Sanità: abrogazione art. 1 – septies Legge 3 febbraio 2006, n. 27 – Lettera unitaria al Presidente Nazionale A.I.F.I. e a tutte le Istituzioni

 

Al Presidente Nazionale A.I.F.I.
Dr. Antonio Bortone

Gentile Presidente,
in data odierna abbiamo trasmesso l’allegata lettera unitaria a tutte le Istituzioni in indirizzo al fine di bloccare il provvedimento Ministeriale di applicazione della Legge in oggetto e di sollecitarne l’abrogazione in tempi rapidi.

Auspichiamo in un esito positivo delle varie iniziative in corso, diversamente sarà nostra cura confrontarci sulle ulteriori azioni da intraprendere finalizzate all’abrogazione di una norma lesiva nei confronti dei cittadini e dei professionisti.

Cogliamo l’occasione per un cordiale saluto.

FP CGIL Rossana Dettori – CISL FP Daniela Volpato – UIL FPL Carlo Fiordaliso

Roma, 25 settembre 2008


Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Silvio Berlusconi

Al Presidente del Senato
On. Le Renato Schifani

Al Presidente della Camera dei Deputati
On. le Gianfranco Fini

Al Ministro della Welfare
On. Le Maurizio Sacconi

Al Ministro dell’Istruzione, Università e ricerca
On. Le Mariastella Gelmini

Al Sottosegretario
Prof. Ferruccio Fazio

Al Sottosegretario
Dr. Giuseppe Pizza

Ai Sigg. Capigruppo Parlamentari
della Camera dei Deputati

Ai Sigg. Capigruppo Parlamentari
del Senato

Gentili Onorevoli,
in riferimento all’argomento in oggetto ricorderete che nella precedente legislatura della Vostra coalizione con una norma di tre righe tra le pieghe di un decreto di fine mandato è stata approvata una legge che mette a rischio la salute dei cittadini con l’equipollenza del titolo di studio dei laureati in scienze motorie (insegnanti di educazione fisica) con il titolo dei fisioterapisti, affidando una competenza sanitaria a una figura professionale non sanitaria, norma che lo stesso Governo allora si è impegnato ad abrogare e comunque a bloccare l’emanazione del decreto applicativo della stessa.

Le SS.VV. sono state interessate, fin dall’inizio di questa legislatura, dalle scriventi organizzazioni sindacali, dalle rappresentanze professionali e da alcune associazioni dei cittadini per un intervento immediato di abrogazione della citata normativa.

Il percorso di abrogazione è stato avviato tempestivamente con la calendarizzazione del DDL n. 572 con il titolo “Abrogazione dell’articolo 1-septies del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27” in Commissione VII Cultura del Senato e l’avvio della discussione in questi giorni con pareri favorevoli e la convergenza di tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e minoranza.

Nel frattempo siamo venuti a conoscenza che i Ministeri competenti Università e Welfare avrebbero avviato l’iter per la definizione del decreto applicativo della norma stessa, decreto che consentirebbe di fatto l’equipollenza del titolo di scienze motorie con la laurea in fisioterapia e con la conseguente grave messa in discussione di tutto il sistema formativo delle professioni sanitarie, materia riservata alla legge nazionale e i relativi rischi per l’utenza già esposta a un “dilagante” abusivismo in questo settore della riabilitazione.

Le scriventi organizzazioni sindacali sono a chiedervi il blocco di qualsiasi norma applicativa della Legge in oggetto e un intervento immediato per la conclusione dell’iter abrogativo dell’articolo 1 septies, anche attraverso la previsione di un emendamento abrogativo nel disegno di legge n.1634 di riconversione del decreto n. 137 del 1 settembre 2008, calendarizzato per i prossimi lavori della Camera dei Deputati.

Auspicando nella Vostra condivisione, già dichiarata in passato, restiamo a disposizione per i necessari confronti sull’argomento e cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.

FP CGIL Rossana Dettori –  CISL FP Daniela Volpato –  UIL FPL Carlo Fiordaliso

Roma, 25 settembre 2008  

In allegato un altro volantino, da noi elaborato, in risposta all’ennesimo documento della Cisl Fp Sanità.

