Siracusa: Comune di Priolo Gargallo – Richiesta istituzione di un distaccamento Vigili del Fuoco.

 
 

 
COORDINAMENTO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO
PROVINCIA DI SIRACUSA

 
Siracusa, 21 Settembre 2011
 
Al Ministero dell’Interno
Dipartimento dei Vigili del Fuoco
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Pref. Francesco Paolo TRONCA
 
Al Capo del C.N.VV.F. 
Ing. Alfio PINI
 
Al Direttore Regionale
Vigili del Fuoco – Sicilia
Ing. Dattilo
 
Al Comandante Provinciale
Vigili del Fuoco – Siracusa
Ing. Aldo Comella
 
Alle Segreterie e Coordinamenti Nazionale e Regionale
FP CGIL e FNS CISL Vigili del Fuoco

 
 
 

 
 Oggetto: Comune di Priolo Gargallo (Siracusa) – Richiesta istituzione di un distaccamento Vigili del Fuoco.
 

Le scriventi OO.SS. vogliono porre alla vostra attenzione che il Comune di Priolo Gargallo, ricadente nella provincia di Siracusa, ha avviato una richiesta al nostro Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, per istituire un distaccamento permanente, assumendosene ogni onere.

Anche a seguito dell’approfondita analisi svolta dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Siracusa, del parere positivo della Direzione Regionale Vigili del Fuoco Sicilia, e delle delibere municipali prodotte e alle relazioni fornite dal Comune di Priolo Gargallo, si vuole esprimere il proprio convincimento sulla necessità dell’istituzione del distaccamento permanente per una serie di motivazioni che possono essere riassunte nell’alto rischio industriale, sismico ed idrogeologico del territorio di Priolo Gargallo.

Le ricadute sul dispositivo di soccorso fornito ai cittadini dell’intera provincia e sull’organizzazione del lavoro interno ai Vigili del Fuoco, verrebbe migliorato enormemente anche per la collocazione della sede, fornita dallo stesso Comune, che si inserirebbe in prossimità dell’asse viario principale dell’autostrada Siracusa-Catania, che attraversa il polo industriale di Priolo Gargallo. Al distaccamento verrebbe assegnata la competenza territoriale del Comune di Priolo Gargallo, ed in parte dei Comuni di Floridia, Melilli, Solarino e sarebbe un concreto sostegno all’unica squadra operativa della sede centrale di Siracusa soprattutto per la zona nord del capoluogo, con una previsione di 300/400 interventi all’anno, una diminuzione delle distanze e dei tempi di percorrenza tra le diverse località interessate, e garantirebbe una risposta immediata ad una popolazione fortemente a rischio di circa 37000 cittadini.

La presenza del polo industriale tra i più importanti dell’Italia, petrolifero e petrolchimico, che ricade nel Comune di Priolo Gargallo e nei territori limitrofi, è l’elemento di criticità che maggiormente richiede la presenza di un distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco. Le numerose attività a rischio di incidente rilevante nella zona industriale, e il movimento nel porto di Augusta che include il polo industriale di Priolo Gargallo con diverse milioni di tonnellate all’anno di prodotti petroliferi e petrolchimici, giustificherebbe da solo la motivazione per il l’istituzione del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Priolo Gargallo.

Negli ultimi anni i Vigili del Fuoco sono stati impegnati, in interventi di soccorso tecnico urgente nel polo industriale, causati da anomalie di processo in cui è stato attivato il piano di emergenza esterno, con implicazioni logistiche, funzionali ed emotive sul territorio. Però, la criticità maggiore non consiste nella frequenza storica degli eventi, ma dalla potenziale magnitudo degli effetti degli incidenti di tipo industriale, che sono contenibili quanto minore è l’intervallo temporale necessario al primo intervento, e quindi la presenza di una squadra dei Vigili del Fuoco nelle immediate vicinanze della zona industriale, ridurrebbe i tempi di intervento in tutte le situazioni di incidente in fase iniziale che potrebbero evolvere in incidenti più gravi.

Il territorio di Priolo Gargallo e quello limitrofo ad esso, colpito negli ultimi anni da dissesto idrogeologico e la presenza di più centri commerciali, con un aumento considerevole di cittadini nelle ore diurne, impongono la collocazione di una squadra operativa in loco, che sarebbe strategicamente funzionale a garantire un dispositivo di soccorso tecnico urgente specifico alle popolazioni interessate.

