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Napoli – Rinnovata la struttura provinciale FPCGIL VVF

20.03.2009 – Di seguito il gruppo dirigente della FPCGIL VVF di Napoli:
 
Coordinatore – Giuseppe SCUOTTO; Esecutivo – Vincenzo ZAZZARO, Rosario PEPE, Ciro MARIGLIANO, Antonio DI FRANCO; Comitato degli Iscritti – Francesco AMATO, Domenico LAEZZA, Pasquale RICCARDI, Luigi FUCCI, Domenico COSTABILE, Raffaele SCHISANO, Fabio MANGIAPIA, Giovanni CAPPABIANCA, Francesco AMITRANO, Antonio PEPE, Domenico CAIAZZA, Ciro ZAMPARIELLO, Francesco DE SIMONE, Pasquale VITIELLO, Bruno SANITA’, Raffaele COZZOLINO, Massimo FRANCO, Vincenzo DI MARO.
 
– A nome del Coordinamento Nazionale il sincero ringraziamento al compagno Vincenzo Zazzaro, per quanto ha fatto per la CGIL di Napoli, ma anche per la preziosa collaborazione che sta già assicurando al resto della Campania, in qualità di Coordinatore Regionale, ma anche alla struttura CGIL VVF centrale, da componente dell’Esecutivo; nel contempo, a Giuseppe Scuotto – ed a tutti i compagni che collaboreranno con lui – va l’affettuoso augurio di buon lavoro, che sarà sicuramente ricco di risultati e soddisfazioni; infine, nel vedere la vitalità del Coordinamento di Napoli un commosso ricordo va anche a Luigino Perillo: tanto merito di questa vitalità è anche suo ed a noi, questo, ce lo fa mancare ancora più tanto!
 
Adriano Forgione  


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Calabria – Per i Vigili del Fuoco non c'è pace

COMUNICATO STAMPA

PER I VIGILI DEL FUOCO NON C’E’ PACE

 
 

Ci apprestavamo a tirare le somme dopo una pesante estate caratterizzata da un susseguirsi di eventi sovrannaturali, sisma dell’Aquila – campagna antincendi boschivi – compiti istituzionali che ha visto impegnati in prima linea i vigili del fuoco della nostra regione in soccorso alle popolazioni e ci ritroviamo in piena emergenza alluvione.

Qualche giorno di pioggia intensa ha messo in ginocchio vari territori nelle province della nostra regione, tanto che da soccorritori ci siamo ritrovati ad essere a nostra volta soccorsi, un dramma che si ripete, e che si ripercuote sempre più pesantemente sui reparti operativi dei vigili del fuoco.

Ma la consueta quiete dopo la tempesta non è più di questa terra ed allora ecco che a completare l’opera arriva l’immane tragedia dell’alluvione che ha colpito Messina ed allora ancora emergenza turni snervanti, ancora personale da inviare sulle zone alluvionate allo stremo delle forze, situazioni di drammatica sconosciuta attualità aggravata da una gestione pessima. In particolare per quanto attiene la logistica.

In questo quadro si delinea lo stress psicologico e fisico a cui è soggetto un vigile del fuoco che a causa della ormai insostenibile carenza di personale, che in regione Calabria ha già da un pezzo superato il limite di guardia, si trova costretto ad operare in situazioni di rischio ben oltre la soglia standard che solo l’alto senso di abnegazione gli consente al momento di sostenere.

A questo si deve aggiungere che da pochi mesi in regione Calabria è avvenuto l’avvicendamento del Direttore Regionale e di ben tre comandanti provinciali su cinque, è ovvio che in una situazione del genere le difficoltà di adattamento per i dirigenti e l’attivazione di una collaborazione con le oo.ss. mirata a sostenere in ogni forma il personale operativo impegnato nel soccorso alle popolazioni interessate dai drammatici eventi possono attivarsi solo facendo leva su un alto senso di reciproca responsabilità.

