06.02.2009 – In questi giorni, quando ancora più tangibile si avverte la minaccia a quelle che credevamo consolidate ed intoccabili conquiste di tutti noi lavoratori e lavoratrici, tra l’altro in un clima politico-sociale fortemente condizionato da un autentico terrorismo mediatico e soprattutto alla luce della messa in gioco della valenza della nostra Costituzione, ormai unico baluardo a difesa di tutti quei diritti e quelle libertà imprescindibili da ogni tipo di condizione ed appartenenza, proprio in questi giorni, maggiore deve essere l’impegno di noi tutti alla preparazione dello sciopero e della manifestazione del 13 febbraio prossimi.
Il giorno 9, in una mirata e partecipata assemblea, abbiamo rappresentato ai nostri compagni e colleghi le ragioni che muovono lo sciopero, i motivi che uniscono il lavoro pubblico e privato in uno sforzo comune contro la politica scellerata dell’attuale compagine governativa.
L’attività di noi, rappresentanti dei lavoratori della FP CGIL VF di Taranto non si ferma: nei posti di lavoro e soprattutto fuori, nella quotidianità di tutti i giorni, parleremo delle nostre ragioni perché il coinvolgimento di tutti passa attraverso una continua ed incessante rete di comunicazione, una comunicazione tale da poter scalfire l’immobilismo delle tante coscienze ormai sedate o chiuse nell’abituale imperante individualismo.
Molti certamente aderiranno al nostro invito e sicuramente parteciperanno, pur con sacrificio, a questa manifestazione, perché forte e visibile deve apparire il dissenso dei tanti che non si rassegnano a quanto sta avvenendo.
La Coordinatrice Provinciale FP–CGIL Taranto
Rosanna RESTA
16.03.2009 – In data odierna abbiamo avuto un incontro con il Capo Dipartimento Dei Vigili del Fuoco, Prefetto Tronca.
Dopo l’introduzione dell’Ing. Alfio Pini, Direttore Interregionale, le Organizzazioni Sindacali hanno potuto declinare le problematiche che investono il Corpo Nazionale.
Fra le tante questioni elencate, abbiamo ravvisato, anche se con approcci diversi, da parte di tutti un convenire comune sulle seguenti problematiche:
1) Una analisi critica sulla cd. “legge di riforma”, parzialmente attuata con il Decreto 217, che sembra aver fallito gli obiettivi (peraltro, da noi mai condivisi) che si era prefissa. Quindi, una sostanziale bocciatura del percorso di riforma che la CGIL ha da sempre contestato;
2) Il mancato avvio delle Direzioni Regionali, quantomeno per le funzioni da tutti auspicate;
3) Il blocco totale dei corsi di formazione;
4) L’assenza di visite mediche, a scapito della sicurezza degli operatori;
5) La cronica carenza di organici e il conseguente blocco dello sviluppo professionale.
Da parte nostra, abbiamo ribadito la necessità di sviluppare progetti unitari che ruotino attorno al ruolo sociale del Vigile del Fuoco e, quindi, espresso la necessità di rivedere l’attuale assetto e le competenze, evidenziando le criticità derivanti dalle affermazioni e dai decreti del ministro Brunetta, unitamente alle difficoltà ingenerate dai tagli organici e la scarsità di risorse in finanziaria.
Ovviamente, abbiamo ribadito la necessità di riprendere una discussione unitaria per la definizione di un contratto collettivo nazionale del lavoro che sia espressione vera dei Vigili del Fuoco.
Fra le risposte, nessuna riguardante le scarse risorse e nessun riferimento alla finanziaria.
Abbiamo preso atto che il regolamento per il funzionamento delle Direzioni Regionali è stato inviato all’Ufficio per gli Affari Legislativi.
A ben vedere, oltre ai buoni propositi, nulla di nuovo se non la conferma delle grandi difficoltà in cui versa il Corpo Nazionale a seguito delle ultime finanziarie.
Auspichiamo che, attorno a queste problematiche, si sviluppi la massima unità dei Vigili del Fuoco.