In definitiva si chiede per le motivazioni sopra esposte, l’istituzione del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Priolo Gargallo mediante l’emanazione del Decreto di costituzione da parte del Ministero dell’Interno e la necessaria integrazione di 28 unità permanenti della pianta organica del Comando Provinciale di Siracusa, che migliorerebbe enormemente l’organizzazione del lavoro dei Vigili del Fuoco, ma soprattutto avrebbe effetti concreti sul dispositivo di soccorso che si fornisce ai cittadini del territorio interessato e di tutta la provincia di Siracusa.

 
Fp Cgil Vigili del Fuoco                      Fns Cisl Vigili del Fuoco          
Josè Sudano                                  Francesco Nassetta

 

 
 

Comunicato

  
Ieri mattina si è svolto un incontro tecnico con l’Amministrazione avente come ordine del giorno le risorse relative ai Fondi per la produttività 2011 e un’informativa sull’iter di approvazione dell’ipotesi di Accordo sul Sistema Premiante 2010.
Sul primo punto ci sono state fornite le tabelle con la quantificazione economiche dei Fondi riferite al Personale delle Aree, Dirigenti, Medici e Professionisti nonchè del Personale ex art. 15 legge 88/89. Sull’argomento il confronto proseguirà nelle prossime riunioni anche se, fin da subito, appare chiara una riduzione degli importi medi pro-capite destinati alla produttività, soprattutto per il Personale delle Aree, per effetto sia dell’incidenza economica delle prossime procedure di sviluppo economico, sia per la decurtazione derivante dal mancato reintegro delle somme relative al personale cessato, così come imposto dal decreto 78/2010.
Per quanto riguarda, invece, l’Accordo sul Sistema Premiante 2010 l’Amministrazione ci ha informati sulle osservazioni che i Ministeri Vigilanti hanno formulato sull’ipotesi di accordo.
Tralasciandone alcune di carattere puramente formale merita invece particolare attenzione la contestazione posta dal Ministero della Funzione Pubblica in merito alla mancata applicazione del carattere di premialità e di valutazione nella corresponsione degli importi relativi al salario di garanzia e al compenso unico di professionalità. Di conseguenza, visto la reiterata intransigenza mostrata dal Ministero che ha reso vano ogni tentativo di chiarimento dell’Amministrazione, il mancato recepimento di questa modifica pone in discussione l’esigibilità complessiva del Sistema Premiante 2010 anche in riferimento alle procedure concorsuali.
Comprendiamo la delicatezza del problema ma questo non ci può indurre ad accettare passivamente, quasi sotto ricatto, una modifica sostanziale di un accordo che, pur tra tante fatiche e proprio in virtù di alcune scelte operate in sede di contrattazione, aveva permesso la convergenza, con la relativa sottoscrizione dell’ipotesi di accordo, della quasi totalità delle OO.SS. rappresentative.
Alla luce delle novità sopra esposte, per quanto ci riguarda come FP CGIL Inail , la nostra adesione all’accordo 2010 non è per nulla scontato perché è di tutta evidenza l’effetto distorsivo che tali interventi dei Ministeri Vigilanti hanno sulle scelte liberamente operate da Amministrazione e OO.SS in un’ottica di continua contrapposizione tra lavoratori e senza nessuna preventiva condivisione delle “regole”.
Valuteremo con la dovuta attenzione le scelte da fare sapendo, già da oggi, che se l’impatto sul 2010 potrebbe essere, almeno numericamente, non rilevante (ma la giustezza o l’iniquità delle cose non si misurano a “peso”), cosa possiamo immaginare avverrà nel 2011 quando tutte le norme della famigerata legge Brunetta saranno pienamente applicate?
Spiace dover ricordare, che come FP CGIL tutto ciò l’avevamo previsto, e non a caso fin dall’estate 2008 abbiamo messo in campo tantissime iniziative di mobilitazione e contrasto a queste manovre, quasi sempre in beata solitudine, mentre altri si aggrappavano a salvifici accordi separati che come dimostrato nulla hanno concretamente prodotto in termini di risultati positivi per i lavoratori. Ma si sa …. Prima o poi i nodi vengono al pettine!
Vi terremo informati sul prosieguo del confronto che dovrebbe avvenire già da lunedì prossimo.
 

