Misure previdenziali della Legge di bilancio 2017

La
legge di bilancio 2017 è stata approvata al Senato nello stesso
testo licenziato alla Camera dei Deputati. Parte consistente della
legge è il pacchetto pensioni di di cui riportiamo ampi stralci del
testo. Oggi comunque la legge fornisce almeno sei possibilità di
uscite dal mondo del lavoro con la maturazione del diritto a
pensione:

1. Ape
volontaria

2. Ape
social

3. Ape
aziendale

4. Lavoratori
precoci

5. Attività
gravose e usuranti

6. Opzione
donna

I pubblici dipendenti
iscritti alla previdenza complementare che utilizzeranno la Rendita
anticipata avranno diritto agli stessi benefici fiscali dei
lavoratori privati, con una tassazione della rendita del 15% al 9% a
secondo degli anni di iscrizione al fondo, ma se utilizzeranno l’Ape
dovranno aspettare 5 anni per avere la liquidazione del Tfr o Tfs,
perché i termini dei due anni di attesa decorrono non dalla data di
concessione dell’Ape, bensì da quella di maturazione dell’età
prevista dalla legge Fornero, cioè non da 63 anni bensì da 66 anni
e 7 mesi!

Roma – Situazione mezzi fuori controllo.

 
 

08.12.2016 – Roma – Situazione mezzi fuori controllo.

VIGILI DEL FUOCO DI ROMA ANCORA SENZA AUTOMEZZI

Al comando di Roma ancora una volta sono disponibili un numero di Autopompe insufficienti per le sedi sul territorio e inadeguate a garantire il soccorso alla cittadinanza .

La vetustà dei mezzi, l’insufficienza di risorse, ma anche procedure amministrative per le riparazioni e ricambi lente, alle quali si aggiungono politiche sempre più attente all’aspetto economico anziché alla tutela dei cittadini, rendono sempre più critica la situazione e necessario ricorrere alla soluzione di Autobotti abbinate a Campagnole . 

La CGIL, ritiene  urgente porre fine alla logica dei risparmio, che determina di fatto le condizioni per le quali si fanno economie sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini.   

 

 

Grecia: sciopero generale

sciopero grecia

8 dicembre 2016

(8 dicembre 2016) Sciopero generale  di 24 ore, giovedì 8 dicembre 2016, indetto in Grecia da ADEDY e GSEE sia nel settore pubblico che in quello privato.
Nella lettera di solidarietà del segretario generale di EPSU Jan Willem Goudriaan si dice ” per noi è sorprendente che l’Eurogruppo stia richiedendo ulteriori riduzioni dei diritti sindacali e dei lavoratori… Condividiamo pienamente le posizioni della CSI e della CES che sostengono che queste misure non faranno nulla per migliorare le prestazioni dell’economia greca… i diritti di contrattazione e del lavoro sono già stati radicalmente minati a causa di pressioni da parte dell’Eurogruppo, e in precedenza della Troika, ed è evidente che un’economia basata sul lavoro precario non potrà mai fornire una ripresa forte ed equa”.

 

Nelle recenti richieste dei creditori alla Grecia sono state fatte alcune richieste: 
– Abolizione del requisito dell’approvazione del  Ministero del Lavoro per l’approvazione licenziamenti collettivi;
– Aumento del massimale di licenziamenti collettivi negoziati dal 5% al 10% della forza lavoro in una azienda;
– Cambiamenti nella legge per rendere più facile il licenziamento dei sindacalisti e per rendere la procedura per la richiesta di scioperi più difficile;
– Nuove disposizioni per i datori di lavoro per licenziare durante le serrate.
Inoltre i creditori stanno resistendo alla proposta del governo greco di ripristinare la contrattazione collettiva.

 

La Polizia Penitenziaria in piazza al fianco dei lavoratori del Corpo Forestale dello Stato

COMUNICATO

La Polizia Penitenziaria in piazza al fianco del personaledel Corpo Forestale.

