14.09.2016 – E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 07/08/2016 il decreto relativo al dato di rappresentatività per gli anni 2016 – 2018.
In questi anni la Fp Cgil VVF si è sempre impegnata affinché diritti singoli e collettivi fossero al centro delle proprie rivendicazioni per la valorizzazione economica e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo Nazionale, in ragione della specificità di un lavoro che non può né deve essere paragonato a quello di altri corpi dello Stato.
A maggior ragione abbiamo sempre sostenuto un sistema negoziale aperto e partecipato dentro il quale esaltare tali valori, così come abbiamo sempre affermato che le lo sviluppo delle potenzialità e delle capacità del Corpo e di tutti coloro che vi operano quotidianamente non possono prescindere da una organizzazione svincolata dai lacci e lacciuoli del sistema prefettizio, fortemente autonoma da un punto di vista tecnico, gestionale ed amministrativo, ma anche con forti e diretti legami con i cittadini ed i loro amministratori locali.
L’attuale situazione del Corpo e le peggiori condizioni economiche e professionali maturate negli ultimi anni, sono frutto di precise responsabilità, sia politiche, che sindacali, e dimostrano senza tema di smentita i gravi errori commessi e l’urgenza del cambio di rotta che stiamo sostenendo con forza e convinzione.
Se condividi tutto ciò, inverti la tendenza contenuta nel decreto e dai forza anche tu alla CGIL VVF.
Coordinatore NazionaleFP CGIL VVFDanilo ZULIANI
07.09.2016 – Pubblichiamo il comunicato redatto dal Coordinamento Regionale Fp CGIL VV.F Emilia Romagna che racchiude una serie di documenti relativi al Sistema di Protezione Civile integrato
Roma, 14 settembre 2016
Al sig. Ministro della Giustizia
On.le Andrea ORLANDO
R O M A
e, per conoscenza,
Al sig. Capo di Gabinetto dell’On.le Ministro della Giustizia
Pres. Giovanni MELILLO
R O M A
OGGETTO: Richiesta di convocazione urgente.
Ill.mo Ministro Orlando,
la legge di stabilità 2016 ha statuito il riallineamento dei
commissari della Polizia Penitenziaria a quelli della Polizia di Stato.
A questo significativo
risultato normativo si è giunti dopo 16 anni di battaglie e di pressioni
politiche che hanno visto le organizzazioni sindacali del Corpo impegnate in
prima linea a mettere a fuoco l’ingiustizia giuridica di un incomprensibile
disallineamento di sviluppo di carriere tra funzionari delle forze dell’ordine
appartenenti al comparto sicurezza.
A Lei, signor
Ministro, va attribuito certamente il merito di aver dato un forte impulso
al riconoscimento della professionalità e delle legittime aspirazioni dei
commissari di Polizia Penitenziaria.
Probabilmente, senza il Suo
impegno, saremmo ancora qui a discutere del momento propizio all’emanazione di
un simile provvedimento legislativo ovvero delle coperture finanziarie
occorrenti alla realizzazione dell’impianto riformatore caratterizzato, e
marchiato indubbiamente dal Suo impegno in prima persona.
Tuttavia, a distanza di 9 mesi dall’entrata in vigore della
legge di stabilità, malgrado le Sue rassicurazioni dello scorso 13 giugno in
ordine all’inserimento del provvedimento di natura regolamentare all’interno di
un più ampio provvedimento legislativo in itinere, si avverte una certa
incertezza sui tempi e sulle modalità della sua definizione.
E’ per questa ragione, signor Ministro, che Le chiediamo un
urgente confronto sindacale, al fine di comprendere le ragioni dello stallo e,
soprattutto, le possibilità di un rapido successo dell’iniziativa
riformatrice di cui Lei si è fatto portatore in sede governativa.
La ringraziamo per la Sua disponibilità e restiamo in attesa
di ricevere una tempestiva convocazione.
Cordiali saluti.