                                                    *     *    *

Per quanto attiene le procedure concorsuali non è stata posta nessuna particolare obiezione. In merito alle stesse l’Amministrazione ci ha informato che, a causa di impugnativa proposta da alcune ditte relativa al bando per l’aggiudicazione della gestione delle procedure non si è ancora potuto procedere all’affidamento della stessa alla ditta vincitrice e che, per tale motivo, la data delle prove subirà uno slittamento al momento non quantificabile. Rimane però inteso che l’Amministrazione si è impegnata a informare i partecipanti alle selezioni almeno 60 giorni prima della data delle prove.
 
Anche su questo seguiranno informazioni.
 
Roma, 20 settembre 2011
 

                                                                                  IL COORDINATORE  NAZIONALE 
                                                                                              FP CGIL INAIL
           

 
 

 
 
 

 
 

 
Risposta di Persociv alle nostre richieste di chiarimento del 19 settembre.

 
 

 
 
 

 
 

Comunicato

MINISTERO DELL’INTERNO
COORDINAMENTO NAZIONALE
                                                                 
LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO IMPIEGATI PRESSO GLI SPORTELLI UNICI PER L’IMMIGRAZIONE E GLI UFFICI IMMIGRAZIONE
 

 
La problematica dei 650 lavoratori a tempo determinato del Ministero dell’interno impiegati nei servizi all’immigrazione, sta ripercorrendo, in modo ulteriormente grave alla luce della manovra economica del governo, quanto è successo nello scorso anno.
La FPCGIL sosterrà i lavoratori con ogni forma possibile di iniziativa politica, sindacale e giudiziaria per giungere ad una soluzione positiva della vicenda.
Per garantire la fruizione dei servizi da parte dei cittadini occorre tutelare e mantenere in servizio i lavoratori che fino ad oggi hanno contribuito, con l’esperienza professionale acquisita, al funzionamento degli uffici che si occupano di immigrazione e per questo nostro impegno sarà anche quello di fare pressione sulla politica sostenendo con iniziative di lotta sindacale le nostre ragioni per la difesa dei servizi e dei posti di lavoro.
A fianco delle iniziative di carattere politico sindacale sarà avviata anche una azione legale diretta alla nullità dei termini apposti ai contratti di lavoro ed alla incostituzionalità della norma del decreto milleproroghe di dicembre 2010 che prevede che il quarto anno di servizio come tempo determinato non è utile ai fini di un eventuale stabilizzazione.
Per quanto riguarda le impugnative per attivare le azioni giudiziarie, il termine di 60 giorni decorrerà anche per i contratti scaduti dal 31 dic. 2011, come previsto dall’art. 32 della legge 4.11.2010 n. 183 (collegato lavoro), comma 1bis aggiunto dall’art. 2, comma 54, del DL 29 dic. 2010, n. 225, e comunque dall’eventuale definitiva cessazione del rapporto di lavoro; l’azione giudiziaria potrà essere intrapresa entro il successivo termine di duecentosettanta giorni.
Ciò consentirà a questa Organizzazione sindacale di attivare tutte le azioni politico-sindacale per favorire la stabilizzazione dei posti di lavoro, anche in considerazione delle preclusioni previste dalla legge in ordine alla conversione del rapporto di lavoro a termine in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Roma, 22 settembre 2011 

 
Il coordinatore nazionale FPCGIL
          Ministero interno
          Fabrizio Spinetti

 
 

 
 
 

 
 

Comunicato

  
Cisl, Uil, Ugl-Intesa e la legge di Truman

 
 

 
 
 

 
 

Contratto integrativo

 
Roma, 21 settembre 2011

Al Segretario Generale dell’Avvocatura dello Stato
Avv. Francesco Sclafani
Via dei Portoghesi 12 – ROMA
 

Egregio Avvocato,
 
l’attività sindacale più recente all’interno del nostro Istituto ha indubbiamente condotto alla realizzazione di obiettivi “storici”, quali l’approvazione dei nuovi profili professionali, la progressione economica all’interno delle aree, l’individuazione di criteri di attribuzione del F.U.A. conformi ai principi di produttività statuiti dal vigente C.C.N.L.

