Sicurezza/ Cfs: Lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro Marianna Madia

Egregio Presidente, Gentile Ministra

con la recente pubblicazione del
DPCM 21/11/2016 – peraltro emanato con ritardo e modalità

difformi dalle previsioni dettate
dagli artt. 12 e 18 del d.lgs 177/2016 – si sono formalmente avviate

le procedure di mobilità del
personale del Corpo Forestale dello Stato. L’intera gestione delle quali

è stata come noto demandata al
portale www.mobilità.gov.it, al quale i lavoratori coinvolti dovranno

rivolgersi entro il prossimo 28
Dicembre, dopo aver preso visione delle liste dei posti disponibili e

delle relative tabelle di
equiparazione tra i ruoli delle FF.PP. e quelli delle altre PP.AA., per

compilare le proprie domande.

Un sito, quest’ultimo, che a causa
di ripetuti inconvenienti “tecnici” si è già reso inaccessibile ai

lavoratori interessati per alcuni
giorni, aggiungendo altre e pesanti limitazioni al già ristretto termine

di 20 giorni imposto per comunicare
la decisione maturata, decisione di per sé drammaticamente

difficile da assumere.

Risulta, peraltro, che il menzionato
portale segni alcuni limiti nelle procedure di sicurezza atte a

verificare la reale identità di chi
accede e compila le domande; che la lista delle sedi disponibili, già

sensibilmente ridotte, non
specifichi l’esatta ubicazione fisica del futuro posto di lavoro del

dipendente ma solo l’ambito
regionale, non garantendo inoltre alcuna reale possibilità di scelta, in

quanto non prevede neppure una sede
per ogni qualifica in ogni Regione; che il personale del

C.f.S. destinato a transitare
nell’Arma dei carabinieri, o ad altre amministrazioni dello Stato (PS,

VVF, GDF, MIPAAF), non ha ancora
avuto alcuna comunicazione afferente la propria futura sede

di lavoro, e men che meno l’entità
del proprio eventuale assegno perequativo. Tutte circostanze

che allo stato rendono impossibile
al dipendente ponderare razionalmente la scelta, se accettare o

meno le assegnazioni individuate dai
Decreti del Capo del Corpo, oppure accedere alla mobilità

con il DPCM.

Questa è l’ultima criticità
registrata, in conseguenza all’emanazione del D.lgs. 177/2016 che

prevede (in pessima applicazione
della Legge 124/2015) la soppressione del CFS

e l’assorbimento di un intero Corpo
di polizia nell’Arma dei carabinieri in poco più di tre mesi, con il

passaggio di tutti i beni mobili ed
immobili, e di gran parte del personale a quest’ultima, con tempi

inconciliabili con le disposizioni
contenute nel decreto stesso, con il pericolo, incombente e per

nulla trascurabile ad avviso della
scrivente, di paralizzare l’intera attività di Polizia Giudiziaria e

Amministrativa in campo ambientale
ed agroalimentare, che è appunto attualmente garantita per la

gran parte delle attività dal
personale del Corpo Forestale dello Stato.

Appaiono inoltre, a nostro giudizio,
non marginali le questioni delicate riguardanti una possibile

grave ingerenza e, comunque, l’interferenza
importante nelle funzioni costituzionalmente

assegnate alle Regioni in tema di
tutela del patrimonio naturale e ambientale, Regioni deprivate di

un interlocutore utile ed efficace
quale si è dimostrato in questi anni il Corpo Forestale dello Stato;

e non sfugge a nessuno la incongrua
situazione che si verrebbe a determinare nella sopravvivenza

di corpi di polizia forestale e
ambientale ad ordinamento civile nelle Regioni a Statuto Speciale e

nelle Province Autonome, in
contrasto con il nuovo assetto previsto dal Decreto 177.

