SCA – Impiego degli allievi 70° corso nel "Picchetto d'Onore"

 

09.07.2011 – Di sicuro gli allievi del 70° corso sono spesso oggetto di impieghi, a dir poco, creativi: prima l’alza bandiera, poi l’addestramento formale, adesso il picchetto d’onore in qualche cerimoniale; di seguito la nota del Coordinamento Aree della Formazione, con la quale si stigmatizza l’ennesimo “fatto” improprio.


 

Al Direttore Centrale per la Formazione Ing. Dott. Gregorio Agresta
Al Dirigente dell’Area I Ing. Dott. Antonio Barone
Dirigente delle SCA Ing. Dott. Domenico De Bartolomeo
Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali Dott. Cerrone Giuseppe

e p.c.: Capo Dipartimento VVF SP DC Prefetto Francesco Paolo Tronca
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Dott. Alfio Pini
Oggetto: Picchetto d’onore
 
Egregi,
la scrivente Organizzazione Sindacale ha gia’ avuto modo di sottolineare nelle sedi opportune come, la necessità urgente di dover provvedere ad assumere personale VF abbia, di fatto, parzialmente pregiudicato il pacchetto formativo degli allievi, mettendone a rischio la sicurezza e riducendone la preparazione.

Gli allievi del 70° corso, con estrema disponibilta’, pur se con difficoltà, cercano giornalmente di seguire lezioni teorico/pratiche particolarmente compresse nei tempi e nei contenuti, con l’unico obbiettivo di arrivare preparati alle prove finali.
 
E’ di questi giorno la notizia che un gruppo di una cinquantina di allievi è stato distolto dalle attività di formazione per partecipare ad un picchetto d’onore che si terrà, presumibilmente, presso una delle sedi istituzionali.

A tale scopo, la FP CGIL VVF ribadisce quanto più volte evidenziato e cioè che le attività di tipo formale quali ad esempio i picchetti, le parate, alza bandiera ecc. dovrebbero essere svolte da personale permanente e non da personale corsista.
 
Questa scelta, a dir poco incomprensibile ed inopportuna, evidenzia ancora una volta come l’Amministrazione, volutamente, si avvale di personale non ancora definitivo, in quanto facilmente ricattabile e quindi gestibile, poco importa se ne penalizza il percorso formativo.
 
Chiediamo quindi, laddove ve ne siano reali necessità, di attingere all’interno della dotazione organica permanente, così da garantire pari opportunità formative per tutti i corsisti e non costringerci a dover nuovamente rivendicare un diritto che per il personale ancora in fase formativa è, a nostro parere, indiscutibile.
 
Distinti saluti.
 
Per il Coordinamento Aree della Formazione
Mauro Giulianella

Bari – I Vigili del Fuoco della CGIL ritornano in Piazza!

 

12.07.2011 – La FPCGIL VVF di Bari torna in campo per manifestare, il giorno 15/07/2011 dalle ore 09.00 alle ore 23.00, con un sit-in a Bari, in Via Sparano ang. Via A. Gimma; la giornata si caratterizzerà con una raccolta firme, spiegando ai cittadini baresi le ragioni che hanno portato i pompieri ancora una volta a protestare; allegato di seguito il relativo comunicato stampa.


 

I Vigili del Fuoco della CGIL ritornano in Piazza!!!

Comunicato Stampa di F. De Cosimo e Carmelo Pesola

Il giorno 15/07/2011 dalle ore 09.00 alle ore 23.00 si effettuerà un sit-in a Bari in Via Sparano ang. Via A. Gimma.
 
La giornata si caratterizzerà con una raccolta firme, spiegando ai cittadini baresi le ragioni che hanno portato i pompieri ancora una volta a protestare.
 
Il 6 maggio scorso i vigili del fuoco avevano aderito convinti allo sciopero generale promosso dalla CGIL contro la politica dei tagli dei Governi Berlusconi, perché impoverisce il Paese, aumenta la disoccupazione, cancella diritti, tutele e stato sociale, riduce i servizi pubblici.
 
