Marcia della Pace Perugia-Assisi: l'adesione della FP CGIL

Roma, 22 aprile 2010

La FP CGIL aderisce anche quest’anno all’iniziativa della Marcia Perugia-Assisi del 16 maggio 2010, condividendo l’Appello della Tavola della Pace finalizzato ad un impegno civile lungo la strada della pace e della non violenza, per una società e un mondo migliore, impegni questi, da sempre patrimonio della nostra organizzazione e riconfermati da ultimo al Congresso Nazionale della categoria svoltosi in questi giorni.

Rossana Dettori
Segretaria Generale FP CGIL Nazionale

Manovra: la Conferenza delle Regioni ha ragione a rischio le funzioni delle autonomie locali e il sistema pubblico dei servizi. Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Generale Fp Cgil Nazionale

 
“Comprendiamo le ragioni della Conferenza delle Regioni e del suo Presidente, Vasco Errani, e la decisione di restituire allo Stato competenze che la Manovra rende impossibile mantenere in maniera efficace. Più che una provocazione, quella di Errani ci sembra una presa d’atto responsabile e necessaria per far comprendere la gravità della situazione al Paese e al Governo”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil, commenta le dichiarazioni di stamane del Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani.
 
“Di due l’una: o il Governo sottovaluta davvero la pesantezza dei tagli e la loro ricaduta, o semplicemente stiamo andando verso la privatizzazione definitiva dei servizi pubblici e del welfare. In entrambe i casi – continua Dettori – non possiamo che essere preoccupati e continuare a denunciare l’assurdità di una manovra depressiva che, oltre a tagliare sui servizi e sul reddito dei lavoratori pubblici, mette in crisi il sistema delle autonomie e la loro stessa funzione”.

“Domani – conclude la Segretaria Generale dell’Fp-Cgil – sciopereremo anche per difendere gli Enti Locali e tutto ciò che rappresentano per i cittadini: il diritto alla salute, la salvaguardia del territorio, la sicurezza e la tutela delle persone, la mobilità. In altre parole per difendere il valore sociale dei servizi pubblici”.

Roma, 24 Giugno 2010

Ospedali Psichiatrici Giudiziari: dalla Commissione Marino una conferma, va superata l'esperienza dei manicomi criminali. – Comunicato Stampa di Vera La Monica Segretaria Confederale CGIL e Rossana Dettori Segretaria Generale Fp Cgil

Gli esiti dell’attività di indagine della Commissione parlamentare presieduta dal senatore Marino, resi noti in questi giorni, non lasciano dubbi: deve essere immediatamente chiusa l’esperienza dei “manicomi criminali”. D’altronde non sono solo le drammatiche condizioni in cui versano le strutture psichiatriche giudiziarie, degradate sotto ogni aspetto, a spingere verso la soluzione “definitiva” sollecitata dalla Commissione, ma, lo ricordiamo, lo impongono anche le vigenti norme. Dalla Legge 419 del 1998 al Decreto 230 del 1999, fino al DPCM del 2008, viene stabilito il superamento degli OPG attraverso un percorso, graduale ma ben cadenzato, di presa in carico degli internati da parte delle strutture territoriali del Servizio Sanitario Nazionale.

Secondo quel percorso, il 2010 avrebbe dovuto essere l’anno del passo definitivo, con l’avvio del processo di chiusura degli OPG. Invece c’è un grave ritardo. E’ urgente, quindi, anche alla luce dei risultati dell’indagine parlamentare, che si proceda e che, superando il tempo perso, Ministeri della Giustizia e della Salute e sistema delle Regioni assumano finalmente un ruolo attivo e risolutivo. Ogni giorno in più che si perde aggiunge degrado e sofferenza a persone malate, internate in strutture non degne di un paese civile, anziché curate e assistite come tutti i cittadini.

Roma 29 luglio 2010

RSU – Lavoro pubblico e rappresentanza: negare diritto al voto è negare la democrazia. Comunicato stampa di Rossana Dettori e Domenico Pantaleo Segretari Generali FP CGIL e FLC CGIL

Il 24 settembre grande iniziativa di denuncia e mobilitazione che si terrà presso l’auditorium della musica a Roma, via della Conciliazione dalle 10,00 alle 13,30, e sarà conclusa da Guglielmo Epifani.