Resta e per intero il nostro
giudizio critico circa la scelta di procedere forzatamente e senza fornire

alcuna alternativa, alla
militarizzazione dello status di circa 7.500 donne e uomini e il loro

“intruppamento” nell’Arma dei
Carabinieri e nella Guardia di Finanza, per la prima volta nella storia

della Repubblica, in controtendenza
con la legislazione vigente – a partire dalla Legge 181/81 e

con gli orientamenti europei e la
giurisprudenza su simili amministrazioni di altri Paesi dell’Unione

Europea.

In ragione delle argomentazioni
invero solo molto sinteticamente declinate, che rischiano

seriamente di alterare la qualità e
l’efficacia dei servizi prestati alla comunità nazionale, pare più

che ragionevole a questa
Organizzazione Sindacale invitarVi a considerare l’idea di decretare un

rinvio di almeno sei mesi dei
termini previsti dal D.lgs. 177/2016.

Una siffatta dilazione, cui magari
accompagnare l’apertura di un apposito tavolo di confronto,

permetterebbe al governo di
elaborare soluzioni diverse e più efficaci per la riorganizzazione delle

funzioni di polizia previste dal
d.lgs.177/2016.

Laddove fosse ritenuta condivisibile
e sensata la proposta avanzata, e venisse accordato con

apposita previsione normativa il
rinvio di almeno sei mesi dell’applicazione dei contenuti del

predetto decreto legislativo,
insieme alla disponibilità ad aprire in quest’arco temporale un tavolo di

discussione, la Fp Cgil si
renderebbe certamente disponibile a sospendere temporaneamente le

procedure avviate per la
presentazione dei mille e più ricorsi raccolti fino ad oggi tra il personale

suo malgrado coinvolto dalla decisione,
per subordinarne la presentazione all’esito del confronto.

Si resta in attesa di un cortese
cenno di riscontro.

Con viva cordialità.

Il Segretario Nazionale Fp Cgil

Salvatore
Chiaramonte

Comunicato stampa sulla grave situazione del carcere di Novara


Comunicato stampa
 

Carcere di Novara: la Fp Cgil proclama lo stato di agitazione del personale di Polizia Penitenziaria e annuncia una manifestazione di protesta

Grande partecipazione del
personale di Polizia Penitenziaria all’assemblea indetta dalla Fp Cgil al
carcere di Novara nella giornata del 1 dicembre. E’ grave la nostra
preoccupazione su quanto emerso dall’assemblea, in cui i lavoratori hanno
espresso il loro disappunto per le pessime condizioni in cui sono costretti ad
operare.

A quanto parrebbe, questa
situazione è stata generate da una seria di modifiche all’organizzazione del
lavoro, apportate unilateralmente dal direttore dell’istituto, che hanno
causato carenze di personale in determinate fasce orarie della giornata
lavorativa e che rischiano di compromettere la sicurezza dell’istituto e di chi
vi opera. Tutte le responsabilità sono state così scaricate sui Poliziotti
Penitenziari, che si trovano costretti a coprire più posti di servizio e hanno
difficoltà a fruire dei diritti soggettivi contrattualmente previsti. Il tutto
in un clima lavorativo teso, in cui non vi è alcun interesse per il benessere
del personale.

Abbiamo già visto situazioni
simili e sappiamo che rischiano di precipitare, con la conseguenza che a pagare
è sempre il Poliziotto Penitenziario.

Per questo abbiamo deciso di
indire lo stato di agitazione del personale e di dare il via alla
mobilitazione. Al termine della riunione convocata dal direttore dell’istituto
per il 6 dicembre faremo una nuova assemblea, riferiremo gli esiti della
riunione ai lavoratori e, qualora i risultati ottenuti non fossero
soddisfacenti, decideremo con loro la data per una manifestazione di protesta.

    Il coordinatore nazionale                                          Il
segretario generale
  FP CGIL Polizia
Penitenziaria                                    FP CGIL Novara VCO
       Massimiliano Prestini                                                 Guido
Catoggio 

Organico del Corpo di Polizia Penitenziaria – Convocazione 13.12.2016 ore 9.30

Nota ministeriale n. 0397802 datata 1.12.2016 di cui all’oggetto.