Per il Comparto Sanità
Fabrizio Rossetti

Sanità Pubblica: apertura trattative Biennio 2008/2009, le risorse a disposizione sono scarse, vanno integrate per permettere aumenti più dignitosi – Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil

Si è aperta oggi all’ARAN la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro per i 600.000 lavoratori del comparto della Sanità Pubblica.

L’Aran, nell’illustrare l’atto di indirizzo del comitato di settore, ha confermato la destinazione per gli aumenti salariali dello 0,4% per il 2008 che diventa il 3,2% per il 2009 di cui alla legge finanziaria 2008 (complessivamente poco più di 70€ lordi pro-capite a regime) ed ha evidenziato come, tra le altre indicazioni affidatele dal Governo per la trattativa vi sia anche quella di destinare una parte dello stanziamento 0,5%, per incrementare le parti accessorie dei salari.

Sempre l’Aran ha illustrato la volontà di procedere alla soppressione, a partire dal 31/12/2009 dell’indennità infermieristica.

Pur in una fase assolutamente interlocutoria del confronto, la FP CGIL ha chiesto un’integrazione delle risorse da destinare agli aumenti salariali in maniera da prevedere incrementi in linea almeno con l’ultimo rinnovo contrattuale.

La FP CGIL ha chiesto, inoltre, che il rinnovo del CCNL 2008/2009 preveda soluzioni idonee e definitive per la completa stabilizzazione dei lavoratori con rapporto di lavoro a tempo determinato e misure di disapplicazione degli interventi negativi operati dalla legge 133/2008.

La FP CGIL è contraria in via assoluta alla cancellazione dell’indennità infermieristica, strumento di riconoscimento del disagio al quale sono ripetutamente chiamati gli infermieri del SSN.

L’ARAN ha comunicato un’ulteriore approfondimento con le Regioni sui temi sollevati e ha preannunciato la ripresa del confronto subito dopo la pausa festiva.

Roma, 22/12/2008

 
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Apertura trattative ARAN rinnovo contrattuale 2008/2009. comunicato di Rossana Dettori ed atto di indirizzo.

Oggi si è formalmente aperto il tavolo di confronto con l’ARAN per il rinnovo del CCNL 2008/2009, personale del Comparto Sanità.

La riunione è stata aperta con l’illustrazione, da parte dell’ARAN, dei contenuti dell’atto di indirizzi del Comitato di Settore (atto in allegato)

 
del quale vi sintetizziamo i passaggi più significativi:

  • le risorse a disposizione (0,4% per il 2008 che diventano 3,2% per il 2009) dovranno essere finalizzate per gli incrementi del trattamento economico fondamentale, fatto salvo lo 0,5% che dovrà essere utilizzato per incrementare le parti accessorie dei salari; 
  • la destinazione delle economie conseguenti a risparmi sui costi per le risorse umane dovranno servire per l’individuazione di specifici ed ulteriori criteri premiali per il personale coinvolto in processi “innovativi” ;
  • dovrà essere demandate a linee di indirizzo regionali la facoltà di ridefinire particolari condizioni di lavoro da remunerare con le indennità già previste dal CCNL
  • la negoziazione dovrà (sempre secondo l’atto di indirizzo) finalizzare (far confluire) nel fondo per l’incentivazione della produttività le risorse utilizzate per la retribuzione individuale di anzianità e per il trattamento accessorio non legato alle condizioni di lavoro del personale cessato;
  • la negoziazione dovrà stabilire che la norma relativa all’indennità ex articolo 40 del CCNL 98/01 “indennità infermieristica” cessi di produrre effetti alla scadenza del biennio (31.12.2009); 
  • la negoziazione dovrà, infine, affrontare le questioni che compongono la cd “sequenza contrattuale” di cui al precedente accordo contrattuale.

 
La Fp Cgil, prendendo atto dell’illustrazione dell’ARAN, ha per il momento esplicitato:

  • l’assoluta insoddisfazione per la scarsità delle risorse destinate a questo rinnovo contrattuale ed ha chiesto una apprezzabile integrazione degli stanziamenti da parte delle regioni in maniera da ricondurre gli aumenti salariali per il lavoratori del settore in linea con il precedente biennio; 
  • la necessità che in questo rinnovo contrattuale si trovino soluzioni idonee e definitive che permettano senza mezzi termini la completa stabilizzazione del personale con rapporto di lavoro a tempo determinato; 
  • la propria contrarietà agli interventi sull’articolo 40 del CCNL 98/01 “indennità infermieristica il bisogno che in questo biennio contrattuale siano chiaramente indicate le norme di disapplicazione rispetto agli interventi negativi contenuti nella legge 133/2008.