Il personale del Corpo Forestale dello Stato sta subendo un assurdo processo di militarizzazione, voluto dal governo Renzi, che riporta il Paese indietro nel tempo e lo allontana dalle politiche del resto dell’Unione Europea. 
La mobilitazione attuata dalla Fp Cgil contro questa scelta scellerata prosegue venerdì 16 dicembre con un presidio che si terrà davanti a Palazzo Vidoni per chiedere uno slittamento di almeno sei mesi dei provvedimenti già predisposti e l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali.
Anche questa volta la Polizia Penitenziaria sarà in piazza al fianco dei lavoratori del Corpo Forestale dello Stato per sostenere le loro rivendicazioni. 

Roma, 7 dicembre 2016 

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
         Polizia Penitenziaria
       Massimiliano Prestini 

Comunicato

NO ALLE SOLITE
STRUMENTALIZZAZIONI

In
relazione alla falsa notizia che sta circolando negli uffici relativamente al
fatto che nella legge di bilancio un emendamento avrebbe “stornato”
somme dalla riqualificazione a favore del prolungamento del tirocinio dei
tirocinanti è necessario chiarire quanto segue, onde evitare di alimentare
inutili quanto oziose lotte intestine tra lavoratori.

La somma intera stanziata
per la riqualificazione ammonta a oltre 25 milioni, una capienza tale da
comprendere tutti i passaggi dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari che,
come è noto, non potranno essere effettuati tutti subito a causa della
necessità di rispettare il 50% dall’esterno stabilito Consulta. Nel 2017 sono
previsti subito 1800 passaggi che, auspichiamo, potrebbero crescere fino alla
fine dell’anno di pari passo con ulteriori assunzioni che costituiscono il
necessario 50% dall’esterno. Appena letta la relazione all’emendamento abbiamo
assunto informazioni chiedendo conferme ai vertici istituzionali e chiedendo
assicurazioni sul fatto che neanche un soldo fosse stornato ai fondi già
stanziati per i passaggi. Ed abbiamo avuto conferma positiva: infatti i 25
milioni, fissi e ricorrenti, non potranno essere tutti utilizzati nel corso del
2017 e, dunque, se anche si arrivasse a 3000 passaggi se ne utilizzerebbero
meno della metà e, i restanti, andrebbero ad altri capitoli di spesa oppure
resterebbero inutilizzati, almeno per il prossimo anno in cui non sarà
possibile effettuare tutti i passaggi. Dunque lo stanziamento per il
prolungamento dei tirocini è limitato al solo 2017, nulla togliendo al monte
totale, per una piccola parte che nel 2017 non verrà utilizzata per i passaggi.
Nulla dunque è stato stornato dalle somme destinate ai passaggi dalla seconda
alla terza area, anzi, con certezza, vi sarà certamente anche un ulteriore
avanzo che sarà destinato, sempre per il solo 2017, ad altri capitoli di spesa
oppure potrebbe restare inutilizzato.
Ciò solo per amore chiarezza onde evitare
facili strumentalizzazioni.

 

FP CGIL Nazionale

Silp Cgil – Solidarietà e sostengono ai colleghi del Corpo Forestale, il 16 presidio davanti a Palazzo Vidoni

Nella
giornata di venerdì 16 dicembre le lavoratrici ed i
lavoratori del Corpo
Forestale dello Stato saranno a Palazzo Vidoni
, con un
presidio, per manifestare
contro l’accorpamento voluto dal Governo Renzi.

Il
Silp Cgil è al fianco dei colleghi forestali nella
loro rivendicazione
contro la forzata militarizzazione, per ottenere uno
slittamento di almeno sei mesi
dei provvedimenti già predisposti e per l’immediata
apertura di un tavolo di
confronto con le Organizzazioni Sindacali del
comparto.

