01.12.2008 – Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto dal Segretario Regionale FP–CGIL (Antimo De Col) e dal Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF (Massimo Ferrari), una nota relativa all’oggetto inviata al Capo Dipartimento, alla Direzione Centrale Risorse
Logistiche Strumentali, alla Direzione Centrale per la Formazione ed al Direttore Regionale VVF. Lombardia: di seguito la pubblichiamo.
Egregi, in riferimento ai poli didattici regionali menzionati in oggetto, la scrivente O.S. rimane sconcertata dall’ennesimo tentativo di tentare di riproporre il distaccamento di Mese (SO) come polo didattico della Regione Lombardia, per attività specialistiche solo e soprattutto per la vicinanza della Val Bodengo, individuata da qualcuno forse come il Paradiso per corsi e mantenimenti Saf o Fluviali.
Agli atti risulta infatti che già nel 2003 la Direzione Centrale per la Formazione riteneva che in provincia di Sondrio la nuova sede centrale del Comando, era ottimale per accogliere dalle 15 alle 18 unità tra discenti e istruttori, per lo svolgimento di corsi specialistici, questa considerazione veniva confermata dalla nota prot. 13048 DC RISOLG dello scorso 11 settembre che individuava nella sede centrale di Sondrio, l’unico polo didattico provinciale.
Ci sembra quindi totalmente inutile tentare di riproporre al momento nuovi poli didattici nella nostra regione come peraltro già ribadito oltre un anno orsono a seguito di una riunione del coordinamento regionale VVF della FP–CGIL, visto che poi quelli già esistenti e sui quali si sono investiti numerosi denari pubblici, vedasi Dalmine (BG), non vengono minimamente presi in considerazione come successo in questi giorni, dove si è preferito inviare i partecipanti della nostra regione al 66° corso AVPP ad Alessandria presso una Scuola della Polizia di Stato, finanziando la sistemazione logistica di questa scuola con fondi che sarebbero stati utili per sistemare i poli didattici VVF regionali.
AL DIRETTORE REGIONALE
VIGILI DEL FUOCO BASILICATA
Dott. Ing. Maurizio ALIVERNINI
AL COMANDO PROVINCIALE
VIGILI DEL FUOCO POTENZA
Dott. Ing. Aldo SABATINO
e.p.c. AL RESPONSABILE MEDICO
Comando di POTENZA
Dott. SANTORO
Oggetto: Valutazioni di inidoneità psicofisica e cause di servizio da parte della C.M.O.
Sulla base di dichiarazioni raccolte da diversi lavoratori e segnalazioni giunte, in merito all’oggetto, la scrivente FP CGIL VVF, è stata esortata a chiedere chiarimenti. La materia da dirimere è molto delicata in quanto incide direttamente sulla vita lavorativa del personale VVF con eventuali riflessi negativi anche nella sfera privata. Accade che, molti lavoratori alle visite presso la CMO vengono definiti inidonei parzialmente al servizio o addirittura collocati in malattia o convalescenza d’ufficio, fin qui nulla di strano, se i lavoratori non rientrano nei parametri di idoneità, perché l’inidoneità è un’istituzione di grande civiltà che tutela i lavoratori malati, le sue condizioni psico-fisiche da una parte e l’utenza dall’altra, ma non deve creare il burnout tra gli stessi.
Stanno pervenendo a molti Vigili del Fuoco le delibere della Commissione Medica Ospedaliera, nelle quali viene decretata la temporanea inidoneità al servizio operativo, oppure collocamento in malattia d’ufficio.
Si sta verificando che i lavoratori del Comando Provinciale di Potenza valutati negli ultimi mesi, che da anni sono in attesa di giudizio medico-legale per riconoscimento della dipendenza da causa di servizio, dopo aver già sostenuto diverse visite presso le FF.SS. ogni due anni circa e superato egregiamente le stesse, stanno vivendo un momento di incertezza e difficoltà causa i comportamenti del Referente Sanitario VF e la C.M.O. ove vengono sottoposti a visite ed accertamenti sanitari.
