Nota ministeriale GDAP-0413138 del 15.12.2016 relativa a
quanto in oggetto
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Appuntamento in piazza Cinque Lune ore 13,
Parlamento ci ascolti o la mobilitazione proseguirà
Roma,
12 dicembre – ‘Ora basta, tutti in piazza!’. Dietro queste parole martedì 13 dicembre gli operatori di Polizia Locale di Fp Cgil,
Cisl Fp e Uil Fpl scenderanno in piazza nei pressi del Senato in Piazza
Delle Cinque Lune a Roma, a partire dalle ore 13, “per rivendicare il
riconoscimento di quanto, ogni giorno, svolgono a favore dei cittadini e
per la sicurezza del territorio, nei grandi e piccoli comuni del
paese”.
Al centro della manifestazione, fanno sapere i
sindacati, “la richiesta di un intervento immediato per il
riconoscimento dell’equo indennizzo-causa di servizio”. Tema affrontato e
non risolto dalla legge di Stabilità, la richiesta che rinnoviamo al
nuovo governo è di inserirlo nel prossimo provvedimento utile, a partire
dal Milleproroghe di fine anno, “perché anche gli operatori di Polizia
Locale come le altre forze dell’ordine rischiano ogni giorno sulla
strada la salute e molte volte la loro vita”.
Ma soprattutto,
proseguono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “vogliamo rivendicare, e ci
mobiliteremo a tutti i livelli fino a quando non avremo una risposta, un
intervento di modifica della ormai obsoleta legge 65/86, che regola il
lavoro degli oltre 60 mila operatori di Polizia Locale. Insieme, e in
linea con quanto previsto dall’accordo del 30 novembre scorso, con lo
sblocco del turn over e della contrattazione nazionale e decentrata e
l’applicazione del nuovo Contratto collettivo nazionale quadro sui
comparti in materia di riconoscimento della specificità del settore”.
Per queste ragioni la Polizia Locale scenderà domani in piazza a Roma,
annunciando che “la mobilitazione proseguirà fino a quando Governo e
Parlamento non adotteranno le misure legislative, regolamentari e
contrattuali necessarie”.
Nota n.51540 del 15.12.2016
relativa a quanto in oggetto.
Firmato ieri per stipula il CCNL 2015-2017 delle lavoratrici e dei lavoratori del CONI e delle FSN. Come OO.SS. abbiamo espresso soddisfazione per i risultati raggiunti, non sempre facilmente, ma alla fine consolidati grazie a ragionate mediazioni, che hanno consentito di cogliere significativi risultati economici e taluni miglioramenti normativi, sicuramente riguardo l’aspetto organizzativo e coerentemente circa la trasparenza dei percorsi professionali.
Ancora, sul tema delle relazioni industriali, migliora nettamente il rapporto tra la parte datoriale e quella sindacale, meglio articolato sia a livello centrale che periferico, ma soprattutto sulla interrelazione che si è creata, in tale ambito, tra centro e periferia. Abbiamo un intero anno, il 2017, per sviluppare positivamente tutte le tematiche innovative poste nel CCNL e costruire solide fondamenta sulle quali fondare il prossimo contratto 2018-2020. Confidiamo quindi nella possibilità di reperire impostazioni, contenuti, soluzioni condivise e flessibili. Intanto, primo punto, da offrire all’attenzione di tutti i dipendenti CONI ed FSN, sarà l’adesione, sotto forma volontaria, al fondo Sirio-Perseo, ai fini della previdenza complementare, con decorrenza gennaio 2017.
Al riguardo siamo impegnati nel più breve tempo possibile a dare adeguata informativa. Infine, con sincera cordialità, vogliamo augurare a tutte le lavoratrici ed i lavoratori di questo settore ed alle loro famiglie i migliori auguri per le prossime festività natalizie e per un positivo ingresso nel nuovo anno.
FP CGIL
D. Nola |
CISL FP |
UIL PA
P. Liberati |
FIALP CISAL
D. Carola |
Comunicato Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
Grande partecipazione al sit-n della polizia locale di cgil-cisl-uil
Un sit-in affollato quello degli operatori di Polizia locale di Fp
Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che sono scesi ieri in piazza davanti al Senato per
rivendicare il riconoscimento di quanto, ogni giorno, svolgono a favore dei
cittadini e per la sicurezza del territorio.
Al centro della manifestazione, in
particolare, la denuncia della discriminazione posta in essere nei confronti
degli appartenenti ai corpi di Polizia Locale con l’emanazione dell’art.6 del
Decreto Legge 201/2011 e la mancata estensione dei benefici derivanti
dall’applicazione, anche ai corpi di Polizia Locale, dell’equo indennizzo,
della causa di servizio e della pensione privilegiata in caso di infortuni
legati all’attività lavorativa ed allo svolgimento dei compiti d’istituto.