Dobbiamo tuttavia evidenziare il protrarsi di una situazione anomala, consistente nella mancanza di un contratto integrativo; infatti, quello del 10/10/2000 è disdetto ormai da alcuni anni, e il nuovo non è stato a tutt’oggi sottoscritto, poiché gli istituti citati poco sopra hanno assunto forma di accordi autonomi, in attesa di confluire in un contratto di amministrazione completo e organico.

Affinché ciò si realizzi, occorre affrontare alcune tematiche ancora sospese; è per questo che chiediamo all’Amministrazione l’avvio di una sessione di incontri, indicandone di seguito, in modo sintetico, i contenuti “minimi”che proponiamo, e che costituiscono la piattaforma rivendicativa della FP CGIL Avvocatura dello Stato:

·        Un nuovo protocollo di intesa sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero;
·        Carichi di lavoro;
·        Individuazione dei contingenti di area e di profilo, aggiornati alla situazione attuale e successivo vaglio delle modalità future di scorrimento funzionale di ogni singolo dipendente, conformemente alla specializzazione richiesta dall’attività istituzionale dell’avvocatura;
·        Individuazione di regole certe e condivise sulla mobilità, interna ed esterna;
·        Contrattazione delle risorse FUA 2011, individuazione di nuovi criteri di attribuzione delle posizioni organizzative, anche con riferimento al ruolo ed alle funzioni dei responsabili di area 3^;
·        Relazioni sindacali, con particolare riferimento all’informazione e alla trasparenza.

Confidiamo in un positivo e tempestivo riscontro a quanto fin qui esposto; con l’occasione, le auguriamo buon lavoro e le inviamo i migliori saluti.

LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO
   

 
 

 
 
 

Pubblica amministrazione: inizia l'esternalizzazione dei servizi pubblici. Genova affida il sostegno ai disabili a una cooperativa, 60 licenziati. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

Anche se il Ministro Brunetta continua a ripetere il contrario, la pubblica amministrazione licenzia. Uno spiacevole esempio lo fornisce il Comune di Genova, intenzionato a esternalizzare l’assistenza ai bambini disabili negli asili nido e nelle scuole d’infanzia per cederla a una cooperativa sociale. Un servizio destinato a 116 bambini e che impiega 60 lavoratori vincitori di concorso e assunti con contratti a tempo determinato per supplenze annuali, a cui si aggiungono poi i 200 precari che effettuano supplenze brevi. Tutti lavoratori destinati alla disoccupazione.

Da quando i dipendenti delle municipalizzate rientrano nel capitolo delle spese per il personale, quindi nel calcolo ai fini del rispetto del patto di stabilità, il Comune di Genova sfora i parametri. La soluzione individuata, la soppressione del servizio e l’affidamento senza gara, non prevede la salvaguardia dell’occupazione di questi 60 lavoratori, che resterebbero così senza un lavoro, con il conseguente peggioramento dei livelli di assistenza ai bambini disabili e la dispersione di un patrimonio di competenze.

Il Comune di Genova trovi, di concerto con le organizzazioni sindacali, una soluzione che non preveda l’abbandono delle proprie funzioni e che
tuteli il lavoro senza sprecare la professionalità di questi educatori già formati da anni di esperienza e, fatto non marginale, vincitori di un concorso pubblico.

Il disastro a cui ogni giorno assistiamo in giro per il Paese ha proporzioni inedite. Il Governo e la maggioranza parlamentare riflettano e ascoltino le denunce dell’Anci, perché di questo passo i nostri enti locali non reggeranno il peso dei tagli, chiuderanno o cederanno i servizi a soggetti non sempre idonei, e il patto di stabilità li costringerà troppo spesso a misure rozze e ingiuste come quelle adottate a Genova.

Il Ministro Brunetta si ravveda. Purtroppo ha torto: la pubblica amministrazione licenzia.

Roma, 16 Settembre 2011
 

San Piero a Sieve: dibattito su Vigili del Fuoco e soccorso alla popolazione.