Dopo incomprensibili lungaggini per valutare una causa di servizio e per ricevere (qualora ne abbino diritto) il risarcimento ridicolo dell’equo indennizzo, subiscono una serie di umiliazioni, lavoratori che vengono dichiarati inidonei a svolgere la propria mansione nel settore operativo per un problema di salute che ricorreva alla data di presentazione della domanda per causa di servizio, anche se durante gli anni trascorsi gli stessi sono stati sottoposti ad accertamenti sanitari periodici e vi è stata l’assenza di controindicazioni al lavoro a cui sono destinati, a distanza di anni viene espresso per la stessa patologia giudizio di inidoneità temporanea, per diversi mesi o addirittura vengono collocati in malattia o convalescenza d’ufficio senza nessuna prescrizione di accertamenti diagnostici approfonditi.
Episodi incresciosi, accadono presso tale struttura sanitaria, frettolose decisioni e pareri della CMO tentano di scoraggiare i lavoratori nel presentare domanda per riconoscimento infermità da causa di servizio, questi sono dei veri attacchi alla dignità dei lavoratori che lasciano tra gli stessi perplessità e frustrazione.
Atteggiamenti che risultano moralmente denigranti e demotivanti oltre ad essere fortemente penalizzanti, che stanno facendo nascere tensioni nel personale.
Avvengono ingiustificate discriminazioni di situazioni, infatti, se il giudizio di idoneità alle mansioni operative originarie si basa sull’applicazione della scienza medica, appare peregrina l’ipotesi che il recupero dell’efficienza psico-fisica possa avvenire a seguito di una diagnosi senza nessuna terapia medica appropriata.
Non si comprende, quindi, come il Servizio Sanitario possa, da una parte confermare l’idoneità e dall’altra revocare in maniera differita (ciò dopo diversi mesi), sulla poca scorta di accertamenti sanitari e procedere alla sospensione dell’idoneità per l’espletamento delle attività istituzionali.
Ci induce a pensare che, nel lasso di tempo intercorso tra l’accertamento sanitario dopo la presentazione della domanda per riconoscimento da causa di servizio ed il provvedimento di temporanea sospensione all’operatività o convalescenza, nel corso del quale qualcuno degli interessati è stato anche impegnato oltre al servizio operativo anche nell’emergenza terremoto in corso, il dipendente sia stato esposto a potenziali rischi fisici.
Riteniamo inammissibile una situazione del genere, essere convocati e riconvocati alla CMO a distanza di anni per discutere una causa di servizio, non essere sottoposti a visita di verifica per ottenere quanto spettante nei tempi dovuti, ma con le sorprese ed i trattamenti indicati, essere inascoltati dal ns. referente, Dirigente Medico, come se non appartenesse alla ns. Amministrazione, addirittura dimenticati nei corridoi in attesa e senza avere nessuna risposta.
Questo trattamento non è certo quello riservato ad altri lavoratori appartenenti ad altre Amministrazioni, le quali hanno un referente medico che li segue riguardoso e rispettoso (perché si sente uno di loro), il personale VF, i lavoratori chiedono di avere, ricevere lo stesso trattamento e non essere ignorati anche dal ns. Referente Sanitario presso le CMO.
Potremmo citare molti esempi ma crediamo siano sufficienti per fare il quadro della situazione. I casi mettono in evidenza la mancanza sinergica (Comando-Dirigente Sanitario) che influisce direttamente sullo status di servizio dei lavoratori.
Si invitano e si pregano le SS.LL. in indirizzo di porre in essere ogni possibile soluzione idonea a contemperare le esigenze di tutela dei lavoratori affinché tale personale non incorra più in tali vergognose situazioni, ma venga considerato e trattato in modo degno ed oculato in ragione del valore umano e della particolare attività professionale svolta ma soprattutto per l’efficacia e l’efficienza del soccorso ai cittadini.
In attesa, distinti saluti.