La nostra organizzazione sindacale si è posta da subito, coerentemente con le proprie tradizioni, a disposizione per una collaborazione costruttiva esponendo nei primi incontri le varie problematiche esistenti e proponendo soluzioni adatte al particolare momento con l’intento di alleviare ulteriori disagi al personale.

Qualche dirigente sembra avere altre idee in proposito al punto da voler imporre esperienze e mentalità maturate altrove e che non ci appartengono ne come cultura ne come configurazione di territorio ne come realtà operative.

A nostro avviso, e lo abbiamo abbondantemente rimarcato nelle prime riunioni , l’attuale situazione può e deve trovare soluzione non infierendo ulteriormente sui lavoratori con inutili quanto dannose mobilità interne o ancora peggio abbassando gli standard di sicurezza abbassando i numeri minimi della composizione delle squadre d’intervento, ma considerando l’immissione di ulteriore personale, magari, come già avviene in altre regioni, pretendendo una mobilità straordinaria di personale residente in Calabria che al momento presta servizio nei comandi del nord, al momento per fortuna non interessati da queste drammatiche emergenze

Confidiamo che le defaillances iniziali lascino gli spazi utili ad un ravvedimento creando così le basi per riprendere un giusto equilibrio tra necessità e concretezza.

Auspichiamo che da subito ci si attivi per dare vita ad un progetto che ristabilisca una piena operatività prima che le sollecitazioni siano di ben altra natura

Catanzaro li 20/10/2009        

 

Il Segretario Generale                      Il Coordinatore Regionale
F.P. C.G.I.L. CALABRIA                    F.P.C.G.I.L. VV.F. CALABRIA 
Alfredo Iorno                                  Luciano Mauro


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Agrigento – Dichiarazione stato di agitazione

Al Capo Dipartimento s.e. Prefetto Tronca

Vice Capo Dip. Dott. Ing. Gambardella

Uff. per le Relaz. Sindac. c/o Dip. VV.F. ROMA

Dir. Reg. VV.F. SICILIA Dott. Ing. Abate

Al Sig. Prefetto di Agrigento
Dott. Umberto Postiglione

E p.c. Sig. Comandante di Agrigento
Dott. Ing.Salvatore Rizzo

Alle Segreterie Nazionali delle scriventi

 
 

Oggetto: Dichiarazione stato di agitazione.

Le scriventi OO.SS., chiedono l’immediata attuazione in merito alla Circolare Ministeriale prot. n. 1190 del 27/07/2009, che garantisce il numero di 60 unità permanenti in organico presso il distaccamento Aeroportuale di Lampedusa, al fine di fare rientrare il personale non residente in esubero e coprire le carenze di altre sedi distaccate.

Con l’occasione le scriventi, non avendo nessuna notizia, ne certezze, sui tempi di attuazione, a seguito di quanto sopra esposto queste Organizzazioni dichiarano, da subito, lo stato di agitazione di tutto il personale. Si rimane in attesa di convocazione e di risposte urgenti in merito.

Distinti Saluti.

Agrigento, lì 11/03/2010

Coord/re Prov/le     Segr/rio Prov/le     Coord/re Prov/le    Coord/re Prov/le           Segr/rio Prov/le
   FPCGIL VVF         Feder. VVF CISL         UIL PA VV.F     Rappr/za di Base VVF   Feder. CONFSAL VVF
   A. Lattuca             M. Aversa              M. Noto               C. Vitello                     C. Vetro


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Marche – Sciopero Nazionale dei Vigili del Fuoco

20 LUGLIO 2010
SCIOPERO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO

COMUNICATO STAMPA

 
 

Le OO.SS CGIL CISL UIL Vigili del Fuoco Marche ferme restando le critiche espresse sull’iniquità della manovra finanziaria in discussione in Parlamento denunciano con forza gli effetti negativi e le pesanti ricadute che gli interventi previsti dal Governo produrranno sul servizio prestato ai cittadini dai Vigili del Fuoco e sulle condizioni lavorative del personale.
CGIL CISL UIL Vigili del Fuoco ribadiscono le forti preoccupazioni della categoria per la mancata esigibilità delle risorse economiche previste per legge che consentirebbero la chiusura del Contratto Nazionale di Lavoro scaduto oramai da ben 30 Mesi.