Nonostante le rassicurazioni sull’approvazione del provvedimento da parte di
diversi gruppi parlamentari, con la crisi politica del Governo Renzi apertasi
con la vittoria del no al referendum sulla riforma costituzionale, per
abbreviare i tempi di approvazione del DDL sulla stabilità, il Governo ha posto
la questione di fiducia al Senato, impedendo di fatto la presentazione di
ulteriori emendamenti. I Parlamentari incontrati nel corso del presidio si sono presi la
responsabilità e l’impegno davanti a tutti i
lavoratori presenti, con il primo provvedimento
utile (mille proroghe o provvedimento ad hoc che riguardi gli enti locali), di
fare in modo che vengano ripristinati la causa di servizio e l’equo indennizzo
per tutti i corpi di Polizia Locale d’Italia. Inoltre, siamo stati rassicurati
sull’avvio in tempi rapidi di intervento di modifica della ormai obsoleta
legge 65/86, che regola il lavoro
degli oltre 60 mila operatori di Polizia locale.
I sindacati non abbasseranno la guardia e continueranno a manifestare e
mobilitarsi fino a quando Governo e Parlamento non adotteranno le misure legislative, regolamentari
necessarie.
Ora Basta! Vogliamo un percorso
rapido e certo sul riconoscimento e la valorizzazione del ruolo e delle funzioni della Polizia Locale, a partire dall’estensione dell’accordo siglato
il 30 Novembre u.s. con il Governo per lo sblocco della contrattazione nazionale e l’applicazione del
nuovo CCNQ sui comparti in materia di riconoscimento della specificità del settore, sull’uniformazione
su tutto il territorio nazionale delle condizioni operative della Polizia Locale e sul completo
sblocco del turn-over.
Roma, 15 dicembre 2016
Firmata intesa su finanziamento di nuove progressioni economiche. Incrementato da 7 a 17 mln di euro per circa 10.700 passaggi di fascia! Importanti novità anche per P.O. artt. 17 e 18.
Dopo
una intensa trattativa avviata alcune settimane fa e per nulla scontata, si è
ottenuta un’intesa sul finanziamento per una nuova procedura di progressione
economica.
L’intesa costituisce una prima fase della trattativa sulle
nuove progressioni in cui si è ottenuto un incremento delle risorse, previste inizialmente
per un importo pari a 7 milioni di euro (circa 4.500 passaggi), oggi portato a complessivi
17 milioni di euro (circa 10.700 passaggi).
Come preannunciato
nel precedente comunicato unitario, sapevamo che la “partita”, seppur difficile,
non era chiusa e che l’obiettivo di raggiungere un finanziamento pari a circa
17-18 mln di euro dovevamo ottenerlo… e così è stato!
Descrivevamo nel comunicato, inoltre, che le dinamiche
della passata procedura di progressione nonché i vincoli posti dalla Ragioneria
e Funzione Pubblica hanno obbligato a che la valenza della nuova procedura fosse
per il 2017.
Di fatto, quindi,
l’intesa impegna 17 milioni dei 25 ad oggi disponibili ai fini delle
progressioni. Del resto, definire un importo maggiore avrebbe significato
“esasperare” i limiti di spesa delle risorse del fondo, ad oggi,
quantificabili ed utilizzabili.
Ciò detto, però, con previsione “programmatica” (4°
capoverso dell’intesa) ci si è lasciati la possibilità di incrementare il
finanziamento con ulteriori risorse che potrebbero rendersi disponibili nel
corso dell’anno 2017.
Del resto l’intesa
ribadisce anche l’importanza di avviare un percorso di valorizzazione delle
professionalità secondo una cadenza temporale più ravvicinata e, quindi, è necessario
pianificare finanziamenti anche per successive procedure.
La trattativa ora si
dovrà concentrare sulla prossima fondamentale fase della definizione dei
requisiti di partecipazione e dei criteri di progressione.
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Roma 13 Dicembre 2016 – Nella giornata di ieri si è svolta al DAP
la riunione sugli organici di Polizia Penitenziaria delle sedi
extra moenia fortemente voluta dalla FP
CGIL. Sul solco di quanto tracciato nella precedente
riunione eravamo giunti ad un accordo con
la parte pubblica che avrebbe consentito di ridurre gli
organici delle suddette sedi e recuperare
personale per gli istituti penitenziari, ma la posizione
assunta al tavolo da gran parte delle altre
sigle sindacali, che hanno chiesto di stabilizzare tutti i
distaccati nelle sedi amministrative fino
al 12.12.2016, ha impedito la chiusura dell’accordo stesso.
Avevamo ottenuto di bloccare gli ingressi
in tutte le sedi extra moenia per i prossimi anni e
l’istituzione di procedure di interpello
aperte a tutti da effettuare solo in caso di carenza di
organico, che i vincitori degli interpelli
fatti negli anni passati, ma che ancora si trovano in sedi
amministrative, fossero avviati nella sedi
richieste e, soprattutto, che tutto il personale distaccato al
DAP, nei PRAP e nelle scuole di formazione
dal 1.1.2011 ad oggi facesse rientro nelle sedi di
appartenenza per sopperire alle gravi
carenze di organico di cui soffrono gli istituti penitenziari.