A Bari ci eravamo mobilitati per rivendicare: il rinnovo del contratto, scaduto ormai da 18mesi; per chiedere assunzioni, stabilizzazione dei precari, mezzi ed attrezzature per fare meglio il nostro lavoro ed in condizioni di minor rischio e disagio; per concretizzare finanziamenti specifici finalizzati a modificare strutturalmente una riforma inadeguata e dannosa, ma anche per saldare la montagna di arretrati frutto delle innumerevoli prestazioni straordinarie derivanti dalle emergenze che, negli ultimi due anni, hanno colpito e devastato diversi territori; per una previdenza adeguata per tutto il personale nessuno escluso, anche per i SATI, che vede la propria indennità speciale ancora non pensionabile.
 
La risposta è arrivata con la manovra Finanziaria 2011: ebbene si bloccano le retribuzioni fino al 2014 e, invece di potenziare e valorizzare il Corpo, si producono ulteriori tagli ad un bilancio già ampiamente asfittico, producendo effetti che, complessivamente, ricadono sulle condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche sugli utenti di un servizio la cui qualità ne esce ulteriormente ridimensionata.
 
Venerdì prossimo la CGIL dei VV.F. di Bari va in piazza contro un ‘Amministrazione Centrale che non smentisce i propri vertici politici anzi riecheggia una politica fatta di solo annunci, il tutto confermato dal fittizio tavolo tecnico aperto per trovare soluzioni alle numerose problematiche che attanagliano il soccorso VVF in Puglia e dove il tutto si è limitato a sentire per poche ore le OO.SS. locali a Roma, con un solo dispendio di risorse economiche, concludendosi con un nulla di fatto.
 
In piazza si mostrerà ai cittadini la scarsa sicurezza sul lavoro per gli operatori del soccorso e la necessità di attivare ulteriori strategie per ridurre al minimo i pericoli che immancabilmente, detti operatori, incontrano nella propria attività lavorativa, pronti anche a considerare il periodo di crisi che sta attraversando il Paese.
 
In piazza, spiegheremo ai cittadini che la loro incolumità è a rischio in riferimento al soccorso dei VVF per mancanza di pompieri sul territorio barese: c’è bisogno della riclassificazione della pianta organica del Comando di Bari compresa quella dei distaccamenti extraurbani, aeroportuale e portuale esistenti, più la necessità di istituire altri quattro distaccamenti nei territori di Monopoli, Acquaviva, Grumo e Corato, per abbattere i tempi d’intervento.

Buon lavoro a tutti.

Puglia – Gestione del Nucleo Elicotteri VV.F. di Bari

 

12.07.2011 – Abbiamo ricevuto e, di seguito, pubblichiamo, la nota del Coordinatore Regionale FPCGIL VVF circa la sperimentazione che avrebbe dovuto ottimizzare, snellendole, le procedure amministrative ed operative del Nucleo Elicotteri di Bari, tramite l’affidamento della competenza amministrativa ed operativa alla Direzione regionale Puglia. 


 

Alla Direzione Regionale VV.F. Puglia  – Attività di Soccorso Speciali Dr. Ing. Michele Di Grezia 
E p.c.: Al Comando Provinciale VV.F. Bari Dr. Ing. Roberto Lupica

Oggetto: Gestione del Nucleo Elicotteri VV.F. di Bari -Vs. nota prot.n. 8161.

Egregio Ing. Di Grezia,
come tutti ben sappiamo da circa 5 anni e in via sperimentale la Direzione regionale Puglia ha la competenza amministrativa ed operativa del Nucleo Elicotteri di Bari: sperimentazione che avrebbe dovuto ottimizzare, snellendole, le procedure amministrative ed operative di detto nucleo.
 
La scrivente, rispetto a tale decisione presa in passato dall’Amministrazione a livello regionale, aveva manifestato perplessità e contrarietà per alcuni aspetti gestionali.
 
Il delicato settore del Soccorso Aereo VV.F. e del relativo personale aeronavigante merita un’attenta analisi al fine di meglio indicare indirizzi definitivi gestionali ed organizzativi.
 
Il Servizio Aereo VV.F è organizzato con la dislocazione di 12 Nuclei Elicotteri che dipendono, per l’aspetto amministrativo, dai Comandi Provinciali VV.F di competenza e per l’aspetto operativo dalle Direzioni Regionali VV.F di competenza.
 
