24.03.2010 – Comunichiamo che la camera ardente di Gabriele Valente, deceduto il 17 marzo u.s. a seguito del tragico incidente nel lago di Bracciano, allestita presso l’Hangar dei Vigili del Fuoco dell’aeroporto di Ciampino, sarà aperta al pubblico dalle ore 13,00 alle ore 24,00 di mercoledì 24 marzo p.v. ed a partire dalle ore 6,00 del giorno successivo.
Le esequie si terranno, presso lo stesso Centro Aviazione, giovedì 25 marzo alle ore 15,00.
Eventuali messaggi di cordoglio potranno essere inviati all”indirizzo del Centro Aviazione dei Vigili del Fuoco, Via Simeoni – Hangar 110, Aeroporto di Ciampino, 00043 Ciampino, che provvederà a recapitarli alla Famiglia.
Per raggiungere il Centro Aviazione dei Vigili del Fuoco – Hangar 110 presso l’Aeroporto di Ciampino – per la visita alla camera ardente e per le esequie è stato organizzato il seguente servizio di trasporto:
giorno 24 marzo 2010 – Camera ardente:
– dal Piazzale Viminale partirà un pullman dei Vigili del Fuoco alle ore 14,15 con rientro da Ciampino alle ore 16,30 circa;
– da Piazza Scilla, 2 – Capannelle sarà disponibile un servizio navetta a partire dalle ore 13,00.
Per le autovetture private è stato reso disponibile il Parcheggio P4 presso la sede dell’Aviazione Civile di Ciampino.
giorno 25 marzo 2010 – Camera ardente ed Esequie funebri, ore 15:00:
– dal Piazzale Viminale partirà un pullman dei Vigili del Fuoco alle ore 13,00 con rientro da Ciampino alla fine della cerimonia religiosa;
– da Piazza Scilla, 2 – Capannelle sarà disponibile un servizio navetta a partire dalle ore 6,00 a.m..
Per le autovetture sarà disponibile il Parcheggio P4 presso la sede dell’Aviazione Civile di Ciampino.
14.06.2010 – Pubblichiamo, di seguito, alcune foto della manifestazione indetta dalla Cgil sabato 12 giugno 2010 contro la manovra varata dal Governo Berlusconi.
12.07.2010 – Si comunica che nel periodo 13 – 19 settembre 2010 avrà luogo a Roma il 3° Campionato Italiano VV.F. di Calcio – Memorial Gabriele Valente.
Pubblichiamo, in allegato, il programma e le modalità di partecipazione.
22.07.10 – Si è svolta ieri, 21 luglio, alla presenza del Capo del Corpo, Ing. Alfio Pini, l’incontro relativo alla definizione dei criteri generali per il conferimento degli incarichi ai primi Dirigenti ed ai Dirigenti Superiori.
L’argomento, come è noto, riveste una notevole importanza, anche alla luce dei recenti conferimenti, tanto da avere indotto le OO.SS. di categoria e richiederne più volte la definizione.
La parte della delegazione che rappresentava l’Amministrazione ha posto a base della discussione il Decreto del Capo Dipartimento del 05.07.2006, chiedendo alle OO.SS. di rappresentare eventuali osservazioni e/o migliorie da apportare.
Preliminarmente è stato evidenziato che l’argomento è oggetto di informazione preventiva ed, eventualmente, di concertazione, ai sensi del vigente contratto. In questo senso l’incontro ha assunto un carattere di informalità in modo che l’Amministrazione raccogliesse le valutazioni di tutte le OO.SS. sull’argomento.
Molti sono stati i temi condivisi da tutte le OO.SS. e che hanno visto la delegazione dell’Amministrazione ascoltare con grande attenzione. In particolare, sono state evidenziate le problematiche relative alla durata massima e minima dell’incarico, alla territorialità (che può e deve essere assunta come un valore aggiunto della conoscenza complessiva che un dirigente deve avere), alla definizione di procedure temporali che garantiscano un unico momento annuale in cui il trasferimento può avvenire. Rimangono a tutela dell’attività dell’Amministrazione le esigenze di servizio e la valutazione, ancorché negativa, dell’attività svolta dal Dirigente.
La delegazione FP.CGIL VVF composta da Michele D’AMBROGIO e Roberto LUPICA ha evidenziato la inderogabile necessità di predisporre criteri chiari, oggettivi e trasparenti in modo che sia garantita la possibilità di procedere ad un verifica “a posteriori” della corretta applicazione degli stessi.
