OGGETTO: COMUNICATO SINDACALE – C.C.N.L. SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI – RIPRESE LE TRATTATIVE ALL’ARAN PER IL CONTRATTO 2002/2005.
In data odierna, su convocazione dell’ARAN ed a seguito delle azioni di lotta, sono riprese le trattative per il rinnovo del contratto dei segretari comunali e provinciali sulla base dei contenuti del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 27 novembre.
Nel corso dell’incontro si è convenuto di chiudere il contratto 2002/2005 sulla base delle specifiche del citato protocollo relative al trattamento economico ed alla previdenza complementare e con la formale previsione della realizzazione dei contenuti del medesimo protocollo nella successiva tornata contrattuale 2006/2007.
L’incontro si è concluso con l’intesa per una nuova convocazione entro la prima metà di gennaio con la presentazione, da parte ARAN, di un articolato per definire rapidamente l’accordo.
FP CGIL
Crispi
CISL FP – LASEC
Alia
UNIL FPL – ANSAL
Fiordaliso
UNSCP
Iudicello
ROMA LI’ 14.12.2007
AL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
LUIGI NICOLAIS
E P. C.
AL PRESIDENTE DELL’ANCI
DOTT. LEONARDO DOMENICI
AL PRESIDENTE DELL’UPI
DOTT. FABIO MELILLI
AL PRESIDENTE DELL’ARAN
AVV. MASSIMO MASSELLA DUCCI TERI
OGGETTO: ATTO DI INDIRIZZO PER IL RINNOVO DEL CCNL DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI.
Egregio Ministro,
Le scriventi Segreterie Le segnalano l’impegno politico, preso con la sottoscrizione del protocollo d’intesa il 27 novembre dello scorso anno, di portare a definizione entro marzo 2008 il C.C.N.L. dei segretari comunali e provinciali per il periodo 2006/2009, parte normativa, e 2006/2007 parte economica.
Il tempo incalza e, a quanto riferisce l’ARAN, manca ancora la predisposizione dell’atto d’indirizzo, nonostante che sia stata approvata, in Consiglio dei Ministri, la preintesa contrattuale relativa al rinnovo dei contratti 2002/2005 che riporta analogo impegno programmatico, questa volta sancito nel testo contrattuale.
Si chiede quindi la sollecita emissione dell’atto di indirizzo e che lo stesso venga trasmesso a stretto giro all’ARAN così da consentire, nel rispetto dei tempi, l’avvio del negoziato.
Distinti Saluti
Roma lì, 15 febbraio 2008
I sindacati ottengono anche un impegno sull’equiparazione dello stipendio con quello della dirigenza
Firmata oggi l’ipotesi di accordo per il Ccnl 2006/2007, che riguarda gli oltre 4 mila segretari comunali e provinciali in servizio nei 10.000 enti fra Comuni e Province italiane. Una firma importante per Fp-Cgil Cisl-Fp, Uil-Fpl, che rinnova un contratto scaduto da 5 anni e che, oltre a garantire un aumento in linea con il biennio economico degli altri settori pubblici, migliora la normativa disciplinare con norme specifiche per la categoria.
L’accordo raggiunto al tavolo con l’Aran, puntualizzano le tre sigle sindacali, contiene anche un impegno preciso rispetto all’equiparazione dello stipendio tabellare dei segretari comunali e provinciali con quello della dirigenza. Un impegno che sarà realizzato con il rinnovo del biennio economico 2008/2009 e rispetto al quale Fp-Cgil Cisl-Fp, Uil-Fpl sollecitano una chiusura rapida della trattativa.
I punti principali del contratto sono:
Si tratta di un risultato – rimarcano Fp-Cgil Cisl-Fp, Uil-Fpl – che premia una linea sostenuta unitariamente, tesa a garantire risultati contrattuali certi. Linea che sarà portata avanti, a partire dal prossimo incontro, fino alla chiusura del biennio 2008/2009.
Roma, 13 ottobre 2010
Oggi, 2 dicembre 2010, presso l’ARAN è stato siglato con le organizzazioni sindacali rappresentative del settore (Fp-Cgil, Fps Cisl, Uil Fpl e Csa) l’accordo per il rinnovo del 2° Biennio Economico (2008-09) del Ccnl dei Segretari Comunali e Provinciali. L’accordo, pur arrivando con un ritardo intollerabile sulle scadenze naturali, risolve positivamente i problemi relativi all’equiparazione tabellare con la Dirigenza degli Enti Locali, lasciati irrisolti dal Ccnl 2002-05.