Decreti Ministeriali dell'8 e 15 novembre 2016

Si trasmettono le allegate ministeriali concernenti l’oggetto

Corso Atleti Fiamme Rosse – Inizio corso di formazione.

 
 

01.12.2016 – Corso Atleti Fiamme Rosse – Inizio corso di formazione.

 

 

Informativa relativa al conferimento di incarichi dirigenziali ai Dirigenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

 
 

01.12.2016 – Informativa relativa al conferimento di incarichi dirigenziali ai Dirigenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

 

 

Rischio amianto – Campagna epidemiologica.

 
 

01.12.2016 – Rischio amianto – Campagna epidemiologica.

L’Ufficio Sanitario – Area medicina legale e coordinamento, d’intesa con la Direzione Centrale per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico, intende avviare una campagna epidemiologica sul rischio amianto monitorando un primo campione statisticamente significativo di personale VF mediante test diagnostici non invasivi presso centri selezionati dal suddetto Ufficio.

Una lunga battaglia portata avanti con tenacia e caparbietà dalla CGIL, sia Funzione Pubblica che Confederale, vede finalmente i primi risultati.

Dopo la riapertura dell’Osservatorio per la Salute e Sicurezza, un altro significativo ed importante risultato per la tutela del personale.

Abbiamo combattuto per anni, portando ad esempio l’impegno ed i risultati ottenuti all’estero per fare sì che, anche in Italia, si facesse, finalmente, qualcosa in questo delicato ed importantissimo settore.

Ma non ci fermiamo a questo, il nostro impegno e la nostra battaglia proseguono per il riconoscimento delle malattie professionali, per l’inserimento nella tutela INAIL e per la previdenza complementare.

Come si dice “chi la dura la vince” alla fine, con grande sacrificio ed a piccoli passi, i primi risultati cominciano ad arrivare.

 

 

Comunicati unitari

 TAVOLO TECNICO POLVERIFICI: DI MALE
IN PEGGIO

 

Si è svolto ieri il previsto incontro
tecnico sulla problematica dei polverifici. La riunione, presieduta dal
Sottosegretario On. Rossi, non ha prodotto nessun risultato concreto di
modifica alla circolare di Persociv del 14 marzo 2016 che, come è noto, ha
individuato come destinatari del 
beneficio pensionistico derivante da supervalutazione di periodi di
servizio in lavori insalubri, polverifici ed imbarchi, i soli dipendenti  il cui profilo professionale sia
riconducibile alla ex carriera operaia.

Il Sottosegretario ha sostanzialmente
dichiarato il proprio impegno rivolto alla futura adozione di generiche
soluzioni ed a una maggiore attenzione su specifici casi, ma ha ribadito, così
come aveva già fatto nell’incontro del 15 giugno u.s., che per risolvere la
problematica serve una norma specifica, e si è detto disponibile ad avviare da
subito le procedure necessarie per la sua redazione.

Inutile nascondere la profonda delusione
maturata dalle scriventi OO.SS. in proposito, che avevano portato al tavolo
concrete proposte emendative alla circolare con l’intento di superare i danni
comunque arrecati a tutti quei lavoratori che alla data di pubblicazione della
circolare avevano maturato i benefici previsti dalla normativa vigente.

Considerato il muro alzato soprattutto
dall’attuale dirigenza generale di Persociv nel corso della discussione, ferma
nella propria posizione e indisponibile a valutare ogni possibile soluzione,
abbiamo comunicato al Sottosegretario e all’Amministrazione che la tutela dei
lavoratori coinvolti sarà garantita in tutti i modi possibili e praticabili, a
partire dalla valutazione in ogni sede delle specifiche responsabilità assunte
da quest’ultima sull’argomento, che, da una lato, impedisce a suoi dipendenti
di beneficiare di normative per le attività che hanno svolto e ancora
assicurano nei siti interessati e, dall’altro però, pur non riconoscendole a
quei fini, non impedisce di svolgerle.