Inoltre giungono sempre più insistenti voci che vedrebbero presente, nel maxiemendamento della Manovra finanziaria in esame alla Camera, un articolo che annullerebbe gli effetti prodotti dall’obbligo per le imprese del CPI (certificato prevenzione incendi), sostituendolo con una semplice autocertificazione, un atto questo che se confermato aumenterebbe notevolmente il rischio per i cittadini e per gli operatori VVF, oltre ad essere in netto contrasto con ciò che questo Governo ha sempre sostenuto in tema di sicurezza fin dai giorni della sua campagna elettorale.

CGIL CISL UIL Vigili del Fuoco Marche chiedono pertanto al Governo di modifichare i punti più controversi della Manovra per dare sostanza alla specificità professionale dei Vigili del Fuoco riconosciuta dal Parlamento Italiano, diversamente le OO.SS saranno costrette a mettere in campo tutte le azioni di protesta necessarie a raggiungere tale obbiettivo.

Al fine di meglio dettagliare alla cittadinanza quanto sopra esposto, le Segreterie Regionali CGIL CISL UIL VVF Marche in rappresentanza di tutta la Regione organizzano per domani a Pesaro a partire dalle ore 10.00 una serie di volantinaggi partendo da piazza del popolo e toccando successivamente i punti maggiormente frequentati della Città.

                FPCGIL VVF Marche                 F.N.S Cisl Marche                 Uil VVF Marche
                   Renato Ripanti                   Cinzio Scatassa                    Tito Cerri


 

Toscana – comunicato stampa

 

30.7.2010 – Firenze: Presentata una mozione in Consiglio regionale per denunciare la gravissima carenza di personale e di mezzi di soccorso del Corpo dei Vigili del Fuoco.

 


 

Abruzzo: proclamazione stato di agitazione

 
20.09.2010 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo il comunicato stampa trasmesso agli organi di stampa e la nota con la quale unitariamente CGIL, CISL, UIL VVF hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria verso i ritardi dei pagamenti delle competenze accessorie ed il mancato rinnovo contrattuale del biennio economico 2008-2009.

 

 

Abruzzo: Emergenza Sisma – Rimodulazione del dispositivo di Soccorso.

L’Aquila, lì 10.12.2010 
 
 
Alla c.a.: del Direttore Regionale Abruzzo
Dott. Ing. Sergio Basti

E p c: all’OO:SS. Nazionali

 
Oggetto: Emergenza Sisma Abruzzo – Rimodulazione del dispositivo di Soccorso.

Egregio,
il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, ed in particolare L’Aquila, ha ampliato a dismisura le difficoltà strutturali del Comando.

Gli effetti di tali difficoltà e carenze, nella nostra regione, ricadono direttamente su una popolazione che è già stata gravemente colpita dagli eventi poiché, la richiesta di servizi e di assistenza, è di gran lunga superiore all’attività ordinaria di soccorso tecnico urgente.

Dopo la riunione del 21.10.2010, dove ci veniva illustrata la proposta di rimodulazione del dispositivo di Soccorso per l’Emergenza Sisma Abruzzo, a partire dal 01.01.2011 peraltro condivisa, le scriventi OO.SS., a parte la rassicurazione verbale da parte Vs. dell’inoltro della proposta sopra citata, nota la totale inerzia dell’Amministrazione Centrale.
 