 
L’Aran, anche considerata la nostra insoddisfazione, soprattutto rispetto alla scarsità dei fondi a disposizione, ha annunciato un approfondimento del tema nel rapporto con le Regioni ed ha rinviato a dopo l’Epifania il proseguo della trattativa.

Vi terremo ovviamente e costantemente informati.

Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil

Roma 22 Dicembre 2008

Sanità Pubblica: indennità di polizia giudiziaria comparto sanità (art. 44, comma 2, CCNL 1995/97)

 
In allegato lettera inviata al Patronato Inca da Rossana Dettori Segretaria Nazionale FP CGIL e nota operativa dell’INPDAP
 
Roma 1 luglio 2009

 

20 Luglio 2009 – Ipotesi di Accordo – CCNL 2008/2009 Comparto Sanità – Sottoscritta la nuova formulazione dell'articolo 10

 
Nella giornata di ieri si è conclusa, con la sottoscrizione del nuovo articolo 10, la trattativa per il rinnovo del CCNL 2008/2009 del Comparto Sanità. La riapertura del confronto si era resa necessaria a seguito della mancata certificazione dell’articolo 10 da parte della Corte dei Conti. Si riavvia, ora, per il solo l’articolo 10 (nella nuova formulazione) l’iter di certificazione, iter che ARAN si è impegnata a rendere il più celere possibile.

 

Intesa tra Governo e Regioni del 23 Ottobre relativa al Patto per la Salute per gli anni 2010-2011

 
Il 23 Ottobre u.s. è stato sottoscritto

fra Governo e Regioni per un nuovo Patto per la salute – triennio 2010/2012. 

Dal  testo dell’accordo sottoscritto vogliamo evidenziare che: 

–  il finanziamento nel biennio 2010-2011 è incrementato per circa 4,5 miliardi di Euro, fino ad attestarsi, per il 2012, a +2,8% sul 2011

– a differenza di quanto previsto nella prima proposta del Governo di settembre, i risparmi nella gestione dei servizi sanitari regionali rimangono nelle possibilità delle regioni stesse

– non c’è più l’indicazione per una riduzione generalizzata dei posti letto ospedalieri (la proposta di settembre prevedeva un taglio di circa 10.000 posti letto, comprensivi della lungodegenza)

– vengono, “in via generale”, confermati gli attuali meccanismi in caso di disavanzo superiore al 5% del bilancio (innalzamento aliquote Irpef ed Irap) – (a settembre il Governo proponeva la partecipazione obbligatoria dei cittadini per il 75% del disavanzo, attraverso l’introduzione coatta dei ticket e con un meccanismo di rivalutazione a cadenza trimestrale) 

– vengono rifinanziati gli investimenti in tema di edilizia sanitaria (+4,7 miliardi) e viene prevista la possibilità di utilizzare a tal fine anche i fondi regionali FAS

– tutta la partita degli indicatori di efficienza e degli standard nei costi di spesa e del personale viene notevolmente ridimensionata rispetto alla proposta iniziale del Governo, almeno negli aspetti che riguardano i lavoratori del SSN. Nello specifico spariscono le rigidità previste sulle dotazioni organiche del personale, quelle sulle spese del personale, il blocco del turn-over generalizzato e l’impossibilità di alimentare i fondi per la contrattazione integrativa aziendale del personale cessato dal servizio. Il Nuovo accordo impone limitazioni (blocco del turn over e spese non obbligatorie) solo nel caso di disavanzo non coperto, in tutto o in parte.

– viene prevista una commissione paritetica per la valutazione dei piani di rientro e sarà predisposto un nuovo regolamento per la verifica dei bilanci e per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza

– nel caso di inadempienza dei piani di rientro sono previste ulteriori sanzioni (decadenza dei Direttori Generali, sospensione dei trasferimenti)

– si introduce la possibilità, per le regioni attualmente commissariate, di presentare un nuovo piano di rientro che potrebbe far cessare il commissariamento nel caso di una sua approvazione

FINANZIAMENTI RINNOVI CONTRATTUALI

E’ questa la parte più critica dell’accordo del 23 ottobre.