L’unico caso anomalo a livello nazionale è quello del Nucleo Elicotteri di Bari, dove la competenza amministrativa è stata assunta dalla Direzione Regionale.
 
La sperimentazione da parte dell’Amministrazione Regionale, a nostro parere, sarebbe stata valida qualora si fossero raggiunti buoni livelli gestionali del Settore in oggetto.
 
Ci risultano a tutt’oggi poco chiare, infatti, le sollecitazioni avvenute in passato, da parte di alcune sigle sindacali, sostenute da pressioni di ex Capi Nucleo esordienti con il consenso di precedenti Direttori Regionali e di Dirigenti dell’Area per l’Emergenza e del Soccorso Aereo, a trasferire le competenze amministrative del Nucleo alla Direzione Regionale Puglia.
 
Tanto è vero che per l’aspetto amministrativo non ci sono stati miglioramenti atti a velocizzare le procedure e per l’aspetto operativo, sul territorio di competenza, nulla è cambiato in termini di promozione di convenzioni con la Regione, come avvenuto per la Regione Liguria, dove un elicottero AB 412, composto da equipaggio misto (VV.F e personale sanitario), opera da anni, svolgendo un servizio integrato di elisoccorso di rilevante utilità per il cittadino e per il territorio.
 
L’Amministrazione Centrale, ormai da un paio d’anni ha cercato di dare un assetto organizzativo e gestionale, conferendo, per ogni nucleo l’incarico di Funzionario Responsabile del Nucleo Elicotteri ad un D.V.D non appartenente al personale aeronavigante.
 
La scelta del D.V.D, secondo l’Amministrazione Centrale, servirebbe per poter meglio gestire il rapporto gerarchico ed il coordinamento dei Reparti di Volo, visto che ci sono circa 120 S.D.A (tra piloti e specialisti) presenti nei Nuclei Elicotteri.
 
Per questo l’Area per il Soccorso Aereo ha promosso corsi finalizzati alla formazione dei futuri Capi Nucleo o Funzionari Coordinatori con la qualifica di D.V.D, presenti nei Comandi sede di Nucleo.
 
L’auspicio sarebbe che la S.V. provveda, quindi, come avvenuto per altre Direzioni, a nominare definitivamente il Funzionario Responsabile del Nucleo Elicotteri VV.F di Bari, con qualifica di D.V.D, proveniente da uno dei Comandi della Regione, per poi ratificare il nominativo all’Area per l’Emergenza.
 
Pertanto si ritiene tale nomina necessaria e fondamentale, visto che negli ultimi anni si sono succeduti ripetutamente diversi Capi Nucleo, con conseguenti ricadute negative per l’organizzazione ed il servizio reso dal Reparto di Volo.
 
Per quanto sopra, si condivide l’intenzione di codesta Direzione Regionale a porre fine alla sperimentazione per la gestione amministrativa del Nucleo Elicotteri di Bari, e che tale competenza passi al Comando Provinciale di Bari, invitando il sig. Direttore Regionale a prendere le dovute decisioni in merito, con i conseguenti provvedimenti, non più procrastinabili, per questo specifico settore.
 
Si è perso molto tempo, non producendo alcun risultato obiettivo, che sarebbe stato necessario ottenere per questo Servizio di rilevanza operativa regionale.
 
Distinti saluti

p. FPCGIL VVF Puglia Coordinatore Regionale
Carmelo Pesola


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Concorso CS 2008, procedura 60%: approvazione graduatoria finale

06.07.2011 – Allegato, di seguito, il decreto con il quale viene approvata la graduatoria finale relativa alla procedura selettiva per titoli e superamento di un successivo corso di formazione, per la copertura di 288 posti – pari al 60% dei posti disponibili al 31 dicembre 2007 – nella qualifica di capo squadra del ruolo dei capi squadra e capi reparto del Corpo nazionale dei vigili del fuoco conferibili con decorrenza 01/01/2008

 

 


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Mobilità Capi Reparto

07.07.2011 – Ci è stato comunicato che è stata avviata la procedura di mobilità per il personale Capo Reparto; la presentazione delle domande presso i Comandi Provinciali dovrà avvenire entro il 20 luglio p.v.; alleghiamo, di seguito, la circolare, il prospetto con i posti disponibili e la relativa modulistica.