Potenza, 18/01/2010
PER IL COORDINAMENTO REGIONALE
FP CGIL VVF
Nicola Cosentino
VIGILI DEL FUOCO: I SINDACATI CHIEDONO LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI
E LA VELOCIZZAZIONE DEI CONCORSI INTERNI
La carenza di organico dei Vigili del Fuoco a livello nazionale è un problema che si sta acuendo in modo preoccupante sopratutto per effetto dei pensionamenti di personale, aumentati notevolmente negli ultimi due anni.
In questo periodo, non vi è stata una conseguente adeguata procedura di assunzione di nuovi vigili del fuoco pur in presenza della graduatoria, ancora aperta, di un concorso riservato ai lavoratori precari dei vigili del fuoco.
Stiamo parlando di giovani che da tempo svolgono il loro lavoro a tempo determinato prestando servizio nei Comandi Provinciali dei vigili del Fuoco proprio per sopperire alla carenza di organico. Questi lavoratori nel corso degli anni hanno acquisito una esperienza per lo svolgimento dell’attività di soccorso che potrebbe consentire di ridurre i tempi di inserimento negli organici dei Comandi Provinciali con un risparmio di soldi pubblici.
A Modena, ad esempio, solo nel corso del 2008 i richiami in servizio di questi lavoratori sono stati complessivamente 500, per una spesa di circa 1 milione di euro e nel 2009 la situazione si è ulteriormente aggravata.
Nel resto del Paese la situazione non è diversa, anzi in alcune città il numero di assunzioni a tempo determinato di vigili precari è anche maggiore.
Recentemente si è appreso che da parte dei vertici del Ministero dell’Interno a causa di un’interpretazione della legge finanziaria, è stata manifestata la volontà di non proseguire con l’assunzione dei vigili precari, ma solo dei militari in ferma breve.
Per questi motivi i sindacati Fp/Cgil, Fns/Cisl e Uil/VVF si appellano ai politici modenesi e agli amministratori locali affinché intervengano presso il Ministero dell’Interno perché provveda a completare l’assunzione dei vigili precari, sia per giustizia nei confronti di chi, più avanti in graduatoria, è già stato assunto, sia per risolvere in tempi brevi il problema della carenza di personale.
In questo modo, per il Comando dei Vigili del fuoco di Modena si potrebbe consentire il completamento dell’organico della sede di Vignola e rispondere alle carenze dei vigili che si determineranno in conseguenza dei prossimi corsi per passaggi di qualifica a Capo Squadra e Capo Reparto del personale in servizio.
Al riguardo più volte è stata denunciata dai sindacati modenesi Fp/Cgil, Fns/Cisl e Uil/VVF la grave carenza di personale qualificato – a cui è affidata la responsabilità di dirigere le squadre di soccorso – carenza che a Modena è del 70%, con un picco di circa il 90% per quanto riguarda i Capi Reparto visto che su 24 previsti ce ne sono soltanto 2.
11/3/2010
Fp/Cgil, Fns/Cisl e Uil/VVF Modena
Cosenza, lì 15 aprile 2010
A TUTTI I LAVORATORI
e.p.c.: al Coordinamento Nazionale FP – CGIL VVF Cosenza
FP – CGIL Cosenza
Oggetto: Comando provinciale Vigili del Fuoco Cosenza. Sit – in di protesta
Atteso che le OO.SS. del Comando Provinciale VVF di Cosenza hanno convocato “unitariamente” apposita Assemblea del personale in data 10/04/2010, e considerato che alla data odierna nulla è dato sapere relativamente ai pagamenti dei compensi spettanti al personale in merito alla campagna AIB 2009, A/3 Presidio ed emergenze varie, pertanto è scaturita la volontà unanime del personale ad intraprendere opportune iniziative di lotta.
Mentre una 70ina di lavoratori manifestavano davanti la Prefettura distribuendo volantini ai cittadini, i delegati sindacali sono stati accolti in riunione per oltre un’ora dal Prefetto di Cosenza.
