Al Presidente dell’INPDAP
Avv. Paolo CRESCIMBENI
Al Direttore Generale
Dott. M. Pianese
Al Dirigente
Direzione Compartimentale Regionale Veneto
Dott. M. Salomone
Al Direttore della sede di Padova
D.ssa M. P.Busson
VERBALE ASSEMBLEA DEL PERSONALE
In data 26 luglio 2011 alle ore 9.00 il personale della sede di Padova si è riunito in assemblea con il seguente ordine del giorno:
– Performance individuale e sistema di valutazione
– Varie ed eventuali
Dopo l’esposizione da parte dei rappresentanti RSU degli argomenti presenti nell’ordine del giorno, l’assemblea ha espresso la propria viva preoccupazione circa l’applicazione della circolare n.9/2011 di cui non sono ancora noti i criteri di base per la determinazione e distribuzione degli obiettivi individuali in rapporto, inoltre, con le competenze dei singoli. Preoccupazione giustificata ancora di più dalla vicina scadenza del 29 c.m. per la conclusione della compilazione delle schede e la mancata convocazione della RSU e delle OO.SS. rappresentative per la relativa informativa.
È stata sottolineato, in particolare, come tenacemente e unilateralmente l’Istituto sta portando avanti il piano della “Performance Individuale” prevaricando la Determina n°331 del 7 giugno del Presidente dell’Istituto, che stabilisce che:”le relative disposizioni in materia di Performace Individuale sono applicabili con riferimento esclusivo all’art. 19 del D.Lgs n°150/2009 per le risorse aggiuntive derivanti dall’applicazione del comma 17 dell’art. 61 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n°133″.
È stato ulteriormente sottolineato come, in ogni caso, abbia poco senso applicare un sistema di valutazione a metà anno e in particolare dopo l’applicazione della circolare 5/2011 riguardante il nuovo assetto della Sede e, infine, senza la preventiva approvazione del CCIE 2011.
Ulteriore argomento di preoccupazione e sconcerto è stato lo spostamento dell’art.23 da voce fissa e continuativa dello stipendio a salario accessorio, quindi soggetto alla discrezionalità della valutazione.
L’assemblea del personale ha rilevato l’importanza dello spirito di equità e trasparenza più volte auspicato nella circolare 9/2011, e quindi ha richiesto, nello spirito di condivisione, che gli obiettivi individuali e di gruppo vengano resi pubblici; ha chiesto, inoltre, che la scheda di auto rilevazione delle competenze non venga utilizzata come base di partenza per la valutazione, ma rimanga esclusivamente lo strumento di misurazione del gap formativo come dichiarato nella nota esplicativa di Pianese, essendo assolutamente slegata dal sistema premiante.
In conclusione della discussione l’assemblea ha delegato la RSU a chiedere al Dirigente di sede una riunione informativa per la definizione trasparente dei criteri per la determinazione e distribuzione dei carichi di lavoro, così come previsto dalle relazione sindacali e resta in attesa dei risultati dell’incontro.
L’assemblea si è sciolta alle ore 11,00.
Deliberata all’unanimità dall’assemblea del 26.07.11.
I lavoratori della Sede di Padova
Treviso, 26/07/2011
Al Sig.
Presidente dell’INPDAP
Avv. Paolo CRESCIMBENI
Al Sig. Direttore Generale
Dott. Massimo PIANESE
Al Sig. Dirigente
Direzione Compartimentale Regionale Veneto
Dott. Michele SALOMONE
Al Direttore della sede di Treviso
D.ssa Gabriella BOND
VERBALE ASSEMBLEA SEDE INPDAP DI TREVISO
Il personale della sede di Treviso riunito in assemblea il 26.7.2011 ha approvato il seguente documento.
Prende atto che l’Amministrazione prosegue nell’applicazione della “performance individuale” in palese violazione del protocollo delle relazioni sindacali che, fino a prova contraria, è tuttora vigente nel nostro Ente e che su temi quali i carichi di lavoro e la loro valutazione prevedono la consultazione con le OO.SS.