 

 


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Mobilità Capi Squadra

07.07.2011 – Ci è stato comunicato che è stata avviata la procedura di mobilità per il personale Capo Squadra; la presentazione delle domande presso i Comandi Provinciali dovrà avvenire entro il 20 luglio p.v.; alleghiamo, di seguito, la circolare, il prospetto con i posti disponibili e la relativa modulistica.

 

 


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Manovra finanziaria 2011? Il giudizio è profondamente critico!

07.07.2011 – Allegata, di seguito, una primissima valutazione sugli effetti negativi della manovra economica sul Comparto dei Vigili del Fuoco.

 

 

Care compagne e cari compagni,
di fronte all’ennesima manovra economica che colpisce pesantemente il lavoro pubblico, in tutte le sue accezioni, la Funzione Pubblica sta già reagendo con la necessaria durezza e si sta preparando alla mobilitazione, affinchè i contenuti della finanziaria cambino strutturalmente.
 
Ciò premesso, anche i Vigili del Fuoco subiscono, a loro volta, un pesantissimo attacco, non solo rispetto alle loro prospettive economiche e professionali, ma anche rispetto alla qualità di un servizio che sconterà minor efficienza ed efficacia, con buona pace dei bisogni sempre più ampi e complessi che esprimono i cittadini ed il Paese.
 
Il 6 maggio scorso avevamo aderito convinti allo sciopero generale promosso dalla CGIL contro la politica dei tagli dei Governi Berlusconi, perché impoverisce il Paese, aumenta la disoccupazione, cancella diritti, tutele e stato sociale, riduce i servizi pubblici.
 
Non solo: ci eravamo mobilitati per rivendicare il rinnovo del contratto, scaduto ormai da 18 mesi; per chiedere assunzioni, stabilizzazione dei precari, mezzi ed attrezzature per fare meglio il nostro lavoro ed in condizioni di minor rischio e disagio; per concretizzare finanziamenti specifici finalizzati a modificare strutturalmente una riforma inadeguata e dannosa, ma anche per saldare la montagna di arretrati frutto delle innumerevoli prestazioni straordinarie derivanti dalle emergenze che, negli ultimi due anni, hanno colpito e devastato diversi territori.
 
Ebbene, nella manovra finanziaria 2011 non c’è nulla di tutto ciò, anzi, si bloccano le retribuzioni fino al 2014 e, invece di potenziare e valorizzare il Corpo, si producono ulteriori tagli ad un bilancio già ampiamente asfittico, producendo effetti che, complessivamente, ricadono sulle condizioni materiali delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche sugli utenti di un servizio la cui qualità ne esce ulteriormente ridimensionata.
 
Come suaccennato, ed in conclusione, la CGIL Vigili del Fuoco parteciperà compatta alle mobilitazioni che deciderà di mettere in campo la Categoria, a sostegno del lavoro pubblico; in ogni caso, nello specifico del nostro Comparto, già nei prossimi giorni, una volta approfonditi i contenuti della manovra che ci riguardano direttamente, schematizzeremo e vi invieremo le ragioni principali della nostra contrarietà: da un lato, per cominciare a costruire ipotesi emendative da sottoporre alle varie Commissioni Parlamentari e per denunciare la mancanza di risorse per i rinnovi contrattuali, dall’altro, per aprire una discussione approfondita nei luoghi di lavoro finalizzata al massimo coinvolgimento di lavoratrici e lavoratori nelle giornate di protesta e lotta che, già da ora, possiamo affermare non mancheranno.
 
Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE – Adriano SGRO’

 

 

Ipotesi di accordo per il personale non direttivo non dirigente

28.10.2010 – Pubblichiamo, in allegato, l’ipotesi di accordo per il personale non direttivo non dirigente dei Vigili del Fuoco, per il biennio economico 2008-2009,  siglata  tra le organizzazioni sindacali rappresentative della categoria e la delegazione di parte pubblica.