 

26.09.2011 – Nel pomeriggio del 22 settembre u.s., a San Piero a Sieve (FI), durante lo svolgimento della Festa Nazionale della FP CGIL si è tenuto un incontro sul tema “I Vigili del Fuoco ed il soccorso alla popolazione”.
 
Il dibattito si è posto come obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulle gravi condizioni di difficoltà in cui versa il Corpo, oltre tutto, in un momento politico particolarmente critico per il nostro Paese. 
 
Abbiamo ribadito, innanzitutto, la netta contrarietà della FP CGIL VVF alla scellerata politica dei tagli indiscriminati perseguita ossessivamente da un Governo che, oramai, non ha più nessuna credibilità nè in Italia, tanto meno nel resto del mondo.
 
Riteniamo che non sia più possibile rincorrere le singole criticità rilevate quotidianamente, ma che sia crescente la necessità di dover avviare un progetto organico, complessivo, basato sull’esigenza di garantire un efficiente servizio di soccorso alla popolazione che, per quanto ci riguarda, in uno Stato civile e moderno deve essere considerato fondamentale ed indispensabile perchè di alto contenuto sociale e solidale.
 
Non possiamo più tollerare la scarsa attenzione che la politica pone nei confronti dei Vigili del Fuoco, straripante di elogi e celebrazioni durante le numerose emergenze che colpiscono il Paese, di medaglie e benemerenze quando ritorna la normalità, ma che, poi, non produce alcun concreto riconoscimento economico e professionale per gli operatori del soccorso.
  
Abbiamo ritenuto indispensabile, dunque, stimolare una discussione per coinvolgere la “Politica”, l’Amministrazione, le Istituzioni Territoriali, le Parti Sociali e tutti i vari soggetti che concorrono all’attività di protezione della popolazione e salvaguardia dell’ambiente, al fine di condividere la riforma di un sistema che si regge solo grazie all’impegno straordinario, spesso in condizioni rischiose e disagiate, di uomini e donne costantemente mortificati dai pesanti ritardi con cui giungono i meritati riconoscimenti economici per il lavoro svolto.
 
La tavola rotonda tenutasi nel Mugello rappresenta l’inizio di un percorso per lo sviluppo di un progetto che, oltre a quello della FP, avrà il completo appoggio da parte della CGIL Confederale, sul quale auspichiamo ci ampli la partecipazione già attraverso una serie di nuovi appuntamenti, programmati sin dalla settimana in corso, con gli esponenti dei maggiori partiti di opposizione e delle Amministrazioni territoriali.
 
Infine, desideriamo porgere un doveroso ringraziamento ai tanti compagni e colleghi VVF che hanno partecipato, nonchè a tutti gli ospiti, per la cortese disponibilità dimostrata e per i preziosi contributi che, per qualità e presenze, hanno favorito una riuscita straordinaria di questa iniziativa.
 
Di seguito, in allegato, pubblichiamo il documento presentato per l’occasione, con le linee di indirizzo per la discussione che, a partire dalle proposte CGIL VVF degli ultimi anni, intendiamo sviluppare nel prossimo futuro per costruire un nuovo modello organizzativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in grado di valorizzare il servizio ed i lavoratori.

Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE

 


 
 
 

 

Attività di controllo e organizzazione Uffici Territoriali – Nota FP CGIL Bologna


Bologna, 23 Settembre 2011
 
Al         Direttore Provinciale di Bologna
e p.c. al       Direttore Regionale dell’Emilia Romagna
Ufficio Relazioni Sindacali
Direzione Regionale dell’Emilia Romagna

 

Oggetto: assegnazione attività lavorative
 
 
Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto numerose segnalazioni dalle strutture della Direzione Provinciale di Bologna aventi ad oggetto l’assegnazione al personale di team che ordinariamente si occupano di altre attività, quali ad esempio il servizio di assistenza e informazione al contribuente e i rimborsi, di incarichi per l’effettuazione di accessi brevi finalizzati alla verifica degli elementi dichiarati dal contribuente ai fini dell’applicazione degli studi di settore, al controllo del personale irregolare e alla verifica degli adempimenti in materia di rilascio della certificazione fiscale obbligatoria.
 
Tali disposizioni troverebbero giustificazione nella necessità di assicurare entro la fine del mese di settembre il raggiungimento degli specifici obiettivi assegnati all’ufficio.
 