Le scriventi non sono più disponibili ad
attendere oltre, soprattutto a subire atti che danneggiano pesantemente i
lavoratori, e per questo si attiveranno da subito al fine di salvaguardare le
posizioni dei lavoratori coinvolti.

Roma, 1 Dicembre 2016

     

  

             FP CGIL                 CISL FP              UIL PA

         Francesco Quinti     Paolo Bonomo   Sandro Colombi


INCONTRO
CON STATO MAGGIORE MARINA

 

 

           

Si è tenuto ieri pomeriggio il
programmato incontro presso lo Stato Maggiore Marina presieduto dal nuovo Capo
del 1° Reparto C.A. Giacinto Ottaviani.

 

           
Al termine di un breve cenno di
saluto espresso dal C.A. Ottaviani che, ringraziando per la partecipazione, ha
affermato il proprio intendimento a continuare il percorso di mantenimento di
buone relazioni sindacali a tutti i livelli di responsabilità, ritenendolo
indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi comuni tesi al
soddisfacimento delle esigenze produttive contemperato al “benessere
lavorativo” del personale civile, ha aggiunto che è intendimento della F.A.
porre in essere iniziative tese ad attenuare le criticità determinate dal
blocco del turn over negli Enti dell’Area industriale, all’aumento della
formazione del personale, alla definizione delle TT.OO. degli arsenali.

 

           
Nel corso del nostro intervento
abbiamo espresso apprezzamento e condivisione 
per  quanto esposto
dall’Amministrazione evidenziando che, con nota già da tempo inviata al vertice
politico, abbiamo avanzato proposte e suggerimenti praticabili afferenti il
concreto superamento del blocco del turn over per la Difesa.

 

           
Abbiamo inoltre rappresentato la
necessità di risolvere le criticità nelle relazioni sindacali emerse di recente
soprattutto nel territorio di Taranto, oltre a quelle derivanti dalla
riorganizzazione degli Enti del Genio, ottenendo subito rassicurazioni in
merito da parte dell’Amministrazione, che ha convenuto anche sulla necessità di
procedere quanto prima alla calendarizzazione del tavolo per la definizione
delle TT.OO. degli arsenali.

 

In sostanza, si è trattato di un incontro di
saluto e di reciproca conoscenza nel corso del quale abbiamo comunque inteso
richiamare l’attenzione dell’amministrazione sui principali argomenti ritenuti
di preminente interesse per i lavoratori civili che operano nella Forza Armata.

 

Vi terremo informati sugli ulteriori sviluppi.

 

   
Roma, 1 Dicembre 2016

    

       FP CGIL               CISL FP               UIL PA

Francesco Quinti    Paolo Bonomo      Sandro Colombi

 

Puglia – Segnalazione situazione parco automezzi e carte carburanti.

 
 

01.12.2016 – Puglia – Segnalazione situazione parco automezzi e carte carburanti.

La nota intende informare il Direttore regionale delle difficoltà che il personale vive in conseguenza dell’uso delle fuel card utilizzate per i rifornimenti di carburante durante gli spostamenti ed invio in missione.

Oltre a tale situazione si segnala la situazione del parco automezzi, da tempo lamentata e ben conosciuta da tutti, ma che tuttavia permane.

E’ risaputo che un buon servizio di soccorso è strettamente legato alla disponibilità di mezzi efficienti e funzionali nonché di attrezzature moderne ed efficaci utilizzate dal personale oltreché garantire ad esso stesso i necessari margini di sicurezza che spesso vengo messi in discussione proprio dalla vetustà dei mezzi disponibili.

 

 

PROGRESSIONI ECONOMICHE E' URGENTE RIAPRIRE LA TRATTATIVA

AGENZIA DELLE ENTRATE

 

 

COMUNICATO

Il 29 novembre  è ripresa  la riunione sulle progressioni economiche
2016/2017. L’Amministrazione si è presentata al tavolo proponendo, rispetto
all’incontro precedente,  l’incremento
delle somme a 14 milioni e dei  passaggi
a 9500 passaggi; contestualmente ha  chiesto la proroga del finanziamento delle
posizioni organizzative e di responsabilità.