È tempo di un segnale forte, in termini di proposte e di rivendicazione del ruolo sociale del Corpo Nazionale.
Segretario Regionale Veneto
FP–CGIL
Luca CIPRIANI
Coordinatore Regionale Veneto
FP–CGIL VVF
Andrea RESIDORI
07.07.2009 – Nella giornata di ieri, si è svolto a Varese un presidio dinanzi alla Prefettura, al quale hanno partecipato circa centocinquanta vigili del fuoco provenienti da tutti i comandi della regione. Questa prima giornata di lotta à stata proclamata unitariamente alle altre OO.SS. rappresentative, per porre all’attenzione dei media e soprattutto dei cittadini, le incerte condizioni di lavoro che quotidianamente ci troviamo ad afffrontare per fornire ai circa 9 milioni di abitanti della Lombardia un efficiente ed efficace servizio di soccorso tecnico urgente, cerchiamo spiegare a loro che oggi, come altre volte, la nostra mobilitazione è anche nel loro interesse.
La manifestazione si è conclusa con l’incontro in Prefettura con il Vicario del Prefetto al quale abbiamo esposto le nostre problematiche, il Suo impegno è stato quello di trasmettere ai vertici del Ministero le nostre argomentazioni.
In attesa di verificare se il governo manterrà gli impegni recentemente assunti con le OO.SS. nazionali, ci siamo lasciati, tra lavoratori, con la promessa che, qualora non ci saranno risposte esaustive ai problemi esposti, torneremo in piazza con nuove e più incisive iniziativedi lotta a sostegno della vertenza in atto.
Il Coordinatore Regionale FP.CGIL–VVF
Massimo FERRARI
4.11.2010 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo il comunicato del Coordinamento Regionale FP CGIL Emilia Romagna relativo alle problematiche dell’elinucleo.
FP CGIL Vigili del Fuoco Reggio Emilia
Reggio Emilia 11/11/10
Prot.14/10
Al Comandante Provinciale
Vigili del Fuoco Reggio Emilia
Dott.Ing. Michele De VINCENTIS
e.p.c. alla CGIL VVF
Nazionale e Regionale
OGGETTO: Mantenimenti professionalità.
La scrivente O.S, esprime la propria contrarietà ad un sistema che prevede, la compensazione in ore a recupero per l’effettuazione di re- training obbligatori, previsti da apposite circolari Ministeriali emanate dalla Direzione Centrale per la Formazione (leggasi, SAF- Fluviale- NBCR- TPSS).
Per altro questa O.S ha già espresso a livello regionale, la propria contrarietà.
La invitiamo pertanto a predisporre una richiesta di copertura economica, al fine, di soddisfare le esigenze del Comando per coprire i mantenimenti dell’anno 2011.
Un sistema basato su ore a recupero oltre a non essere a nostro avviso corretto; in quanto basato su ore di riposo e non in disponibilità dell’amministrazione ma di discrezionalità del lavoratore, alla lunga causa anche una diminuzione dell’organico che effettua il soccorso Tecnico-Urgente.
Organico che ci pare superfluo ricordare è già fortemente e gravemente sotto numero.
Non fosse poi altro per il fatto che ci pare giusto che ogni prestazione straordinaria richieda un compenso economico, questo apparirebbe normale in ogni altro ambito lavorativo e francamente ci pare corretto che questo venga applicato al nostro lasciando la straordinarietà non al pagamento ma casomai alla richiesta del lavoratore al recupero.
Crediamo in fine che il personale, che ha acquisito negli anni le competenze sopra rammentate, meriti un trattamento migliore dell’imposizione di mantenimenti così strutturati, ma che comunque non possono che trovare la propria collocazione al di fuori dell’orario ordinario di soccorso.
Quanto detto non vuole in alcun modo mettere in discussione la necessità e la periodicità di questi mantenimenti, necessari a mantenere ed incrementare professionalità e sicurezza. Professionalità e sicurezza di non solo interesse del lavoratore ma anche del datore di lavoro; che crediamo non possa permettersi di depauperare un si fatto patrimonio di risorse altamente professionalizzate.