Si fa presente che ha pochi giorni dalla scadenza del vecchio dispositivo di soccorso 31.12.2010, ancora non si riesce a capire cosa succederà dal primo gennaio 2011, creando malumore su tutta la cittadinanza che conta molto sull’apporto dei vigili del fuoco per i vari servizi che si offrono a una popolazione duramente colpita e provata.

In riferimento a quanto detto precedentemente pensiamo fosse il caso, dopo venti mesi dall’evento, di procedere con una vera e propria mobilità straordinaria per l’Abruzzo come previsto dal nuovo dispositivo di soccorso, così da poter dare un minimo di respiro al Comando che dal primo gennaio sarebbe al collasso e, contemporaneamente, si ridurrebbero notevolmente i costi per la gestione dell’emergenza Abruzzo.

In attesa di un sollecito riscontro, si porgono i più distinti saluti. 
 

FP CGIL REGIONALE VVF        FED REG. SICUREZZA CISL          UIL REG. VVF
   Antonio Salvatori                Lanfranco D’Agostino     Donato D’Arcangelo


Ancona: delocalizzazione sede Centrale.

 
Coordinamenti e Segreterie Vigili del Fuoco Ancona
 

 
Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Pref. Francesco Paolo TRONCA

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Ing. Alfio PINI

Alla Direzione centrale per le risorse
logistiche e strumentali
Dott. ing Dante PELLICANO

Al Direttore Regionale
Vigili del Fuoco
Marche
Dott. Ing. Giorgio ALOCCI

Al Comandante Provinciale
Vigili del Fuoco
Ancona
Dott. Ing. Claudio MANZELLA

epc Al Prefetto di Ancona
Dott. Paolo ORREI

Al Sig.Sindaco di Ancona
Fiorello GRAMILLANO

Alle OO.SS Nazionali
CGILCISLUIL
RDB-CONFSAL-CONAPO

 
Oggetto: delocalizzazione sede Centrale VVF Ancona

Egregi,
le vicende legate alle problematiche di delocalizzazione della sede Centrale dei Vigili dl Fuoco di Ancona in un’altra zona della città sono a Voi tutti ampiamente note, infatti le prime ipotesi di interventi di manutenzione straordinaria vennero fatte già a partire dal lontano 1987, successivamente dopo mille rimandi, progetti, nuovi progetti, rescissione di contratti già appaltati, perizie, valutazioni e tanti buoni propositi la situazione attuale e ben lontana da una possibile soluzione, anzi a ben guardare è alquanto “complicata” per non dire drammatica.

Nei primi mesi del 2010 tuttavia tutta la vicenda sembrava aver preso una direzione definitiva a seguito di un atto di giunta dell’Amministrazione Comunale che approvava “in linea tecnica” l’assegnazione di un’area in zona passo Varano di Ancona con requisiti idonei alla realizzazione della nuova sede di servizio con caratteristiche corrispondenti alle esigenze dei VVF

Successivamente a questo atto formale ci sembra però che la questione sia caduta ad oggi nel dimenticatoio dando a tutti l’impressione che i Vigili del Fuoco di Ancona e i loro problemi siano stati abbandonati a loro stessi.

Questo anche in considerazione della drammatica situazione in cui versa oggi la logistica della sede Provinciale del Comando di Ancona, che conseguentemente alla dichiarazione di inagibilità dell’intera vecchia struttura, denominata corpo A-B-D, dichiarata inagibile in data 15/06/09 a seguito di verifica statica effettuata ai sensi dell’Ordinanza di PCM 3274 del 20.03.2003 e PCM 3376 del 17.09.2004 da professionista esterno, ha costretto un trasferimento forzato di tutta la parte operativa sull’unica palazzina agibile di recente costruzione denominata corpo C riadattata a logistica benché la stessa sia stata progettata e realizzata ad uso uffici.