SAPPE SINAPPE USPP FNS CISL FSA CNPP FP CGIL
Capece Santini Moretti Mannone Di Carlo Chiaramonte
Al termine di
una lunga riunione ieri siamo giunti alla definizione del nuovo accordo sulla
mobilità volontaria, che vi alleghiamo. L’accordo presenta significative novità
rispetto al precedente, così riassumibili:
è stata
unificata la procedura per la mobilità urbana ed extraurbana. Questo passaggio,
peraltro richiesto a gran voce da molti lavoratori, si è reso a nostro avviso
necessario proprio in relazione alle caratteristiche di questa nuova fase di
riorganizzazione, ovvero la ricomposizione degli uffici su basi territoriali
differenti rapportata alla necessità di copertura della tutela sul territorio;
è stata ridotta
ad una la scelta della destinazione e contestualmente è previsto lo scorrimento
della graduatoria in caso di rinuncia del lavoratore, diritto che viene
mantenuto. Tale scelta è stata indirizzata a semplificare la procedura e a
consentire il mantenimento della graduatoria aperta, ai fino della graduale
copertura delle posizioni scoperte negli organici degli Uffici;
è stata
sostanziata la corsia preferenziale, in caso di mobilità extraurbana, per i
titolari di legge 104 in condizioni di gravità, ai quali viene offerta una
doppia possibilità. Ovvero di partecipare al processo di mobilità, alle
condizioni date dallo stesso, fruendo del diritto di precedenza e di poter avere
in alternativa il distacco solo sulla base della tutela prevista dalla legge.
Nel primo caso il trasferimento è definitivo, nel secondo soggiace alle regole
previste, ovvero c’è un distacco condizionato dal permanere delle condizioni
che hanno determinato il riconoscimento di questa tutela sociale;
viene riconosciuto un punteggio
aggiuntivo a chi si trova in Uffici ove si riscontrano posizioni soprannumerarie
e un punteggio aggiuntivo a coloro che non sono stati vincitori nelle fasi
precedenti di mobilità;
vengono
rimodulati i punteggi attribuiti ai criteri prescelti in modo da garantire pari
opportunità nell’accesso alle due mobilità;
nel caso in cui
la dotazione organica prevede un numero inferiore a 4 unità, la percentuale da
garantire si riduce dal 70 al 50%. Su questo punto abbiamo tentato inutilmente
di elevare questo numero.
Come notazione
critica all’accordo registriamo la mancata volontà di inserire nel criterio
relativo all’anzianità di servizio anche i periodi a tempo determinato. Ci pare
in questo caso incomprensibile: i periodi di lavoro a tempo determinato hanno
caratterizzato per lungo tempo la condizione lavorativa di molti lavoratori
provenienti dal bacino LSU e Giubilari, ci pare particolarmente penalizzante
la decisione di non conteggiarli sulla base di una motivazione del tutto
discutibile in quanto questi periodi, per la stragrande maggioranza dei
lavoratori, sono facilmente rintracciabili. Sul punto chiederemo ancora una
modifica nelle more del perfezionamento dell’accordo. I lavoratori comunque
parteciperanno con istanze che dovranno tener conto della loro collocazione
precedenti alle singolari assegnazioni provvisorie a cui abbiamo assistito.
A parte questo
noi giudichiamo questo accordo in modo positivo: riteniamo di avere messo in
campo uno strumento più efficace, agile e garantista rispetto ai precedenti
accordi e naturalmente vigileremo per il puntuale rispetto della clausole ivi
contenute.
Per quanto
riguarda la fase ancora non conclusa della mobilità extraurbana riferita al
vecchi accordo, ieri ci hanno comunicato che il termine di presa servizio dei
lavoratori vincitori slitta al primo ottobre. Al riguardo, ci scusiamo con i
lavoratori interessati per avere confermato, nell’ultimo comunicato, la
precedente data prevista, considerato però che non ci era giunta nessuna
comunicazione di rinvio da parte dell’Amministrazione. Abbiamo pertanto
sollecitato l’Amministrazione a fare in fretta: questi trasferimenti incidono
in maniera particolare sull’organizzazione della vita dei lavoratori coinvolti
(disdetta fitti abitazione, iscrizione dei figli a scuola, ecc) e pertanto
occorre che vengano rispettate le date indicate e, nel caso in cui questo non
sia possibile, è sempre opportuno che ci siano comunicazioni tempestive.