Negare, a quasi due milioni di lavoratori pubblici, la possibilità di scegliere le proprie rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro è negare non solo un diritto previsto da una legge dello Stato, ma è anche soffocare la loro libertà di espressione, sottoponendo i processi di verifica democratica a criteri soggettivi di “opportunità”.

Ed è per questo che non ci fermeremo fino a quando il Ministro Brunetta e l’ARAN non sottoscriveranno con i sindacati rappresentativi l’accordo per indire le elezioni.

Roma, 20 Settembre 2010

6 maggio Servizi di pubblica utilità in sciopero: garantiti servizi essenziali Uno sciopero in difesa dei diritti dei lavoratori e nel rispetto dei cittadini – Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria generale FP CGIL

Domani le lavoratrici ed i lavoratori che garantiscono nel nostro Paese i servizi ai cittadini e rendono esigibili diritti costituzionalmente garantiti , saranno in sciopero.

Sciopereranno e manifesteranno per rivendicare ed affermare la necessità di un radicale cambiamento nelle politiche del Governo che in questi anni hanno prodotto un generale impoverimento di tutti i lavoratori ed un decadimento della quantità e qualità dei servizi.

La ripresa della crescita si può determinare anche investendo risorse in servizi di pubblica utilità che facilitano e migliorano la vita delle persone e rendono complessivamente più efficiente il sistema Paese.

Sciopereranno e manifesteranno per veder riconosciuto il diritto al lavoro ed ai contratti e per poter garantire a tutti servizi degni di un Paese civile e moderno

Sciopereranno e manifesteranno come sempre nel pieno rispetto delle regole che ci siamo dati, garantendo quindi i servizi essenziali e di prima necessità.

Roma, 5 maggio 2011

Direttiva quadro sui contratti: Comunicato stampa dei segretari generali FP CGILCISL FPUIL FPLUIL PA

La direttiva madre emanata dal Governo tradisce i contenuti delle intese raggiunte il 5 e 6 aprile a Palazzo Chigi.

In particolare non risponde alle intese raggiunte l’indicazione di un tetto massimo di incremento salariale, comprensivo anche della contrattazione integrativa.

Questa misura, se confermata, viola non solo i richiamati accordi, ma soprattutto l’attuale sistema di relazioni sindacali (luglio93), sospendendo di fatto, nella totalità del settore pubblico, la contrattazione integrativa e con essa ogni possibilità di riorganizzare i servizi e le amministrazioni.

Non vi è infine traccia nella direttiva della necessità di dotare i contratti di strumenti che rendano possibili e impegnative le affermazioni del Memorandum, sulle riorganizzazioni, il blocco delle esternalizzazioni, e l’introduzione di reali strumenti di innovazione, di misurazione della produttività e del grado di soddisfazione dei cittadini sui servizi erogati.

Il blocco della contrattazione integrativa impedisce peraltro l’adozione di misure che riconoscano davvero l’apporto individuale al processo produttivo.

Per questi motivi il conflitto apertosi col Governo non può dirsi risolto e va considerata grave la lacerazione intervenuta nei rapporti tra le parti che riguarda ormai non solo le categorie, ma i livelli confederali. Pertanto, le Segreterie Nazionali delle categorie hanno richiesto ai Segretari Confederali del settore pubblico, ed ai Segretari Generali di CGIL CISL UIL di promuovere congiuntamente una conferenza stampa ed un incontro di chiarificazione con il Governo. Parallelamente, allo scopo di determinarne la migliore riuscita, le segreterie hanno avviato un confronto con la Commissione di Garanzia per verificare le modalità attraverso le quali lo sciopero, già previsto per il 16 aprile, possa essere riproclamato per il mese di maggio.