Con questo accordo si raggiunge, al 31/12/2009, l’equiparazione con la dirigenza per i Segretari delle fasce “A” e “B”, mentre i segretari di
fascia “C” ottengono l’80% della retribuzione tabellare dei colleghi di fascia “A” e “B”. Un risultato atteso da anni e che è stato raggiunto grazie alla capacità e alla pazienza dei sindacati confederali e dei segretari.
Il Ccnl prevede un incremento di circa 168 € per le fasce “A” e “B”, e di € 136 per la fascia “C”, per un totale di circa 37.200 € e 30.200 €
su 12 mensilità. Alle cifre annuali va aggiunta la 13 mensilità. Dal 31/12/2009, per effetto della trasposizione di quota parte dell’indennità di posizione (analogamente a quanto già fatto per altri Ccnl della dirigenza) si incrementa il tabellare fino a raggiungere, per 13 mensilità, un importo di € 43.300, uguale a quello della Dirigenza Enti Locali.
Roma, 2 Dicembre 2010
Il Parlamento ha definitivamente approvato il disegno di legge che abroga l’articolo 1 septies della legge 27/07 “Equipollenza del diploma di laurea in scienza motorie al diploma di laurea in fisioterapia”.
Si pone così fine ad una questione annosa che, di fatto, metteva seriamente a rischio non solo le giuste rivendicazioni ed aspettative della professione del fisioterapista, ma anche la qualità e l’adeguatezza delle prestazioni ai cittadini.
Sarebbe stato preferibile, invero, un semplice ripristino della normativa antecedente alla legge 27 e non, come è stato, un rinvio ad ulteriori interventi legislativi per ciò che attiene la laurea in fisioterapia: in sintesi ci soddisfa l’abrogazione dell’articolo 1 septies, un po’ meno la confusione che può ingenerare il rinvio contenuto nella legge approvata soprattutto rispetto ai percorsi universitari di riconoscimento della laurea in Fisioterapia per i laureandi in scienze motorie (eventuale riconoscimento di crediti/debiti formativi ecc).
Con questa approvazione, fatte salve le questioni generali di criticità entro le quali si muove l’intero mondo delle professioni sanitarie, compresa quella importante dei fisioterapisti (carenza di organico, blocco del turn-over, blocco della contrattazione collettiva e delle risorse legate al riconoscimento delle attività, ecc. ecc.), si ritorna, sul tema, ad una situazione di “normalità”: i fisioterapisti dentro il sistema delle professioni del servizio sanitario nazionale con il loro ordinamento, i laureati in scienze motorie dentro i percorsi formativi e/o professionali tipici delle scienze motorie.
Un percorso che Cgil, Cisl, Uil hanno sostenuto e condiviso in maniera determinata e, soprattutto, unitaria e paritaria, con tutte le associazioni professionali. Il tentativo di qualcuno di arrogare o arrogarsi un particolare merito in questa vicenda è semplicemente penoso e, aggiungiamo, anche dannoso per la stessa professione dei fisioterapisti.
Ma tant’è.
Per la Fp Cgil Nazionale Fabrizio Rossetti
Roma, 6 Aprile 2011
Lettera inviata Al Presidente della Conferenza Stato – Regioni On. Vasco Errani da Rossana Dettori Segretaria Nazionale FP Cgil
Egregio Presidente,
L’articolo 5 della legge 30 Novembre 1998 n. 419 ed il successivo Decreto Legislativo n. 230 del 22 Giugno 1999, hanno riformato il sistema sanitario penitenziario stabilendo il trasferimento delle funzioni dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale e quindi alle Regioni; a tale processo riformatore si è poi aggiunto, per lo specifico tema, la riforma del titolo V della Carta Costituzionale che ha definitivamente affidato alle Regioni la competenza esclusiva sull’assistenza sanitaria.