Distinti saluti.
Per la FP CGIL VV.F
Reggio Emilia
Luca INCERTI
Coordinamenti Provinciali Vigili del Fuoco di Bari
Bari lì 07/01/2011
Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Pref. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Ing. Alfio PINI
Al Direttore Centrale per le Risorse Umane
Pref. Carla CINCARILLI
e p.c. Al Direttore Regionale VV.F. Puglia
Ing. Michele DI GREZIA
e p.c. Al Comandante Provinciale VV. F. Bari
Ing. Roberto LUPICA
Egregi,
il giorno 22 Ottobre u.s., il Comando di Bari è stato onorato di una Vostra visita, che nonostante i tempi della Vostra permanenza, alquanto ristretti, ha fatto sì che si svolgesse un incontro con tutte le OO.SS. presenti sul territorio. Incontro, particolarmente gradito dalle Scriventi, anche se consapevoli, viste le esperienze passate, che quanto esposto sarebbe finito nel dimenticatoio.
Eppure, si è voluto credere che finalmente l’Amministrazione Centrale, anche alla luce delle note vicende accadute in passato legate alla vecchia dirigenza locale, fosse intenzionata ad affrontare le ataviche e nuove problematiche che affliggono il Comando di Bari che qualsiasi Dirigenza locale che si vorrà avvicendare non potrà risolvere se non coadiuvata da quella Centrale.
Durante detto incontro si è evidenziato le gravi carenze di organico che ormai non corrispondono alle necessità del territorio barese, tanto è vero che nei vari studi di settore è emerso, il tutto confermato da quello voluto dall’allora Ministro dell’Interno Pisanu, che per assicurare un serio servizio di soccorso alla cittadinanza, il Comando di Bari necessita di circa 600 unità ad incremento della pianta organica attuale.
Comunque la speranza che qualcosa cambiasse si è infranta con la imminente mobilità dei vigili permanenti, SOLO 23 UNITÀ ASSEGNATI AL COMANDO DI BARI!! La beffa? SONO COMPRESI ANCHE QUELLI PER INTEGRARE LA PIANTA ORGANICA DEL NEO COMANDO PROVINCIALE BAT!!!
Quindi a conferma di una politica fatta di solo annunci senza considerare minimamente i presupposti:
– la previsione dell’apertura del distaccamento CORATO dove necessitano Vigili e Capi Squadra per 16 unità;
– PENSIONAMENTI nel 2010 23 unità;
– la previsione dei PENSIONAMENTI nel 2011, è già di 10 unità;
– per l’organico della Direzione Regionale Puglia, si attinge sempre dal Comando di Bari e non viene riconsiderato nella ripartizione della mobilità;
– il potenziamento dell’organico del distaccamento PORTO, che non è un porticciolo visto il movimento di passeggeri e navi (è il primo porto del mediterraneo per numero di passeggeri in transito), rimanendo all’età della pietra come numero di personale, e di mezzi, tanto che sistematicamente non garantisce la partenza terrestre e quasi sempre la partenza nautica;
– i distaccamenti extracittadini che si trovano ad oltre 50 Km con la mancanza di un mezzo di supporto significa meno sicurezza per noi operatori e cittadini ;
– Sede centrale dove manca sempre il personale per coprire tutte le partenze, sostituzioni che si effettuano giornalmente, con i disagi che si creano al personale, premiato dalla circolare n.18301 del 29.10.10 sullo straordinario “oltre il danno la beffa”.
Ancora una volta si è dovuto registrare che si continuerà a gestire il tutto spremendo l’attuale personale sottoponendolo a stress psico-fisico con turni e rimpiazzi massacranti, che metteranno a rischio i lavoratori VV.F. e la popolazione locale.
Pertanto, queste Organizzazioni Sindacali richiedono con forza un intervento specifico e straordinario per cancellare l’indifferenza di tutti questi anni, assegnando ulteriori Vigili, Capi Squadra al Comando di Bari, Ribadendo già da ora l’intenzione di intraprendere azioni di lotta atte a garantire quanto tocca ai Cittadini e ai VV.F. BARESI.