FPCGIL(Carlo Podda) – CISLFP(Rino Tarelli) – UILFPL(Carlo Fiordaliso) – UILPA(Salvatore Bosco)

12 aprile 2007

Il sindacato al tempo della destra – di Nicoletta Rocchi e Carlo Podda

Pubblichiamo il testo dell’articolo di Nicoletta Rocchi, Segretaria Confederale Cgil, e di Carlo Podda, Segretario generale Fp Cgil, apparso su L’Unità di oggi, 24 aprile 2008
 

Il Ministro Brunetta a Madrid: Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL – messaggio di solidarità dei sindacati spagnoli

Carramba che svolta! Così avranno esclamato gli spagnoli ascoltando il Ministro Brunetta a Madrid, è noto infatti che il Governo spagnolo si è ispirato, per riformare la pubblica amministrazione del Paese, al modello Bassanini e si saranno chiesti perché invece in Italia si ritorni indietro.

Sappiamo che i sondaggi sono faro, luce e guida per il Ministro, ma lo inviteremmo ad essere più prudente sulle stime del consenso ai suoi progetti.

Lo sciopero della scuola, che grazie alle sue capacità miracolistiche, è riuscito, in tempi di difficoltà tra le maggiori organizzazioni confederali, a far diventare unitario, e lo sciopero negli altri comparti del lavoro pubblico, che si avvicina a grandi passi, dovrebbe fargli capire che i 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici non sono d’accordo con lui.

Inoltre, a proposito di consenso bipartisan, l’opposizione, sia attraverso le dichiarazioni del Ministro ombra On.le Lanzillotta (che infatti è stata dal Ministro immediatamente tacciata di aggressività), sia attraverso una presa di posizione ufficiale del coordinamento del PD, sia attraverso numerosi emendamenti presentati al suo progetto di legge contro la ripubblicizzazione del rapporto di lavoro, mostra di avere opinioni ben diverse dalla sua.

Infine a proposito di federalismo contrattuale, vorremmo far notare che i titolari di questa questione, cioè i presidenti delle Regioni, per quanto ne sappiamo noi, pur auspicando modifiche del modello contrattuale, non pensano affatto a contratti diversificati per Regione.

Incontreremo il coordinamento delle Regioni giovedì prossimo, ed in quella sede pensiamo si possano gettare le basi per un serio negoziato sul rinnovo dei contratti della Sanità e delle Autonomie Locali.

Roma, 6 ottobre 2008

 


 

Pubblichiamo i messaggi di solidarietà inviati ai lavoratori italiani dai sindacati spagnoli FSAP Comisiones Obreras e FSP UGT
 

Vittorio Foa: Cgil, perso punto di riferimento prezioso

 

Roma, 20 ottobre.  Si è spento, all’età di 98 anni, il compagno Vittorio Foa. La Segreteria della Cgil esprime profondo cordoglio ai suoi cari e lo ricorda, in particolare, per il periodo della sua vita, tra il 1948 e il 1970, in cui svolse con passione e impegno il ruolo di Segretario confederale nella Cgil e, per un periodo, nella Fiom.
Vittorio Foa è stato anche una figura rilevante della storia politica e democratica di questo Paese: prima, da antifascista perseguitato e incarcerato, poi da dirigente del Cln e, ancora, da membro dell’Assemblea costituente dopo l’esperienza nel Sindacato, da dirigente politico nazionale e da parlamentare.
Con i suoi scritti e le sue riflessioni, Vittorio ci ha sempre accompagnati con un grande contributo di idee e di proposte e la rara capacità di guardare al futuro, leggendo la memoria del nostro passato: rappresentando, quindi, per tutti noi, un riferimento prezioso.
Per onorarne la memoria, le iniziative e le attività già programmate saranno sospese nei prossimi due giorni e, per l’ultimo saluto, presso la sede nazionale della Cgil, sarà aperta la camera ardente, martedì 21, dalle 16.30 alle 21.00 e mercoledì 22, dalle 8.00 alle 12.00, ora in cui sarà svolta l’orazione funebre. 

La Segreteria Nazionale della Funzione Pubblica CGIL rende omaggio al compagno Vittorio Foa pubblicando lo stralcio di una sua intervista rilasciata in occasione delle celebrazioni dei 100 anni della CGIL. (http://www.100annicgil.it)
 



 

Continua il mistero sul calcolo delle assenze da parte del Ministro Brunetta: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Continua il mistero sulle fonti alle quali il Ministro Brunetta attinge per dare i suoi numeri sulle assenze. Non si sa quale sia la base statistica su cui prosegue la rilevazione. Ma c’è da temere che sia ancora quella piuttosto incerta dei mesi precedenti.