Qualora il conferimento degli incarichi avvenga in deroga ai criteri stabiliti per improrogabili esigenze di servizio, la FP.CGIL ritiene necessario che siano specificati gli obiettivi che devono essere assegnati al Dirigente incaricato, al fine di dare adeguatamente corso alle esigenze di servizio che hanno generato l’incarico in deroga.
La riunione si è conclusa con l’impegno dell’Amministrazione di elaborare una proposta che funga da informativa per poi, eventualmente, accedere alla fase di concertazione.
07.02.2011 – Venerdì 11 febbraio p.v. alle ore 10.30, presso la Sala crisi del Centro Operativo Nazionale del Dipartimento, si terrà il prossimo incontro del Tavolo tecnico sulla riorganizzazione delle Colonne Mobili Regionali.
Nella riunione di apertura, il Dirigente Vicario per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico, ing. Emilio OCCHIUZZI, ha illustrato ampiamente gli aspetti organizzativi e gestionali del nuovo dispositivo in progetto, che sarà sviluppato, nel corso del triennio 2010-2012, sulla base dell’esperienza accumulata durante la recente emergenza Abruzzo e in funzione delle nuove professionalità cresciute all’interno del Corpo Nazionale.
Ulteriori informazioni fornite riguardano i cinque i campi-base che verranno completati nei primi mesi dell’anno in corso sfruttando, secondo il parere della Direzione Centrale per l’Emergenza, le attuali dotazioni delle Direzioni Regionali più complete da questo punto di vista, ovvero la Lombardia, la Toscana, l’Emilia Romagna, il Lazio e la Calabria.
Nell’immobilismo totale in cui versa codesta amministrazione, la delegazione trattante FP CGIL VVF ha apprezzato, se non altro, il tentativo di rivisitare un meccanismo datato nel tempo, supportato da una minima copertura finanziaria, per far fronte alle esigenze del nostro Paese abbandonato dal punto di vista della tutela ambientale e colpito sempre più frequentemente da devastanti eventi calamitosi.
Tuttavia, prima di entrare nello specifico dell’articolato, abbiamo innanzitutto ritenuto necessario evidenziare che il testo fornito risulta, a nostro modo di vedere, una bozza insufficiente ed incompleta, in quanto si riferisce unicamente all’attività operativa svolta nelle zone colpite dalla calamità e non considera, né il quadro complessivo del servizio operativo ordinario che deve essere comunque garantito durante l’emergenza, né l’attività coordinata con le altre componenti della protezione civile, sviluppata negli ultimi anni e tesa a sperimentare la capacità di risposta del sistema ad eventuali situazioni di grave crisi.
Abbiamo chiesto, dunque, di inserire nel dispositivo il collaudato schema operativo, relativo alla fase iniziale dell’emergenza, che riguarda sia l’invio in missione delle sezioni operative, sia l’esigenza di assicurare il soccorso tecnico urgente reso quotidianamente alla popolazione, sia il nuovo regime di turnazione funzionale all’eccezionalità della situazione, già regolato da norme contrattuali e specifica circolare.
Al riguardo l’amministrazione si è resa disponibile alla rivisitazione complessiva della gestione del soccorso durante le fasi emergenziali, a partire dalla circolare 28 del 1991.
Per quanto concerne le altre criticità da noi rilevate, non possiamo attualmente immaginare che, un organizzazione votata alla gestione dell’emergenza, quale il CNVVF, possa essere chiusa verso l’esterno non integrando i propri modelli di intervento con quelli delle altre strutture operative appartenenti al servizio nazionale di protezione civile.
Sarebbe opportuno valorizzare, infatti, tutto il lavoro svolto durante le esercitazioni effettuate sul territorio che permettono, innanzitutto, di mantenere aggiornati i piani operativi e di testare, ad esempio, l’efficienza della catena di soccorso ed assistenza sanitaria, grazie alle modalità di erogazione dei servizi essenziali resi in convenzione dalle aziende locali.
Infine, non condividendo l’ipotesi di limitare la dotazione nazionale dei campi-base esclusivamente a 10 Regioni, sin dal prossimo incontro, ribadiremo la necessità di una copertura integrale del territorio nazionale, dalle zone più difficilmente raggiungibili, alle aree che vivono situazioni particolari come la Sardegna e la Campania.