C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. C.O.N.F.S.A.L. U.S.B.
COORDINAMENTO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO TRAPANI
Trapani, 28/01/2011
Al Comandante Provinciale VV.F. Trapani
Dott. Ing. Vincenzo Verdina
E, p.c. Al Prefetto di Trapani
Al Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico
e della Difesa Civile Direzione Centrale Risorse Umane – Servizio III bis
Al Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Vice Capo Dipartimento Vicario
All’Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
Viceprefetto Aggiunto Giuseppe CERRONE
Al Direttore Regionale VV.F. Sicilia
Alle OO.SS. VV.F. Nazionali e Regionali
A tutto il Personale
SEDE
Oggetto: Dispositivi Minimi di Soccorso e Congedo Ordinario.
Egregio Sig. Comandante,
con la presente vogliamo evidenziare le difficoltà con cui verrebbe meno il dispositivo sui servizi minimi di soccorso sottoscritto e firmato dall’Amministrazione e dalle OO.SS. Trapani in data 14 luglio 2010.
Il Verbale citato ha seguito un percorso alquanto articolato ma di tutto rispetto, sul quale siamo state chiamate come Organizzazioni Sindacali a discutere armoniosamente, anche se con momenti di spiccata animazione.
Eppure credevamo di essere riusciti nell’intento di condividere tutti gli aspetti discussi al tavolo di contrattazione provinciale e contenuti nel documento sottoscritto; è saputo ormai da tutti i Lavoratori che nelle Sedi di Servizio distaccate (Marsala Castelvetrano Alcamo Mazara) il dispositivo di soccorso previsto è stato formulato in un numero di 5 unità minime; al di sotto del quale è autorizzato, previa ricognizione provinciale, il richiamo di personale libero dal servizio in regime di straordinario soggetto a pagamento.
Ebbene, per chi è attento alla gestione del Foglio di Servizio giornaliero (FdS) può costatare che in un qualsiasi distaccamento territoriale le unità assegnate in pianta organica sono 7 (sette) (DPCM 29 aprile 1997; P.O. Nazionale maggio 2008); nell’arco di 1 (uno) mese i salti per riposo compensativo ammontano a 7 (sette) sottogruppi, il che ci porta a garantire un numero minimo di 6 (sei) unità operative presenti per 7 (sette) turni consecutivi con l’esclusione dell’unico sottogruppo rimasto vacante, a completamento del numero complessivo dei sottogruppi.
Da una sommaria lettura dei turni di ferie “accreditati” ad ogni singolo Lavoratore si evince che gli stessi variano da turno a turno, da un minimo di 25 (venticinque) turni di ferie ad un massimo di 28. nel caso specifico, per consentire un facile calcolo dei turni di ferie attribuite ai Lavoratori, prendiamo come esempio il turno B dell’anno 2011 (calendario trasmesso dal M.I. D.VV.F.S.P., D.C. Ufficio Pianificazione e Programmazione); infatti sommando tutti i turni di ferie inserite nelle tabelle da B1 a B8 e dividendo il risultato per il numero dei sottogruppi otteniamo la media delle ferie da assegnare ai Lavoratori dello stesso turno, cioè turni di ferie 27 (ventisette) circa di media (più precisamente 27,125).
La programmazione delle ferie di tutto il personale assegnato nelle sedi di sevizio distaccate viene effettuata con un mese di anticipo per esigenze di Soccorso e organizzazione del Lavoro, quindi nello specifico risulta obbligatorio programmare la tabella delle ferie inserendo di volta in volta il Lavoratore in una “casella”; i 27 turni di ferie statisticamente dilazionati nei 12 (dodici) mesi dell’anno, risulteranno distribuiti 2 (due) per ogni mese, con il resto di 3 (tre); in un distaccamento territoriale le unità assegnate sono, come già detto, 7 (sette), programmando un turno di ferie e aggiungendo 1 (uno) unità in salto programmato a conti fatti siamo arrivati al minimo dettato dall’accordo decentrato anzidetto, 5 (cinque) unità per turno, escludendo dal rispettivo calcolo l’unico riposo compensativo, come descritto precedentemente.