Ciò che rimane certo è invece che a questo personale, che secondo il Ministro sarebbe con tali forze presente, la risposta che viene data è il taglio a gennaio delle buste paga e nessuna risorsa per maggiore produttività.

Nel frattempo in tutti gli enti vengono sottratti 30 euro a chi è fintamente malato, e ciò è sacrosanto, ma anche a chi è veramente malato, a chi dona il sangue o il midollo osseo, assiste disabili, o figli malati con età inferiore ai tre anni.

Infine abbiamo una curiosità da soddisfare: ma se gli assenteisti (di sinistra) sono così tanti, come sostiene il Ministro, come mai agli scioperi indetti dalla CGIL (di sinistra) partecipa, sempre secondo le scientifiche rilevazioni del Ministro, solo il 7% dei dipendenti?

Non è che dovrebbe mettersi d’accordo con se stesso?

Roma, 17 novembre 2008

"Il Sindacato di domani" articolo di Carlo Podda su Il Diario del Lavoro

 
 
Pubblichiamo di seguito il testo dell’articolo di Carlo Podda, Segretario generale Fp Cgil Nazionale.
 

Allarme carceri: in assenza del Governo intervengano regioni e comuni. Comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Il rapporto presentato ieri mattina dall’associazione Antigone, evidenzia, dati alla mano, la tragicità della situazione in cui versano le nostre carceri. Sono dati che gridano vendetta. 64.000 detenuti a fronte di una capienza di appena 42.000: è sicuramente il dato più allarmante del rapporto, un dato che pone le istituzioni di fronte alle proprie responsabilità.

Ormai da tempo denunciamo lo stato di affollamento in cui versano le nostre carceri, cercando di far emergere come una tale situazione possa dal punto di vista igenico-sanitario creare situazioni esplosive, pericolose per la salute pubblica. Non solo. Crediamo che una tale situazione annienti di fatto ogni possibile azione rieducativa degli istituti penitenziari, aggiungendo alla pena detentiva livelli di vita al limite della disumanizzazione, inaccettabili per uno stato di diritto. Più di 500 suicidi in 9 anni: un dato che fa accapponare la pelle.

Oggi ho personalmente inviato al Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, al Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ed al Presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino, tre lettere. 

Al Ministro chiediamo di uscire dal silenzio, e dire al paese quale sia la strategia del Governo per affrontare una tale crisi. Le risposte fin qui date, che profilano un impegno tanto effimero quanto intempestivo sul fronte dell’edilizia penitenziaria, non possono rassicurarci. Dal 2008, data del trasferimento delle competenze alle Regioni sul tema della sanità penitenziaria, le Asl attendono che i relativi fondi (oltre 300 milioni di euro per gli anni 2008 e 2009) vengano loro trasferiti: finora hanno provveduto, con difficoltà e con sforzi tutti propri, alla gestione del sistema. Un vuoto inaccettabile e che rischia di aggravare una situazione già di per se critica.

Ai Presidenti Errani e Chiamparino chiediamo di agire le loro responsabilità sul tema del sovraffollamento e della crisi del sistema della sanità penitenziaria, pretendendo dal Governo e dal Ministro Alfano interventi immediati e concreti in assenza dei quali si profila un aggravarsi della situazione al limite dell’emergenza.

L’ordinamento non esclude per gli enti locali la possibilità di avviare verifiche sulla corretta compatibilità del sistema e rivendicare l’assunzione da parte del governo centrale di politiche penitenziarie che evitino il progressivo e, sembrerebbe, inarrestabile affollamento delle carceri. La legge Gozzini e l’ordinamento già prevedono forme sostitutive della detenzione.

In gioco non c’è solo la tenuta del sistema, ma la difesa dei diritti inalienabili di ogni cittadino, anche di chi è momentaneamente privato della libertà personale, ma non del diritto alla salute, alla dignità.

Roma, 1 Luglio 2009 
 

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