 

 

NEWS

Risparmi di gestione Fondo amministrazione 2009

 

04.10.2010 – in data odierna si è svolta presso la sala riunioni del Dipartimento la programmata riunione per discutere dell’assegnazione delle risorse economiche derivanti dai risparmi di gestione sul Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2009.
 
A margine dell’incontro abbiamo sollevato il problema relativo alla ripartizione delle somme fissate dall’ipotesi di accordo contrattuale firmato la scorsa settimana per l’aumento del compenso di produttività spettante al personale SATI e operativo giornaliero.

Al riguardo é stato chiarito che tale aumento interessa anche il personale specialista ed il personale parzialmente inidoneo nella misura corrispondente alla durata della giornata lavorativa di sei ore.
 
Dunque, l’aumento max di 1 euro dovrebbe essere concesso a tutto il personale che già percepiva il compenso di produttività, a prescindere dall’orario svolto, per ogni sei ore effettuate.
 
In questo modo verrebbero superate anche le incongruenze generate dall’aumento non proporzionale legato alla giornata lavorativa degli orari articolati su 5 gg. e 6 gg. settimanali.
 
In allegato la nota unitaria e l’accordo sottoscritto.

 

 


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Problematiche del Settore Amministrativo Contabile del Corpo: i VCAC

24.06.2011 – Nei giornio scorsi, a fronte di numerose segnalazioni e richieste da parte dei colleghi e delle colleghe VCAC in servizio nel CNVVF, la FPCGIL VVF aveva promosso un’assemblea presso la sala riunioni di via Cavour, affinchè le lavoratrici ed i lavoratori potessero esprimere ed argomentare direttamente i loro motivi di disagio e sofferenza, sia per quanto riguarda la loro condizione professionale, che per il loro trattamento economico.
 
Tali motivi sono oggetto della sintesi, di seguito allegata, rielaborata e posta alla nostra attenzione da alcune colleghe e alcuni colleghi presenti alla riunione: per quanto ci riguarda ne condividiamo il contenuto e ne sosterremo le ragioni, convinti, come sempre siamo stati, che bisogna rimettere in discussione una riforma inadeguata e negativa sotto ogni aspetto, per restituire, prima possibile e con ogni strumento utile, dignità professionale ed economica a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del Corpo.
 
Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE

 

 

SINTESI DELLA RIUNIONE
 
Le problematiche sorte con l’emanazione del D. Lgs 217 non vedono penalizzati solo i Vigili del Fuoco del settore operativo, ma anche i lavoratori del settore Amministrativo Contabile.
 
Questo è quanto denunciato nel corso di una assemblea dei lavoratori amministrativi degli uffici centrali e che vedono coinvolti in tutta la loro drammaticità i restanti lavoratori impiegati presso gli uffici periferici.
 
La penalizzazione più eclatante si è realizzata con il riordino delle qualifiche e con i passaggi di profilo da Assistenti Amministrativi a Vice Collaboratori Amministrativi; che oltre ad aver penalizzato in fase di passaggio ai nuovi profili questi lavoratori, ha creato una ulteriore discriminazione con la realizzazione dei concorsi interni e peggio ancora con il rinnovo del Contratto di lavoro.
 
I fatti sono noti a tutti e le conseguenze sono oggetto di attenzione delle maggiori sigle sindacali dei vigili del Fuoco visto che, al riguardo, sono state emanate apposite note dai rispettivi segreteri nazionali.
 
Val bene però richiamare alcuni punti che si ritiene di fondamentale importanza e che possono aver dato luogo agli errori da parte dell’Amministrazione producendo effetti devastanti per i lavoratori coinvolti.
 
Il precedente ordinamento, che era stato costruito avendo a riferimento il rapporto di lavoro di tipo privatistico, riconosceva al personale amministrativo del Corpo livelli di inquadramento, ovvero profili professionali, in linea con i profili professionali e livelli di inquadramento del personale del Comparto Ministeri. Infatti, il profilo professionale di assistente amministrativo contabile, della VI qualifica 6° livello retributivo – posizione economica B2 apicale dell’Area B, ruolo diplomati, del CN VV.F., aveva identica mobilità verticale verso la VII qualifica dell’Area C – posizione economica C1 del pari qualifica VI del Comparto Ministeri.