Innanzitutto è da registrare che:

– nell’incremento complessivo per il 2010 sono stati calcolati anche i circa 460 milioni di euro per il riconoscimento dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale del Comparto

– lo stesso Governo, nella parte relativa ai suoi impegni, continua a non sciogliere il nodo del finanziamento per i prossimi rinnovi contrattuali. Affermare, infatti, che “qualora” al personale vengano riconosciuti incrementi contrattuali superiori a quelli dell’indennità di vacanza contrattuale, v’è la garanzia di un ulteriore finanziamento” è sintomatico di un atteggiamento non più solo omissivo, ma anche offensivo. Come può il Governo che sottoscrive l’accordo rimandare la trattazione di un argomento così importante con un avverbio di tempo (“qualora”) il cui significato è “nell’eventualità, se mai, nel caso”

Apprezziamo, quindi, i cambiamenti positivi che il nuovo accordo porta rispetto alla posizione espressa dal Governo qualche settimana fa, ma a questo passo avanti (così come dichiarato dal Segretario Generale della Fp Carlo Podda) corrisponde un notevole passo indietro proprio sulla questione del rinnovo dei contratti di lavoro.

Senza la previsioni di risorse certe da destinare al rinnovo dei contratti, e quindi senza un giusto e doveroso riconoscimento alle professionalità e al lavoro degli operatori sanitari, il percorso intrapreso per potenziare e migliorare la sanità pubblica, sarà impervio, e la categoria lavorerà affinché si sblocchi la vertenza contrattuale.

L’esecutivo nazionale della sanità previsto per il 2 p.v. sarà la prima occasione per un approfondimento e per una valutazione articolata e complessiva dell’intesa Stato Regioni.

Fabrizio Fratini Segretario Nazionale FP CGIL

Roma 27 Ottobre 2009

Sanità – Dirigenza STPA AREA III: CGIL FPCISL FPUIL FPL non firmano l'ipotesi del CCNL 2008-2009 biennio contrattuale e code contrattuali – I testi dell'accordo non sottoscritto

 
Dopo una lunga trattativa all’ARAN che si è protratta per mesi e si è conclusa questa notte CGIL FPCISL FPUIL FPL non firmano il CCNL 2008-2009 biennio contrattuale e code contrattuali degli oltre 21.000 dirigenti non medici del ruolo sanitario professionale tecnico e amministrativo – Area III.
 
Roma, 10 febbraio 2010
 

 

Dirigenza STPA: Comunicato di Fabrizio Fratini Segretario Nazionale FP CGIL e tabelle aumenti mensili lordi.

Il 9 febbraio 2010 Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl non hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2008/2009 per la dirigenza SPTA.

I contenuti positivi di quell’ipotesi di accordo sono stati già ampiamente riconosciuti nel comunicato unitario già inviato:

1) aumenti contrattuali in linea con i precedenti CCNL sottoscritti per altri comparti di contrattazione – 3,2% pari a 152,27 euro medi pro capite a regime;

2) articolazione degli aumenti sulle voci stipendiali in linea con la piattaforma rivendicativa;

3) decisione di investire una parte del 3,2% per la rivalutazione dell’indennità di esclusività per il ruolo sanitario;

4) rivalutazione della posizione minima unificata per i ruoli tecnico-professionale-amministrativo che rimette in equilibrio le retribuzioni rispetto all’aumento dell’indennità di esclusività;

5) risorse aggiuntive regionali nella misura dello 0,8% sul monte salari per le stesse finalità e con gli stessi meccanismi già definiti per il comparto;
 
6) possibilità , a livello di contrattazione integrativa, di rivalutare il buono pasto con le stesse modalità già previste per il restante personale;

7) apertura del confronto, a livello regionale, sul tema del precariato e del suo indissolubile legame con l’erogazione dei LEA ai cittadini;

8) elaborazione di un sistema disciplinare che nonostante non sia mai stato nel novero, ovviamente, delle nostre rivendicazioni prova ed in alcuni tratti riesce a depotenziare e limitare i disastrosi interventi legislativi del ministro Brunetta con la “sua” legge 15 ed il conseguente decreto attuativo.