Esattamente il contrario di ciò che è avvenuto.
L’attuale
accordo sulla mobilità volontaria risolverà tutte le criticità presenti nella
nuova distribuzione degli organici? No. In alcuni territori sicuramente
permarranno condizioni soprannumerarie in alcuni profili su base regionale.
Quindi andranno valutati altri strumenti come ulteriori passaggi orizzontali e
una valutazione sul medio periodo (5 anni) rispetto alle uscite per
pensionamento. Quello che non siamo disposti a valutare è la mobilità di
ufficio, deve essere chiaro.
Tali questioni
saranno trattate nell’ambito del tavolo di monitoraggio sulla riorganizzazione,
che si attiverà nei prossimi giorni, il cui compito delicato sarà quello di
monitorare tutte le criticità che il nuovo quadro organizzativo offre, e sono
tante. Per oggi ci è stata annunciata la firma del Ministro sul nuovo DM
organici: questo decreto seguirà un iter che può vedere, nei primi mesi
dell’anno prossimo possibili aggiustamenti e modifiche. Ci attende quindi un
lavoro delicato che comporterà il mantenimento di un forte intreccio
organizzativo con i territori, in particolare con quelli maggiormente colpiti
dai processi di composizione/scomposizione degli Uffici.
Valutazione dei
dirigenti e applicazione discriminatoria del Codice Etico.
In allegato a
questo comunicato troverete inoltre 2 note inviate nei giorni scorsi
all’Amministrazione:
la prima
riguarda le nostre osservazioni al sistema di misurazione del grado di
raggiungimento degli obiettivi dei dirigenti. Noi abbiamo prodotto una
osservazione di sistema, ovvero riferita alla totale inefficacia dell’attuale
meccanismo, prevalentemente basato su criteri meramente quantitativi e auto
valutativi, e pertanto la necessità, anche alla luce delle recenti modifiche
normative, di una profonda revisione dei criteri stessi che consentano una
identificazione congrua rispetto ai parametri qualitativi di valutazione
dell’azione dei dirigenti.
La seconda invece ha chiesto una modifica dei
criteri riferiti al parametro della qualità delle relazioni sindacali, che
nella versione originaria erano ancorati esclusivamente alle verifiche
ispettive interne. Noi invece abbiamo chiesto che come parametro vengano
utilizzate le clausole contenute nel contratto integrativo in particolare
quelle relative ai processi di composizione dei conflitti.
La seconda
invece riguarda una vicenda che ha visto una nostra delegata RSU del Polo
Museale privata della funzione di coordinatrice delle turnazioni del personale
di vigilanza per una presenta incompatibilità derivante dalla sua carica
sindacale. Questo su sollecitazione di altre OO.SS. e dietro l’emanazione di
un parere rilasciato dalla DG Musei.
Nell’esprimere la nostra piena solidarietà
alla nostra compagna colpita da un provvedimento illiberale e discriminatorio,
abbiamo ritenuto di richiamare i nostri colleghi ad una maggiore coerenza con
le posizioni che tutti abbiamo espresso sul tavolo nazionale rispetto al Codice
Etico, in particolare agli aspetti che oggettivamente limitano le prerogative
sindacali sulla base di una interpretazione estranea alla stessa norma di legge
che declina le incompatibilità, limitandole alle sole funzioni di direzione del
personale. Abbiamo scoperto che qualche organizzazione sindacale la pensa
diversamente da noi, giudicando positivamente un atto del tutto illegittimo. Ce
ne faremo una ragione: ci auguriamo che se la facciano pure i lavoratori.