Come FPCGIL VVF Cosenza abbiamo messo sul tavolo tutte le problematiche che affliggono i Vigili del Fuoco del Comando di Cosenza, dal mancato rinnovo del contratto di lavoro, ai mancati pagamenti delle emergenze varie a distanza di oltre un anno, alla mancanza di personale dettata dal rapporto per numero di abitanti della nostra Provincia in confronto alle altre Province calabresi.
Siamo alle solite, ormai stanchi di sentir parlare di crisi economica ogni volta che chiediamo i nostri sacrosanti diritti per poi assistere agli sprechi della classe politica, di doverci sentir dire di essere fortunati di prendere un misero stipendio perché sicuro; così come siamo stanchi di vederci calpestare la nostra professionalità, di lavorare gratis la notte ed i festivi, così come è diventato normale per qualcuno tacere che un Vigile del Fuoco lavori anche 36 ore continuative mettendo a rischio la propria ed altrui incolumità.
A riunione terminata, alcuni colleghi sindacalisti rimarcano ai lavoratori in piazza come la soluzione di tutte questi nostri sacrifici sarebbe il comparto sicurezza, dimenticando però quanto appena sentito anche dalle parole di S.E. il Prefetto sulla situazione degli operatori della sicurezza (Polizia di Stato ecc.) come se quelle parole fossero state delle più rosee; peccato ignorare l’evidenza, ma il ritornello che quelli guadagnano più di noi e che la specificità sia un grande risultato, non ce ne vogliano, ma una riflessione dobbiamo farla.
Aver riconosciuto il ruolo di specificità non è affatto una vittoria, ma bensì una sonora sconfitta, si è sconfitta l’essenza stessa dei Vigili del Fuoco, si vuole tentare, con questa norma, di militarizzare il Corpo, si vuole ridurre al silenzio tutti i lavoratori che devono diventare tanti soldatini ubbidienti.
Tale legge in definitiva non dà nessuna garanzia di un miglior trattamento economico o pensionistico, ma in compenso chiarisce il nostro ruolo, ponendo tutta una serie di obblighi e limitazioni delle libertà personali.
Ai colleghi, rivolgiamo solo una parola: RIFLETTERE!
Giuseppe Principe
Bari, lì 19/04/2010
Alla Direzione Regionale VV.F. Puglia
Ing. Calogero Murgia
E p , .c Al Capo Dipartimento
Prefetto Francesco Paolo Tronca
Al Capo del C.N.VV.F. – Vice Capo Dipartimento Vicario
Ing. Alfio Pini
All’ Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott.ssa Iolanda Rolli
Oggetto: Mancata convocazione -nota prot. 07/10 FPCGILVVF del 17/03/ 2010-
Egregio Ing. Murgia,
la Scrivente O.S. con la presente vuole evidenziare la mancata convocazione in riferimento alla nota di cui in oggetto.
In considerazione di quanto su esposto si chiede un’azione urgente e risolutrice, in mancanza della quale si preannuncia fin d’ora il ricorso ad ogni utile iniziativa di parte, compresa, se necessario, anche l’apertura di una vertenza.
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.
p. FPCGILVV.F. BARI p. FPCGIL VV.F.
F. De Cosimo Coordinatore Regionale
C. Pesola
COORDINAMENTO REGIONALE VIGILI DEL FUOCO ROMA E LAZIO
Comunicato ai lavoratori
Abbiamo appreso la notizia che negli ultimi tempi, presso il Comando di Roma, sempre più spesso, vengono impiegati Vigili del Fuoco per svolgere compiti di polizia, di ordine pubblico, ma anche operazioni di intelligence a rischio elevato.
A seguito di quanto accaduto, non possiamo fare altro che prendere atto che l’Amministrazione centrale ha una minima considerazione degli operatori del Corpo e non sembra conoscere i rischi a cui vengono esposti, causa le decisioni che vengono assunte da taluni Dirigenti periferici, peggio ancora, poiché le stesse hanno esclusivamente lo scopo di accreditare, in maniera diretta, questi ultimi presso altre Amministrazioni dello Stato.