Una
parte, anche se piccola, dei colleghi forestali,
dichiara il segretario generale del Silp Cgil Daniele
Tissone, dovrà transitare nella Polizia di Stato,
anche per tale motivo saremo in piazza con loro per
affiancarli, con la nostra solidarietà e sostegno per
le loro rivendicazioni. 

Roma, 7 dicembre 2016

Giustizia: richiesta unitaria

Le sottoscritte OO.SS. in riferimento alle procedure selettive interne
previste dall’art. 21 quater della legge 132/15, aderendo alle richieste dei
lavoratori interessati ed a tutela degli stessi, chiedono che sia messo
tempestivamente a disposizione dei concorrenti la banca dati delle domande che
faranno parte dei tests di valutazione.

La richiesta, oltre ad essere
coerente con i principi di trasparenza ed equità, è conforme alla prassi
invalsa nelle altre pubbliche amministrazioni e nel DAP nel nostro ministero,
nell’ambito delle quali le procedure concorsuali, anche interne, sono
accompagnate dalla pubblicazione dei quiz su cui vertono le prove selettive.
Non è retorico rammentare inoltre che i cancellieri e gli ufficiali giudiziari
sono tra coloro che sopportano il carico di lavoro maggiore negli uffici
(udienze, notificazioni, esecuzioni…) e che quindi sono coloro che hanno
minori opportunità e tempo libero da dedicare allo studio.

Considerata l’importanza della
questione ed il poco tempo a disposizione per completare la “formazione” si
resta in attesa di urgente è positivo riscontro.

        FP CGIL                  CISL FP                     UIL PA

 Amina D’ORAZIO    Eugenio MARRA  Domenico AMOROSO   

 
Cnel: comunicato unitario FpCgil, CislFp, UilPa e RSU del personale non dirigente

 
Ieri 6 dicembre si è svolto l’atteso incontro richiesto ai vertici
politici e amministrativi del Consiglio alla vigilia della consultazione
referendaria.

 

Siamo stati informati che sono stati programmati incontri con i
vertici delle massime Istituzioni della Repubblica per porre le basi di una
riforma volta ad aggiornare la composizione e, soprattutto, le attribuzioni del
CNEL (la L. 936/86).

 

Le scriventi hanno apprezzato la promessa dei vertici di informare
e coinvolgere i lavoratori del Consiglio sul suddetto documento di riforma
appena sarà disponibile una prima bozza.

 

I vertici hanno altresì assunto l’impegno a operare a favore di
una piena valorizzazione della struttura amministrativa e dello sviluppo
professionale dei lavoratori che vi prestano servizio.

 

Abbiamo sottolineato anche l’esigenza di procedere al più presto
alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, che, insieme al contratto,
rappresenta lo strumento fondamentale per pianificare la ricostituzione della
struttura amministrativa.

 

La delegazione di parte pubblica ha inoltre dimostrato sensibilità
rispetto alla questione dei quattro lavoratori precari storici il cui rapporto
di lavoro è stato interrotto – a causa della “prevista soppressione del CNEL” –
alla fine del 2014. Da parte nostra si è sottolineato come questa rappresenti
una delle più profonde “ferite” fra le molte inferte all’Organo e
alla sua struttura.

 

E’ stato garantito il massimo impegno e il pieno coinvolgimento
dei rappresentanti sindacali al fine di far tornare operative tutte le
strutture del Segretariato.

 

In conclusione abbiamo deciso di indire per lunedì prossimo 12
dicembre, un’Assemblea del Personale, aperta alla partecipazione del Presidente
ff., del Vice Presidente, del Segretario generale e dei dirigenti, per
discutere insieme ai lavoratori sulle prospettive e sul futuro dell’Istituzione
alla quale siamo sempre stati fieri di appartenere.

 

Riteniamo superfluo raccomandare la massima partecipazione.