L’idea di regolare i conti sindacali sul territorio utilizzando impropriamente
il Codice Etico l’abbiamo già verificata in altri territori, ad esempio la
Basilicata e la Campania. Ci pare una idea del tutto balzana, grottesca e del
tutto controproducente. Motivarla con una altrettanto singolare interpretazione
che vorrebbe escludere dalle procedure di composizione dei conflitti previste
dal Contratto Integrativo le OO.SS. che non ritengono di attivare il conflitto
ci pare quasi una aggravante. Ma a noi interessa particolarmente il
comportamento dell’Amministrazione: ci chiediamo a quale titolo la DG Musei
interviene su una materia che riguarda le relazioni sindacali al posto della DG
titolare, ovvero quella Organizzazione. E riteniamo che quel provvedimento
debba essere immediatamente revocato dal Dirigente del Polo Museale
piemontese, altrimenti ci rivolgeremo ad un giudice chiedendo di sanzionare
questo comportamento palesemente antisindacale. Abbiamo seri problemi al
MIBACT, li stiamo affrontando con serietà e partecipazione, pur non
condividendo le riforme di Franceschini. Ma nessuno pensi di indebolire il
Sindacato, altrimenti avrà le opportune risposte.
Roma, 14 Settembre 2016
Claudio Meloni
FP CGIL NAZIONALE MIBACT
SEGRETERIE NAZIONALI AGENZIE
FISCALI
Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Rossella Orlandi
Oggetto: richiesta ripresa del confronto negoziale
Le Scriventi Segreterie nazionali con la presente nota
sollecitano l’immediata ripresa del confronto negoziale per definire le
numerose questioni aperte che necessitano di risposte adeguate in tempi brevi,
e non comportamenti attendistici e dilatori, come invece ci pare scorgere da parte
dell’Agenzia.
In particolare è indifferibile aprire da subito la trattativa per definire criteri e posti
della procedura di sviluppo economico 2016 per scongiurare ulteriori
inaccettabili differimenti temporali imposti dalle interpretazioni restrittive
e unilaterali di Funzione Pubblica e IGOP.
Confronto che dovrà prevedere anche le necessarie risposte da
dare al personale dell’Agenzia che in
questi mesi è stato oggetto di retrocessioni,
imposte da provvedimenti giurisdizionali su procedure svolte negli anni
precedenti, e che adesso, pur in
presenza di norme speciali emanate a loro salvaguardia, si vede invece doppiamente penalizzato.
Chiediamo inoltre di conoscere lo stato della verifica che dovrebbe essere in corso presso il Ministero dell’Economia
per scongiurare il taglio delle risorse del comma 165 anno 2014 e le azioni
dell’Agenzia in tale direzione.
Per noi, lo ribadiamo ancora una volta, è urgente definire
l’accordo per la ripartizione del Fondo 2014 in tempi brevissimi e senza ulteriori inaccettabili decurtazioni.
Si resta in attesa di cortese, urgente, riscontro.
Roma, 13 settembre 2016
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi FLP
Boldorini
Silveri Cavallaro Callipo Cefalo
Di Leo Patricelli
Roma, 13 Settembre 2016
Si è appena concluso l’incontro con il
Sottosegretario di Stato alla Difesa.
La lettera inviata al Ministro
il 4 agosto u.s. da FP CGIL e UILPA ha determinato finalmente una concreta
assunzione di responsabilità da parte del vertice politico e se pure con grande
ritardo, è stata fornita una calendarizzazione per aprire il confronto su tutti
gli argomenti rappresentati nella lettera di seguito elencati:
– 22.09. Riunione a SMD sul
Regolamento delle funzioni del personale civile in attuazione del protocollo
d’intesa del 2 maggio scorso.
– 28.09. Riunione con il
Sottosegretario sull’adeguamento del trattamento
economico del personale civile della Difesa.
Su tale punto, che era l’unico all’ordine del
giorno, il Sottosegretario ha informato che, accogliendo le nostre indicazioni,
la linea che il Ministro ha prospettato al MEF ed alla Funzione Pubblica è
quella dell’istituzione di un fondo comune già a suo tempo fatto per il
Ministero della Salute.