Riteniamo che l’attività di controllo relativa alle norme e agli adempimenti inerenti le suddette materie, in particolare quella relativa ai dati dichiarati per gli studi di settore, sia attività di una certa complessità e delicatezza, che richiede preparazione specifica e grande esperienza, che necessita di capacità professionali adeguate al fine di esaminare con la necessaria e dovuta competenza documenti fiscali e scritture contabili.
 
Il personale al quale oggi si chiede di svolgerla, invece, non ha mai ricevuto una formazione mirata in tal senso, sia teorica che pratica, e solo alcuni dipendenti destinatari dei suddetti incarichi hanno già eseguito alcuni accessi di queste tipologie, in numero certamente esiguo e comunque solo in affiancamento a personale esperto.
 
Peraltro, vengono destinati a tale attività indifferentemente dipendenti inquadrati sia nella seconda che nella terza area funzionale del vigente CCNL delle Agenzie Fiscali.
 
L’esecuzione del programma di controllo dovrebbe avere come scopo principale quello di combattere l’evasione fiscale e contributiva e di dissuadere il contribuente dall’adozione di comportamenti elusivi, non certamente quello di raggiungere gli obiettivi ad ogni costo: a tal fine necessiterebbero competenze e risorse umane qualitativamente e quantitativamente adeguate, formazione specialistica mirata e disponibilità di tempo per la corretta esecuzione dei controlli, mentre invece con le modalità adottate si utilizza personale che non è in possesso della richiesta professionalità, che deve far fronte contemporaneamente anche a tutte le altre attività assegnate (sportello e backoffice) e al quale si impone una responsabilità non commisurata alle proprie conoscenze e alla propria esperienza lavorativa.
 
Riteniamo, pertanto, che non sussistano i presupposti per l’assegnazione di tali incarichi in maniera tanto generalizzata e impegnativa, concentrando peraltro in un unico accesso da realizzare in tempi brevissimi diverse attività di controllo, utilizzando personale non opportunamente formato e specializzato, assegnando in taluni casi mansioni contrattualmente non previste, mettendo a rischio non solo la validità e la proficuità delle attività da svolgere ma anche la responsabilità diretta dei verificatori.
Chiediamo, conseguentemente, l’immediata adozione di differenti modalità organizzative ed operative che non facciano pesare solo ed esclusivamente sui dipendenti l’onere della continua riduzione degli organici e del contestuale insostenibile aumento dei carichi di lavoro, la commisurazione degli obiettivi assegnati alle effettive risorse disponibili, nonché la convocazione urgente delle OO.SS. per affrontare, come già chiediamo da tempo, tutte le problematiche relative all’organizzazione e all’operatività degli uffici.
 
Distinti saluti.                                                 
 
                                                                  F.P. CGIL Funzioni Centrali Bologna
                                                                                 Maurizio Serra

Disposizioni urgenti per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nazionale per i cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa

 

19.09.2011 – OPCM n. 3947 del 16 giugno 2011 – disposizioni urgenti dirette a fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa.
Auspicata riduzione delle aliquote fiscali sui prodotti energetici soggetti ad accisa.

 

Comunicato su sciopero 6 settembre – Sistri e riforma Servizi Pubblici locali

 

 
Con un colpo di spugna il Governo, nella Manovra di stabilizzazione finanziaria, cancella il SISTRI e l’esito del Referendum di giugno sui servizi pubblici locali favorendo le Ecomafie e la polverizzazione del settore dell’Igiene Ambientale a favore della crescente e diffusa illegalità.
 

 

Igiene Ambientale: CCNL 2011/2013 aziende private Fise/Assoambiente. Comunicato unitario

 
E’ ripresa la trattativa, in seduta ristretta, per il rinnovo dei CCNL Fise/Assoambiente scaduto lo scorso 31 dicembre.

Il confronto, sviluppatosi anche nella giornata di venerdì, è l’avvio del percorso delineato dal Protocollo politico sottoscritto con la rappresentanza delle imprese private lo scorso luglio che, nell’intento delle Parti, dovrà sostenere il rinnovo contrattuale in tempi brevi e nei punti individuati dal protocollo stesso.
      