Nonostante fosse più che chiara la precisa volontà del legislatore di rendere universalmente garantito il diritto alla salute anche nei luoghi di detenzione l’intera passata legislatura è trascorsa senza alcuna conseguente decisione dei Ministeri interessati, Giustizia e Salute, e quelle indicazioni del Parlamento, alle quali si aggiungono quelle chiaramente espresse dai cittadini nel referendum confermativo alle modifiche costituzionali apportate al citato titolo V, rimangono ad oggi assolutamente disattese.
Dopo quasi nove anni dall’avvio del processo di riforma della sanità penitenziaria il Ministero della Giustizia continua ad esercitare indisturbato le sue illegittime prerogative sul diritto alla salute in carcere.
Ripetutamente abbiamo sollecitato la Conferenza Stato-Regioni ad assumere chiare iniziative tese a sottrarre il tema dell’assistenza sanitaria ad un Ministero che ha, evidentemente, missione diversa da quella della tutela della salute dei cittadini e, nel contempo, abbiamo rivendicato interventi rispondenti ai principi costituzionali che definiscono l’esclusività dei sistemi sanitari regionali nella garanzia di quel diritto.
Tutto ciò, però, mai sottovalutando le enormi resistenze che i due ex Ministri della Giustizia e della Salute, Castelli e Sirchia, hanno profuso a piene mani; abbiamo registrato più volte quanto fosse oggettivamente difficile operare il trasferimento delle funzioni di assistenza sanitaria dalla Giustizia alla Salute e, successivamente, ai sistemi sanitari regionali di fronte alla resistenze dei due principali attori istituzionali del processo.
Ora, invece, onorevole Errani , ci troviamo di fronte ad una dichiarata disponibilità sia del Ministro Mastella che della Ministra Turco a dare finalmente avvio alla riforma sancita nel lontano 1998; nuove sensibilità che, oltretutto, sono più che mai presenti non solo nel Governo, ma anche nella maggioranza parlamentare che lo sostiene.
Si tratta, allora, di definire finalmente un piano operativo che consenta:
– l’immediato trasferimento alle Regioni, con vincolo di destinazione, di tutte le risorse finanziarie oggi nella disponibilità del Ministro della Giustizia per la sanità penitenziaria, adeguandole eventualmente nella loro consistenza, in modo di garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria per tutti i detenuti, adulti e minori, di tutte le tipologie e condizioni di restrizione;
– l’apertura di un tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali confederali per l’avvio di un garantito processo di trasferimento del personale sanitario, allo stato attuale impegnato nello svolgimento delle attività sanitarie penitenziarie, nei ruoli dei servizi sanitari regionali;
– il trasferimento alle competenze regionali delle convenzioni in atto tra il personale sanitario ed il Ministero della Giustizia per essere riordinate dalle Regioni nel rispetto degli attuali istituti normativi vigenti nel Servizio sanitario nazionale;
– il trasferimento alle regioni della documentazione clinica riguardante i detenuti insieme alle strutture logistiche ed alla strumentazione diagnostica attualmente in uso all’amministrazione penitenziaria;
– la messa a disposizione delle regioni delle sedi interne ed esterne al carcere utilizzate per lo svolgimento delle attività di cura e riabilitazione, compresi i centri clinici;
– l’avvio di un processo di concertazione fra il servizio sanitario regionale, le ASL, i Provveditorati Regionali dell’Amministrazione Penitenziaria e le Direzioni degli Istituti di Pena per stabilire criteri e procedure di gestione del servizio e per individuare i necessari rapporti di collaborazione istituzionale sul tema;
– favorire la discussione e la necessaria approvazione nella Conferenza Stato-Regioni del progetto obiettivo a suo tempo predisposto in applicazione dell’articolo 5 del citato decreto legislativo.
Non le sfuggirà certamente, dato il contesto profondamente diverso da quello vissuto per l’intera 13° legislatura, quanto determinanti saranno le iniziative che in seno alla Conferenza da Lei presieduta verranno assunte per favorire, anzi, rivendicare l’immediato avvio di quel trasferimento delle funzioni e quanto chiara potrà essere la responsabilità della stessa Conferenza nel caso in cui permanesse oltremodo questa sostanziale situazione di empasse.
Non le saranno certamente sfuggite le ormai numerose iniziative di legge promosse da alcune assemblee regionali tese a garantire il diritto alla salute nei luoghi di detenzione esclusivamente all’interno dei sistemi sanitari regionali.