Come più volte ribadito, tale soluzione, ove si
concretizzi, avrà la caratteristica di non essere assoggettata alla
contrattazione di comparto evitando così interferenze e tagli.
Tale fondo dovrebbe essere alimentato da risparmi e
da risorse individuandole nel bilancio della Difesa.
La riunione del 28 avrà lo scopo di fornire elementi
di dettaglio sia tecnico – giuridiche che economiche.
Sempre il 28 saranno fornite notizie sulla tabella
di equiparazione che, dopo ben 33 mesi di giacenza in Funzione Pubblica, non è
ancora stata “licenziata”.
– 10.10. Apertura tavolo
tecnico sul problema dei polverifici le cui risultanze verranno portate
all’attenzione del tavolo politico alfine di esperire ogni utile sforzo per
contenere gli effetti negativi determinati dalla circolare di Persociv.
Relativamente al “sistema di
valutazione della performance” il vertice politico, viste le pressioni
esercitate da FP CGIL e UILPA, ha dato la disponibilità a rivedere il sistema
sia per evidenziare anomalie riferite all’anno in corso, sia per modificare il
sistema per il 2017. Ci siamo impegnati a fornire osservazioni e proposte entro
il 15.10. p.v..
Sempre su nostra richiesta, è
stato trattato il problema relativo alla possibilità di far transitare dalla
prima area alla seconda area i colleghi attualmente penalizzati sotto ogni
aspetto. Pur non avendo definito i tempi, c’è stato l’impegno di approfondire
all’interno dell’amministrazione la questione per aprire un confronto, auspicabilmente
entro fine anno.
Per ultimo un ulteriore impegno
ad un approfondimento con le parti sociali sul Libro Bianco.
E’ del tutto evidente che, per
ora, siamo di fronte all’assunzione di impegni che non hanno però prodotto
riscontri concreti.
Sospendiamo quindi il giudizio
in attesa che nel corso dei prossimi incontri si pervenga a risultati che
offrano ai lavoratori le soluzioni a problemi per troppo tempo attesi.
FP CGIL UIL PA
Francesco Quinti Sandro Colombi
Le scriventi organizzazioni
sindacali hanno riscontrato nella giornata di ieri la
mancata pubblicazione del bando ex
art. 21 quater L. 132/15, in contraddizione con
le rassicurazioni avute nel corso
degli incontri del 6 e 7 settembre scorsi. Inoltre
l’Amministrazione non ha informato
le rappresentanze dei lavoratori dei motivi del
ritardo nella pubblicazione e delle
sue cause. Chiediamo formalmente di fornirci al
più presto rassicurazioni sulla
prossima emissione del bando con la indicazione di
una data certa di pubblicazione del
bando ex art. 21 quater cit. specificando i motivi
del ritardo.
In vista inoltre delle prossime
riunioni del tavolo tecnico chiediamo l’invio di
una informazione preventiva da
parte dell’Amministrazione dalla quale possa
scaturire una discussione proficua.
Chiediamo inoltre, come già fatto durante le
scorse riunioni, la parallela
apertura del tavolo negoziale sul FUA 2015 (parte
variabile) e 2016.
Roma, 13 settembre 2016
FPCGIL CISL FP UILPA
D’Orazio Marra Amoroso
Nota ministeriale GDAP-0297528
del 13.9.2016 relativa a quanto in oggetto indicato
Nota ministeriale GDAP-0297571
del 13.9.2016 relativa a:
Trasmissione telematica della documentazione relativa a prestazioni pensionistiche e richieste di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di infermità per il personale in servizio e cessato
13.09.2016 – Bollettino Ufficiale n. 1/33 dell’8 settembre 2016, contenente il decreto di approvazione della graduatoria finale del concorso pubblico, per titoli, a 12 posti per l’accesso al ruolo dei VVF in qualità di atleta del gruppo sportivo Fiamme Rosse del CNVVF.
13.09.2016 – Mobilita’ del personale appartenente al ruolo di vigile del fuoco specialista sommozzatore.