Filtrando la tabella dai turni di ferie usufruite in 12 mesi, con il consumo di 2 (due) turni di ferie ogni mese, da un totale di 27 turni disponibili passiamo ad una rimanenza di 3 (tre) turni; i 3 turni per singolo Lavoratore vengono ridimensionati in 21 turni da consumare nell’arco dell’anno da parte delle 7 unità complessive operative presenti nella sede distaccata; a sua volta i 21 turni rimanenti in linea di massima andranno a coprire le vacanze lasciate dall’unico turno “scoperto” di riposo compensativo, lasciando margini di spazio ristretti nell’ambito della programmazione del prospetto riepilogativo mensile, consentendo al Lavoratore la cosiddetta programmazione delle ferie “fuori casella”.
Se a quest’ultimo margine calcoliamo lo spazio rimasto disponibile per i Lavoratori che godono dei diritti di Legge assegnati al distaccamento (ex Legge 104/92, D.Lgs 267/2000), ci accorgiamo subito che rimane ben poco spazio disponibile per il “fuori casella”; con la certezza matematica che assegnando un numero superiore a 2 (due) unità aventi diritti di Legge in un turno di un qualsiasi distaccamento territoriale dislocato nella provincia di Trapani, il risultato finale si tramuta nell’impossibilità, da parte del Lavoratore, di fruire del congedo ordinario nell’anno di riferimento.
Considerando il numero elevato, in termini di percentuale, degli aventi diritti di Legge assegnati definitivamente ma anche provvisoriamente al Comando di Trapani, si evince che la distribuzione di quest’ultime deve necessariamente equilibrarsi. Se così non fosse, di riflesso i Capi Turno si ritroverebbero con seri problemi nella gestione del dispositivo di Soccorso poiché non potranno garantire sia la fruizione del congedo ordinario spettante che dei permessi previsti agli aventi diritto per Legge; il tutto si interpreta in una violazione del diritto irrinunciabile alla fruizione del congedo ordinario (DPR 07/05/2008 art. 13 c. 8) dovuto alla priorità nell’assegnare al Lavoratore il permesso previsto dalla L. 104/92 o dal titolare di mandato Amministrativo.
Sappiamo che la S.V. ha espresso l’impegno di chiedere al Dipartimento una Nota di chiarimento sulla fattiva distribuzione degli aventi diritti di Legge; ci sia consentito pensare che la risposta del Dipartimento alla Nota certamente non si differenzierà tanto da quelle già in essere; siamo consapevoli della sensibilità con cui bisogna affrontare la materia, ma non possiamo permetterci come OO.SS., di lasciare la circostanza sospesa chissà per quanto tempo ancora; ne è la prova l’ultimo provvedimento adottato con OdG, in cui viene assegnata un’ulteriore unità con diritto di Legge in un distaccamento territoriale, quello di Alcamo.
Pertanto: visto quanto espresso nella presente; considerata la sperequazione della distribuzione sul territorio provinciale di personale aventi diritti di Legge; ritenuta indifferibile la priorità di garantire il Dispositivo Minimo del Soccorso in tutte le Sedi di Servizio; valutato il rischio di possibile danno all’erario a causa del ragionevole richiamo di personale in regime di straordinario soggetto a pagamento e rispettivi annessi e connessi (vettura di servizio – pagamento missione – pagamento ore di guida – pagamenti “vari”) per assenze contemporanee di personale per cui non incorre l’obbligo nell’attenersi alla relativa programmazione dei Permessi; accertato il rischio tangibile della fruibilità degli irrinunciabili Congedi Ordinari; ravvisato il dovere di ristabilire la serenità negli ambienti di Lavoro ma anche di restituire la dignità propria quasi smarrita, ai Lavoratori tutti.