In quel contesto gli eventuali passaggi di profilo prevedevano la giusta considerazione del titolo di studio, dei corsi di aggiornamento professionale, degli incarichi, dell’anzianità di servizio, dell’anzianità di qualifica, e quindi veniva prevista la trasposizione nel maturato economico del salario di anzianità con lo scopo di valorizzare i lavoratori che sarebbero stati interessati dai passaggi di livello.
 
Ciò avveniva ed avviene tutt’ora per il restante personale operativo e amministrativo, quest’ultimo, infatti, se assunto alla VI qualifica, intorno agli anni 1995/1996, riveste indistintamente la posizione economica C2 o C3.
 
Appare evidente che l’Amministrazione non ha considerato affatto, per il solo personale amministrativo in questione (laureati o diplomati con un’anzianità di servizio trentennale), nè il profilo di provenienza e nè i titoli sopradetti, al punto che con il secondo inquadramento, a seguito di concorso, viene assegnata la qualifica di vice collaboratore amministrativo e viene corrisposto uno stipendio inferiore anche rispetto a quello degli assistenti amministrativi contabile.
 
La contraddizione è maggiormente riscontrabile, oltre che confrontando gli inquadramenti del pari qualifica VI – con analoga anzianità di servizio e titoli di studio, della stessa amministrazione (riqualificato fin dal 2002 alla VII qualifica posizione economica C1 e nel 2011 inquadrato alla posizione economica C2), esaminando le tabelle degli stipendi, della indennità e dello straordinario.

Inoltre una lettura comparata delle declaratorie dei profili di assistenti (ante 217) e la qualifica dei vice collaboratori amministrativo-contabili (post 217) consente di verificare che non esiste alcuna differenza tra i due profili e che sono pertanto equivalenti.
 
Infatti, il personale assunto dall’esterno, vincitori concorso a 52 posti da assistente amministrativo contabile del precedente ordinamento, è stato ed è tutt’oggi inquadrato alla qualifica di vice collaboratore amministrativo contabile.

La gravità degli errori commessi si è ulteriormente manifestata con l’applicazione del nuovo contratto di lavoro, marzo 2011, allorquando con l’aggiornamento degli stipendi “nuovi importi contratto biennio economico 2008/2009 e aggiornamenti anno 2010”, questo personale ha subito, con data retroattiva, l’assorbimento dell’assegno ad personam pensionabile (differenza tra il primo inquadramento negativo dell’1.1.2006, dalla qualifica di assistente amministrativo contabile stipendio di euro 18.112,08, e il secondo inquadramento negativo alla qualifica di vice collaboratore amministrativo contabile stipendio di euro 17.712,1299), e il conseguente mancato pagamento degli arretrati, senza aver ottenuto, dopo aver sostenuto ulteriore concorso per titoli ed esami, rispetto agli assistenti amministrativi contabili e ai vice collaboratori amministrativi contabili, alcun passaggio reale alla qualifica immediatamente superiore VII “con relative mansioni e trattamento economico e giuridico”, posizione economica C1 dell’Area C, rispetto alla VI apicale già rivestita nel precedente ordinamento.
 
Obiettivo, quest’ultimo, già del precedente ordinamento e del nuovo ordinamento. Vengono, infatti, riattribuiti i relativi fondi, art. 172 del d.lgs. 217/2005.
 
In sostanza per questo personale sono stati disattesi completamente i principi introdotti dalla legge 252, che nella trasformazione del regime di rapporto di lavoro oltre ad assicurare il mantenimento del maturato economico, concetto ribadito per altro anche dalla Corte dei Conti, prevede criteri di avanzamento per il personale in possesso di titoli di studio e anzianità di servizio, ecc. con adeguate modalità di sviluppo verticale, partendo, ovviamente, dalla VI qualifica apicale già rivestita dai dipendenti in questione nel precedente ordinamneto.
 
Al fine di superare la discriminazione esistente sono stati avviati vari ricorsi al T.A.R., e altri se ne annunciano, che, come è noto, prevedono tempi di risposta maggiori di quelle dei tribunali del lavoro, ma che, al di la di ogni singola aspettativa costituiscono un ulteriore aggravio economico.
 