Il personale riunito in assemblea ha evidenziato i seguenti punti:
* non è chiara la provenienza del fondo che finanzierà la valutazione individuale, in attesa della nuova tornata contrattuale che varerà l’effettiva applicazione dell’art. 19 del D.L.vo 150/2009; ci sono norme legislative che prevedono risorse aggiuntive derivanti dal cosiddetto dividendo dell’efficienza (L. 6 agosto 2008, n.133) e altre che impongono il non superamento dei livelli retributivi del 2010 (ultima manovra economica art.16 della L.111/2011);
* l’amministrazione non tiene conto della situazione di disagio delle sedi provinciali, continuamente sottoposte ad iniziative che stanno generando dissenso e disorientamento nel personale. Si fa riferimento alla riorganizzazione delle sedi, all’attuazione della performance , al varo di strumenti di lavoro informatici inefficaci per le finalità di efficienza che si propongono;
* denuncia lo spreco di risorse economiche impiegate per la creazione di nuove strutture per l’attuazione della valutazione in un momento di necessario contenimento della spesa pubblica;
* evidenzia la carenza di personale che attanaglia la maggior parte delle sedi periferiche, problema al quale si è sempre ovviato rifacendosi al gioco di squadra tra il personale;
* rileva la necessità di trasparenza sull’assegnazione dei carichi di lavoro, in quanto ogni lavoratore deve essere sicuro che vengano attribuite pari opportunità ed equi compiti da svolgere;
* critica fortemente la tempistica e le modalità di applicazione della circolare n. 9, incompatibili con le problematiche sopra evidenziate.
Il personale, all’unanimità , ha deciso che non vi sono i presupposti per condividere obiettivi e colloqui con la Dirigenza pertanto, se convocato, siglerà le schede solo per presa visione e continuerà, con spirito di gruppo, ad assicurare il proprio contributo modulandolo a seconda delle varie esigenze lavorative con l’orgoglio di lavorare per un servizio pubblico e non per la performance individuale.
LA RSU E LE OO.SS. DI TREVISO
Alessandria , 19/07/2011
AL Direttore Sede di Alessandria
Dott. Gian Luigi Sfondrini
Al Direttore Compartimento Piemonte e V.d’Aosta Dott.ssa Zita GIRAUDO
Al Dott. POGGIOLI Alberto
Il personale della Sede di Alessandria , riunitosi in assemblea il giorno 19/07/2011, esaminata la determina n° 100/2011 sulla riorganizzazione della sede a seguito applicazione Circolare n°5, valutando la situazione lavorativa attuale e quella derivante da tale determina, esprime perplessità circa alcuni provvedimenti contenuti nella stessa.
Si ritiene doveroso evidenziare che non si comprendono gli spostamenti di personale professionalizzato in settori completamente nuovi e diversi perdendo l’esperienza acquisita e dovendo iniziare da zero un nuovo percorso a danno quindi della sede tutta; nonostante la Circolare 5 e il nuovo assetto organizzativo/lavorativo INPDAP diano notevole importanza al settore Entrate vista la mappatura delle linee di lavorazione , non viene considerata nelle giusta importanza.
Il tutto, comunque applicato in un momento cruciale dell’anno dove il personale si deve prestare per ovviare ai periodi di ferie dei colleghi , sommato al fatto di dover nuovamente riprofessionalizzare parte del personale e addirittura di alcuni Responsabili di Ambito desta vera e motivata preoccupazione per quanto concerne il traguardo del risultato finale del raggiungimento dell’obbiettivo di produzione .
Tale preoccupazione è avvalorata altresì dall’applicazione della performance in quanto se la Sede è funzionata bene nei risultati programmati fino ad ora , l’applicazione della circolare 5 desta dubbi sulla possibilità di mantenere il livello produttivo senza problemi per le problematiche di cui sopra.
Il personale tutto, dubbioso e preoccupato, chiede quindi di essere tutelato a garanzia di poter perseguire i risultati fin qui conseguiti non dovendo pagare conseguenze di decisioni altrui.