 

La CGIL, pur
apprezzando l’incremento delle somme, ha giudicato irricevibile la proposta. Prima
di tutto abbiamo chiesto, per l’ennesima volta, di conoscere la quota fissa del
2016 e la relativa ripartizione.

Nel merito
abbiamo evidenziato che, nonostante gli impegni presi lo scorso aprile sulla
revisione dell’istituto ex art. 17 e 18, l’Amministrazione non ha presentato alcuna
proposta salvo la proroga del finanziamento, ribadendo la scelta unilaterale   di stabilire
quali posizioni organizzative e di responsabilità  confermare  e quali da sottoposte a nuovo  interpello, bypassando il  confronto con le organizzazioni sindacali.
Ovviamente, per quanto ci riguarda, questa posizione è inaccettabile perché
così si continua sulla strada  del
conferimento degli incarichi senza la definizione di criteri  condivisi con le OO.SS .

 

La CGIL non ha firmato, non firma e non firmerà mai
cambiali in bianco.

 

Per quanto
riguarda le progressioni 2016,  prendendo
atto  che queste ultime possono  avere decorrenza  solo dal 1/1/2017 (la decorrenza è legata non
più alla sottoscrizione dell’accordo ma alla pubblicazione delle graduatorie),abbiamo
chiesto di integrare la cifra proposta inizialmente   di 3/4
 milioni decurtandoli dalla somma
destinata alle posizioni organizzative proponendo che  la differenza sia integrata con risorse
proprie dell’Agenzia.

 

Dopo una pausa
chiesta dall’Amministrazione, la stessa ci ha informato  sulla consistenza della quota fissa e
ricorrente e relativa ripartizione. Nonostante l’entità di  somme fisse e ricorrenti  pari a 25 milioni, l’Amministrazione ha
riconfermato la proposta iniziale di 14 milioni 
 e  sottolineando  che a causa del blocco dei concorsi per  dirigenti è necessario mantenere la struttura
in essere, salvo qualche sostituzione di  capo area o capo team, per garantire il
funzionamento  dell’Agenzia.

 

Riconfermando  il nostro 
giudizio negativo abbiamo chiesto di utilizzare,  per le progressioni,  almeno 20 milioni delle somme disponibili.
Questo comporterebbe un passaggio per  circa il 60-70% dei candidati.

Sul
finanziamento delle  posizioni
organizzative e di responsabilità abbiamo proposto un taglio di almeno 3 milioni
e una revisione dell’impianto in tempi brevi . Ovviamente il taglio delle somme
dovrà essere integrato con somme proprie dell’Agenzia.

 

 

Riconosciamo il
momento difficile che attraversa l’Agenzia, sappiamo che con il blocco del
concorso per  dirigenti è fondamentale
mantenere in essere la struttura esistente; ma proprio in questo momento
complesso  è fondamentale riconoscere e
premiare  la professionalità e la serietà
dei lavoratori,  senza il cui apporto gli
obiettivi non sarebbero raggiunti e gli uffici rischierebbero il collasso e quindi
abbiamo chiesto che questa sia apprezzata  con il passaggio economico per il maggior
numero di lavoratori.

 

L’Amministrazione,
invece, con la  sua visione miope ha preferito
chiudere la trattativa  non considerando
le ricadute negative che questa posizione avrà sui lavoratori, negli uffici e
sugli obiettivi.

 

Chiediamo,
all’Amministrazione, l’immediata convocazione del tavolo sulle progressioni.

 

Roma, 1 Dicembre
2016

                                                                                                                  

 Il coordinatore Nazionale
         Agenzia Entrate
        Carmine Di Leo
 Il coordinatore Nazionale
       Agenzie Fiscali
      Luciano Boldorini    

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Comunicato Unitario – Informativa I.N.L.

 
                                               INFORMATIVA
INL



Nella
giornata del 28 novembre siamo stati convocati per una informativa orale
relativa alla

riorganizzazione
degli uffici del nuovo Ispettorato nazionale del Lavoro.