A parere dei lavoratori dunque questa tematica deve essere trattata soprattutto in sede politica e con un preventivo confronto fra l’amministrazione e le rappresentanze del personale al fine di effettuare tutti gli approfondimenti necessari per individuare – in tempi ristretti – ogni utile soluzione, non escludendo il controllo del primo e del secondo inquadramento dei dipendenti in questione, da parte della Corte dei Conti, per superare la grave discriminazione esistente.
 
Nel contempo i vari responsabili territoriali delle rappresentanze sindacali dovranno contattare i lavoratori interessati alla tematica in questione al fine di mantenere una linea uniforme sulla problematica e soprattutto per aumentare la sensibilizzazione delle strutture nazionali.

Per tutto quanto espresso i lavoratori del settore amministrativo contabile interessato alla tematica invitano ad un sollecito interessamento da parte dei responsabili sindacali nazionali per discutere sulla situazione esistente al fine di superare le forti penalizzazioni con le quali si trovano a convivere numerosi lavoratori che val bene ricordare hanno costituito l’elemento portante, a partire dal lontano 1978, per la struttura amministrativa nei Comandi Provinciali VV.F.

Roma 16 Giugno 2011
 
LAVORATRICI E LAVORATORI VCAC 

 

 

Trasferimenti Legge 104 e D.L.ivo 267, ruolo dei CS

15.07.2011 -Allegata di seguito la nota della DCRU, Servizio III bis, con la quale si dispongono i trasferimenti in parola.

 

EPNE: Firmata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2006/2009, biennio economico 2006/2007, per i Dirigenti dell'Area VI (Dirigenti EPNE e Ag. Fiscali, Medici e Professionisti EPNE). Comunicato di Vincenzo Di Biasi Coordinatore Nazionale FP CGIL Funzioni Centrali

Nella tarda serata di oggi abbiamo firmato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2006/2009, biennio economico 2006/2007, per i Dirigenti dell’Area VI (Dirigenti EPNE e Ag. Fiscali, Medici e Professionisti EPNE).

Si è chiusa quindi questa prima fase che comunque sconta quattro anni di ritardo per responsabilità politica del Governo.

Una trattativa difficile e resa ancora più complicata dall’avvento delle inique norme contenute nel dlgs 150/2009.

In ogni caso, pur nelle difficoltà attuali, riteniamo di poter esprimere la nostra soddisfazione per l’esito finale e complessivo della trattativa che ha portato oltre gli incrementi economici, dovuti, anche alcuni aggiustamenti normativi di tutela del personale interessato e, cosa non scontata, la riaffermazione della potestà della contrattazione integrativa.

Gli incrementi medi mensili, in termini percentuali pari al 4,85 così come previsto per tutti gli altri settori pubblici per il biennio economico 2006/2007, sono a regime:
– Dirigenti II^ fascia EPNE € 369,00;
– Dirigenti II^ fascia Ag. Fiscali € 277,00;
– Dirigenti I^ fascia EPNE e Ag. Fiscali € 666,00;
– Medici EPNE € 270,42;
– Professionisti EPNE € 310,23.

Gli incrementi così determinati per i dirigenti sono stati suddivisi fra tabellare, posizione fissa e fondo per il risultato; per medici e professionisti sono stati suddivisi fra tabellare, indennità fisse e fondo per la contrattazione integrativa.

Per i Professionisti, con norma cogente, abbiamo individuato nel biennio 2008/2009 la soppressione del livello base.

Sull’orario di lavoro, a differenza di quanto chiedeva la controparte pubblica, nulla è stato modificato rispetto alle norme precedenti.

Nel corso della giornata è stata indicata la data del 12 maggio per l’apertura della trattativa per il rinnovo del biennio economico 2008/2009.

Con successivo comunicato espliciteremo meglio i contenuti dell’ipotesi di accordo e vi invieremo il testo dell’intesa sottoscritto.

p. FP CGIL Funzioni Centrali il Coordinatore nazionale Vincenzo Di Biasi
 

Roma, 28 aprile 2010

 
 

 
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