Un accordo,quello da noi non sottoscritto, che ha visto, quindi, la partecipazione attiva e determinante del sindacato confederale, in completa sinergia, anche nella fase della trattativa, con i nostri comportamenti al tavolo dei medici.

Ciò che ha reso impossibile la nostra adesione all’ ipotesi di accordo , dunque, appartiene ad altro: la scelta dell’Aran e delle regioni di proporre e difendere una previsione che ha dell’assurdo, che risulta irragionevole e che ha il sapore inequivoco della beffa.

Nel testo troverete due interventi sull’indennità di esclusività. Il primo abroga, di fatto, la previsione contenuta nel CCNL del 2000 che distingueva l’indennità di esclusività dal monte salari.
 
Tecnicamente il contratto 2008 -2009 prevede all’art. 12, comma 3, la disapplicazione dell’art.5 comma 2, secondo capoverso del CCNL 8/6/2000 che così recitava: “Essa costituisce un elemento distinto della retribuzione che non viene calcolato al fine della determinazione del monte salari cui fanno riferimento gli incrementi contrattuali”. A questo si aggiunge nel nuovo contratto la dichiarazione congiunta n.1 “Le parti congiuntamente dichiarano che, con riferimento al biennio economico 2008 – 2009, nella definizione di “monte salari” viene ricompresa l’indennità di esclusività del rapporto di lavoro”.

Ora, solo persone stolte o in malafede non possono non capire che, in questi due interventi, vi sono due operazioni ben distinte , ma entrambe devastanti. La prima e’ l’affermazione che l’inserimento nel monte salari, sic et simpliciter, così come proposto premia, in linea di principio, solo in linea di principio, prima di tutto tutti quei medici e professionisti con rapporto non esclusivo con il SSN. Se dovesse trovare applicazione questa previsione (e non avverrà mai proprio per come e’ formulata la dichiarazione congiunta) gli aumenti che verranno definiti per i prossimi contratti saranno più’ vantaggiosi proprio per quei medici e professionisti con rapporto libero professionale. E’ sul monte salari di tutta la dirigenza del SSN che si calcola l’aumento e quell’aumento, ipoteticamente maggiore per questa operazione di inglobamento, verrebbe applicato a tutte le retribuzione comprese ovviamente quelle di chi non ha rapporto esclusivo. Una bella operazione (sempre ipotetica) che premierebbe proprio chi non e’ destinatario di quella indennità! La seconda e più’ grave (per chi si attribuisce, come il sindacato autonomo dell’Aupi, la nomea di sindacato dei lavoratori) riguarda la dichiarazione congiunta: possono spiegarci, se ce la fanno, che significa che l’indennità di esclusività entra nel monte salari , ma solo con riferimento al biennio 2008 2009? Il contratto per quel biennio non e’ quello sottoscritto l’altra settimana? E quale effetto concreto ha avuto questa dichiarazione sugli aumenti definiti nell’accordo sottoscritto? Nessuno, diciamo noi. E allora a cosa e’ servito?
 
E perché nessuno dice che le voci sulle quali calcolare gli aumenti per il prossimo triennio fanno parte di un altro tavolo di trattativa nel quale certamente l’Aupi non sarà presente? Una bella presa in giro, non c’e’ che dire. Con l’aggravante di averne fatto, in maniera anche maldestra, in verità, il punto di “forza” delle loro argomentazioni. A Febbraio 2010 si sottoscrive un accordo che dice che una previsione, che non ha effetto economico, vale solo fino al 31 12 2009!!!.

Tornando a serietà, ovviamente espungendo dalle argomentazioni le strampalate tesi dell’Aupi, resta la questione del perché Aran, Governo, ma soprattutto le Regioni si siano prestate ad un gioco così periglioso su questioni così centrali per il servizio sanitario nazionale e del perché si sia interpretato così allegramente il ruolo di agente contrattuale prestando il fianco a richieste dall’evidente sapore demagogico, ma prive di assoluti significato.

Insieme a Cisl e Uil e’ da qui che ripartiremo.

Fabrizio Fratini Il Segretario Nazionale FP CGIL

Roma 15 Febbraio 2010

 

Sanità: nuovo Piano, vecchi tagli. Governo e maggioranza incoerenti e schizofrenici. Comunicato stampa di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp Cgil Sanità

Mentre il Governo adotta il nuovo piano sanitario nazione, nel quale la metà delle pagine (circa 50 su 100) è dedicata ad azioni per lo sviluppo del servizio sanitario nazionale, prosegue l’iter del Decreto Milleproroghe che conferma i tagli al Fondo Sanitario Nazionale per circa 1 miliardo.