Il
Direttore dell’INL ha illustrato le questioni che verranno disciplinate con
appositi provvedimenti entro la

fine
dell’anno, al fine di consentire la piena operatività delle strutture già dal
mese di gennaio.

Ci
è stato, in primo luogo, comunicato che è stato sottoscritto il contratto con l’istituto
BNL per

l’affidamento
dei servizi di tesoreria e che nei prossimi giorni sarà convocato il Consiglio
di Amministrazione

per
l’esame preventivo e la successiva approvazione del bilancio (pari a 300
milioni di euro) che, in ogni

caso,
verrà adottato dopo l’approvazione del Ministro del Lavoro e del MEF.

Relativamente
alla tecnostruttura, si sta per concludere la fase di interpello per l’individuazione
dei due

dirigenti
di prima fascia. Come preannunciatoci, è stato pubblicato nei giorni scorsi l’interpello
per i

dirigenti
di seconda fascia, che interesserà inizialmente gli uffici territoriali.

Quanto
all’articolazione delle strutture territoriali il Direttore ha rappresentato la
necessità di modificare

l’attuale
assetto organizzativo, al fine di renderlo più snello e funzionale agli obbiettivi
del nuovo ente,

ipotizzando
un modello che dovrebbe prevedere sostanzialmente tre macro Aree:


Servizio Ispezione Lavoro


Servizio Legale e Contenzioso


Servizio Affari generali, Organizzazione, contabilità, ecc.

Il
SIL dovrebbe essere articolato in Aree con specifiche competenze: un’area della
Vigilanza Ordinaria, una

della
Vigilanza Previdenziale e Assicurativa e una della Vigilanza Tecnica.
Ciascun’area dovrebbe essere

composta
da almeno 8 ispettori, ad eccezione di quella Tecnica, che dovrebbe esser
composta almeno da 3-

4
ispettori tecnici.

Il
Direttore ci ha poi informato della formazione prevista per gli ispettori del
lavoro che unitamente agli

ispettori
Inps (700 ispettori del lavoro all’anno) saranno adibiti ad accertamenti
previdenziali e agli ispettori

Inail
(200 ispettori all’anno).

Le
autorizzazioni relative a lavoratrici madri e ai minori nello spettacolo, per
la loro specificità, dovrebbero

confluire
nel SIL. Nelle realtà territoriali di particolare complessità, le conciliazioni
ex artt. 410 e 411 c.p.c.

oltre
ad altre funzioni che rientravano nel Servizio Politiche del Lavoro potranno
essere articolate in

autonomia
rispetto alle tre citate macro Aree. Le conciliazioni monocratiche, almeno
nella fase iniziale di

avvio
del INL potranno essere svolte o nell’ambito della nascente macro Area Servizio
Legale e Contenzioso

o
nel Servizio Ispezione del Lavoro, espletate tutt’ora sia da personale
ispettivo che da funzionari di altro

profilo.

Per
il settore del contenzioso, su nostra precisa richiesta, è intendimento dell’Agenzia
ispettiva giungere, a

regime,
ad utilizzare esclusivamente personale non ispettivo. Bisogna, tuttavia, tener
conto che la

situazione
organica del personale non ispettivo distribuita sul territorio nazionale è
alquanto diversificata e

questo
comporterebbe criticità nell’attuazione del servizio; pertanto, inizialmente
verrà mantenuta

l’attuale
organizzazione.

Abbiamo
ribadito la nostra richiesta di piena partecipazione di tutto il personale nell’attività
del nuovo INL,

con
adeguati percorsi formativi che non riguardino esclusivamente gli ispettori, ma
anche il personale non

ispettivo,
magari prevedendo anche la costituzione di staff lavorativi.

Abbiamo
evidenziato le specificità riferite agli informatici. Per questi ultimi,
consapevoli della disomogenea

distribuzione
sul territorio, abbiamo richiesto il loro totale coinvolgimento, magari
prevedendo un

coordinamento
diretto da parte delle DIL, nella consapevolezza dell’importanza del ruolo che
devono

svolgere,
anche in relazione ai rapporti con gli Enti Previdenziali.