Nei ristretti spazi rimasti quindi utilizzabili si sono concentrate e “stivate” tutte le attività del Comando dagli uffici amministrativi, alla logistica del personale operativo, ai vari laboratori, sala operativa, sala mensa, autorimesse, ecc ecc, creando una situazione di difficile gestione anche sotto il profilo della comune convivenza.
 
In questi ristretti spazi tuttavia non riescono a trovare giusta collocazione tutti gli automezzi e le attrezzature di cui, un Comando come Ancona capoluogo di Provincia con 5 Distaccamenti terrestri, 1 Distaccamento aeroportuale, 1 Distaccamento portuale, ha bisogno per poter svolgere al meglio da delicata funzione del soccorso.

In questi anni di attesa tutto il personale ha accettato con consapevolezza i disagi e le difficoltà derivanti dal dover lavorare e vivere in un simile contesto che rende complicata anche la più semplice azione, con la speranza che tale sacrificio sarebbe stato ricompensato da una situazione logistica più adeguata e dignitosa, di cui oggi però non si vede traccia, tanto che se da un lato non si procede speditamente verso la definizione e la realizzazione della nuova sede dall’altra non vi è la volontà di rendere quantomeno accettabile e decorosa l’attuale situazione dedicando un minimo di risorse economiche per adeguare e gestire una fase transitoria in attesa della nuova sede.

Inoltre non ci rassicurano di certo neanche le parole del Comandante Provinciale che ha dichiarato recentemente alla stampa locale che l’Amministrazione “sta cercando la strada amministrativa più snella per raggiungere l’obbiettivo” affermando quindi che non c’è da preoccuparsi, parole che sottintendono una situazione tutt’altro che definita ma al contrario piuttosto confusa e molto poco concreta.

Riteniamo pertanto, visti i forti ritardi accumulati nell’iter della delocalizzazione e la necessità di continuare comunque a garantire l’operatività della sede e la dignità dei lavoratori che vi lavorano con notevoli difficoltà, indispensabile effettuare piccoli investimenti che permettano al Comando di “sopravvivere” in questi anni di transizione, in attesa di tempi migliori.

A tale proposito ci permettiamo di portare due esempi che possono far meglio comprendere tutta la situazione; gli unici spazi disponibili nella vecchia palazzina oggi ancora agibile sono inutilizzabili in quanto la scala interna di accesso ricade in quella parte di stabile, viceversa dichiarato inagibile, per ovviare a ciò riteniamo praticabile la realizzazione di una scala esterna dal costo di 20 – 30 mila euro che permetterebbe di recuperare spazi oggi vitali per il Comando, le aree adibite ad autorimessa nella sede che oggi ospita tutto il Comando non è in grado di contenere tutti i mezzi di Soccorso, Colonna Mobile e attrezzature varie, che sono perlopiù abbandonate all’aperto nei cortili togliendo tra l’altro ulteriore spazio alle manovre dei mezzi e creando la condizione per un veloce loro deterioramento, in questo caso si potrebbe per esempio concretamente pensare ad una struttura esterna (capannone industriale) capace di ospitare tali mezzi ed attrezzature e magari anche le officine rendendole così efficienti ed operative in attesa della definitiva costruzione della nuova sede.

Certo capiamo perfettamente che sono interventi che richiedono, anche se limitatamente, risorse economiche che oggi scarseggiano, ma avrebbe forse un costo minore lasciar marcire i mezzi all’aperto e non utilizzare le officine per la ordinaria manutenzione?

Capirete che in un tale contesto non è possibile continuare a chiedere al personale continui e sempre maggiori sacrifici per le svariate e sempre più frequenti emergenze, che per giunta non vengono neanche pagate, e svilirli costringendoli a vivere in condizioni fortemente disagiate, non dando loro gli strumenti adeguati a svolgere il delicato ruolo di soccorritori a tutela della pubblica incolumità, e pretendere magari che lo facciano anche con il sorriso.
 