La invitiamo, pertanto, ad assumere un ruolo da protagonista in questa vicenda ed a farsi carico di una precisa sollecitazione ai Ministri interessati affinché dalle dichiarazioni di intenti, dai programmi elettorali si passi ad una coerente azione di Governo.
Lo impone la legge 419/98, il decreto legislativo 230/99, il titolo V della Carta Costituzionale; lo rende necessario anche la doverosa difesa delle prerogative affidate alle Regioni di cui Lei è autorevole garante.
In attesa di un cortese riscontro l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
Roma, 29 Gennaio 2007
Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil
Apprendiamo con soddisfazione che domani 10 gennaio si incontreranno il Ministro Fabio Mussi e la Ministra Livia Turco per discutere della situazione generale dei policlinici.
Auspichiamo che si risolva definitivamente il problema dei policlinici a gestione mista, facendo tornare la gestione e la responsabilità dell’assistenza al Servizio Sanitario Nazionale, come da tempo la nostra organizzazione ha proposto.
La Formazione e la Ricerca devono essere gli strumenti necessari per garantire l’innovazione e la ricerca finalizzata in Sanità, oltrechè la sede in cui formare, in sinergia con le aziende sanitarie pubbliche le professionalità necessarie a garantire prestazioni di sempre maggior qualità.
Roma, 9 gennaio 2007
Oggi gli esecutivi unitari Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, riuniti a Roma, hanno approvato la piattaforma per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Sanità Pubblica.
La piattaforma sarà quindi sottoposta alle valutazioni dei lavoratori.
Pubblichiamo, inoltre, il testo del Documento finale degli Esecutivi unitari approvato all’unanimità
Roma, 28 giugno 2007
Riforma della sanità penitenziaria – Dlgs 230/99
Convocazione riunione nazionale per il 17 Luglio 2007 ore 9,30 Roma – Via Leopoldo Serra 31 – quarto piano- sala azzurra
E’ finalmente iniziato il percorso di concertazione istituzionale per la definitiva applicazione della legge di riforma della sanità penitenziaria che prevede il passaggio totale delle funzioni di assistenza sanitaria dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale.
Si è insediata e sta tuttora lavorando una commissione istituzionale SALUTE/GIUSTIZIA/REGIONI alla quale è stato affidato il compito di elaborare una bozza di progetto obiettivo da presentare al confronto con le parti sociali nel prossimo mese di settembre.
Sia in relazione ai lavori di quella commissione, sia per prepararci adeguatamente al confronto di settembre sulle questione afferenti al personale e sui modelli organizzativi di riferimento, riteniamo utile convocare una specifica riunione nazionale per il giorno 17 Luglio 2007 alla quale è opportuna la presenza dei Segretari Regionali di riferimento dei due comparti interessati: sanità e funzioni centrali.
Nel frattempo vi preghiamo di acquisire tutti i dati che possono essere ritenuti utili ad un articolato approfondimento sul tema a cominciare da quelli importantissimi relativi a eventuali convenzioni territoriali, alle loro caratteristiche e ai costi che già gravano sui sistemi sanitari regionali (farmaceutica, specialistica ecc.).
E’ utile sottolineare quanto importante sia la presenza di tutte le realtà regionali a cominciare da quelle che risultano in maggiore difficoltà economica (Lazio, Liguria, Abruzzo, Campania, Sicilia e Molise).
La Segretaria Nazionale FP Cgil
Rossana Dettori
Roma, 2 luglio 2007
Comunicato stampa di Rossana Dettori segretaria nazionale FP CGIL e Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Condividiamo le scelte del Cdm relative alla dichiarazione dello stato di emergenza in Calabria per far fronte alle condizioni di disagio della sanità, ma le gravi problematiche emerse sono presenti a macchia di leopardo anche in altre Regioni, e non solo del Sud.
Il 50% delle strutture ospedaliere nazionali sono vecchie di 60 anni, spesso con modelli strutturali obsoleti.
Si continua ad assumere personale precario, che rappresenta tra i medici circa il 10% e tra gli altri profili(infermieri,tecnici,fisioterapisti etc)circa il 30% a danno della qualità dell’assistenza, che necessita di una stabile e collaudata sinergia tra le diverse discipline mediche e le diverse professionalità.