Come Segreterie Nazionali, ovviamente, abbiamo ripreso nel merito tutte le questioni contrattuali che stanno all’interno del Protocollo di luglio e ribadito con forza la volontà e la necessità – ora improcrastinabile – di procedere rapidamente alla chiusura del contratto nazionale  delle imprese private, anche in considerazione che lo scorso 29 luglio si è sciolta definitivamente – da parte dei lavoratori e delle lavoratrici – la riserva sul rinnovo contrattuale sottoscritto con le imprese pubbliche.

In premessa si è ancora una volta proposto ad Assoambiente l’assoluta necessità di sviluppare – anche insieme alle Autonomie locali  – le norme necessarie a contrastare la continua e insensata produzione legislativa da parte del Governo sul tema dei servizi pubblici locali e i continui tagli delle risorse al settore, anche alla luce dell’approvazione definitiva della Legge 138/2011 di Stabilizzazione economica che per il comparto rappresenta l’ennesimo danneggiamento.

Nel corso della discussione si è, poi, ulteriormente precisato che per le Segreterie Nazionali l’accordo del 17 giugno sottoscritto con Federambiente è vincolante nella parte normativa e, soprattutto, nella parte economica, anche perché lo stesso accordo è stato sottoposto alla consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici della parte pubblica.

Ad Assoambiente abbiamo, inoltre, ribadito che l’equilibrio per la chiusura del contratto lo si dovrà trovare esclusivamente attraverso il rafforzamento di quei strumenti normativi del CCNL, utili a garantire il miglioramento dei livelli di efficienza, di produttività e di qualità delle imprese e lo sviluppo delle dinamiche retributive dei lavoratori al pari della qualità delle condizioni di lavoro degli stessi.

 La rappresentanza delle imprese private ha ribadito, come nei mesi passati, la necessità di comprimere alcune dinamiche retributive ma ha anche manifestato interesse ad approfondire nella discussione i contenuti dell’accordo sottoscritto con Federambiente.

Conseguentemente, nei prossimi giorni Assoambiente, ci invierà dei testi relativi al sistema degli orari e al trattamento economico di malattia che verranno discussi nelle giornate del 28 e 29 settembre in seduta plenaria.

Per quanto concerne, poi, il confronto sulla rappresentanza unitaria, sul welfare contrattuale e sulla classificazione del personale – così come previsto dal Protocollo di luglio – le imprese private hanno convenuto così di attivare con Federambiente un tavolo tecnico allargato a tutti i soggetti stipulanti il CCNL dell’igiene ambientale a partire dalle prossime settimane.
 
Complessivamente, si potrebbe valutare che, quanto emerso in questi giorni, stia nella giusta direzione ma, di certo, capiremo dai prossimi incontri se quanto sta maturando al tavolo delle trattative potrà rientrare nelle compatibilità che ci siamo entrambi dati per chiudere questo rinnovo contrattuale.

Fermo restando che la nostra possibilità a chiudere è legata ai contenuti dell’accordo Federambiente, agli elementi qualificanti contenuti nel suo interno, alle tutele e alle garanzie anche per i lavoratori, allo sviluppo della contrattazione aziendale  e alla tutela sulla sicurezza del lavoro. 
 
Nelle prossime settimane, tutti noi, capiremo nel merito le proposte di Assoambiente e, qualora non dovessimo trovare l’equilibrio per la chiusura contrattuale, dovremo adoperaci immediatamente per la costruzione di una estesa mobilitazione sul territorio nazionale. 
 
Il contratto collettivo nazionale, per come è stato da noi pensato e rappresentato alla delegazione di Fise/Assoambiente, deve essere sottoscritto rapidamente anche con un lavoro congiunto con Federambiente nelle parti che mancano.

Il Contratto Unico di Settore deve completarsi e dovrà essere sempre più strumento utile e regolatore del mercato con dinamiche di costi certi e qualità dei diritti sempre più ampia.

I lavori del Tavolo delle trattative, oltre alle date e ai capitoli sopra riportati, sono stati previsti anche per i giorni del 12 e del 13 ottobre. 
 

Le Segreterie Nazionali

FP CGIL  Sgrò Cenciotti –  FIT CISL Paniccia Curcio – UILTRASPORTI Tarlazzi Modi – FIADEL Verzicco D’Albero
                                           

 
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