Il Comando di Ancona e tutto il personale si è sempre distinto in questi anni per l’impegno e la serietà con cui ha affrontato tante emergenze e tante situazioni difficili, l’Aquila né è solo un esempio, ha accettato suo malgrado, sapendo che questo sarebbe costato sacrificio, di vivere in condizioni disagiate pur di cogliere l’obbiettivo finale di una condizione migliore, non ha intenzionalmente voluto alzare i toni su questa questione perché convinto che con la serietà la determinazione ed una partecipazione costruttiva, di tutti, si possono cogliere migliori risultati, oggi viceversa questa convinzione sta mutando e sta prendendo campo l’idea che per avere ciò di cui si ha bisogno è necessario alzare i toni.

Il sentimento di rabbia sta prendendo il sopravvento poiché ciò che si chiede non è il superfluo ma è il minimo per poter continuare a svolgere dignitosamente e con efficacia il lavoro di soccorritori in maniera professionale ed efficace.

Non ci interessano le pagine dei giornali preferiamo risolvere i problemi, ma se non ci si lascia alternativa non abbiamo altro strumento che non sia quello della piazza e di tutte le forme di protesta legittime.

Rimanendo in attesa di un puntuale e sollecito riscontro e disponibili a qualsiasi chiarimento anche attraverso uno specifico incontro porgiamo distinti saluti.

Ancona 18/01/2011

        
        CGIL                           CISL                           UIL                       CONFSAL
Renato Ripanti       Graziano Piombetti        Mauro Bedini        Fabrizio Santilli


Milano: Relazioni sindacali.

 
C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. U.S.B.
COORDINAMENTO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO MILANO

 
alla CA Capo Dipartimento VVF SP e DC
Prefetto F. P. Tronca

epc al Capo del Corpo
Ing. A. Pini

epc Ufficio per la Garanzia dei Diritti Sindacali
Dott. G. Cerrone

oggetto: relazioni sindacali – vertenza sindacale Comando di Milano.

Egr. Prefetto,
le scriventi OO.SS. esprimono apprezzamento riguardo alla nuova disposizione n° 73 S 104/1 del 10/01/2011 a titolo “relazioni con le organizzazioni sindacali”, in quanto il tema è di particolare importanza e delicatezza se riferito ad un corretto e costante confronto amministrazione/sindacati, laddove vi sia necessità di migliorare i servizi del CNVVF e le condizioni dei lavoratori che vi appartengono, e sappiamo bene come vi sia necessità in entrambe questi settori, di un netto miglioramento.

Per cui, anche se quest’ultima disposizione è simile ad almeno altre due precedenti sempre a Sua firma, è stata, lo ripetiamo, molto apprezzata e si spera che venga presto e bene recepita anche dai Dirigenti periferici di questa Amministrazione.

Detto ciò, siamo invece ad evidenziarLe le scarse ed anomale “relazioni sindacali” instaurate nel Comando di Milano dall’assegnazione del nuovo Dirigente Ing. Silvano Barberi, tant’è che si è stati costretti ad avviare una vertenza che, tra le altre iniziative, sfocerà in una prima giornata di sciopero provinciale il prossimo 8 febbraio 2011.

In questa sede non vogliamo certo esporre tutti i particolari della vertenza, però vorremmo evidenziare solo alcune conseguenze che stanno inficiando l’organizzazione del soccorso, a danno della sicurezza delle squadre operative e del servizio offerto al cittadino.

Infatti in controtendenza alla logica, ed anche alle disposizioni della nostra stessa Amministrazione centrale (nota prot. 14958 del 2/12/2010 a firma del Capo del Corpo Ing. A. Pini) riguardo alla necessità di “razionalizzare” il personale soprattutto qualificato e non ad orario differenziato o giornaliero, al Comando di Milano si è pensato bene di percorrere la strada esattamente opposta, cioè sottrarre personale dalle squadre operative, per utilizzarlo come capo distaccamento, responsabile o addetto ad uffici e laboratori, ecc. con l’intento di organizzare meglio principalmente proprio il servizio di soccorso.