Chiediamo un’urgente perequazione delle Risorse Umane attualmente presenti al Comando di Trapani contraddistinti in una graduatoria dedicata, fissando un limite massimo, espresso in numeri e qualifiche funzionali, nell’assegnazione degli aventi diritto di Legge (ex Legge 104/92 e D.Lgs 267/2000) presso tutte le sedi di servizio.
Con la consapevolezza di avere manifestato dettagliatamente l’esigenza ormai inderogabile, a garantire quelli che sono sia la Funzionalità, l’efficacia ed efficienza del Servizio di Soccorso Tecnico Urgente alla Collettività, che i legittimi diritti dei Lavoratori in forza presso codesto Comando, in attesa di risposta scritta, senza la quale saranno attivati gli Strumenti di difesa sindacale a tutela dei Diritti, cogliamo l’occasione per parteciparLe speciali ossequi.
Distintamente.
CGIL FNS CISL UIL CONFSAL USB
G. Del Bello P. Russo G. Cardinale S. Ingrasciotta M. Pirrone
04.03.2011 – In allegato la nota delle OO.SS. provinciali riferite all’assegnazione dei neo caposquadra al comando di Roma.
07.03.2011 – in allegato pubblichiamo il comunicato unitario delle OO.SS. provinciali su quanto accaduto durante l’emergenza per il maltempo i giorni scorsi.
21.03.2011 – Pubblichiamo la lettera unitaria delle OO.SS. regionali sui mancati pagamenti degli emolumenti accessori.
17.06.2011 – Allegata di seguito la nota del Coordinamento Aree della Formazione con la quale La FP–CGIL VVF contesta i contenuti dell’O.d.G n.39, di seguito allegato, in merito alle disposizione sulla logistica dei corsi.
Al Dirigente delle SCA Dott. Ing. De Bartolomeo Domenico
e p.c.: Al Vice Capo Dipartimento – Capo del CNVVF Dott. Ing. Alfio Pini
Al Direttore Centrale della Formazione Dott. Ing. Gregorio Agresta
Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali Vice Prefetto Aggiunto Giuseppe Cerrone
Oggetto: Addestramento formale: Odg. N° 39 del 09/06/2011
Egregio Ingegnere,
è ormai consuetudine di codesta Amministrazione emanare ordini del giorno il cui contenuto, a parere della scrivente, non hanno nulla a che vedere con i normali e consueti compiti istituzionali del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Infatti, con la disposizione in oggetto la S.V. ha inteso imporre, mediante una rotazione giornaliera di sezioni, una sorta di “addestramento formale” – questo è il termine adottato – che, unitamente al cerimoniale dell’alza bandiera – già contestatole con nota del 28 aprile u.s. – militarizza ulteriormente ed ingiustificatamente il comportamento all’interno delle SCA.
Di fatto, tale addestramento, che ricordiamo essere inserito durante il periodo di recupero, non è altro che l’inquadramento di una compagnia intera attraverso l’insegnamento dei comandi militari quali l’attenti e riposo, rompete le righe, fissi ecc.
A tal proposito, la FP CGIL VVF intende ricordare che il discente così come il personale permanente è da considerarsi regolamentato dagli stessi istituti contrattuali vigenti.
Considerando la complessità degli argomenti trattati durante il corso nonché le attività addestrative cui i discenti sono sottoposti, riteniamo inutile e quanto mai vessatorio se non controproducente dal punto di vista psicofisico l’attività in oggetto.
In ragione dei diversi livelli negoziali, centrali e decentrati, previsti dal vigente contratto in materia di formazione, chiediamo, quindi, il ritiro immediato della disposizione, nonché l’apertura di specifici tavoli di discussione, sia nazionali, che territoriali, solo attraverso i quali, a nostro giudizio, è eventualmente possibile modificare o ridefinire gli obiettivi formativi dei Vigili del Fuoco, nonché valutare l’utilità o l’opportunità “dell’addestramento formale” di cui all’oggetto.
Distinti saluti
per il Coordinamento FP CGIL VVF Aree della Formazione
Mauro Giulianella