Di seguito, in allegato, pubblichiamo il testo iniziale del dispositivo in parola e vi terremo informati sulle modifiche che verranno apportate a seguito delle osservazioni sollevate dal tavolo di discussione.
Per la delegazione FP CGIL VVF
Mario Mozzetta
Roma 30 giugno 2006
Al Dott. M. Morcone
Capo Dipartimento dei VVFSPDC
Al Dott. Ing. Giorgio Mazzini
Capo Dipartimento Vicario
IGC Corpo Nazionale VVF
E p.c. Al Dott. Francesco Raiola
Direttore Centrale AA.GG.
Oggetto: Opera Nazionale e funzioni dirigenziali prefettizie.
Egregio Capo Dipartimento,
questa Organizzazione Sindacale è venuta a conoscenza di un decreto ministeriale (del 4 agosto 2005, ma solo attualmente inviato alla verifica degli Organi di controllo) con cui sembra siano state individuate ulteriori posizioni dirigenziali prefettizie nell’ambito del Dipartimento VVFSPDC, tra le quali, spicca l’affidamento, a partire dal 1° marzo c.a., dell’incarico di responsabile del raccordo tra ONA e CNVVF ad un Vice Prefetto Aggiunto.
Sfugge la ragione per cui, all’incarico di Presidente dell’ONA cui è preposta la S.V. ed a quello del Direttore Centrale per gli Affari Generali – quest’ultimo, con precise competenze in ambito assistenziale – si debba aggiungere una nuova posizione dirigenziale, oltre tutto con attribuzioni, né chiare, tanto meno necessarie, a maggior ragione, considerato che l’Ente in parola, essendo nell’alveo del diritto privato, esercita le proprie funzioni a seguito di delibere emanate, nel totale rispetto del proprio Statuto, da un proprio Consiglio di Amministrazione attualmente composto da ben 11 dirigenti e da 4 rappresentanti designati dalle OO.SS..
La suddetta decisione è motivo di sconcerto e contrarietà, sia perché, più in generale, sembra ampliare un numero già particolarmente elevato di funzioni dirigenziali centrali – altro che decentramento! – sia perché sembra voler consolidare un controllo più diretto sulle attività propria dell’Opera, anche delegittimando ed emarginando posizioni “scomode” espresse all’interno del C.d.A., così come è avvenuto nell’ultima riunione, dopo alcune decisioni assunte in totale autonomia dalla S.V., nonostante la contrarietà della scrivente, poiché tali decisioni erano in contrasto con le strategie precedentemente assunte riguardo l’ONA.
Il sospetto di un’operazione poco chiara trova ulteriore conferma nel fatto che il suddetto dirigente prefettizio – ed i componenti del suo staff – “occuperanno” fisicamente la sede dell’Opera, visto che i locali individuati per la loro sistemazione logistica rientrano tra quelli già a disposizione dell’Ente, ovvero, verranno notevolmente ridotti gli spazi disponibili per gli attuali addetti, già oggi insufficienti, con inevitabili ripercussioni sul corretto e puntuale adempimento delle funzioni dell’Ente.
Purtroppo ed in conclusione, dobbiamo registrare, per l’ennesima volta, l’assoluto spregio che la S.V. ha nei confronti degli interlocutori sindacali, si tratti di negoziare questioni del Corpo nella sua complessità, piuttosto che dei rappresentanti nel C.d.A. dell’Opera, tuttavia, Le chiediamo, comunque, di rivedere il provvedimento in parola, permanendo il quale, saremmo costretti ad assumere autonome iniziative di parte.
Distinti saluti.
I Rappresentanti C.d.A. ONA F.P. C.G.I.L. VV.F.
V. Santoro – G.Prando
26.09.2007 – Abbiamo ricevuto la nota dell’amministrazione del 13 settembre u.s., con la quale si rende noto l’aggiornamento degli stipendi, con i relativi arretrati, derivati dalle promozioni a “ruolo aperto” previste dalla riforma.
Per dovere di informazione – e per evitare cocenti delusioni agli interessati – ricordiamo che in taluni casi l’aumento di stipendio dovuto alla promozione verrà parzialmente o totalmente assorbito dall’assegno ad personam.