Come dicevamo i risultati, ampiamente previsti dalle scriventi, stanno invece involvendo negativamente, con sospensione di mezzi nei distaccamenti e in sede centrale, abbassamento del numero e qualità nella composizione delle squadre operative ordinarie, fino addirittura al paradosso della sospensione di APS di sedi distaccate provinciali, inviate in sede centrale per provvedere al lavaggio dei tubi prementi.

Tutto ciò per una ostinata volontà del primo Dirigente di Milano, che al di là della condivisione o meno del progetto riorganizzativo, ha voluto a tutti i costi applicarlo dal 1° gennaio di quest’anno, con ulteriore personale in quiescenza da fine 2010 e la nota carenza di personale operativo, in particolare qualificato.

Quanto sopra è anche da ricondurre al tema in questione, legato strettamente alla scarsa qualità delle cosiddette relazioni sindacali intercorse tra Comando ed OO.SS..

Concludendo, ci auguriamo che le Sue disposizioni riguardo alle corrette relazioni sindacali, finalmente abbiano un riscontro verificabile e che non restino “lettere morte” fini a se stesse.

Milano, 19 gennaio 2011

Distinti Saluti

 
C.G.I.L.             C.I.S.L.                 U.I.L.                U.S.B.
Ezio Gori    Giovanni Pace    Ciro Brignola    Massimo Berto

Piemonte: Progetto di formazione e progressioni di carriera per i Vigili del fuoco.

 
18.03.2011 –  Di seguito, in allegato, pubblichiamo un contributo a cura del coordinamento regionale FP CGIL VVF Piemonte in merito alla formazione e alle progressioni di carriera dei Vigili del fuoco.
 

 

 
 

Sassari: Stato Agitazione personale Vigili del Fuoco.

 
COORDINAMENTI PROVINCIALI VIGILI DEL FUOCO SASSARI

 
Sassari, 25 marzo 2011

Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco
del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Prefetto Francesco Paolo TRONCA

Al Capo Del Corpo Nazionale Dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Dott. Ing. Alfio PINI

A Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE

Al Direttore Regionale VV.F. per la Sardegna
Ing. Davide Meta

Al Comandante Provinciale VV.F di Sassari
Ing. Renato Cardia

e, p.c. Alle OO.SS. Nazionali e Regionali
CGIL VVF FNS CISL UIL PA VV.F.

 
Oggetto: Organizzazione soccorso – Stato Agitazione personale Vigili del Fuoco Sassari

Egregio Capo Dipartimento,
nonostante tutte le iniziative messe in campo, per contrastare il progetto distruttivo del dirigente VVF di SASSARI, dalle OO.SS. CGIL/CISL/UIL in quest’ultimo periodo, tra cui l’opera di sensibilizzazione di media, cittadini e istituzioni esterne all’amministrazione VVF e nonostante la riuscita dello sciopero e del presidio del giorno 14 ottobre 2010, lo stesso continua imperterrito a demolire pezzo per pezzo l’organizzazione del soccorso, faticosamente costruita negli anni attraverso l’impegno dei sindacati e dei vari dirigenti che lo hanno preceduto.
 
Pur sforzandosi di trovare ragioni a questa azione, ormai sembrerebbe solo una cinica presa di posizione fine a se stessa, forse per una squallida rivalsa nei confronti proprio del sindacato; peccato che di mezzo ci sia la sicurezza delle squadre operative e di tutta la cittadinanza SASSARESE!

Inspiegabilmente, come evidenziano la nota prot.n. 3064 del 28.02.2011. non concordata con le scriventi OO.SS, la successiva fase concertativa del 18.03.2011., nonché l’ultima Bozza a noi proposta in data 24.03.2011, il Comandante, disattendendo a quelli che sono i giusti principi impartiti dalle relazioni sindacali, tra l’altro ribadite da Capo Dipartimento come strumento previsto per amministrare e organizzare il lavoro, impone unilateralmente il decreto d’autorità, secondo lui legittimato dalla nota prot.n. 1143/4801 del 23 marzo 2011 redatta dalla D.C.E.