Con
riferimento ai rapporti con gli Enti, il Direttore ha riferito che sta
lavorando a un protocollo d’intesa

che
dovrebbe consentire l’accesso condiviso alle banche dati, disciplinando le
relative modalità. Altresì, il

dott.
Pennesi ha aggiunto che ha richiesto all’INPS l’utilizzo, presso le loro sedi
sub-provinciali, di ambienti

attrezzati
ad eventuale uso di tutti gli ispettori che lo considereranno necessario.

Abbiamo
cercato di capire come avverranno il coordinamento con gli Enti, la
programmazione e il concreto

svolgimento
dell’attività ispettiva, ma sul punto l’impressione è che si sia ancora in alto
mare.

Inoltre,
si prevede in futuro l’attribuzione della PEC e della firma digitale per ogni
ispettore, a fronte

dell’ormai
prossimo avvio dell’identità digitale, che consentirà l’invio telematico anche
di verbali e

notifiche,
ma come tutto ciò si concilierà con la cd. “Procedimentalizzazione” non ci è
stato chiarito.

Al
termine dell’incontro, appaiono evidenti ancora i molti nodi da risolvere e i
dubbi rimasti a un mese

dall’avvio
effettivo delle attività del nuovo Ente. Abbiamo quindi sottolineato l’urgente
necessità di un

confronto,
congiuntamente ai rappresentanti sindacali e istituzionali di INPS e INAIL, anche
al fine di evitare

che
le attività del nuovo Ente subiscano un blocco o un forte rallentamento.

Roma,
1 dicembre 2016

      FP
CGIL          CISL FP                 UILPA

Matteo Ariano  Paolo Bonomo   Angelo Vignocchi
                                                

Eventi

Enti locali: Fp Cgil, 23 novembre iniziativa su riforma province e città metropolitane

‘Il futuro delle province e delle città metropolitane’. 

Questo il titolo dell’
iniziativa promossa dalla Funzione Pubblica Cgil Nazionale in
programma il prossimo mercoledì 23 novembre a Roma presso la Cgil
Nazionale, in Corso d’Italia 25 dalle ore 10,
per rilanciare il tema del riordino del sistema degli enti locali e
le implicazioni della riforma a distanza di due anni dalla legge. 

Una giornata di studio e di riflessione divisa in due parti. La prima in cui i partecipanti all’iniziativa si divideranno in
quattro focus group tematici sulle funzioni fondamentali di province e città metropolitane
– Centri per l’Impiego, viabilità territoriale, edilizia scolastica e
tutela ambientale. La seconda parte, invece, sarà dedicata al confronto
con le istituzioni e la politica. Si terrà una
tavola rotonda sui temi emersi dai focus group nella quale interverranno, tra gli altri, il segretario generale della Fp Cgil Nazionale,
Serena Sorrentino, e il sottosegretario al Ministero per gli Affari Regionali,
Gianclaudio Bressa. 

 

Programma iniziativa
Roma, 23 novembre – Cgil Nazionale, Corso d’Italia 25

Mattina ore 10 – 13
Ore 10: Introduzione
Alessandro Purificato, Capo Area Funzioni Locali Fp Cgil Nazionale
Ore 10.30: Focus Group – ‘Centri per l’Impiego, Viabilità territoriale, Edilizia scolastica, Tutela ambientale’
Pomeriggio ore 14 – 18
Ore 14: Tavola Rotonda ‘Il futuro delle province e delle città metropolitane’

Partecipano:
Serena Sorrentino – Segretario generale Fp Cgil Nazionale 

Aldo Reschigna – Vice Presidente Regione Piemonte
Veronica Nicotra – Segretario generale Anci
Gianclaudio Bressa – Sottosegretario al Ministero per gli Affari Regionali
Marco Filippeschi – Vice Presidente Upi

 
 
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