 

 

Le
Organizzazioni Sindacali e le RSU FP CGIL, CISL FP e UIL PA
del personale non
dirigente del CNEL

                               

Comunicato a sostegno della lotta delle colleghe e colleghi forestali.

 
 

07.12.2016 – Comunicato a sostegno della lotta delle colleghe e colleghi forestali.

I VIGILI DEL FUOCO A SOSTEGNO DEI FORESTALI

Nella giornata di venerdì 16 dicembre le lavoratrici ed i lavoratori del Corpo Forestale dello Stato saranno a Palazzo Vidoni, con un presidio, per manifestare contro l’accorpamento voluto dal Governo Renzi.

La FP CGIL VVF è al fianco dei colleghi forestali nella loro rivendicazione contro la forzata militarizzazione, per ottenere uno slittamento di almeno sei mesi dei provvedimenti già predisposti e per l’immediata apertura di un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali del comparto.

Una parte, anche se piccola, dei colleghi forestali dovrà transitare nel Corpo  nazionale dei Vigili del Fuoco, anche per questo saremo in piazza con loro per affiancarli, con il nostro sostegno, nelle loro rivendicazioni.

Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF 
Danilo ZULIANI 

 

Province: Fp Cgil, situazione enti confusa, servono interventi urgenti

“Smarrito senso riforma Delrio, agire per invertire il declino”

Roma,
23 novembre – “A due anni e mezzo dall’approvazione della Legge Delrio
il quadro che si presenta è confuso e tale da lasciare il senso di una
sconfortante indeterminatezza”. È la considerazione alla quale arriva la
Fp Cgil Nazionale che ha promosso per oggi un’iniziativa per fare un
bilancio, e per avanzare proposte, sullo stato in cui versano le
Province e le Città metropolitane. “Sull’orlo del collasso finanziario,
molte già ampiamente nel baratro, per effetto dei tagli, con dipendenti
che subiscono, in ragione dello sforamento ovvio del patto di stabilità,
decuratazioni pesanti al salario e con il restringimento progressivo
dei servizi offerti”, per la categoria dei lavoratori dei servizi
pubblici della Cgil, le Province sono “in mezzo al guado, con una
prospettiva incerta di futuro”.

Riallocate le funzioni non
fondamentali, con il varo di specifiche leggi regionali, alle Province
resta il perimetro delle funzioni fondamentali: viabilità, edilizia
scolastica, ambiente e lavoro. La Fp Cgil ha quindi rielaborato alcuni
dati disponibili su questi punti, escluso il tema già trattato sui
Centri per l’impiego, per delineare il quadro di riferimento e ragionare
cosi sullo stato e la prospettiva di Province e Città metropolitane.
Dati dai quali appare evidente che il senso della riforma, ovvero
lasciare a Province e Città metropolitane poche ma fondamentali risorse
sulle quali concentrarsi, “è andato smarrito e che si stanno producendo
effetti in contraddizione con  i propri obiettivi dichiarati”.

Viabilità
Per la Funzione pubblica Cgil, sulla base dei dati raccolti, la
situazione dei servizi per la viabilità appare “profondamente
compromessa”. Su una rete che, per quanto riguarda le Città
metropolitane, campione preso in esame dalla Fp Cgil, pur riducendosi è
di oltre 13 mila chilometri, il numero degli addetti alla manutenzione è
passato da 1.095 nel 2008 a 708 nel 2016, per una riduzione di oltre il
35%. Il rapporto così, tra addetti e rete, è passato da 11 km a 16 km
per addetto. Ma soprattutto la spesa per la manutenzione ordinaria è
crollata, tra il 2008 e il 2016, del 68% passando da 56 milioni a 18
milioni, ancora di più quella per la manutenzione straordinaria scesa da
148 milioni nel 2008 a 23,5 milioni nel 2016, per una riduzione
dell’84%. I mezzi disponibili sono scesi da 885 nel 2008 a 632 nel 2016 e
la stima sui tempi di rinnovo delle pavimentazioni passa da una
forchetta di 5-10 anni medi del 2008 a 10-60 anni del 2016.