Il Governo indica fra i suoi obiettivi quelli del miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni e “della presa in carico del cittadino”, e contemporaneamente in Parlamento, attraverso il taglio di circa 500 milioni di euro, si creano le condizioni affinché a Giugno venga reintrodotto il “super ticket” di 10 euro per ogni ricetta e/o prestazione.

Il Piano licenziato dal Governo dedica un intero capitolo all’integrazione socio sanitaria, assumendo un serie di obiettivi ambiziosi per meglio aiutare cittadini, anziani e famiglie nei percorsi di assistenza e cura, ma nel Decreto Milleproroghe il fondo per la non autosufficienza continua ad essere pari allo zero assoluto.

Può essere considerata normale una situazione nella quale il Governo e la maggioranza che lo sostiene, su un tema delicato come la salute dei cittadini, assumono comportamenti così schizofrenici?

Un’ultima considerazione: tutto ciò avviene dopo che si è imposto il blocco dei contratti di lavoro e del turn over in sanità e mentre la legge finanziaria impone il licenziamento del 50% dei lavoratori precari.

Un capolavoro!

Roma, 21 gennaio 2011

Sanità – Medici: Senato, bene su esclusività male su studi privati

Dichiarazione di Rossana Dettori, segretaria nazionale FP CGIL e di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

Il Documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’esercizio della libera professione intramuraria, approvato oggi a maggioranza dalla Commissione Sanità del Senato, presenta luci ed ombre.
Apprezzabile l’indicazione della esclusività di rapporto per i direttori di unità semplici e complesse, anche se limitata alla durata dell’incarico e non estesa a tutti medici.
Positivo il controllo dei volumi di attività istituzionale in rapporto alla libera professione, così come la sua gestione aziendale.
E’ invece un ritorno al passato l’ istituzionalizzazione degli studi privati come luogo per la libera professione dei medici pubblici.
Ai tempi della Bindi questa possibilità era stata concessa solo in attesa del reperimento degli spazi intramurari, e se le conclusioni del Senato dovessero diventare legge vi sarebbe invece una legittimazione del doppio canale pubblico-privato.
La FP CGIL e la FP CGIL Medici porteranno avanti tutte le iniziative sindacali utili affinché la libera professione intramuraria sia regolamentata in modo appropriato sia per i medici che credono nella esclusività di rapporto sia per i cittadini, oggi troppo spesso costretti a rivolgersi al privato per superare le liste di attesa.

Roma, 18 aprile 2007

Professioni Sanitarie: Accordo Stato-Regioni

Pubblichiamo il testo dell’accordo Stato-Regioni che istituisce la funzione di coordinamento in attuazione dell’art.6 della legge 43/2006 e la nota del sottosegretario Patta che accompagna il testo.

E’ evidente che da questo momento i concorsi per l’attribuzione del coordinamento dovranno allinearsi al disposto dell’accordo; di contro è necessario, in sede decentrata, chiudere la contrattazione per l’attribuzione del coordinamento a quanti da tempo svolgono la funzione, nel rispetto delle norme contrattuali (art.19 CCNL 19.04.2004).

10 settembre 2007

Sanità Pubblica: Interrotte le trattative per il rinnovo del contratto si proclama lo stato di agitazione – Comunicato stampa Segretari Generali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL

Si è aperta oggi la trattativa all’ ARAN per il rinnovo del contratto 2006/2009 della Sanità Pubblica.

Incontro interrottosi dopo che le Organizzazioni Sindacali hanno dovuto prendere atto che le proposte economiche avanzate dall’ARAN sono inaccettabili visto che gli incrementi salariali proposti risultano inferiori a quanto conseguito nella precedente tornata contrattuale.

Di fatto, la proposta smentisce gli accordi sottoscritti il 6 aprile e il 29 maggio 2007.

FPCGIL, CISL FP e UIL FPL proclamano lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Pubblica.

FPCGIL Carlo Podda –  CISL FP Rino Tarelli – UIL FPL Carlo Fiordaliso

Roma, 18 dicembre 2007

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