Visto l’imminente pensionamento del Dott. Sfondrini , si chiede un confronto con il nuovo Dirigente nominato per poter affrontare le problematiche di cui sopra consentendo inoltre lo svolgimento dei prossimi progetti decentrati ancora da accordare.
Firmato
l’assemblea dei dipendenti
della sede di ALESSANDRIA
Di seguito una breve nota sull’incontro di ieri a Palazzo Vidoni dove si è aperto il negoziato per il primo contratto nazionale dei dirigenti penitenziari.
Roma, 29 luglio 2011
FP CGIL NAZIONALE
Francesca De Rugeriis
APERTA LA TRATTATIVA PER I DIRIGENTI PENITENZIARI
Dopo la manifestazione unitaria dello scorso 6 luglio, si sono aperte ieri pomeriggio, a sei anni di distanza dall’approvazione della legge 154, le trattative negoziali per il primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i Dirigenti penitenziari.
Si è trattato di un incontro interlocutorio nel quale abbiamo rappresentato la necessità di affrontare nel negoziato tutte le materie destinate, anche dalla legge, alla contrattazione.
Si tratta di un primo contratto che dovrà, parallelamente, affrontare e risolvere i tanti problemi che in questi sei anni hanno determinato confusione ed incertezza rendendo ingestibile la categoria: certezza delle norme, sistema ordinamentale e struttura retributiva.
Abbiamo chiesto un calendario di incontri e una proposta contrattuale strutturata sulla quale iniziare un confronto che entri nel merito delle questioni.
La delegazione di Palazzo Vidoni, presenti anche il Dipartimento penitenziario e il Ministero dell’Economia, ha raccolto le nostre richieste e fissato già il prossimo incontro per il 13 settembre.
Roma, 28 luglio 2011
Il Segretario Nazionale FP CGIL
Antonio Crispi
CHE FINE FAREMO?
DAL D.P.R. DI RIORGANIZZAZIONE (CHE NON C’E’) AL D.M. DEI POLI INTEGRATI DEL WELFARE.
QUALE MODELLO ORGANIZZATIVO?
MA SOPRATTUTTO QUALE FUTURO?
(quale sistema di valutazione?)
Il 5 maggio 2010 c’è stata l’ultima consultazione, tra Amministrazione e OO.SS., sull’ennesimo DPR di riorganizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Dopo 1 anno 2 mesi e 24 giorni il DPR non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Da nostre informazione ci risulta che il DPR è stato firmato dal Presidente della Repubblica, è stato registrato dalla Corte dei Conti ma, sempre a quanto di risulta, ad oggi non è ancora stato pubblicato. A questo punto ci sono almeno due domande che meritano una risposta dal vertice politico/amministrativo di questo Ministero, e sono le seguenti:
Qual è il problema che blocca la pubblicazione del DPR?
Quali sono “le verità nascoste” che impediscono l’uscita del DPR e di fatto fermano la riorganizzazione di un intero Ministero?
Nel frattempo la “mente geniale” del vertice politico/amministrativo ha preparato, in gran silenzio, il Decreto Interministeriale denominato “poli integrati del welfare” che è stato emanato il 28 marzo 2011 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 giugno 2011 (vedi allegato).
A questo punto ci piacerebbe sapere dal Ministro, dal Capo di Gabinetto o dalla stessa “mente geniale” quale modello organizzativo andremo ad attuare visto e considerato che i due modelli, quello eventualmente previsto dal Dpr e quello invece già previsto dal DI dei poli integrati del welfare, confliggono nettamente tra di loro.
Gradiremmo anche capire, per esempio, a quale dei due modelli organizzativi applicheranno il “bellissimo” sistema di valutazione preparato dall’Organismo Indipendente di Valutazione (O.I.V.); ma soprattutto ci piacerebbe sapere come faranno ad applicarlo.
La FP CGIL, in buona sostanza vorrebbe sapere quale futuro ha questo Ministero, ma soprattutto gradirebbero saperlo i lavoratori.
Roma, 29 luglio 2011
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Oggi abbiamo sottoscritto l’accordo FUA 2011 per gli Enti dell’AID. Esso ricalca lo stesso schema condiviso per gli Enti del Ministero. L’impegno della CGIL, come potete verificare, si è contraddistinto per l’affermazione della preminenza del CCNL.
