alleghiamo – e abbiamo insistito per un confronto di merito
a cui ci siamo resi immediatamente disponibili.

L’Amministrazione ha accolto le
nostre richieste e abbiamo fissato un successivo incontro per un esame
congiunto sul merito nella giornata del prossimo 2 gennaio, alle ore 11.

 

 

 Roma, 30 dicembre 2016

 

                    

       FP CGIL                         CISL FP               UILPA  
Salvatore Chiaramonte    Paolo Bonomo   Gerardo Romano     

Ministero Sviluppo Economico: Le ragioni del nostro No all’accordo del 23 dicembre

LE RAGIONI DEL NOSTRO NO ALL’ACCORDO DEL 23 DICEMBRE 

Il 23 dicembre è stato sottoscritto ” l’atto di programmazione  degli sviluppi economici e delle posizioni organizzative”, propedeutico  alla sottoscrizione  dell’accordo riguardante le progressioni economiche per il  2017, come disposto dall’IGOP
. Abbiamo ritenuto tale parere una forzatura inaccettabile, in quanto le risorse utilizzabili si riferiscono al FUA 2017, ancora  da quantificare e da costituire. E’ stata questa una delle ragioni che ci hanno portato a non sottoscrivere “l’atto di  programmazione”, ritenendolo non necessario, in quanto le risorse del FUA possono  essere contrattate nel corso dell’anno di riferimento. Inoltre,  abbiamo ritenuto del tutto  insufficienti le risorse stanziate per garantire  un passaggio di fascia economica   a  tutto il  personale rimasto  escluso dall’ultima progressione economica.  Nel formulare la proposta, l’Amministrazione  avrebbe dovuto considerare  che i lavoratori del MISE sono stati   già ampiamente danneggiati da una assurda interpretazione  degli organi di controllo che ha impedito  di fatto le progressioni economiche per il 2015: con questo ” atto  di programma”  si determinerà un ulteriore danno per tutti quei   lavoratori che  rimarranno di nuovo  esclusi da un  giusto  riconoscimento economico e professionale.  Sarebbe un segnale positivo da parte dell’Amministrazione lo stanziamento di  ulteriori risorse   per garantire la progressione al 100% dei lavoratori,  giusto  riconoscimento delle professionalità esistenti,  una  dimostrazione di sensibilità verso chi,  con il proprio lavoro, garantisce il funzionamento di un Ministero strategico per l’economia del Paese. Purtroppo l’Atto sottoscritto  rischia di diventare  l’ennesima occasione persa da parte di chi gestisce il personale.

L’intesa sottoscritta  include anche  l’accordo per le posizioni organizzative che,  in una struttura efficiente,  dovrebbero rappresentare  punti di responsabilità e di coordinamento, funzionali all’organizzazione del lavoro.  Purtroppo per i vertici del MISE le p.o.  continuano a  rappresentare  uno strumento premiale, conferite senza criteri oggettivi  discussi con le OO.SS.
Oltre alla mancanza di criteri trasparenti  riteniamo   eccessivo anche il numero di posizioni   stabilite , non corrispondenti  alle reali necessità del Ministero.  Nel prossimo rinnovo del CCNL sarà necessario  rivedere tutto l’impianto relativo alle posizioni organizzative, riportando tutta la materia alla contrattazione tra le parti.

Roma, 3 Gennaio 2017

CGIL
FP Nazionale
Luciano
Boldorini

 

MIUR: Intesa programmazione progressioni economiche aree anno 2017

ll 29 dicembre scorso è stato sottoscritto il testo del pre accordo sulle progressioni economiche. Come già anticipato nel comunicato
ultimo il testo non impegna sui criteri e anche l’indicazione dei numeri
per ciascun profilo deve essere ancora verificata. La spesa prevista
copre l’intero importo residuo della parte fissa del FUA, la
dichiarazione congiunta che abbiamo chiesto noi è riferita al reintegro
delle risorse spese negli anni precedenti per le riqualificazioni,
reintegro possibile per le quote fruite dal personale che è in
quiescenza, per effetto della clausola di riversamento prevista nel CCNL.

Claudio Meloni 
FP CGIL Nazionale

VVF: Loano (Ge) – Comunica stampa Fp Cgil

 
 

COMUNICATO STAMPA
LOANO: SBAGLIATO STRUMENTALIZZARE LE TRAGEDIE



Genova, 2 gennaio 2017.

Giovedì scorso un incendio divampato su uno yacht ormeggiato alla
Marina di Loano è costato la vita a tre cittadini tedeschi. Un bilancio
pesantissimo nonostante l’impegno dei colleghi che, come sempre accade,
hanno cercato con ogni mezzo di evitare il tragico epilogo.

Spiace dover
constatare come alcune rappresentanze sindacali autonome abbiano
strumentalizzato la tragedia, prima di tutto per la mancanza di rispetto
nei confronti dei famigliari delle vittime alle quali vanno espresse
sentite condoglianze e che di tutto hanno bisogno tranne che di
polemiche, e in secondo luogo verso i colleghi che, in quel frangente
come in ogni intervento, agiscono con dedizione, impegno, sacrificio.

Non è una novità che il corpo dei vigili del fuoco sia sotto organico,
che l’età media dei colleghi sia elevata e che vi siano molti aspetti
dell’organizzazione del lavoro certamente perfettibili; quello che non è
accettabile è associare a quell’intervento le carenze che da anni,  anche
come Funzione Pubblica Cgil, denunciamo. Oltre ad una falsità, si
tratta di un grave torto ai colleghi, che nonostante le carenze di cui
sopra, ogni giorno assicurano un servizio impeccabile universalmente
riconosciuto.

Credo sarebbe molto più utile ai vigili del fuoco e alla
collettività utilizzare le proprie energie per rappresentare
rivendicazioni sindacali in  uno spirito unitario volto a  percorsi
costruttivi e non distruttivi.
 

Luca Infantino

Coordinatore regionale Vigili del Fuoco
Funzione Pubblica Cgil Liguria

NEWS

Cosa ci possiamo aspettare per il 2017 ? La Fp Cgil Medici al Forum di QS con i sindacati.

 
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