Purtroppo, come vi dicevamo, l’accordo è
stato impedito dalla posizione assunta da gran parte
delle altre sigle sindacali che hanno
chiesto di sanare tutti i distacchi fatti verso le sedi
amministrative fino a ieri. Tenuto conto
dell’accaduto la FP CGIL ha dichiarato la propria
indisponibilità a fare passi indietro
rispetto ai punti concordati nel precedente incontro e la
riunione è stata rinviata a data da
destinarsi.
Continueremo a batterci per il rispetto
delle regole, per la trasparenza e, soprattutto, per recuperare
personale per gli
istituti penitenziari.
Vi terremo informati sui futuri sviluppi della vicenda.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano prestini
Nota ministeriale GDAP-0410355 del 14.12.2016 relativa a quanto in oggetto.
In
questi giorni si sono rincorse voci sul possibile slittamento del pagamento
relativo al FUA 2015.
Per
questo motivo la FP CGIL, al fine di scongiurare ricadute sul personale, ha più
volte segnalato alle strutture competenti il rischio che tale situazione
potesse verificarsi ed ha sollecitato, a più riprese, la risoluzione degli
eventuali problemi.
Nonostante
le varie criticità riscontrate l’amministrazione ci ha comunicato che sta
procedendo con il caricamento dei dati sulla procedura NOPI PA e che dovrebbe
riuscire a completare le operazioni entro oggi.
Le
somme dovrebbero, pertanto, essere accreditate entro la fine dell’anno a tutto
il personale.
Ci
è stato inoltre comunicato che sono state accreditate alle strutture
territoriali le risorse relative alla tranche settembre/ottobre degli incentivi
agli ispettori mentre per quelle relative all’ultimo bimestre si dovrà
attendere i primi mesi del 2017.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
INL e ANPAL Matteo Ariano |
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali Giuseppe Palumbo |
Pervengono a
questa Organizzazione segnalazioni da parte di
lavoratori in
merito alla mancata equiparazione delle giornate di
Day Hospital a
ricovero ospedaliero con il conseguente e mancato
riconoscimento
della certificazione di assenza per malattia.
Più in
particolare, i lavoratori informano che pur in presenza
di tempestiva e
motivata comunicazione di assenza alla Struttura
territorialmente
competente e di successiva presentazione della
certificazione
di degenza in regime di Day Hospital, l’Agenzia non
ha validamente
considerato la giornata come “ricovero ospedaliero”
ma ha assimilato
la stessa ad assenza per motivi personali
invitando i
dipendenti ad inserire specifici giustificativi quali,
ad esempio, a
titolo semplificativo e non esaustivo, “ferie”.
Il tema deve
necessariamente essere affrontato rilevando che
l’Agenzia, in
almeno un caso, pur trovandosi nella possibilità di
avvisare
preventivamente il dipendente e ricercare soluzioni
finalizzate
anche ad evitare l’accumulo delle giornate nello
stesso periodo
retributivo, non ha provveduto in tal senso ma al
contrario ha
apportato in modo diretto la ritenuta in busta paga
per un numero di
giornate pari a quelle indicate nei certificati
di Day Hospital
presentati, tempestivamente, dall’interessato.
A tal riguardo è
opportuno sottolineare che la circostanza per
cui le giornate
di Day Hospital non possano essere qualificate
come giornate di
assenza per ricovero non trova riscontro negli
approfondimenti
normativi.
Ci riferiamo
alle specifiche previsioni contenute nella
circolare INPS
136 del 25 luglio 2003 che prevede espressamente
l’equiparazione,
ai fini erogativi delle prestazioni economiche e
dei requisiti
certificativi, delle giornate in regime di Day
Hospital a
giornate di ricovero.
Nella citata
circolare si precisa altresì che a prescindere
dalle
valutazioni prima richieste sulla durata della presenza
giornaliera nel
luogo di cura, nelle situazioni in questione,
l’incapacità al
lavoro è senz’altro riconoscibile anche se
limitatamente al
solo giorno di effettuazione della prestazione
indicato nella
certificazione medica.
Nello
stigmatizzare il difetto di comunicazione e la scarsa
tempestività
dell’Agenzia che ha dato luogo, in almeno uno dei
casi giunti all’attenzione
della Scrivente, all’immediata
rilevanza
pecuniaria mediante trattenuta in busta paga delle
giornate
considerate dalla stessa come “non giustificate” si
chiede, anche
rendendosi disponibili ad un incontro di
approfondimento,
il riconoscimento delle assenze per Day Hospital
come permessi
retribuiti e, laddove necessario, la restituzione
delle trattenute
economiche effettuate.
Il
Coordinatore nazionale
Ag.
Fiscali
Luciano Boldorini