Di seguito pubblichiamo la nota dell’amministrazione
05.03.2008 – Ieri, 4 marzo 2008, alla presenza dei Sottosegretari Scanu e Rosato si è riaperta la trattativa negoziale per definire la parte normativa 2006-2009, relativamente al 1° biennio economico 2006-2007, la distribuzione delle risorse resesi disponibili solo dopo l’approvazione della Finanziaria 2008 ed infine, anche le risorse destinate al “Patto per il soccorso”.
Premesso che i benefici economici saranno limitati all’integrazione dell’indennità di rischio/amministrativa per il biennio 2006-2007 ed ai 10 milioni di euro del “Patto per il soccorso” – che però saranno fruibili solo per il 2008 (una sorta di “una tantum) – la Parte Pubblica ha manifestato l’esigenza di giungere ad una chiusura rapida, entro Pasqua, con un’ipotesi di accordo da sottoporre all’approvazione dell’ultimo Consiglio dei Ministri, prima delle elezioni del 13 e 14 aprile p.v.. ed ha segnalato il rischio che uno slittamento, rispetto tale scadenza elettorale, significherebbe una dilatazione dei tempi imprecisata, quanto meno fino alla formazione del nuovo esecutivo.
La delegazione FP–CGIL – Adriano Forgione, Franco Moretti, Michele D’Ambrogio e Roberto Lupica – ha ricordato la necessità di sciogliere la riserva legata al recupero del rapporto 90/10 sulle quote tabellari, ovvero, una delle ragioni, unitamente alla contrarietà sull’utilizzo del FUA per finanziare l’indennità di turno e di presenza, che aveva portato a non sottoscrivere il pre-accordo per il biennio 2006-2007, tuttavia, con estremo senso di responsabilità, non ha richiesto di modificare quel pre-accordo, ma, semmai, di trovare le risorse aggiuntive a ritoccare i tabellari, che secondo conti molto vicini alla realtà non dovrebbero superare i 500.000 €, non difficili, se veramente lo si volesse, da reperire nelle pieghe di bilancio.
Inoltre la nostra delegazione ha manifestato forti perplessità su una discussione del contratto normativo quadriennale basata sul solo presupposto di fare in fretta, a maggior ragione, visto che si tratta del primo contratto nel diritto pubblico e dovrebbe comprendere l’esigenza di mantenere i diritti e le tutele acquisite nei precedenti contratti ed aprire nuove conquiste; non solo: a dir poco sorprendente la decisione di finanziare il “Patto per il Soccorso” solo per il 2008; una sorta di “una tantum” che lo depotenzia di qualsisi efficacia e denota l’ennesima improvvisazione del Governo in materia di vigili del fuoco.
Ebbene, a fronte di queste osservazioni legittime, quanto circostanziate, i rappresentanti del Governo, ed in particolare il Sottosegretario Scanu, invece di dare risposte, ancorché negative, altrettanto puntuali nel merito, ha pensato bene di portare un attacco rozzo e scomposto alla CGIL, bollandone le obiezioni come incapacità di cogliere la concretezza degli impegni assunti nei confronti dei pompieri e come volontà di portare un attacco al Governo pretestuoso, quanto ingiustificato.
Prendiamo atto di una presa di posizione del Sottosegretario, non solo offensiva nei confronti del ruolo istituzionale ricoperto e della CGIL , ma anche poco veritiera nel merito dei risultati vantati, visto che, senza tema di smentita, la condizione odierna dei Pompieri è certamente peggiore, su tutti i fronti – salari, risorse, stabilizzazioni, organici, mezzi, riforma… – di quella trovata due anni fa, da questi “signori”.
Infine, malgrado l’evidente provocazione, sulla quale decideremo come rispondere dopo le opportune valutazioni politiche, abbiamo deciso di continuare la trattativa con disponibilità e spirito costruttivo, riservandoci ogni giudizio ed ogni conseguente comportamento solo dopo che il quadro complessivo sarà più chiaro e stabilizzato.
In tal senso, comunichiamo fin d’ora che il confronto proseguirà già a partire da giovedì p.v., alle ore 16,00 per le OO.SS. rappresentative dell’Area del Personale, mentre venerdì, alle ore 10.00 verranno convocate quelle rappresentative dell’Area Direttivi e Dirigenti.
Per la delegazione FP–CGIL VVF
Franco MORETTI
07.10.2008 – L’Area III della Direzione Centrale per le Risorse Umane ci ha trasmesso – e di seguito alleghiamo – l’elenco dei candidati che dovranno presentarsi ai Comandi di residenza il 13/10/2008 per l’inizio del corso di fomazione professionale.