Edilizia scolastica
Le Province gestiscono una mole di istituti scolastici di scuola
secondaria ripartiti in 5.389 edifici, pari al 13% del totale degli
edifici scolastici italiani. Scuole che accolgono oltre 2 milioni e
mezzo di alunni  di cui 60 mila con disabilità. Il numero di edifici
sottoposti alla manutenzione è passato, nel corso degli ultimi dieci
anni, da circa 4 mila a circa 5 mila e 400. Eppure la spesa, secondo una
stima della Fp Cgil, su questo capitolo continua a calare, di circa il
20% tra il 2013 e il 2015. Un caso eclatante è quello della Città
metropolitana di Roma che ha visto passare gli impegni per gli 
investimenti per l’edilizia scolastica da circa 34 milioni di euro nel
2013 a 5,5 milioni nel 2015, con una riduzione dell’83%.

Ambiente
Il personale di Polizia provinciale, impegnato in questo segmento, è
passato dal 2016 al 2008 da 2.700 dipendenti a 709, calo che ha
interessato l’intero personale addetto alla tutela ambientale, sceso
nello stesso periodo di riferimento di oltre il 17%. Il declino del
personale di vigilanza è stato particolarmente drastico: nel caso della
Provincia di Macerata ad esempio, il personale per la vigilanza
ambientale si è dimezzato in meno di 2 anni. Non è solo nel personale
che si misura il restringimento di questo capitolo: che la vigilanza
ambientale sia particolarmente colpita, lo attesta anche la  riduzione
di oltre il 50% del parco autoveicoli che era a disposizione del
settore.

In conclusione, questi numeri delineano per la Fp Cgil
“un quadro sconfortante e confuso”. Ragioni per le quali, la categoria
della Cgil avanza alcune proposte per offrire a Province e Città
metropolitane un futuro. Due ordini di interventi: uno immediato,
l’altro in prospettiva. Per la prima fase la Fp Cgil chiede
l’azzeramento del taglio di un miliardo, al quale sono sottoposti questi
enti, previsto per il 2017, restituire alle a province e città
metropolitane le stesse capacità assunzionali riconosciute al sistema
delle autonomie locali e, infine, procedere alla stabilizzazione di
tutto il personale precario, con particolare riferimento a quello
impegnato sui centri per l’impiego.

In prospettiva, invece, per
la Fp Cgil è necessario integrare le funzioni fondamentali con altre che
per loro natura ormai non possono non essere amministrate se non in
forma sovra comunale, rendere  obbligatorio ai comuni  il ricorso a
Province e Aree metropolitane  come ente di supporto per la gestione
amministrativa del personale, per gli acquisti centralizzati, e le
selezioni concorsuali e, infine, rivedere il sistema di elezione della
governance. Un modo, conclude la Funzione Pubblica Cgil, “per invertire
il declino al quale pare siano condannate queste istituzioni,
un’esigenza non solo dei lavoratori coinvolti ma anche per quel
complesso di diritti e di servizi alle comunità che rappresentano”.

 
.

Pensioni: Cgil Cisl Uil, lista unitaria prima a elezione assemblea fondo Perseo Sirio


Elezioni Fondo Perseo-Sirio, la lista unitaria Cgil Cisl e Uil è prima con oltre l’80% dei voti

Roma,
23 novembre 2016 – Alle elezioni per l’Assemblea dei delegati del Fondo
Perseo-Sirio (la previdenza integrativa del pubblico impiego) vince la
lista unitaria di Cgil Cisl e Uil con oltre l’80% dei voti espressi dai
lavoratori iscritti al Fondo.

Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa
“ringraziano tutti le lavoratrici e i lavoratori che con il loro voto
hanno confermato la fiducia alla lista, consentendoci di essere primi e
di avere una presenza qualificata non solo all’interno dell’Assemblea ma
anche nell’ambito del Consiglio di Amministrazione che andrà ad
eleggere”.