Nell’augurarvi buone vacanze, ribadiamo la necessità, al rientro dalle ferie di avviare un serrato confronto tra di noi, per discutere le prospettive degli Enti dell’AID e alimentare la campagna di rinnovo delle RSU.
Roma 28/7/2011
p. La Delegazione Trattante
Noemi Manca – Corrado Manzo
DOCUMENTO DELL’ ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DELLE SEDI INPDAP DI
TORINO
L’ Assemblea del 28 Luglio delle Sedi di Torino che, nonostante il periodo feriale, ha visto una straordinaria partecipazione del Personale che si è riunito per discutere ed esaminare la grave situazione determinatasi all’interno dell’INPDAP dove i vertici, incuranti dello scenario di crisi e difficoltà in cui versa l’intero Paese, anziché tutelare i propri dipendenti, adottano unilateralmente un nuovo sistema di valutazione, ha deliberato che:
* Non è possibile né coerente parlare di Performance organizzativa/individuale e di un ” sistema premiante” che rischia di sottrarre ulteriori risorse, in presenza di finanziamenti incerti, di blocco dei Contratti Nazionali e in un contesto in cui i livelli di vita sono fortemente penalizzati dai recenti provvedimenti del Governo;
* Inoltre un sistema che lascia ampio spazio discrezionale nelle valutazioni, non offre alcuna garanzia di imparzialità di giudizio ma segue piuttosto la libera interpretazione personale e la logica dello ” scarica barile “, ripagando ancora una volta i soliti noti mentre le gravi ed oggettive conseguenze ricadranno sugli stessi di sempre, ” costretti ” a svolgere funzioni non di loro competenza e sul personale che deve eseguire senza parlare;
* La vera premialità dovrebbe farsi carico delle mansioni superiori, della carenza di organico, dei carichi di lavoro e delle reali condizioni operative , di sofferenza e disagio che gravano sulle Sedi e con cui i Lavoratori sono costretti a confrontarsi ogni giorno;
* Esprime perplessità sulle varie fasi di attuazione previste, in cui emergono incoerenze sostanziali quali ad esempio la data del 29 Luglio entro cui assegnare gli obiettivi individuali e la formazione ai Dirigenti attinente la materia programmata in tempi successivi, con la previsione di riapertura del sistema per le opportune correzioni delle schede di valutazione;
CHIEDE
Che sia fatta chiarezza sulle responsabilità di chi, pur di portare l’INPDAP a distinguersi, in quanto unico Ente nella P.A. in Italia ad introdurre tale sistema premiante e, quasi certamente, anche per poter fornire adeguate risposte a future richieste Governative, non si risparmia nemmeno di stravolgere ancora una volta gli assetti organizzativi delle Sedi periferiche (Circolare n.5 e seguenti preannunciate ma ancora da emanare per le realtà Metropolitane come Torino ), sprezzante del rispetto delle Relazioni Sindacali e della trasparenza, generando confusione di ruoli e competenze e scaricando il conto sulle spalle dei Lavoratori;
evidenziando che la condivisione si ottiene con la conoscenza
CHIEDE per coerenza
ai Dirigenti, ognuno per la propria Sede, di riunire tutto il Personale ed illustrare in modo trasparente il metodo, criteri e parametri di comparazione che intende adottare nell’applicazione della Performance organizzativa/individuale, sia per quanto attiene l’assegnazione degli obiettivi ( misurabili e non ), sia per la compilazione della scheda di valutazione, cosicché l’informazione sia chiara ed univoca.
Alle OO.SS. chiede di valutare fin da subito alcune proposte di lotta emerse nel corso dell’Assemblea e da mettere in campo da Settembre, impegnandosi a supportarle concretamente con l’adesione a la partecipazione, estendendo l’invito alle altre Sedi del Piemonte , della Valle d’Aosta e di tutto il territorio Nazionale.
Letto e approvato
FP CGIL USB CISAL
C. Quagliotti M. Arizio A. Raviola