Il sistema universitario di formazione del personale sanitario tutto non consente di acquisire adeguate capacità pratiche, e passa dalla pura teoria alla impropria utilizzazione ad es.degli specializzandi al posto dei medici strutturati.
I sistemi di selezione del personale, a partire dagli stessi primari, è lasciato alla arbitrarietà delle direttori generali, nominati dalla politica.
E’ giusto colpire le negligenze, a partire da quelle del personale sanitario, ma è’ ora di un intervento complessivo, che consenta di lavorare bene in ospedali sufficientemente attrezzati e moderni, con controlli periodici sui sistemi di sicurezza con sistemi certi di verifica sulla appropiatezza delle prestazioni e con dotazioni organiche di tutte le professioni adeguate ai garantire le prestazioni. Solo così potremmo porre fine alla rincorsa alle emergenze della malasanità.
Roma, 11 dicembre 2007
Pubblichiamo il testo della nota delle segreterie FP CGIL CISL FP UIL FPL sulle iniziative del 4 febbraio 2008
Roma, 30 gennaio 2008
Amiche/amici compagne/compagni,
nel ricordarvi l’importanza di un buon esito delle manifestazioni regionali organizzate per lunedì 4 febbraio p.v. e le altre, a livello locale, che riterrete opportune, anche al fine di supportare i confronti dei prossimi giorni con il Comitato di settore, vi alleghiamo l’ulteriore materiale preannunciato con la nostra nota del 16 gennaio u.s.
Con l’occasione vi ricordiamo l’importanza di far assumere durante l’iniziativa di lunedì 4 febbraio p.v. un impegno formale alla sottoscrizione del contratto a tutti gli Assessori alla salute, nei termini e con le quantità economiche previste dall’accordo del 29 maggio 2007 e senza riduzioni rispetto agli incrementi contrattuali già percepiti con il rinnovo contrattuale 2004-2005; oltre all’impegno di adoperarsi anche per il rinnovo del contratto della sanità privata.
Vi alleghiamo i seguenti materiali fac simile:
* Volantino informativo per la massima riuscita delle manifestazioni del giorno 4 febbraio p.v.
* Documento fac simile da far sottoscrivere agli Assessori alla salute
Cordiali saluti.
FP CGIL (Rossana Dettori) – CISL FP (Daniela Volpato) – UIL FPL (Carlo Fiordaliso)
Dichiarazione stampa
di Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL
e Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Sono giorni difficili per la sanità italiana, dove si assiste ad uno scontro istituzionale tra Governo e Regioni sulle risorse, e dove continuano ad emergere situazioni di malaffare, legate in particolare ai rapporti tra pubblico e privato.
Noi riteniamo che il taglio reale delle risorse programmate per la sanità, di circa 7 miliardi, metterà in ginocchio tutte le Regioni, virtuose e non, con maggiori ricadute negative proprio laddove – come nel Lazio, la Campania, la Sicilia e nella stessa Abruzzo – è avviato un piano di rientro.
Decurtare in modo indiscriminato posti letto, servizi e personale, è una linea sbagliata che ricade in primo luogo sui cittadini, ai quali non potranno essere garantite le prestazioni essenziali su tutto il territorio nazionale, e potranno dover pagare il ticket anche se esenti per gravi malattie croniche e con basso reddito.
Agli operatori sanitari, così come per tutto il pubblico impiego, viene sottratta una parte cospicua della retribuzione, con il taglio del 10% dei fondi della contrattazione integrativa e della maggioranza delle voci stipendiali nei primi 10 giorni di malattia, e con finanziamenti inaccettabili per il biennio 2008-2009.
Questo quando i medici pubblici sono senza contratto da trenta mesi, così come 150.000 operatori della sanità privata in sciopero il 19 settembre. E dove da una parte si taglia il personale, dall’altra si elimina il diritto al riposo per i medici ospedalieri, che saranno sempre più costretti a turni prolungati, con una maggiore probabilità di errori sanitari.
C’è infine da registrare la necessità e l’urgenza non solo di maggiori controlli e di trasparenza, ma anche di nuove regole tra pubblico e privato in sanità. Basti pensare che proprio le Regioni con il maggior deficit, come l’Abruzzo, hanno la maggioranza dei posti letto delle strutture private.