Per quanto sopra, dichiarando sin da subito lo stato di agitazione Provinciale di categoria, con la presente La informiamo che a partire dalla data odierna, Le Scriventi OO.SS., declinando ogni responsabilità a quanto finora proposto dallo stesso Comandante, non parteciperanno piu’ a successive fasi di contrattazione.

La presente va intesa come invito all’attivazione della prevista procedura di conciliazione, Legge 146/90 e successive modifiche.

 
    CGIL                          FNS-CISL                             UIL PA VV.F.
B. Roberto          Maninchedda Adriano         Cherchi Michele Sanna

 

 
 

VVF – Emilia Romagna – CGIL e CISL regionale, nota all'Assessore per la Protezione Civile –

 

08.07.2011 – Abbiamo ricevuto e, di seguito, pubblichiamo, una nota da parte dei coordinatori Regionali CGILCISL  Vigili del Fuoco Emilia Romagna, riferita alla convenzione AIB 2011.

 

 

ALL’ASSESSORE REGIONALE ALLA PROTEZIONE CIVILE

Prendiamo atto della vostra decisione di non rispondere positivamente alla richiesta di incontro che come OOSS regionali vi abbiamo indirizzato 3 mesi fa e questo nonostante ripetute sollecitazioni da parte nostra e assicurazioni di una risposta positiva da parte vostra.

Eppure la situazione regionale nell’ambito delle materie che Le competono, mai come in questo momento pesantemente bersagliate da tagli, necessitano di approfondimento e confronto con chi rappresenta i lavoratori che devono garantire questi servizi alla cittadinanza.

Nel merito della convenzione tra la Regione Emilia Romagna e il CNVVF, avremmo voluto ribadirle che forse mai come in questo momento in cui le risorse sono limitatissime, una più oculata gestione dei servizi che si vanno ad inserire nella campagna A.I.B 2011 avrebbero consentito di sfruttare meglio le sinergie con il CNVVF senza eccessive spese per l’ente regione.

In particolare alle scriventi risulta che viene finanziato il servizio di soccorso con l’elicottero presente come stazionamento a Bellaria. Sicuramente una convenzione con un elicottero dei Vigili del Fuoco nella nostra regione è un elemento qualificante ma riteniamo che così com’è stato strutturato comporti scarsi benefici in rapporto alle spese. Infatti l’elicottero previsto per la sede di Bellaria è ancora una volta il mod.206, un elicottero che per le sue caratteristiche tecniche non può avere nessun ruolo diretto nello spegnimento di incendi boschivi e non può nemmeno essere utile nelle emergenze in mare in quanto non è adeguatamente attrezzato.

Infine Le comunichiamo che ancora una volta i Vigili del Fuoco della nostra regione aspettano da circa 1 anno il pagamento della campagna boschiva 2010, questo è un problema che si ripresenta uguale ogni anno. Sicuramente le colpe sono da imputare ai passaggi “burocratici” tra i vari enti, Ma ci risulta che i ritardi siano da imputare anche al fatto che la Regione abbia pagato in ritardo le prestazioni previste dalla convenzione.

Riteniamo ancora utile un incontro con la S.V., riservandoci qualora non si abbia riscontro, una presa di posizione delle scriventi verso i lavoratori che rappresentiamo e l’opinione pubblica in merito alle criticità che qui abbiamo evidenziato.

Cordiali saluti

                                          FP CGIL VVF E.R.                                                                                               FNS CISL VVF E.R.
                                          Gianni Paoletti                           
                                          Roberto Franca                                                                                                 Massimo Frabetti

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