“E’ un risultato importante che premia la
determinazione e la costanza che insieme abbiamo messo nel pretendere e
sostenere nei settori, pubblici e privati, che rappresentiamo, la
costituzione della previdenza integrativa quale strumento insostituibile
per il futuro di migliaia di lavoratrici e lavoratori”.

“Con
l’elezione dell’Assemblea dei delegati si aggiunge un altro tassello
importante alla vita del Fondo e soprattutto si sancisce la
partecipazione concreta ed attiva degli associati che saranno chiamati,
attraverso i propri delegati, a scelte strategiche per la gestione dei
fondi e la costruzione del proprio futuro previdenziale”.

“Un
grazie sentito anche  a tutti i candidati che con il loro impegno hanno
reso possibile questo risultato”, concludono le federazioni di categoria
di Cgil Cisl e Uil. “Trasparenza, partecipazione e competenza saranno
le parole chiave che continueranno a guidare il nostro impegno nella
gestione del Fondo di previdenza complementare per assicurare un futuro
previdenziale sereno a tutti gli associati”.

Carcere: Fp Cgil e UilPa, 29 novembre agenti in piazza per lavoro e sicurezza

Ufficio stampa Fp Cgil 

A Roma davanti al Dap, servono interventi concreti ormai non più rinviabili 

Roma,
28 novembre – Gravi carenze di personale, strutture fatiscenti e
insalubri, turni massacranti, mezzi obsoleti e datati, aggressioni al
personale sempre più numerose. Per tutte queste ragioni la Funzione
Pubblica Cgil e la Uil Pa Polizia Penitenziaria scenderanno in piazza a
Roma il prossimo martedì 29 novembre, davanti al Dipartimento
dell’amministrazione penitenziaria per rivendicare “l’urgenza di
interventi concreti, ormai non più rinviabili, per migliorare le
condizioni lavorative del personale di Polizia Penitenziaria”. 

La
crisi che investe da anni il sistema penitenziario, continuano i
sindacati, “non è mai stata affrontata dai governi in modo adeguato. La
gestione delle emergenze all’interno e all’esterno degli istituti
penitenziari non è mai stata accompagnata da concreti progetti di
riforma adeguatamente finanziati. Si sono continuati a susseguire,
infatti, tagli di spesa e degli organici a fronte dell’apertura di nuovi
istituti e all’attribuzione di nuove funzioni al personale”.
Parallelamente, proseguono Fp Cgil e UilPa, “mentre tutto il comparto
sicurezza beneficiava di risorse economiche aggiuntive e assunzioni
straordinarie o anticipate, nulla è stato prospettato per le tante
lavoratrici e i tanti lavoratori della polizia penitenziaria, a cui si
aggiunge anche il contratto fermo dal 2009”.

A
tutto questo, sottolineano le sigle sindacali, “si devono aggiungere le
difficoltà ingenerate dalle modalità attuative della vigilanza
dinamica, concretizzate nel tempo solo con l’apertura delle celle,
venendo così meno il fine rieducativo del progetto. Il disinteressamento
dell’amministrazione rispetto ai casi di stress lavorativo e i continui
distacchi del personale presso gli uffici amministrativi che aggravano
sempre di più le carenze di organico, mentre i concorsi degli agenti
sono ancora sospesi”. 

Per
tutte queste ragioni e per molte altre, concludono le sigle sindacali,
“abbiamo proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale e
abbiamo indetto per il prossimo 29 novembre una giornata di protesta
davanti al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per
rivendicare ancora una volta la costruzione di progetti condivisi e
interventi concreti per migliorare le condizioni di lavoro e di
sicurezza per le tante lavoratrici e per i tanti lavoratori del Corpo
della polizia penitenziaria, all’interno e all’esterno degli istituti di
detenzione”. 

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