Non vogliamo essere strumentali, ma da questo comportamento si intravede, solo ed esclusivamente, la volontà di far diventare i Pompieri quello che non sono:
UN’ALTRO CORPO DI POLIZIA!
Il Corpo Nazionale nelle proprie funzioni istituzionali non prevede, né compiti di polizia, né, tanto meno di ordine pubblico, ovvero, la partecipazione indiretta a certe operazioni deve essere limitata alla sola messa a disposizione, previa richiesta dell’autorità giudiziaria, di mezzi ed attrezzature, senza alcun coinvolgimento degli operatori, al contrario di quanto si è verificato.
Sollecitiamo pertanto tutti i lavoratori a denunciare immediatamente l’eventuale coinvolgimento in tali attività, le quali, oltre a non rientrare tra i compiti istituzionali, sono un fattore di rischio assolutamente inaccettabile.
Nel contempo, si stigmatizza il comportamento della Dirigenza del Corpo – ed in particolare del Comando di Roma – e la si richiama al rispetto delle norme che definiscono, con chiarezza, le competenze dei Vigili del Fuoco orientate da sempre, non verso il controllo politico del territorio e della popolazione, ma verso la tutela e la protezione del cittadino e dell’ambiente.
Roma 22 dicembre 2006
Il Coord.re FP.CGIL Vigili del Fuoco Regionale Lazio
Michele D’Ambrogio
15.06.2006 – COSENZA – Si è costituito, anche a Cosenza, il Coordinamento Provinciale Vigili del Fuoco Discontinui che risulta così composto: coordinatore Avellino Giovanni, componenti, Maradei Vincenzo, Spadafora Luca, Marano Rodolfo, Gimigliano Giuseppe.
(Coordinatore FP–CGIL VVF G. Principe
ROMA DIPARTIMENTO – In data 11 Maggio 2007 si è svolta l’Assemblea dell’Area Romana dei Lavoratori del personale SATI del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Erano presenti per i sindacati CGIL, RdB e CISAL, rispettivamente Moretti, Pederzoli e Formisano. L’assemblea organizzata dalla CGIL, si è tenuta nella Sala Congressi del Palazzo del Viminale e ha visto una importante e sentita partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici degli Uffici Centrali del Dipartimento, oltre che l’adesione del comitato spontaneo contro i concorsi straordinari per il SATI, che aveva raccolto circa 1150 firme su tutto il territorio nazionale. L’assemblea ha analizzato i punti che erano all’ordine del giorno: Concorsi straordinari; Decreto lgs 217/2005:Criticità e proposte di modifica; Buoni pasto; Varie ed eventuali. Una articolata discussione si è sviluppata sulle proposte di modifica al 217 e sui concorsi straordinari e dopo aver sottolineato l’ulteriore successo sulla questione buoni pasto a euro 7,00, che ha visto da subito la CGIL in prima linea al fianco dei lavoratori, e dopo aver registrato l’irrigidimento di talune OO.SS. sul pagamento degli arretrati buono pasto 2006, l’assemblea ha deciso di formare una delegazione formata dai sindacati e dal comitato spontaneo per essere ricevuti dal Sottosegretario On.le Rosato. Alle ore 14,00 la delegazione è stata ricevuta e ha esposto la richiesta prioritaria di primo inquadramento per il personale SATI, riconoscendo la pari qualifica nel nuovo ordinamento. Dopo ha consegnato le firme contro i concorsi straordinari e ha chiesto nell’ipotesi di applicazione dell’art. 167 del d.lgs 217, la revisione delle procedure concorsuali, la preparazione di un percorso formativo tipo FAD, la creazione di una dispensa, la diminuzione degli argomenti oggetto della prova scritta. Sebbene il sottosegretario non abbia assunto alcun impegno formale, è sembrato disponibile a facilitare il percorso di preparazione ai concorsi.
Cgil Uffici Centrali Dipartimento
Pasquale D’Alessandro
10.07.2007 – Abbiamo già riferito nei giorni scorsi della grave situazione dei VVF di Lampedusa e delle ripercussioni negative che ciò sta comportando sul servizio alla popolazione.
Dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte di CGIL CISL RDB e CONFSAL, si è mossa anche la politica locale ed il Gruppo Consiliare dell’Ulivo, tramite il Capogruppo Giuseppe Palmeri, ha presentato al Sindaco una interrogazione che di seguito pubblichiamo.
Interrogazione Urgente (Con Risposta Scritta)
Premesso che:
– I Vigili del Fuoco di Lampedusa da tempo lamentano i loro disagi nel svolgere il proprio servizio di soccorso terrestre a causa di mancanza di personale;
– le numerose richieste di soccorso terrestre soprattutto in questo periodo estivo possono mettere a repentaglio la sicurezza del servizio antincendio e di soccorso aeroportuale;
– il personale è costretto di notte a riposare vestito nell’ufficio del distaccamento in attesa di eventuale chiamate di soccorso poichè quasi in tutte le stanze non funzionano i condizionatori;
Considerato che:
– quasi tutto il personale dei Vigili del Fuoco è formato da lavoratori lampedusani;
– il grande caldo di questo periodo estivo rende impossibile lavorare in locali esposti al sole e senza condizionatori ;
– l’aumento del personale garantirebbe maggiore sicurezza alla popolazione di Lampedusa in quanto andrebbe a coprire i posti vacanti per il servizio di soccorso terrestre, senza intaccare il servizio aeroportuale ;
Per Sapere:
– Se la S.V è a conoscenza di questa incresciosa situazione;
– quali iniziative politiche ha già preso o intende adottare per risolvere il grave problema dei Vigili del Fuoco di Lampedusa.
29.10.2007 – L’ultima scivolata, certamente non l’unica, del Direttore Regionale si era consumata sulla vicenda relativa alla convenzione con TRENITALIA ed aveva determinato la rottura delle relazioni sindacali con la FP–CGIL VVF.
Tuttavia, sembra che al peggio non ci sia mai fine, pertanto, alleghiamo di seguito gli ultimi sviluppi.
10.06.2008 – Presso la sede Centrale VVF di Latina si é tenuto il coordinamento provinciale VVF Latina, alla presenza del Segretario Generale FP CGIL LATINA Morgia Giulio.
In tale sede si é proceduto alla nomina del nuovo Coordinatore Provinciale VVF ed alla composizione della relativa segreteria.
Coordinatore: DI FEBBRARO CARMINE
Delegato sede Centrale: MONTAGNER FABIO
Delegato sede Aprilia: DE FILIPPIS LUIGI
Delegato sede Terracina: FEUDI RODOLFO
Delegato settore Area Funzionari Tecnici: BENEDETTI GIULIO
Delegato settore Amministrativo: MARRA MARIANNA
Delegato settore Automezzi e Formazione: FONTANA GIACOMO
Delegato settore Nautico: PEZZELLA FRANCESCO
Addetto stampa e curatore WEB-SIDE: FORTE LUIGI
La delegazione trattante sarà composta dal Coordinatore Di Febbraro e dai compagni Marra e Feudi.
Il neo coordinatore FP–CGIL VVF
Carmine DI FEBBRARO
A nome del Coordinamento Nazionale FP–CGIL VVF un sincero ringraziamento per la preziosa disponibilità, nè dovuta, nè scontata; nel contempo un affettuoso augurio, al neo coordinatore ed a tutta la sua squadra, di buon lavoro, ricco di soddisfazioni e risultati.
Adriano FORGIONE
24.09.2008 – Il Segretario FP–CGIL di Prato, Paolo ALPINI, ci ha comunicato il nuovo assetto organizzativo della struttura provinciale FP–CGIL VVF, ovvero, l’avvenuta attribuzione dell’incarico di coordinatore al compagno Alberto NATALI, di vice coordinatore al compagno Alessandro MENCACINI.
– A nome del Coordinamento Nazionale FP–CGIL VVF, oltre alle sentite congratulazioni ai compagni di cui sopra, il sincero augurio di buon lavoro, ricco di risultati e soddisfazioni.
Adriano FORGIONE